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Vecchio 10-09-2011, 03:12   #1
Esperto
 

Salve a tutti, avevo scritto qualche messaggio un pò di tempo fa, ma poi non ho più scritto nulla, avendo riscontrato che anche qui, a differenza di quel che credevo, vige lo stesso livello di comprensione che vige dappertutto, ovvero ben poca. In particolare sul tema dell'uccidersi. Mancanza di comprensione, per me inconcepibile. L'unico forum in italiano sull'argomento è stato chiuso, e guai ad azzardarsi a creare un gruppo su facebook! Ma io mi chiedo: perchè? Perchè questo accanimento verso persone che soffrono? Incollo una lettera che è stata scritta ad uno psichiatra, spero di non ricevere i tipici insulti e ironie, ai quali cercherò di non far caso nelle mie eventuali risposte.

Gentile dottor xxxxx, colgo l'occasione per
discutere con una persona medica quale lei è di una cosa: io ho contattato
l'associazione Dignitas di Zurigo, ovviamente con ben poche speranze, e difatti
mi hanno risposto che il mio caso non è accettabile, specificandomi che per
quanto riguarda i casi di malattia mentale, nonostante il loro umanitario
interessamento e disponibilità, il principale ostacolo che trovano è la
mancanza di psichiatri disposti a prescrivere i farmaci necessari; ora io non
voglio certo fare pressione a lei su questo, ma colgo l'occasione per invitare
la comunità medica della quale lei fa parte a considerare questo grave problema
che coinvolge sicuramente moltissime persone che come me vivono un'intera vita
che definire infernale è poco solamente per paura e mancanza di coraggio quando
invece la via di uscita potrebbe essere semplice e dietro l'angolo, ma è
ostacolata dall'assoluta irreperibilità dei prodotti necessari ad un fine-
sofferenza privo di dolore e prolungata consapevolezza, tra l'altro
costringendo le poche persone coraggiose ma incoscienti ad avvalersi di metodi
crudeli, cito ad esempio i recenti casi di ingestione di acidi. Non crede
sarebbe più umanitario fornire una accettabile via di uscita a questi
disgraziati? Che a differenza di quanto credevo sono molti, come me, a
desiderare di non esistere in ogni singolo istante per anni e anni, portando
avanti una vita indegna di questo nome solo e unicamente per paura, non per
volontà, magari pure sbeffeggiati dalle persone che per loro fortuna non
possono capire e per questo si permettono di sbeffeggiare e non raramente
aggredire rancorosamente. Gente stupida ed ignorante che paradosso dei
paradossi su internet definisce vigliacco chi si uccide. Ma sulla base di quale
inconcepibile logica sostengono ciò? Ma cosa c'è invece di più coraggioso che
uccidersi??? Purtroppo io e il coraggio siamo ossimori, e per chi non riuscisse
a capire la beffa: un motivo in più per non voler vivere. Io mi rendo
perfettamente conto di quanto sono incompatibile con la gente che mi circonda,
quando raramente ho accennato tali discorsi con qualcuno io rimango sempre
allibito, perchè a fronte del fatto che chi viene a contatto con me mi
considera inevitabilmente gerarchicamente un omega, anzi l'omega tra gli omega,
l'ultima persona con la quale si scambierebbe, si stupisce che io rifiuti di
esserlo e quindi voglia terminare questa esistenza; ma io mi dico: ma
dovrebbero stupirsi dell'opposto vedendomi e conoscendomi! Una persona mi ha
detto: "sii ottimista". Cosa è per me l'ottimismo? E' la speranza e lo sprazzo
di felicità allorquando sento un dolore da qualche parte, nella speranza sia un
cancro. Unica occasione che ho di provare la sensazione che tutti chiamano
felicità, finora purtroppo invano e per breve tempo, presto ricaduta nella
disillusione che mi fa ripiombare nella consueta tensione costante. E non mi si
venga a dire che è uno spregio verso chi il cancro ce l'ha davvero! Lo spregio
è quello che fa quel xxxxxx di dio sia verso chi ha il cancro e vuole vivere e
sia verso di uno come me! Oramai nella resa consapevole che se non ci sono
riuscito a 14 anni e seguenti quando bruciavo dentro ancora più di adesso e la
volontà era più che impellente, non ci riuscirò tantomeno adesso o in futuro,
ho pensato che l'unica cosa è essere preventivi e quindi perlomeno anzichè
