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Vecchio 14-05-2014, 19:26   #1
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L'avatar di milton erickson
 

Premetto che lavoro nella scuola. In questi giorni ho visto una opposizione strenua da parte di professori e studenti nei confronti di questit est, visti come un modo per etichettare gli uni e gli altri per fini non meglio precisati.

Io sono uno dei pochi favorevoli.

Dal mio punto di vista si può discutere su molte cose (ad esempio sul fatto che non debbano essere usati per penalizzare i fondi d'istituto, perchè semmai sono el scuole deficitarie ad averne maggiore bisogno, o sul fatto che un rendimento negativo di una classe non dipende solo dal professore, ecc.) ma non si può discutere sul fatto che un criterio di valutazione oggettiva sia indispensabile per capire a parità di condizioni quanto effettivamente i ragazzi abbiano imparato.

Il fatto che nei test fatti i ragazzi siano agli utlimi posti in europa dovrebbe preoccupare più del test. Altrimenti sarebbe come rompere il termometro per non voler vedere che i propri pazienti hanno la febbre alta..
Vecchio 14-05-2014, 19:30   #2
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Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
Premetto che lavoro nella scuola. In questi giorni ho visto una opposizione strenua da parte di professori e studenti nei confronti di questit est, visti come un modo per etichettare gli uni e gli altri per fini non meglio precisati.

Io sono uno dei pochi favorevoli.

Dal mio punto di vista si può discutere su molte cose (ad esempio sul fatto che non debbano essere usati per penalizzare i fondi d'istituto, perchè semmai sono el scuole deficitarie ad averne maggiore bisogno, o sul fatto che un rendimento negativo di una classe non dipende solo dal professore, ecc.) ma non si può discutere sul fatto che un criterio di valutazione oggettiva sia indispensabile per capire a parità di condizioni quanto effettivamente i ragazzi abbiano imparato.

Il fatto che nei test fatti i ragazzi siano agli utlimi posti in europa dovrebbe preoccupare più del test. Altrimenti sarebbe come rompere il termometro per non voler vedere che i propri pazienti hanno la febbre alta..
Non c'è parità di condizioni.
Scuole di periferia piene di alunni stranieri, affidatari, famiglie con problemi non sono nelle stesse condizioni di una scuola della "città bene".

Contraria a vita.
Vecchio 14-05-2014, 19:37   #3
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Originariamente inviata da dintei166 Visualizza il messaggio
Non c'è parità di condizioni.
Scuole di periferia piene di alunni stranieri, affidatari, famiglie con problemi non sono nelle stesse condizioni di una scuola della "città bene".

Contraria a vita.
Forse ti sfugge che nei test invalsi esiste "un questionario studente" che dovrebbe servire dal punto di vista statistico per pesare appunto l'impatto di questi fattori .
Vecchio 14-05-2014, 19:40   #4
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Non so niente su questi test
Vecchio 14-05-2014, 19:46   #5
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Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
Non so niente su questi test
In effetti ho dato per scontato che gli conosciate. Si tratta di test che vanno a testare le conoscenze di base (italiano e matematica) degli studenti a varie fasce d'età (2-5 elementare, 1-3 media, 2 superiore) per capire con un test oggettivo (cioè simile per tutti per avere un riferimento comune) il livello di apprendimento degli studenti. Oltre ai due test di italiano-matematica (io lavoro alle superiori) c'è anche un "questionario-studente" in cui vengono chieste allo studente alcune informazioni (lavoro-istruzione genitori, motivazioni allo studio, interessi, ecc.) utili per capire i fattori che possono inluire sul loro rendimento.
Vecchio 14-05-2014, 19:51   #6
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Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
Forse ti sfugge che nei test invalsi esiste "un questionario studente" che dovrebbe servire dal punto di vista statistico per pesare appunto l'impatto di questi fattori .
Non mi sfugge per niente.
Ma chi vuoi che lo compili in una scuola a rischio?
E poi bes, dislessici e anche autistici non segnalati.

Dal punto di vista statistico? sai dove dovrebbero mettersele le statistiche...
Per non parlare della spesa! ma hai idea di quanto costino? chi li paga??
Vecchio 14-05-2014, 19:54   #7
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Sto leggendo un articolo a riguardo. Mi sembra scritto con raziocinio.

http://www.forumscuole.it/no-invalsi/immagini/noinvalsiA5.pdf
Vecchio 14-05-2014, 20:00   #8
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Originariamente inviata da dintei166 Visualizza il messaggio
Non mi sfugge per niente.
Ma chi vuoi che lo compili in una scuola a rischio?
E poi bes, dislessici e anche autistici non segnalati.

