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Vecchio 10-01-2020, 17:57   #41
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Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Io detesto vita mondana fatta di feste, festini, baci, abbracci, selfie e roba simile.
Vorrei una persona da uscire che si accontenta di uscire con me per una semplice pizza.
Non ho mai capito su quali tavole della legge c'è scritto che per divertirsi bisogna per forza fare vita mondana fatta di locali, discoteche, tornare alle 4 del mattino dopo il sabato notte passato in discoteca eccetera.
Il problema è che dalla parte di la della barricata le cose non sono viste esattamente come le vedo io...
E' vero, c'è però anche un sacco di gente a cui non piacciono quelle cose eh.
Ma comunque spesso il giudizio comincia prima dall'altra parte della barricata appunto, non da chi di queste cose gliene frega poco o niente.
Io ho provato anche in passato a fare quelle cose e tutt'ora, molto sporadicamente, non mi tiro indietro, il problema è che poi mi scoccio presto, e non c'è niente da fare, mi rompo le palle e basta, io mica ti vengo ad imporre il mio modo di passare il tempo, ecco dovrebbe essere altrettanto.
Ringraziamenti da
Maximilian74 (10-01-2020)
Vecchio 10-01-2020, 18:08   #42
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Schizoidismo,sociopatia,misantropia..secondo me sono tutte reazioni a chi ha vissuto una vita in isolamento grazie alle altre persone..siamo chi siamo non per caso ma per come siamo diventati anche grazie agli altri
Vecchio 10-01-2020, 18:14   #43
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Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
Schizoidismo,sociopatia,misantropia..secondo me sono tutte reazioni a chi ha vissuto una vita in isolamento grazie alle altre persone..siamo chi siamo non per caso ma per come siamo diventati anche grazie agli altri
Tutto parte dalla famiglia, il tipo di rapporto che si instaura all'interno di essa diventa la matrice di tutti gli altri rapporti. Si selezionano inconsciamente gli aspetti che creano una certa reminiscenza e si replica all'infinito quel tipo di relazione. Almeno fino a quando non si riconosce il fenomeno e si inizia a demolirlo passo per passo.
Vecchio 10-01-2020, 18:45   #44
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Tutto parte dalla famiglia, il tipo di rapporto che si instaura all'interno di essa diventa la matrice di tutti gli altri rapporti. Si selezionano inconsciamente gli aspetti che creano una certa reminiscenza e si replica all'infinito quel tipo di relazione. Almeno fino a quando non si riconosce il fenomeno e si inizia a demolirlo passo per passo.
I miei hanno avuto una separazione traumatica quando ero piccolo..boh..potrebbe anche essere
Vecchio 10-01-2020, 19:00   #45
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Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
E' vero, c'è però anche un sacco di gente a cui non piacciono quelle cose eh.
Ma comunque spesso il giudizio comincia prima dall'altra parte della barricata appunto, non da chi di queste cose gliene frega poco o niente.
Io ho provato anche in passato a fare quelle cose e tutt'ora, molto sporadicamente, non mi tiro indietro, il problema è che poi mi scoccio presto, e non c'è niente da fare, mi rompo le palle e basta, io mica ti vengo ad imporre il mio modo di passare il tempo, ecco dovrebbe essere altrettanto.
