Avevo questo problema, forse lo ho ancora.
Sembra quasi che siano gli psicologi/psichiatri ad avere bisogno di me, non sono io a cercarli ma il contrario salvo quando sono i miei genitori che li incalzano.
Mi si devono tirare fuori le parole di bocca, farmi le domande giuste altrimenti non mi racconto.
Passando la vita al pc tra web, film, videogiochi e anime non sai esattamente cosa raccontare allo psicologo. Il mio primo psicologo diceva che era molto incuriosito dalle mie avventure sul web in particolare quando avevo approcci con altri persone.
Dentro di me tutto tace, o magari no ma comunque io non percepisco fluttuazioni e quindi gli psicologi non sanno su cosa lavorare.
Ora la mia vita reale è più movimentata ma paradossalmente mi han detto che ho meno bisogno di sedute.
Ho sempre pensato di essere un caso difficile per gli psicologi perché sostanzialmente non sentivo il desiderio di cambiare, non chiedevo aiuto, non avevo criticità su cui lavorare nella mia vita piatta, mi ero adagiato.
La paura di chi mi sta vicino è sempre stata che oggi come oggi il mare era calmo ma che un bel giorno le cose sarebbero precipitate rapidamente e senza piani di salvataggio e quindi bisognava lavorare su quelli.
Quindi sostanzialmente faccio questo arrivato al punto morto, lavorare per creare un futuro con piani di salvataggio quando arriveranno tempi bui.
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