Dal punto di vista statistico? sai dove dovrebbero mettersele le statistiche...
Per non parlare della spesa! ma hai idea di quanto costino? chi li paga??
Già è qui è il punto: che siamo in un periodo in cui per la scuola si spende poco e si taglia su tutto (insegnanti compresi e io sono precario quindi figurati). Se gli i test invalsi fossero utilizzati per migliorare la scuola nessuno avrebbe da obiettare . In un contesto dove manca tutto anche la spesa per i test viene considerata uno spreco.
Vecchio 14-05-2014, 20:01   #9
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Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
Già è qui è il punto: che siamo in un periodo in cui per la scuola si spende poco e si taglia su tutto (insegnanti compresi e io sono precario quindi figurati). Se gli i test invalsi fossero utilizzati per migliorare la scuola nessuno avrebbe da obiettare . In un contesto dove manca tutto anche la spesa per i test viene considerata uno spreco.
Leggendo l'articolo sopra, si scopre che non c'è bisogno del test per conoscere l'andamento statistico delle scuole.
E' sufficiente prendere dei campioni!!
Vecchio 14-05-2014, 20:16   #10
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

avevo letto questo articolo O: http://gliasinirivista.org/2014/01/r...ia_valutativa/ se può interessare
Vecchio 14-05-2014, 20:20   #11
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Originariamente inviata da Iacopo Visualizza il messaggio
Leggendo l'articolo sopra, si scopre che non c'è bisogno del test per conoscere l'andamento statistico delle scuole.
E' sufficiente prendere dei campioni!!
Vero, ma se volessimo capire nel dettaglio le condizioni di TUTTE LE SCUOLE, questo non basterebbe. Il vero problema è lo scopo di questi test, che effettivamente è ambiguo. Le sperimentazioni passate in cui si premiavano le scuole "virtuose" sono criticabili. Ma se gli stessi risultati venissero utilizzati per potenziare invece ed aiutare le realtà più difficili, le cose cambierebbero.

Non solo. Ma quello che manca è una riflessione critica sulla didattica. Io aggiungerei un questionario professore (ovviamente a maggior rischio boicottaggio, ma parlo del mondo dei sogni) in cui si valuta i metodi didattici adottati.

Tra le altre novità boicottate ad esempio vedo che nessuno usa la lavagna multimediale proprio perchè questo costringerebbe a mutare didattica (poi se gli studenti dormono, o guardano il cellulare, chisse ne frega..)

Lasciamo perdere i laboratori (chiusi a chiave da anni in molte scuole perchè troppo "pericolosi" e faticosi da gestire)

In quanto al rischio di creare scuole di serie a (in cui vengono iscritti gli studenti migliori) e di serie b la verità è che questo succede già, ma si basa sull'impressione dei genitori (e degli alunni) che spesso non hanno una idea realistica della scuola in cui iscrivono il figlio:ad esempio credono a priori che gli istituti professionali-tecnici siano di serie b (e magari sono ottime scuole).
Vecchio 14-05-2014, 20:33   #12
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Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
Vero, ma se volessimo capire nel dettaglio le condizioni di TUTTE LE SCUOLE, questo non basterebbe. Il vero problema è lo scopo di questi test, che effettivamente è ambiguo. Le sperimentazioni passate in cui si premiavano le scuole "virtuose" sono criticabili. Ma se gli stessi risultati venissero utilizzati per potenziare invece ed aiutare le realtà più difficili, le cose cambierebbero.

Non solo. Ma quello che manca è una riflessione critica sulla didattica. Io aggiungerei un questionario professore (ovviamente a maggior rischio boicottaggio, ma parlo del mondo dei sogni) in cui si valuta i metodi didattici adottati.

Tra le altre novità boicottate ad esempio vedo che nessuno usa la lavagna multimediale proprio perchè questo costringerebbe a mutare didattica (poi se gli studenti dormono, o guardano il cellulare, chisse ne frega..)

Lasciamo perdere i laboratori (chiusi a chiave da anni in molte scuole perchè troppo "pericolosi" e faticosi da gestire)

In quanto al rischio di creare scuole di serie a (in cui vengono iscritti gli studenti migliori) e di serie b la verità è che questo succede già, ma si basa sull'impressione dei genitori (e degli alunni) che spesso non hanno una idea realistica della scuola in cui iscrivono il figlio:ad esempio credono a priori che gli istituti professionali-tecnici siano di serie b (e magari sono ottime scuole).
Il fatto è che il test non valuta correttamente la qualità della scuola ma solo un puro rendimento standardizzato e solo su pochissime discipline ( italiano, matematica e inglese ). Questo può dipendere da parecchi fattori. Ed è a mio parere ridondante fare questi test per tutte le scuole, perché testare dei campioni è sicuramente molto efficace se si prendono in considerazione tutti i parametri ( geografici, localizzazione nel contesto urbano, livello di ricchezza, cultura locale della famiglia... ) e se una scuola fosse "sospettata" di andare male si potrebbe inventare un sistema per segnalarlo e fare dei "test" ( ma suggerirei più dei questionari, vedi sotto ) che accertino questa mancanza.

