hullllllo

Sn anni che lotto con la mia timidezza e a distanza di tante battaglie perse e vinte qualcosa fino ad oggi l'ho ottenuta.

Io non so come voi fate ma in genere quando so che ho timore di qualcosa cerco di affrontarla consapevole che faro qualche figura di merda. Forse questa ultima cosa potrei eliminarla dai pensieri e finirebbe diversamente chi lo sa pero' e' provato che l'insicurezza genera goffaggine , l'emotivita genera figuracce inaspettate.

Ora se non sbaglio un timido non affronta una situazione che prevede negativamente. La evita o cerca di mantenersi indifferente, distaccato o apatico dalla situazione che ritiene imbarazzante.

Sapendo di essere fatto cosi come tanta altra gente normale, ho deciso di gettarmi a capofitto sapendo di poter incorrere in figuracce e delusioni in ogni situazione anche se non sempre ci riesco. Ho accettato il fatto di essere emotivo quando parlo con le ragazze da qui a qualche parte mi sembra di riuscire a governare di piu le sensazioni orribili di battito cardiaco elevato -_- e sensazione di freddo ogni volta che capita per qualche motivo.


La mia domanda e' per chi lo e' stato e poi ne e' uscito, se continuo ad affrontare situazioni che temo, se continuo a non fuggire , se continuo a non vergognarmi del fatto che posso imbarazzarmi o posso sentirmi emotivo in determinate situazioni... Riusciro' a liberarmi di questi problemi assilanti in modo definitivo ?

David3

pure io ho questa cosa da quando sono nato...ma nn cosi eccessiva , invece nei ultimi 2 anni è peggiorata ed adesso faccio pure fatica a parlare con la gente al supermercato...

valmor

Ma io non so però quanto fare figure di emme e buttarsi aiuti.

Ne fai una, due, tre, quattro, magari ti butti ma poi se non migliori o resti uguale o peggiori, se l'imbarazzo e la goffaggine rimangono uguali non farai altro che continuare a fare figure di emme.

bambolina

anche a me sta accadendo la stessa cosa.
insomma, è difficile da spiegare però ci proverò:
quando devo fare qualcosa che temo provo a dirmi: "ok, male che va faccio un'altra figuraccia! ma tanto una in più, una in meno:che cambia?"
e spesso, forse è una cosa brutta ma mi aiuta, penso a qualche momento nella mia vita davvero orrendo: morte di un caro ad esempio e penso che quello è il peggio, solo quello!
invece provo a pensare che quello che farò, se lo farò male in fondo non sarà la fine del mondo.
non è facile, lo so ma io ci provo sempre.
spesso accade che poi la vivo bene quella cosa, senza sensi di colpa eccessivi...magari non nel modo "perfetto" che il mio cervello(malato??)vorrebbe, però poi finisce che magari dopo mi rimprovero anche di meno.

rectius74

più che far la cosa a me spaventano tutti i pensieri che ho prima di farla , la paura che mi blocca

Immortal

gia'...se solo potessimo non pensare piu',e' questo che ci frega
agire e basta,come le bestie

Redman

Io sono dell' idea che "buttarsi" o cmq affrontare i propri "demoni" porta spesso ad un miglioramento.Stare fermi non porta mai a nulla.Ne sono consapevole ma consapevolmente non faccio mai nulla per muovermi.
In me c'è troppa paura, paura di tornare a quando stavo peggio di adesso...sono troppo fragile, le ferite si rimarginano in troppo tempo...ecco dove nasce la confusione...penso cosa sia giusto ma non percorro quella strada...

chiara83

ciao

calicero

secondo me se lo fai quando il tuo cervello sta ancora sviluppando certe connessioni, ce la fai anche con la frequenza
quando è qualcosa di totalmente annidato, diventa un tratto della personalità e appena lasci l'elastico torna come prima
rassicurante sonooooo

altair

ma lo fai apposta a riesumare topic del dopoguerra?

calicero

quando non c'è nulla di interessante ripesco i vecchio, io che adatto l'ambiente e non viceversa