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Aaren

Onestamente è giusto che hai avuto la soddisfazione che hai visto anche gli altri mangiare il letame e quindi si sono resi conto come è bello fare una brutta vita. Per il resto ho notato che purtroppo non hai risolto niente, hai soltanto cambiato tipo di difficoltà.
Per quello che mi riguarda io non ho più questi problemi perché oltre a sapere di essere superiore agli altri non c'è nessun motivo di sentirsi inadeguati. Quando non hai fatto ne lo scorretto e ne il pagliaccio non hai niente di cui vergognarti, se poi vogliono farti sentire inferiore o chissà cosa, a me non me ne frega niente, ci sono loro non io. Il problema tuo e degli altri è quello che vi volete adeguare alla massa e andare dietro al primo stupido che capita. Io sono normale e me stesso e non vado dietro a chi non mi vuole e nemmeno a chi non mi piace, meglio solo che diventare un imbecille senza carattere che si adegua alla stessa gente che non sopporta nemmeno oppure per essere accettato ti fai mille problemi e non sai che alla base le persone sono cattive egoiste e provano solo disprezzo per il prossimo. Pensano soltanto a fregarsi tra loro e ognuno mangiarsi i soldi degli altri.
Io mi devo sentire inferiore e inadeguato a quella feccia? Il primo che sbaglia lo sputo addosso e in passato l'ho già fatto due volte.
Ciao caro amico.

gaucho

Il periodo dei lockdown zone rosse ecc. è stato il più bello della mia vita per gli stessi motivi

Norlit

Devo ammettere che se avessi avuto una fidanzata o una vita sociale intensa mi sarei incazzato di brutto e avrei rotto qualcosa dalla rabbia per non poter vedere nessuno per 2 mesi e passa, comunque nonostante videogiochi, netflix, videolezioni etc... che mi hanno fatto passare il tempo non me la sono vissuta totalmente bene, non avessi guardato nè tv nè social me la sarei vissuta decisamente meno peggio.
Stranamente tutti i "socialoni" che conosco sono riusciti più o meno ad adattarsi a quella (non) vita.
Però era assurdo non poter nemmeno sedersi su una panchina da solo con doppia mascherina e guanti che ti beccavi 400 euro di multa (successo a un conoscente di un mio compagno delle elementari), in quei mesi si che abbiamo vissuto una "dittatura sanitaria" (all'inizio dei 2021 ero un accanito sostenitore del movimento "ioapro" dei ristoratori).
Il mio amico di infanzia era riuscito a tornare a casa dalla caserma a fine marzo, mi ha detto che tutte le mattine si faceva la corsetta vicino a casa, stranamente nessuno gli ha dato dell'untore nè del criminale nè lo hanno fermato per l'autocertificazione di sta ceppa (ho ancora da qualche parte la "collezione" dei vari modelli di autocertificazione).
Durante quei 2 mesi ero uscito dal cancello del mio condominio una sola volta, per fare la spesa, di solito ci andavano i miei, una volta mi hanno detto che erano in fila e davanti a loro c'era una coppia di fidanzati/coniugi, ovviamente vicini, e un vecchio se n'è uscito con "mi devo prendere il virus per colpa di questi coglioniiihhhhh", dopo che me lo hanno detto pensai "ecco, i primi effetti della psicosi di massa", se fossi stato lì lo avrei insultato di brutto

Ahhh che ricordi quando ancora prima dei virologi la "star" del momento era De Luca con i suoi discorsi sui lanciafiamme e cinesi che venivano fucilati.

Ovviamente il messaggio che era passato era che "in Cina se esci di casa ti sparano" come ripeteva sempre a macchinetta mia mamma (e non solo), ma non era andata proprio così, quel 23enne era stato fucilato a morte non perchè "era uscito di casa" ma perchè aveva ferito a morte un poliziotto che gli aveva detto di tornare a casa (mi pare stesse andando a un karaoke).
In Cina se uscivi di casa in quel periodo casomai potevano arrestarti, ma non ucciderti, sarebbe stato da pazzi...
Ma ovviamente i fanatici delle chiusure avevano capito altro...
Appena facevano vedere un po' di persone "assembrate" a Milano subito a puntare il dito con gli occhi infuocati, ma devo ammettere che quando ci fu la festa per l'Inter mi ero incazzato pure io (già detto e ridetto i motivi), ma dopo che avevo visto che non c'era stato nessun boom di contagi nè gente che moriva per strada dopo che ci fu la festa degli europei ho pensato "ma si non succederà niente" e infatti fu così