affannarsi invano alla spasmodica e dispendiosa ricerca di qualcosa che non
esiste o è irreperibile è più lungimirante almeno portarsi avanti come si può:
da un pò di tempo ormai, oltre a fumare sigarette (unicamente per lo scopo
prefisso, specifico), assumo un composto chimico che si chiama nitrito di
sodio, uno dei più potenziali cancerogeni; finora tutto invano, tanto che
pensavo di denunciare le aziende del tabacco per pubblicità ingannevole (le
scritte "il fumo nuoce alla salute" ecc sui pacchetti). Lei riesce a rendersi
conto a dove io sia stato costretto ad arrivare? E tutto perchè? Per mancanza
assoluta di un minimo di coraggio, per un estrema paura di tutto, per l'assenza
di una possibilità umanitaria di una giusta praticabile via d'uscita, e per
ultimo per quei pezzi di merda di poliziotti che mi hanno tolto di mano l'unica
via di uscita che considero accettabile autonomamente e che difficilmente
riuscirò di nuovo a reperire! Nove anni finora in più di sofferenza unicamente
a causa loro, maledirli mi pare più che lecito! Scusi per questo sfogo ma
purtroppo è questo l'unico ambito nel quale penso possa essere compreso, non
certo nell'imbecillità della gente comune, quella del banale "no non farlo ci
sono tanti motivi per vivere" e di contro mi guarda normalmente come si guarda
una merda, e pure con paura, nel caso sia una femmina terrorizzata dalla
prospettiva che io ci provi con lei, nel caso sia un maschio terrorizzato dalla
prospettiva che un giorno sua figlia gli porti a casa uno come me; terrorizzati
entrambi dalla mera potenziale esistenza di persone come me, di dna difettoso
come il mio nel parco genetico umano. E si stupiscono pure se io questo tipo di
vita che mi è dovuta toccare non la voglia accettare! Un tipo di vita
antitetica a quello che io in realtà sono! E percepita come tale in una maniera
estrema e ponderata, anche e soprattutto nella mia maledetta estrema incapacità
di accettare le ingiustizie di qualunque tipo. La rabbia che mi fa leggere
quelli che scrivono tutte quelle belle frasi pregne di ipocrisia su facebook,
nell'ignoranza che esistano pure persone per le quali certe frasi "non sono
valide", non per altro che per loro stessa "opinione" negata. Vorrei vederli al
mio posto! Oltre al danno di essere così, pure la beffa da parte della
gentaglia! Perchè gli andicappati evidenti fanno pena e quindi sono almeno
accettati e tollerati, al limite compatiti, ma i borderline come me no, fanno
solo ripugnanza e disprezzo. Se non altro perchè per gli andicappati tali e
quali non c'è il pericolo che il dna tarato si riproduca, ma per uno come me
si, nonostante sia assai remoto che possa accadere (e lungi dalla mia volontà,
come se ce ne fosse il bisogno di scelta comunque), ma il fatto stesso che nel
caso dei miei genitori sia successo può farlo temere alla società istintiva.
Etologicamente parlando nelle specie animali che vivono in branchi uno
equivalente a me sarebbe bandito dal branco. Io perlomeno posso capirne il
motivo, ma si immagina come deve essere per tali esemplari animali non
raziocinanti? Come capirà, io sulla mia condizione ne avrei pagine e pagine da
scrivere, se poi dovessi anche mettermi a spulciare e raccontare le esperienze
vissute allora scriverei un'enciclopedia, di fantascienza dato che per la gente
normale le cose che capitano a me paiono incredibili (difatti io vivo
costantemente nel terrore della prossima che mi capiterà, grande o piccola che
sia), in una continuità che non può far altro che farmi arrivare a pensare, io
la persona più razionale di sto mondo, di essere un burattino col quale qualche
entità soprannaturale si "diverte"; comprensibile per uno che all'età di 6 anni
ha raggiunto la conclusione di essere perseguitato dalla sfortuna; da una
generica e persistente sfortuna ovviamente, cioè non da quella acuta che capita
una singola volta a chi resta menomato o perde i propri cari e che quindi non
può certo essere "razionalmente" imputata ad un "progetto" come non posso
invece far altro che pensare riguardo all'iter costante ed incredibile della
mia. Quindi quando parlo di sfortuna non mi si venga a paragonare con altri.