esattamente, io ci ho provato qualche volta, anni fa, a testare la discoteca, ma oltre a sentirmi un pesce fuor d'acqua, mi rompevo subito le palle e non vedevo l'ora di andare via, non capivo sinceramente che cavolo di divertimento trovava la gente tutta accalcata a spintonarsi, coi vestiti inzuppati di fumo rembambirsi la testa con alcool e spinelli, senza contare i tamarri che andavano a provocare la gente dicendo:"cazzo guardi la mia ragazza"...
A me questo genere di cose non mi ha mai provocato nessun entusiasmo, non mi ha mai detto nulla, non ci ho mai visto motivo di alcun divertimento, però una cosa la ricordo molto bene, e cioè che dicevano che chi non si divertiva così come loro in quei luoghi e in quei modi era uno sfigato. Questo lo ricordo bene, già da allora ti emarginavano, e anche le ragazze prendevano per il culo chi non usciva così, dicevano oh cioè ma che sfigato sei, ma vai a farti prete va...
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Nightlights (10-01-2020)
Vecchio 10-01-2020, 19:14   #46
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esattamente, io ci ho provato qualche volta, anni fa, a testare la discoteca, ma oltre a sentirmi un pesce fuor d'acqua, mi rompevo subito le palle e non vedevo l'ora di andare via, non capivo sinceramente che cavolo di divertimento trovava la gente tutta accalcata a spintonarsi, coi vestiti inzuppati di fumo rembambirsi la testa con alcool e spinelli, senza contare i tamarri che andavano a provocare la gente dicendo:"cazzo guardi la mia ragazza"...
A me questo genere di cose non mi ha mai provocato nessun entusiasmo, non mi ha mai detto nulla, non ci ho mai visto motivo di alcun divertimento, però una cosa la ricordo molto bene, e cioè che dicevano che chi non si divertiva così come loro in quei luoghi e in quei modi era uno sfigato. Questo lo ricordo bene, già da allora ti emarginavano, e anche le ragazze prendevano per il culo chi non usciva così, dicevano oh cioè ma che sfigato sei, ma vai a farti prete va...
esatto, ma vedo che ste cose le sappiamo tutti e due, quindi hanno poco da dire che siamo noi che discriminiamo gli estroversoni
Vecchio 10-01-2020, 19:29   #47
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esatto, ma vedo che ste cose le sappiamo tutti e due, quindi hanno poco da dire che siamo noi che discriminiamo gli estroversoni
Mi ricordo molte situazioni successe negli anni, a testimonianza dei ragionamenti assurdi della massa.
Attenzione a non fare l'errore di dire che la massa ti emargina e ti da dello sfigato solo in età da ragazzini perché è falso.
Comunque ricordo un episodio vergognoso accaduto anni fa al mio paese. Un gruppo di bulli ha pestato il prete dell'oratorio, e i giorni successivi c'erano tutte le ragazze che li adulavano dicendo ohhhh che fighi...invece di schifarli e condannarli...chi come me stava sulle sue e non faceva robe simili neanche veniva calcolato... Capisci che qualcosa che non va c'è nella testa della gente...
Vecchio 10-01-2020, 19:36   #48
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Mi ricordo molte situazioni successe negli anni, a testimonianza dei ragionamenti assurdi della massa.

