Io non so ora chi avrà vissuto cose simili a quelle che descriverò, ma per chi vi rientra, vorrei chiedere se e come vi siete comportati in queste situazioni, visto che nonostante succeda da un pezzo trovo il tutto imbarazzante visto il ripetersi di giorno in giorno.
Fondamentalmente vivo in una classe molto particolare. "La punta di diamante" della scuola teoricamente, viste le ore di studio superiori alla norma, che teoricamente fanno si che nelle suddette aule vivano persone più "tranquille". Non necessariamente più buone.
Dopo un primo anno passato tra false speranze, nel corso del tempo si è visto come tutti (o quasi) fossero sostanzialmente dei menefreghisti, ipocriti, e gente pronta a vendersi ai professori (magari poichè figlia di questo o quello ecc.) per i voti, mentre dal punto di vista "sociale" i gruppi iniziali si sono mantenuti abbastanza simili.
Pur avendo "amici" (enfasi sarcastica) dalle medie, anche questi nel corso del tempo si sono dimostrati persone indegne di fiducia o comprensione, anche se mai apertamente e mai in modo tale da poter giustificare rimproveri eclatanti.
Adesso che mi ritrovo in quinta sono riuscito a trovare un paio di amici buoni con i quali ogni tanto riesco a parlare, anche se però ho visto come gli stessi abbiano preso confidenza anche con le persone descritte sopra.
Ora, anche se il mio rapporto è rimasto immutato con le stesse, mi trovo a riuscire a parlare liberamente solamente con loro, e le occasioni si stanno via via diminuendo, sia per la presenza di questi, sia perchè non è mia intenzione farmi vedere correre dietro alle persone (cosa fatta purtroppo in più casi in passato, con esito negativo e abbassamento di considerazione, se mai alcuni ne hanno avuta). Da questo punto di vista ho anche una mia indipendenza, posso anche cioè decidere di farmi i c... miei, ma è un'indipendenza solitaria, visto che quasi sempre si riduce a rimaner da solo mentre gli altri parlano come se niente fosse. Anche se mi sono abituato alla cosa, NON è comunque il massimo visto che ho ancora un anno davanti e ci tengo a non passarlo in questo modo. Visto che fuori dalla classe non posso ripiegare (senza stare a spiegare i motivi ecc. ecc.) come continuare a convivere? Non ho particolari problemi di estroversione, ma stanca vedere come anche parlando parlando alla fine le persone (salvo i due citati) non ti considerano neanche di striscio (anche se molti sono degli ipocriti, lo so..) e sei sempre tu a infilarti nelle discussioni (non sono invasivo ovviamente) senza mai avere un minimo di seguito. Questo succede anche con alcuni "più normali" e alla lunga dispiace.
Non posso più sentirmi dire di dover fare il primo passo quando l'ho fatto troppe volte e mi sono palesemente rotto il c*** perchè anche l'altro non lo fa. Eppure quando mi capita di parlare con certe persone parlo anche normalmente, senza annoiare/tediare ecc.
Quindi cosa mi rimane da fare? Rimanere in orgogliosa solitudine o mantenere un sorriso ipocrita mentre fingendo di sentirmi parte di una discussione dico la mia?