-il testo è troppo lungo, taglio e continuo sotto -
Vecchio 10-09-2011, 03:13   #2
Esperto
 

-continua da sopra-

In
più il peggio è che si dice che il tempo cancella i ricordi o anche che col
tempo i ricordi brutti diventano belli, col cavolo! A me succede proprio il
contrario, con l'aumento della consapevolezza delle cose via via che passano
gli anni, e dato che oramai la mia esistenza consiste nel rimuginare
continuamente, nel mio caso sia riemergono continuamente brutti ricordi che
avevo dimenticato, sia ripensando a ricordi che avevo identificato belli o
normali mi accorgo invece di quanto obbrobriosi ed umilianti siano stati gli
episodi nella realtà che allora non riuscivo a capire.
Rileggendo, riguardo la frase "vita antitetica a quello che io in realtà
sono", io ho sempre avuto questa lotta interna tra quello che sarei stato e
quello che mi è toccato essere, e a conferma di questo qualche tempo fa una mia
zia mi ha detto che da bambino (poco dopo aver imparato a parlare) parlavo
molto e facevo dei discorsi molto intelligenti. Cosa è successo poi? Io lo
ricordo chiaramente, l'ho sempre ricordato: eravamo ad un matrimonio, seduti al
ristorante con tutti i parenti, ed io parlavo, parlavo, parlavo; ad un certo
punto, resomi conto che nessuno mi dava retta mi sono detto "a cosa serve?", e
da quel momento... ho smesso. Pensi come può essere per me, ancor oggi a 34
anni mi tocca stare a contatto con quei due mentecatti dei miei genitori ad ascoltare i loro
(seppur rari) incongruenti discorsi privi di ogni senso logico compiuto,
continuando ad assistere ed assimilare un siffatto esempio educativo che tanto
mi ha nuociuto. Continuare a sentire mio papà definirmi "quell'altro"; a mia
memoria mai ricordo di averlo sentito pronunciare il mio nome. Ovviamente tutto
si annulla di fronte a quello di cui solo in seguito mi sarei reso conto. Anche
il re degli ottimisti, il più brillante dei parlatori, si arrenderebbe di
fronte al modo in cui sono guardato e trattato dalle femmine, che non auguro a
nessuno. Questo è il motivo per cui ho ritenuto inutile assumere psicofarmaci;
certo sarebbero stati utili come inibitori della libido, ma gli effetti
collaterali facevano che non ne valesse la pena. Il mio problema non è la
psiche o il comportamento. Anche per la più disperata delle ragazze, anche se
fossi simpatico, il mio aspetto sarebbe una barriera insormontabile, quindi
cosa cambierebbe per me? E' risibile e puerile che alcuni psichiatri parlino di
stupidate come dismorfofobia o percezione alterata, dato che non sono io a
vedermi, ma gli altri. E ci mancherebbe, aggiungo! E' un attimino offensivo nei