Attenzione a non fare l'errore di dire che la massa ti emargina e ti da dello sfigato solo in età da ragazzini perché è falso.

Comunque ricordo un episodio vergognoso accaduto anni fa al mio paese. Un gruppo di bulli ha pestato il prete dell'oratorio, e i giorni successivi c'erano tutte le ragazze che li adulavano dicendo ohhhh che fighi...invece di schifarli e condannarli...chi come me stava sulle sue e non faceva robe simili neanche veniva calcolato... Capisci che qualcosa che non va c'è nella testa della gente...
È vero, queste cose, magari più velatamente ci sono anche tra adulti e credono che gli altri non se ne accorgano.
Poi col tempo ci si fa l'abitudine è ovvio, ma non è che bisogna far finta di non vedere

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Vecchio 10-01-2020, 19:49   #49
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Io detesto vita mondana fatta di feste, festini, baci, abbracci, selfie e roba simile.
Vorrei una persona da uscire che si accontenta di uscire con me per una semplice pizza.
Non ho mai capito su quali tavole della legge c'è scritto che per divertirsi bisogna per forza fare vita mondana fatta di locali, discoteche, tornare alle 4 del mattino dopo il sabato notte passato in discoteca eccetera.
Il problema è che dalla parte di la della barricata le cose non sono viste esattamente come le vedo io...
Comunque sia così vedi le cose troppo bianco o nero. Non esistono o solo festini, discoteche, locali, vita mondana oppure asolcialità ed emarginazione. Se ci si fissa su questi stereotipi non si va da nessuna parte, esistono tanti contesti di aggregazione sociale che non hanno niente a che vedere con queste cose.. Dipende dal nostro vissuto, da quello che ci piace fare e ci appassiona. La fobia sociale non penso impedisca di coltivare interessi e provare a condividerli con altre persone che hanno la stessa inclinazione. Anzi è l'unico modo non dico per uscirne ma quanto meno per farsi sopraffare. Non mi ritengo un fobico sociale, magari un po evitante si. Certi contesti mi fanno schifo, in altri più inclini a me mi a volte mi sono trovato. Adesso non mi trovo da nessuna parte perché la depressione mi consuma, ma non perdo la speranza. Non ti faccio la spiega ne voglio darti colpe, ti dico prova a guardare al di la di certi stereotipi, magari non serve a niente perché come dici sempre dopo anni e anni di isolamente è quasi impossibile cambiare le cose, ma se certo se fai un tentativo non muori.
Vecchio 10-01-2020, 21:07   #50
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Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio
Comunque sia così vedi le cose troppo bianco o nero. Non esistono o solo festini, discoteche, locali, vita mondana oppure asolcialità ed emarginazione. Se ci si fissa su questi stereotipi non si va da nessuna parte, esistono tanti contesti di aggregazione sociale che non hanno niente a che vedere con queste cose.. Dipende dal nostro vissuto, da quello che ci piace fare e ci appassiona. La fobia sociale non penso impedisca di coltivare interessi e provare a condividerli con altre persone che hanno la stessa inclinazione. Anzi è l'unico modo non dico per uscirne ma quanto meno per farsi sopraffare. Non mi ritengo un fobico sociale, magari un po evitante si. Certi contesti mi fanno schifo, in altri più inclini a me mi a volte mi sono trovato. Adesso non mi trovo da nessuna parte perché la depressione mi consuma, ma non perdo la speranza. Non ti faccio la spiega ne voglio darti colpe, ti dico prova a guardare al di la di certi stereotipi, magari non serve a niente perché come dici sempre dopo anni e anni di isolamente è quasi impossibile cambiare le cose, ma se certo se fai un tentativo non muori.
Io tentativi li ho fatti, a prezzo di provare fortissimo senso di disagio, sudorazione, rossore in faccia, tremore a mani e ansia....e sono stati tentativi che non mi hanno portato a niente di positivo. Gli stereotipi sono loro i primi ad averli verso chi non è spigliato e brillante come loro. Non sono io a creare difficoltà ed emarginare gli altri, sono loro che non vogliono accettare anche chi non è interessato alle loro regole non scritte dello stare in gruppo a fare caciara e attività in comune.
Dici che fuori da discoteche e locali ci sono altre attività, ma tieni presente che dai 16 ai 28 anni più o meno per la maggior parte delle persone le uscite fra amici e ragazze si svolgono in locali, pub, bar, discoteche, pizzerie. Non tutti ma sicuramente la maggior parte.
Il resto lo hai aggiunto tu. Anni e anni tagliati fuori da tutto ti affossano.
Vecchio 11-01-2020, 09:33   #51
XL
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Tutto parte dalla famiglia, il tipo di rapporto che si instaura all'interno di essa diventa la matrice di tutti gli altri rapporti. Si selezionano inconsciamente gli aspetti che creano una certa reminiscenza e si replica all'infinito quel tipo di relazione. Almeno fino a quando non si riconosce il fenomeno e si inizia a demolirlo passo per passo.
Fai un esempio concreto, in pratica una persona cosa farebbe?
In altri messaggi tu comunichi tutt'altro, che bisogna essere resilienti, accontentarsi ecc. Cosa cavolo c'entrano i genitori e il rapporto avuto con loro e la replica di questo rapporto con la resilienza?
Qua pare che bisogna acquisire forme di resistenza e valori diversi, il rapporto coi genitori non c'entra quasi nulla con questo se non in termini educativi.
Comunque l'educazione (manipolante) può anche fallire, si può cercare di trasmettere dei valori ad altri, ma questi potrebbero averne diversi e resistere a questi tentativi di intrusione.