Già la prima settimana di lockdown avevo capito che non ne saremmo mai usciti migliori ma anzi peggiori (io ne sono uscito peggiore lo ammetto): una mia compagna di uni aveva condiviso la notizia di sto povero cristo che si stava facendo la sua corsetta vicino a casa e due decerebrati, padre e figlio, si sono messi a insultarlo e tirargli pugni perchè non aveva su la mascherina (aveva la felpa legata al collo che avrebbe tirato su su sopra il naso in caso nel caso passasse vicino a delle persone), che erano pure dall'altro lato della strada oltretutto, e uno dei 2 manco ce l'aveva la mascherina.
Per fortuna che al figlio poi è venuto un attacco d'asma, ho pensato "gli sta bene".

Norlit

Un mio amico che vive da solo pagando l'affitto e lavora al supermercato e che quindi ha lavorato per tutto il lockdown (è stato "privilegiato" da quel punto di vista, se lavorava in un ristorante era fottuto) mi ha raccontato che durante il primo lockdown era venuto da lui a fare la spesa un vecchio, e il mio amico "origliandolo" mentre stava facendo una telefonata con sua moglie, ha scoperto che questo SAPEVA di essere positivo ed era andato lì a fare la spesa , ovviamente lo hanno dovuto cacciare via minacciando di chiamare i carabinieri

Paradossalmente hanno rispettato il lockdown più i giovani dei vecchi...

Norlit

Non lo metto in dubbio, sarà che ho una cerchia sempre più stretta di conoscenze...
Purtroppo alcuni adolescenti si sono suicidati, a quell'età lì a meno che tu non sia un hikikomori è una cosa impensabile passare le giornate in casa e seguire le lezioni da uno schermo.
Quelli che criticavano i giovani sembra che non siano mai stati giovani, di solito a quell'età si è più fuori casa che dentro

Black_Hole_Sun

E' durata poco la sensazione di sollievo per l'immobilismo generale forzato. Il ritorno alla normalità è stato un frontale contro un tir, quel poco di socialità che esisteva completamento annientato.

Norlit

Diciamo che per una volta mi sono sentito "in pari" con gli altri, ma quando durante la seconda ondata avevo rivisto alcuni miei compagni di uni per un laboratorio in piena zona rossa ho notato che, nonostante tutte le restrizioni di sto mondo, avevano un sacco di cose da raccontare e sembrava non ne stessero risentendo minimamente... anche gente fidanzata.
Addirittura nel mio corso è nata una coppia durante la zona rossa (e stanno ancora insieme), è li ho realizzato la differenza abissale tra me e gli altri: loro nonostante zone rosse, coprifuochi etc... riuscivano a trovare partner e parlare del più e del meno come se nulla fosse (ovviamente rispettando tutti i limiti)

vikingo

Norlit devi cercare una donna come te

claire

Anch'io mi sentivo più calma e con umore migliore durante i lockdown specie il primo, al netto di preoccupazioni relative alla pandemia, peccato che sono stata disturbata da dei nuovi problemi di salute, ma in generale non è stato un brutto periodo personalmente, mentre uscirne é stato traumatico e, per fortuna, graduale. Non si fraintenda, la gravità della situazione generale e le mie condizioni psicologiche personali sono ben distinte. Nel primo lockdown ho smesso un farmaco per l'ansia senza risentirne. No quote grazie

claire

Anch'io ho pensato questo, fra le altre cose.

Varano

Io sempre detto che il primo lockdown lo ricordo come uno dei periodi più spensierati e sereni della mia vita. Per una volta mi sono sentito come gli altri, consapevole di non dover sopportare chissà quali rinunce.

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Varano

Se si resta fermi quando il mondo va avanti, un motivo ci sarà. Non penso che uno si blocchi per divertimento, ci saranno varie cause che non è facile identificare e isolare.
A me la pandemia non ha insegnato assolutamente nulla, ci ho guadagnato un po' di riposo e basta, non penso nemmeno di aver perso qualcosa.
In quei pochi mesi non avrei certo svoltato, avrei fatto la vita di sempre

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Varano

Facendo un paragone sportivo, ovvio che le squadre che facevano schifo sperassero nella sospensione del campionato, mentre la prima in classifica scalpitava per rientrare in campo dopo due giorni.