miei confronti, non trova? Uno dovrebbe essere proprio un masochista!!! Ma non
poco! Per la cronaca, un opinione espressa da una persona può essere una
cattiveria, ma detta da una marea di persone diverse, magari il discorso
cambia, no? Se non bastasse l'evidenza del semplice atteggiamento altrui nei
miei confronti, insomma. Non serve essere esperti di linguaggio non verbale. Io
rimango stravolto a vedere la tipica facies attonita delle persone ogni volta
che gli dico che mi sono sentito dire in faccia almeno una trentina di volte
quanto sono brutto. Ma è veramente una cosa così strana? Così incomprensibile?
Eppure le ragazze lo dicono con una tale naturalezza, anzi quasi come se fosse
una cosa che si tenevano dentro ma che premeva come sul tappo di un vulcano e
che non vedevano l'ora di poter sputare fuori, aspettando quella che
evidentemente ritengono la prima occasione utile nonostante ogni volta non si
possa definire tale ma bensì pretestuosa dato che io non l'ho certo mai
chiesto. Non fraintenda la spontaneità con la quale lo scrivo, non si immagina
quanto male mi faccia ancor oggi anche scriverle queste cose, un dolore emotivo
indefinibile. Non ci si fa l'abitudine. Purtroppo però non riesco nemmeno più a
piangere, purtroppo.
Vuole sapere quale è il mio più grande rimpianto? Premetto che solitamente si
dice di dar retta ai buoni consiglieri e non ai cattivi consiglieri. Nel mio
caso oggi mi rendo conto che in realtà i buoni consiglieri erano i cattivi e
viceversa. Il mio più grande rimpianto è di non aver dato retta a chi mi
consigliava di drogarmi. Ed in questo è stata anche la politica a fregarmi, sia
in questo che nell'avermi tenuto impegnato e con la credenza di almeno poter
fare qualcosa di buono per migliorare questa società per il bene di tutti,
cercando di autoconvincermi di un utilità comune della mia esistenza, in questa
mia maledetta filantropia che ho sempre avuto purtroppo. Oggi mi rendo conto
che anche questa è stata una cosa negativa o perlomeno inutile, conscio oramai
che invece questa umanità di decerebrati non si meriterebbe in nessun caso
proprio nulla di buono, anzi! Come è condotta e pianificata questa società
mondiale cioè al di fuori di ogni buon senso logico, la gente di merda che
abita sto mondo se lo merita! E io mi sono mangiato il fegato per anni!
E' meglio che mi fermo qua. Non intenda questa lunga lettera (a volte quando
parto non mi riesco a fermare) come una richiesta di impegno, ma è solo per
sfogarmi con qualcuno, e non ho certo nessun altro che penso possa capire.
Distinti saluti.
Vecchio 10-09-2011, 03:34   #3
Esperto
 