Avevo pensato anch'io al sondaggio, ben più efficiente nel verificare le qualità dei docenti ( a 360°, non solo dal punto di vista della comunicazione della pura mole di informazioni ).
Naturalmente i sondaggi per i fanciulli delle scuole elementari sarebbero meno complessi di quelli per i ragazzi di scuole medie e superiori. Il rischio del boicotaggio è tuttavia elevato, visto che i docenti sono ancora più coinvolti in questo tipo di idea...

Per quanto riguarda l'ultima parte grassettata hai ragione: i miei genitori, che lavorano in un istituto di una cittadina relativamente periferica, trovano enormi difficoltà nel reclutare nuovi alunni perché Grosseto ha più fama. Tuttavia è probabile che questi meccanismi verrebbero accentuati se si categorizzasse tramite dei premi per le scuole più virtuose. E la gente andrebbe comunque a vedere la graduatoria pure se questi premi non ci fossero, come si fa per le università, finendo effettivamente per ghettizzare gli studenti.

Comunque riconosco di avere le idee un po' confuse e incerte.

Ultima modifica di Iacopo; 14-05-2014 a 20:36.
Vecchio 14-05-2014, 20:45   #13
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[QUOTE=Iacopo;1289399] "Il fatto è che il test non valuta correttamente la qualità della scuola ma solo un puro rendimento standardizzato e solo su pochissime discipline ( italiano, matematica e inglese )..."

Quindi diciamo che il test invalsi non è perfetto perchè tralascia alcune materie..d'accordo, su questo si può discutere. Invece il fatto che sia standardizzato è proprio la caratteristica dei test. Il contrario sarebbe come un termometro che un giorno valuta corettamente la febbre il giorno dopo no.



"Per quanto riguarda l'ultima parte grassettata hai ragione: i miei genitori, che lavorano in un istituto di una cittadina relativamente periferica, trovano enormi difficoltà nel reclutare nuovi alunni perché Grosseto ha più fama. Tuttavia è probabile che questi meccanismi verrebbero accentuati se si categorizzasse tramite dei premi per le scuole più virtuose. E la gente andrebbe comunque a vedere la graduatoria pure se questi premi non ci fossero, come si fa per le università, finendo effettivamente per ghettizzare gli studenti."


Già ma se devono iscrivere in una scuola, che almeno lo facciano sulla base di dati reali. Il peggio è una scuola che muore pur essendo un ottima scuola

Il paragone con le unviersità poi non regge, perchè non siamo più nella scuola dell'obbligo: qui il fatto di spostarsi da casa per andare in università migliore è salutare (anche per crescere), semmai il problema è la mancanza di borse di studio. Di fatto la mancanza di controlli nelle università è proprio quello che fa sì che nelle università lavorino i parenti dei baroni, con le ripercussioni immaginabili sulla qualità della didattica
Vecchio 14-05-2014, 20:55   #14
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Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
Già è qui è il punto: che siamo in un periodo in cui per la scuola si spende poco e si taglia su tutto (insegnanti compresi e io sono precario quindi figurati). Se gli i test invalsi fossero utilizzati per migliorare la scuola nessuno avrebbe da obiettare . In un contesto dove manca tutto anche la spesa per i test viene considerata uno spreco.
Aggiungo ancora una cosa e poi basta...
che senso hanno i test in una seconda primaria?
per i bambini è un mezzo gioco, non lo prendono con serietà, neanche a spiegarglielo mille volte, è solo un compito che han fretta di togliersi dalle scatole.
Nelle scuole superiori potrei ancora un minimo capire ma a dei settenni...
Closed.