Ultima modifica di XL; 11-01-2020 a 11:44.
Vecchio 17-01-2020, 21:13   #52
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Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Ciao, probabilmente, analizzando me stesso, in alcuni momenti e su alcune cose temo di essere anche così :
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Misantropia qualcuno anche di voi teme di essere così?
Solo ora ho letto bene la pagina di wikipedia e praticamente sembra la mia biografia non autorizzata.
Vecchio 17-01-2020, 23:44   #53
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Chiaro che la misantropia spesso va oltre la misantropia stessa. A meno che non si sia contro il genere umano ma non contro gli altri esseri viventi e la natura in generale, cosa che trovo molto superficiale. È quindi di solito maschera di una sfiducia totale per il mondo.
Sono d'accordo con @Idiota quando dice che nessuno ha scelto di entrare a far parte di questo grande MMORPG e che ciascuno vive secondo ciò che conosce. Non mi viene nemmeno da criticare per sciocchezze chi ha trovato un proprio equilibrio e una propria felicità, o quantomeno, se questo termine è un po' troppo vago, serenità, anche se queste persone sono molto diverse da me o hanno un comportamento che non mi piace. Dopotutto, come disse una volta il papa, "chi sono io per giudicare?".
Alla fine l'obiettivo è questo, e poi tutti a nanna. Non c'è disprezzo a meno che non si fa del serio danno al prossimo per la propria stupidità, ignoranza, o vera malvagità.
Ma ancora, su in merito a quest'ultimo punto, dall'altro lato bisogna considerare che danneggiare il prossimo è parte dell'esistenza stessa, ne è la prerogativa e, come detto prima, ciascuno vive secondo ciò che conosce, ciò di cui fa esperienza e ciò che la natura gli fornisce. Quindi a volte mi viene anche da provar pietà per chi ha commesso crimini, malvagità verso il prossimo, anche le più orribili, perché alla fine siamo tutti vittime della vita in un modo o nell'altro, e siamo solo fortunati se l'universo non ci abbia fatto nascere in Messico fra i cartelli della droga, e di conseguenza avere la grossa probabilità di diventare un assassino spietato.

Quindi più che misantropo sono menefreghista. Non mi interessa per niente la sorte del mondo, tanto finiremo nel baratro. Lo capii quando durante l'ultima vacanza di qualche anno fa, in Calabria, uccisi tipo tre api perché mi ronzavano intorno, e viene mio cugino che fa "no non devi ammazzare le api! Sono importanti per l'ambiente e se scomparissero anche l'umanità scomparirebbe..." una cosa del genere, e io pensai:" e a me che cazzo me me frega? A me fanno paura, non voglio farmi pungere da sti demoni, quindi ammazzerò ste stronze finché non mi accoppo".

In realtà, se proprio devo essere completamente sincero, ho timore della veridicità di una certa teoria ontologica/trascendentale che non voglio nominare, per la quale mi converrebbe di certo fare una buona vita, e di non togliermela. Per cui, siccome non ho niente da fare e prima o poi morirò come tutti in ogni caso, meglio provare a far questo, quantomento "cercare", appunto, con tutte le mie forze di avere un'esistenza soddisfacente, e "piena" soprattutto. Voglio solo vivere bene, qualunque cosa significhi, per poi tuffarmi sotto terra. Di certo non sarei l'unico che ricorrerebbe a questo atteggiamento (egoista?), semmai io lo razionalizzo (ce ne saranno di certo altri che lo fanno). E dopotutto non posso fare granché per gli altri, per questo mondo che brucia, anzi non posso fare proprio un bel niente, e non capisco perché dovrei avere questa responsabilità se non ho scelto io di prendermela, e dal momento in cui il 99,9999(×infinto) delle robe che accadono non dipendono da me (ne da nessun altro in verità, vabe'). In breve, non capisco da cosa me la devo ricavare la ragion d'essere di un senso umanitario. Cioè, è lo stesso presente, perché non è che non ho una morale, ma è presente solo in un certo senso, solo relativo a tutto quello che penso sull'esistenza, vale a dire in un quadro di sfiducia e fatalismo verso di essa.

Con questa "filosofia" dovrei essere agevolato nel compimento delle azioni, nel tramutare il menefreghismo in esse, rendendolo attivo. Ma purtroppo la razionalità non si tramuta subito nelle emozioni (da qui la fobia, o depre), per cui come tutti ho problemi emotivi, interni, che mi ostacolano, e come tutti ho bisogno di esercizio, di aiuto, per superare l'ansia, la paura, e in generale gli ostacoli della mia mente.
Vecchio 21-01-2020, 09:56   #54
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Misantropa e intollerante. Beh penso sia abbastanza evidente dai miei post. Mi incazzo per ogni cosa, anche se solo interamente. Io non mi arrabbio mai davanti a un torto o a una parola fuori posto, ma dentro di me disprezzo le persone e auguro loro cose bruttissime. Purtroppo la misantropia ha preso il sopravvento da anni. Anche quando mi succede qualcosa di bello sento che comunque la vita mi ha dato poco ed è in debito con me, quindi la sensazione è sempre lì.
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