cosa intendi per mancanza di comprensione?
quel forum lo conoscevo, e in effetti è un peccato che è stato chiuso (non ci ho mai visto nessun segno di istigazione, ma vabbè...)
tu pensi che rendere disponibile una *accettabile via d'uscita* sia una buona cosa?
quali sarebbero le conseguenze? secondo me... ok è tardi, provo con un esempio: è come chi è un po' sovrappeso e si fa l'operazione per ridurre lo stomaco. facile, semplice, veloce. non deve sudare in palestra, mettersi a dieta, arrivare al limite della sua forza di volontà. così uno che ha la soluzione pronta a portata di mano può arrendersi subito. subito è relativo, ok ci sono anche casi disperati e quello che vuoi, ma secondo me non ne verrebbe fatto "buon" uso.

"Molti uomini che meritano di vivere muoiono e molti uomini che meritano di morire vivono, ma non sta a noi giudicare. noi possiamo solo fare del nostro meglio col tempo che ci viene concesso". (Tolkien)
Vecchio 10-09-2011, 03:36   #4
Esperto
 

E dimenticavo riguardo a facebook: esiste perfino un opzione di segnalazione "istiga all'autolesionismo" tra le poche voci disponibili, quando mancano cose ben più rilevanti (che difatti le rare volte che ho segnalato qualcosa non ho mai trovato l'opzione necessaria ma ho dovuto ricorrere a quelle presenti). Io mi chiedo: ma quale autolesionismo????? Ma chi è che vuole lesionarsi???? Ma se lo farei da disteso per non farmi male cadendo!!!!!!!!
Vecchio 10-09-2011, 03:39   #5
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da awasted Visualizza il messaggio
cosa intendi per mancanza di comprensione?
quel forum lo conoscevo, e in effetti è un peccato che è stato chiuso (non ci ho mai visto nessun segno di istigazione, ma vabbè...)
tu pensi che rendere disponibile una *accettabile via d'uscita* sia una buona cosa?
quali sarebbero le conseguenze? secondo me... ok è tardi, provo con un esempio: è come chi è un po' sovrappeso e si fa l'operazione per ridurre lo stomaco. facile, semplice, veloce. non deve sudare in palestra, mettersi a dieta, arrivare al limite della sua forza di volontà. così uno che ha la soluzione pronta a portata di mano può arrendersi subito. subito è relativo, ok ci sono anche casi disperati e quello che vuoi, ma secondo me non ne verrebbe fatto "buon" uso.

"Molti uomini che meritano di vivere muoiono e molti uomini che meritano di morire vivono, ma non sta a noi giudicare. noi possiamo solo fare del nostro meglio col tempo che ci viene concesso". (Tolkien)
Visto? Questo che hai scritto è quello che intendevo per mancanza di comprensione.
Vecchio 10-09-2011, 04:20   #6
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da awasted Visualizza il messaggio
cosa intendi per mancanza di comprensione?
quel forum lo conoscevo, e in effetti è un peccato che è stato chiuso (non ci ho mai visto nessun segno di istigazione, ma vabbè...)
tu pensi che rendere disponibile una *accettabile via d'uscita* sia una buona cosa?
quali sarebbero le conseguenze? secondo me... ok è tardi, provo con un esempio: è come chi è un po' sovrappeso e si fa l'operazione per ridurre lo stomaco. facile, semplice, veloce. non deve sudare in palestra, mettersi a dieta, arrivare al limite della sua forza di volontà. così uno che ha la soluzione pronta a portata di mano può arrendersi subito. subito è relativo, ok ci sono anche casi disperati e quello che vuoi, ma secondo me non ne verrebbe fatto "buon" uso.

"Molti uomini che meritano di vivere muoiono e molti uomini che meritano di morire vivono, ma non sta a noi giudicare. noi possiamo solo fare del nostro meglio col tempo che ci viene concesso". (Tolkien)
Scusa se sono stato troppo impulsivo nella risposta.

"Il mio problema non è la psiche o il comportamento. Anche per la più disperata delle ragazze, anche se fossi simpatico, il mio aspetto sarebbe una barriera insormontabile, quindi cosa cambierebbe per me? "

Io purtroppo non ho la possibilità di fare "diete, sudare, palestra, arrivare al limite della forza di volontà". Il dna non si può modificare, neanche con tutta la "buona volontà". Ti assicuro che nel mio caso, se potessi, io farei i salti mortali. Le risposte come la tua dal mio punto di vista sminuiscono dei problemi che invece sono enormi, è che dovresti renderti anche tu conto che non puoi capire se li sminuisci così. Io ho 34 anni, e quindi sono almeno come minimo 20 anni che in ogni singolo istante non esiterei un attimo a premere il pulsante off se ne fossimo dotati. Io non ho possibilità di fare "diete" ripeto, io non ho e non ho mai avuto alcuna possibilità di modificare la cosa che mi fa soffrire. Io ho subìto una "vita" d'inferno, una lunga agonia, è o non è una "buona cosa" porre fine ad un agonia? "Buon uso", se uno vuole finire di soffrire cosa vogliono gli altri da impedirglielo?

