Arrivato a 33 anni sento che è tempo di stendere bilanci sulla mia vita.
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Credo di avere un disturbo evitante di personalità. Non riesco a raggiungere un soddisfacente grado di intimità con i miei conoscenti, soltanto sul lavoro per forza di cose parlo con gli altri (di aspetti tecnici per lo più…). Esco spesso ma da solo la gente mi mette a disagio, mi sento inferiore e ridicolo.
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Sono sbigottito dalla facilità con cui molte persone riescono a conoscersi e a frequentarsi, io mi sento un cretino. Sembra che la natura sia inclemente a volte, forse è giusto così. Spesso non penso a chi ha meno di me invece dovrei.
Come affronterò il futuro? Perché tutto questo dolore? Qual è il senso della vita senza amore e condivisione? Cosa resta, cosa rende la vita degna di essere vissuta?
Non chiedetemi perché mi sono iscritto o cosa mi aspetto, non mi aspetto nulla. Mi sento vecchio, distrutto
Grazie per l’attenzione.
d.