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Vecchio 22-07-2007, 08:19   #1
Principiante
L'avatar di Lupodelnord
 

Allora, come anticipato nel topic delle presentazioni, adesso vi parlo un po' dei miei problemi.
Già da diversi anni soffro di attacchi di tanatofobia e conseguenti attacchi di panico (anche se, leggendo di come si manifesta un vero attacco di panico, posso dire che i miei sono abbastanza leggeri).
In genere l'andamento è questo: un periodo più o meno lungo in cui sto bene e non ci penso minimamente, un momento in cui il pensiero della morte sopraggiunge inaspettato e mi provoca appunto questi attacchi (che in genere si manifestano con urla se sono solo, altrimenti comincio a passeggiare nervosamente per la stanza o a calciare le cose), poi un ultimo periodo più o meno lungo durante il quale la fobia rimane latente dentro di me, insomma mi accompagna più o meno per tutta la giornata, mi intristisce ma non mi causa particolari attacchi o crisi.
Tengo a precisare che non ho paura dell'atto di morire o di dover morire da un momento all'altro o del disfacimento fisico, ho paura della morte nuda e cruda, di questa eternità che mi attende nella quale non sarò più niente, non sarò più consapevole di me.
La mia vita non è esente da problemi, non mi parlo con mia madre con la quale ho passato gli ultimi 10 anni in litigi furiosi perchè lei mi ha sempre considerato "una merda" (testuali parole), ho 28 anni e mi sto laureando adesso dopo enormi sacrifici e 42 esami! Vivo con mio padre e la sua nuova moglie (i passaggi intermedi ve li salto).
Non mi piace per niente il posto in cui vivo, un paese della Riviera Ligure senza la benchè minima opportunità e con un clima sociale pettegolo e dove riesci a fare qualcosa solo se sei immanicato ed hai tante amicizie, quindi se sei una persona tendenzialmente solitaria come me sei spacciato!
Infatti spero di potermi trasferire a Genova, città che adoro, il prima possibile! In definitiva, penso di poter dire che nella vita non ho ancora combinato un c...o :lol:
Per fortuna ho una fidanzata stupenda dalla quale traggo forza per superare le difficoltà quotidiane, in quanto agli amici ne ho pochi ma fidati, tuttavia anche con loro ogni tanto mi trovo un po' a disagio perchè nei loro comportamenti e ragionamenti ritrovo spesso traccia della chiusura mentale e del "pettegolismo" di cui parlavo prima.
Leggo molto, mi interesso di musica, di arte, cerco sempre di tenermi aggiornato sull'attualità, adoro passeggiare in montagna...insomma, gli svaghi non mi mancano!
Purtroppo devo convivere con questo male interiore che mi attanaglia e per il quale sono anche già stato in analisi...è stata senz'altro una serie di sedute utili, che mi hanno aiutato a risolvere una serie di problemi contingenti, ma il più grave non è scomparso e si ripropone come vi o detto prima.
Scusate se mi sono dilungato, credetemi ma anche solo scrivere queste cose mi sta aiutando molto...spero che qualcuno trovi il tempo e la voglia di rispondermi.
Grazie!
Marco
Vecchio 25-07-2007, 15:33   #2
Principiante
L'avatar di Lupodelnord
 

Nessuno di voi ha mai avuto questo problema?
A cosa pensate sia dovuto?
Io non so cosa posso farci, mi sembra veramente una cosa invincibile :cry:
Mi potete scrivere qualcosa?
Grazie!
Vecchio 25-07-2007, 16:43   #3
Intermedio
L'avatar di carla
 

beh francamente cosi come la descrivi mi sembra una cosa innata in tutti gli uomini.
a me questa paura ha scatenato reazioni peggiori e da una volta in cui sono stata veramente male,mi è quasi sembrato di vivere quel momento,e mi sono resa conto dell'oblio,che non ci voglio piu pensare....
ne fuggo in tutti i modi...tanto che senso puo avere angosciarsi finchè si è vivi...
purtroppo o per fortuna non ci è dato sapere...
preferisco farmi angosciare dalla vita!
Vecchio 25-07-2007, 19:16   #4
Principiante
L'avatar di akiko
 

Ciao Lupodelnord: hai detto che i passaggi intermedi ce li risparmi e va bene. Ma io ho idea che nel tuo caso dovresti tentare con uno psicanalista di cui naturalmente ti fidi. Ci sono troppe parole nel tuo discorso che mi fanno pensare questo. La psicanalisi è un percorso lungo e apparentemente inefficace, agisce nel lunghissimo periodo, ma funziona. Io non credo che il tuo "nemico interiore" sia veramente la paura di morire, quella è vero, ce l'abbiamo tutti. Secondo me hai troppi nodi irrisolti nell'inconscio e per questo ti senti così.
Mi rendo conto che sembro una persona che si crede chissà chi,ma tu la puoi vincere questa paura. Non da solo però: ti ci vuole un'analista. Mi scuso per l'invadenza apparente.
Akiko
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