"Essere non amati, non voluti, dimenticati . E' questa la vera poverta' peggio che non avere niente da mangiare" (Madre Teresa di Calcutta)
Vecchio 10-09-2011, 08:37   #7
Banned
 

E' assolutamente indubbio (su questo Forum e altrove l'hò sempre ripetuto senza mai essere stato ascoltato) che per le ragazze IN GENERALE (mai conosciuto eccezioni alla regola) gli uomini brutti sono tollerabili finchè rimangono ad almeno tre metri di distanza....
Ho almeno un centinaio di esempi che confermano questo fatto nonostante nessuna lo ammetta tacciandomi al contrario di vittimismo e di "intolleranza"...
Io quindi non ho nessun problema ad ammettere che hai ragione Andrea (mai avuto una ragazza in vita mia e mai l'avrò quasi sicuramente) ma discordo sul fatto che la suddetta sia una motivazione sufficiente per decidere di porre fine alla propria vita...
Io finchè avrò fiato e forze combatterò!!!!
Contro la GENERALE ipocrisia femminile imperante...
Contro la sfiga maledetta...
Contro chi mi vuole male...
Sempre....
Vecchio 10-09-2011, 09:03   #8
Esperto
L'avatar di Dasil
 

Quote:
Originariamente inviata da Andrea_ve Visualizza il messaggio
da un pò di tempo ormai, oltre a fumare sigarette (unicamente per lo scopo
prefisso, specifico), assumo un composto chimico che si chiama nitrito di
sodio, uno dei più potenziali cancerogeni; finora tutto invano, tanto che
pensavo di denunciare le aziende del tabacco per pubblicità ingannevole
Ahahah questa è bellissima

Cmq mi trovo d'accordo con te e ti capisco benissimo, in quanto anche io ho passato esperienze simili e mi trovo in una situazione analoga, anche io mi trovo alle volte a maledire una persona x avermi impedito il trapasso, quando ormai ero a terra privo di sensi e mancava davvero poco, dopo aver passato anni a rimuginarci su e a trovare coraggio e condizioni giuste, coraggio che ahimè x ora nn ho +.
Inutile fare del moralismo sul bello della vita e sulle 1000 ragioni che ci sono a viverla, quando poi ti limiti a dire queste parole senza fare null'altro di pratico x dimostrarmi la veridicità delle stesse, avendo vite e caratteri diversi nn puoi capire, quindi se nn mi vuoi dare una mano col cuore almeno fatti i cazzi tuoi.
Detto questo xò nn ti puoi aspettare che la società che ti ha combinato in questo modo poi ti aiuti pure a farla finita, c'è troppo bigottismo, incapacità di comunicazione e comprensione, devi pensare tu a come vivere e in tal caso a come morire.
Poi anche se fosse, come dice awasted le vie facili portano sempre a un abuso, a un uso sconsiderato anche in condizioni ridicole, finirebbero tutti x togliersi la vita alla prima frustrazione, come la ragazza che ti molla o un brutto voto a scuola.
Se davvero sei convinto, come mi pare di capire, aspetta di trovare il coraggio e un metodo efficace e indolore, e agisci.

p.s. Lungi da me incitare al suicidio, ma se uno soffre davvero x cosi' tanti anni, dopo averci anche + volte provato a risollevarsi, senza cavare un ragno dal buco, anzi complicandosi ancora di + la vita, se è davvero convinto e nn c'è modo che nessuno possa fargli cambiare idea, nn vedo xchè prolungare l'agonia.
Vecchio 10-09-2011, 09:50   #9
Banned
 

