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Originariamente inviata da Sir
Che ne pensate? Potrebbe funzionare un sistema del genere?
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Non so, sinceramente non riesco proprio a immaginarmelo
Mi figuro una natura umana profondamente egoista, rassomigliabile a quella delle bestie e degli altri esseri viventi come scrisse Plauto nell'Asinaria: "lupus est homo homini, non homo, quom qualis sit non novit" (L’uomo è un lupo per l’uomo, non un uomo, quando si ignora chi sia), con l'integrazione che lo stesso amore ed amicizia occultano un desiderio di sfruttamento reciproco e di "do ut des" (do affinchè tu dia).
Tutto questo proprio perchè ogni essere vivente è sè stesso e brama ad ogni costo la propria sopravvivenza, per la quale combatte, soffre e si allieta avvertendone le ripercussioni sul proprio animo e corpo.
Il cristiano "ama il prossimo tuo come te stesso" risulta particolarmente virtuoso e valente esattamente perchè dà prova di distaccarsi e sortire da tale consueta natura, apportando benefici non a sè, come chiunque avrebbe indole a fare, ma agli altri.
Per rendere possibile una comunità come la tua l'uomo dovrebbe essere animato e sollecitato da incentivi e castighi da parte del tale stato o della religione (la stessa carità cristiana si aspetta un riconoscimento da parte del dio). Ma in ogni caso un individuo potrebbe rifiutarsi di aiutare con il sacrificio dei mezzi destinati a sè e alla propria famiglia un indigente, qualora abbia la possibilità di evitare la pena o il compenso sia ritenuto inferiore alle proprie privazioni, oppure ancora fomentare astio e rancore per la costrizione. Riguardo quest'ultimo punto mi verrebbe facile immaginare l'allontanamento o addirittura l'uccisione celata del bisognoso per poter dire a sè stessi e agli altri di non poterlo più aiutare.
Bò, questo è quanto penso
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Originariamente inviata da Fallito91
Gli estroversi dovrebbero far trombare i sociofobici
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Ahaha