Vecchio 14-05-2014, 21:04   #15
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Originariamente inviata da Milton Erickson Visualizza il messaggio
Già ma se devono iscrivere in una scuola, che almeno lo facciano sulla base di dati reali. Il peggio è una scuola che muore pur essendo un ottima scuola

Il paragone con le unviersità poi non regge, perchè non siamo più nella scuola dell'obbligo: qui il fatto di spostarsi da casa per andare in università migliore è salutare (anche per crescere), semmai il problema è la mancanza di borse di studio. Di fatto la mancanza di controlli nelle università è proprio quello che fa sì che nelle università lavorino i parenti dei baroni, con le ripercussioni immaginabili sulla qualità della didattica
Sappiamo già quali sono i dati reali, all'incirca. Il test li renderebbe appunto "inattaccabili" tramite la graduatoria e magari i pochi studenti che avrebbero scelto una scuola "non eccelsa" puntano a quella eccelsa, facendo perdere credito ad altre realtà. Magari alla lunga questo inciderebbe anche sui curriculum e via dicendo, rendendo tutto il meccanismo una specie di inferno.

Più che paragonare con le università volevo solo dire che spesso gli studenti credono di andare ad un'università "migliore" se è più alta in una graduatoria e la scelgono apposta per quello, per accrescere il proprio prestigio, anche se magari anche università più in basso in graduatoria potrebbero meritare molto ma i punti in cui meritano non possono essere parametrizzati

Comunque la questione è molto complessa.
Vecchio 14-05-2014, 21:20   #16
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Originariamente inviata da Iacopo Visualizza il messaggio
"Sappiamo già quali sono i dati reali, all'incirca. Il test li renderebbe appunto "inattaccabili" tramite la graduatoria e magari i pochi studenti che avrebbero scelto una scuola "non eccelsa" puntano a quella eccelsa, facendo perdere credito ad altre realtà. Magari alla lunga questo inciderebbe anche sui curriculum e via dicendo, rendendo tutto il meccanismo una specie di inferno."


"Più che paragonare con le università volevo solo dire che spesso gli studenti credono di andare ad un'università "migliore" se è più alta in una graduatoria e la scelgono apposta per quello, per accrescere il proprio prestigio, anche se magari anche università più in basso in graduatoria potrebbero meritare molto ma i punti in cui meritano non possono essere parametrizzati

Comunque la questione è molto complessa."
Non so se riesco a spiegarmi. E' sicuramente triste che muoia una scuola, ma questo già succede a causa del calo demografico nel sud italia. Licei in zone disagiate che non aprono le prime. Scuole professionali snobbate, perchè considerate per "buzzurri". Licei classici che passano di moda a favore dei Licei scientifici.

Io credo che la conoscenza sia comunque meglio dell'ignoranza. Per fare un esempio: è triste che poche persone studino musica, ma questo non si risolve nascondendo a queste persone che con la musica si fatica a campare. Insomma non è compito degli studenti "salvare" le scuole.

Il problema è che la valutazione si deve basare su punti parametrizzabili. Altrimenti: le università merita perchè è sotto casa mia, i professori sono simpatici (ma magari non sanno un accidenti della loro materia), ci sta una ragazza che mi piace, oppure la maggior parte dei prof fa schifo ma c'è uno che è un genio e insegna proprio al materia che mi piace di più.

Per utilizzare una metafora: tu andresti in un ospedale dove muoiono un sacco di pazienti ma i dottori non accettino nessuna indagine perchè valutare
i fattori che incidono sulla salute è un fatto troppo complesso?
Vecchio 14-05-2014, 21:30   #17
Esperto
L'avatar di milton erickson
 

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Originariamente inviata da dintei166 Visualizza il messaggio
Aggiungo ancora una cosa e poi basta...
che senso hanno i test in una seconda primaria?
per i bambini è un mezzo gioco, non lo prendono con serietà, neanche a spiegarglielo mille volte, è solo un compito che han fretta di togliersi dalle scatole.
Nelle scuole superiori potrei ancora un minimo capire ma a dei settenni...
Closed.

In effetti per i bambini di quell'età conta anche che il test non sia troppo faticoso. Comunque molti compiti fatti a scuola allora potrebbero avere lo stesso incoveniente, e molti usano lo stesso formato (test a risposta multipla)..il problema è che se gli insegnanti per primi non credono all'invalsi, questo atteggiamento passa all'allievo (che abbia 7 o 15 anni)..e allora pretendereche lo facciano con serietà è un po' troppo
Vecchio 14-05-2014, 21:30   #18
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

che potevano chiamarlo con un nome normale
Vecchio 14-05-2014, 21:41   #19
Esperto
L'avatar di milton erickson
 

Quote:
Originariamente inviata da Altamekz Visualizza il messaggio
che potevano chiamarlo con un nome normale
Invalsi = Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione


è l’Ente di ricerca che effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa;
studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica
Vecchio 14-05-2014, 22:05   #20
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

Pensa te, pensavo fosse in onore di un tizio, tipo metodo montessori, mah io lo avrei chiamato INVASI o meglio ancora INVASATI
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