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zoe666

anche se avevo poca gente con cui uscire ( e fossi convivente durante il lockdown ), ho vissuto quel periodo come una forte privazione della libertà.
Non ho trovato alcun giovamento dal sentirmi come gli altri in una situazione simile, non ne avevo bisogno.
L'essere costretta in casa in quel periodo l'ho sempre ritenuto stupido ( ricordo le file di 40 minuti per poter fare una spesa con la gente che andava fuori di testa e gridava di non avvicinarsi, scene a mio parere folli ). Quando è finito son stata felice di poter andare in giro liberamente.

Darby Crash

per me durante il lockdown le cose sono peggiorate moltissimo. Ho bisogno di stimoli piacevoli ed il lockdown ha eliminato molte possibilità riducendo le fonti di piacere.

Nel confronto con gli altri ho continuato a perdere ed anzi ho perso ancora più del solito. Mentre gli altri tutto sommato hanno retto psicologicamente e sono rimasti attivi e produttivi, io invece mi sono bloccato totalmente abbandonando attività e contatti sociali.

Da'at

Il primo lockdown mi ha soprattutto portato all'ingrasso, mettendo 12 kg che sto faticosamente cercando ancora di rimuovere.

Al secondo lockdown ho deciso di dare una scossa alla mia vita facendo un corso di programmazione; purtroppo il corso non è andato bene come speravo e la cosa mi ha condotto a un ulteriore anno di depressione.

Nel mentre, vedevo conoscenti che ci davano dentro con la palestra in casa, con corsi e sfruttando le circostanze in maniera molto più proficua di me.

Son felice per te Ur-Quan che sei riuscito a sfruttare il lockdown nella maniera a te più congeniale, ma l'equazione "fobico = bel lockdown" non trova riscontro nella mia aneddotica, né in quella delle altre persone fobiche che conosco, le quali hanno avuto notevoli aggravamenti sintomatologici.

claire

Bisogna vedere anche cosa si intende per fobici.
Ad esempio le persone a tendenza introversa,con difficoltà a stabilire relazioni strette ma che avevano un certo funzionamento sociale (gite uscite di gruppo hobby fuori casa) ne hanno risentito poiché la loro quotidianità è cambiata.
Non dubito che per chi ha problemi a trovarsi la ragazza ma va tranquillamente a Gardaland ,ai concerti, a calcetto, il lockdown sia stato negativo.
Semplificando al massimo, un fobico del tipo "mi vergogno a portare fuori casa la mia faccia" si sentirà meglio con la mascherina se proprio deve uscire, e meglio in smartworking che in presenza, non che questo giovi sul lungo termine ma come effetto immediato ci sta tutto. Che poi lo Smartworking si é rivelato preferibile da un sacco di gente "normie", segno che 1) la gente non è poi così "norme"/il fobico non è poi così fobico 2) la pandemia ha rivelato certe cosette del sistema turbocapitalista che prima erano "si fa così e basta", e invece no, si poteva fare anche cosà (lo smart ma anche altro) ma ci è voluta una pandemia di mezzo.

Kitsune

Sono un ex hikikomori e non ne sono uscito mai davvero.
Il covid ha quasi azzerato dieci anni di terapia e risocializzazione.
Sono abituato a stare in casa da solo per lunghi periodi non mi ha ucciso ma.
Gli elementi che mi creavano stress fuori di casa erano sotto controllo.
Non c'era tutto questo sollievo nello stare a casa visti i contro di tornare a diventare completamente alienato.
Alla fine si ritorna a dover uscire e la mancanza di esposizione continuata ha fatto sì che questo processo è stato duro, si è dovuto rimparare a stare nella società. Poi mia madre si è ammalata e son dovuto tornare a chiudermi in casa fatta eccezione del lavoro.
Per tanti l'isolamento non è la cosa peggiore della reclusione, ci sono situazioni molto complesse dove la casa non è affatto un rifugio sicuro ma fonte di ulteriore stress e sfide continue.

Hor

A me il lockdown non ha cambiato nulla, visto che è arrivato quando era già in atto da molto tempo il mio isolamento. Isolato ero e isolato sono restato.
Ha interrotto un gruppo di riabilitazione psichiatrica che stavo frequentando, ma a pensarci ora è stata solo una cosa positiva, visto che, ora che vedo le cose in prospettiva, quei gruppi non mi sono serviti proprio a nulla.