dirò una banalità
tranne casi limite tipo monicelli, per me è un'opzione da scartare in (quasi?) tutti i casi
io penso che un'alternativa ci sia sempre
Vecchio 10-09-2011, 11:46   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Andrea_ve Visualizza il messaggio
Visto? Questo che hai scritto è quello che intendevo per mancanza di comprensione.
Non è mancanza di comprensione, è che non si può sdoganare il suicidio come una soluzione... ognuno è libero di fare ciò che vuole della sua vita, ma non potete influenzare menti deboli in condizione di depressione a indurle al suicidio.
Credo che l'istigazione al suicidio o comunque anche il semplice fatto di sdoganarlo sia un reato.
Se siete stanchi di vivere, prendete le vostre decisioni, ma non cercate di tirarvi dietro altri.
Vecchio 10-09-2011, 11:48   #11
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da pirata Visualizza il messaggio
dirò una banalità
tranne casi limite tipo monicelli, per me è un'opzione da scartare in (quasi?) tutti i casi
io penso che un'alternativa ci sia sempre
Ma certo che c'è sempre un'alternativa, salvo rari casi...
Siamo ormai all'assurdo: l'apologia del suicidio...
Vecchio 10-09-2011, 11:52   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Markettino Visualizza il messaggio
Io finchè avrò fiato e forze combatterò!!!!
Contro la sfiga maledetta...
Contro chi mi vuole male...
Sempre....
Quoto...

Scusa se ho tagliato alcune parti del tuo post comunque molto interessante, ma in queste frasi che ho quotato mi sono ritrovato in pieno!
Diamo alla gente un motivo per vivere, non per morire.
Vecchio 10-09-2011, 11:55   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Andrea_ve Visualizza il messaggio
Visto? Questo che hai scritto è quello che intendevo per mancanza di comprensione.
E poi l'argomento suicidio, dovrebbe essere un argomento privato e personalissimo (per chi lo ritiene unica uscita), non un' azione da "pubblicizzare".
Vecchio 10-09-2011, 12:03   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Dasil37 Visualizza il messaggio
p.s. Lungi da me incitare al suicidio, ma se uno soffre davvero x cosi' tanti anni, dopo averci anche + volte provato a risollevarsi, senza cavare un ragno dal buco, anzi complicandosi ancora di + la vita, se è davvero convinto e nn c'è modo che nessuno possa fargli cambiare idea, nn vedo xchè prolungare l'agonia.
Sì, però in questo modo lo proponi come una via d'uscita possibile, rischiando di influenzare persone labili che poi si uccidono per i motivi futili che tu stesso hai riconosciuto.
Se io mi volessi uccidere mai e poi mai ne parlerei con altri come di una soluzione, terrei tutto per me, non voglio mica "uccidere" altri essere umani, perchè alla fine sponsorizzando il suicidio è un po' questo che avverrebbe. Che poi il suicidio in realtà per mie convinzioni spirituali, è solo l'inizio dei guai...
Comunque voglio lasciare fuori la religione da questo discorso.
Vecchio 10-09-2011, 13:09   #15
Banned
 

Nato da un sospiro o da un temporale, l'ostetrica ti batte e non ti chiede come va... Beh, benvenuto qui tra luce e confusione, nessuno che ti ha chiesto se volevi se volevi uscir di là... là....

Non ci resta altro che aspettare.
Paradossalmente sofferenza e paura sono le micce che mi fanno andare avanti.
Forse per impedirmi di gettare la spugna oltre l'ostacolo. Oltre il cuore. Oltre la ragione.
Vecchio 10-09-2011, 14:01   #16
Intermedio
L'avatar di Maibaciato
 

Hai tutta la mia comprensione, perché vivo la stessa situazione da circa 5 anni.
Secondo me l'eutanasia andrebbe legalizzata con delle regole. Cioè nel senso: è vero che tutti almeno una volta pensano al suicidio, per poi pentirsi in anni successivi, ma ci sono casi in cui una persona ha la percezione che la sua vita non ha più un senso, e che non l'avrà più fino alla morte, il che si risolve in un inferno che dura decenni.
La soluzione potrebbe essere quella di richieste di eutanasia da rinnovarsi anno per anno fino a un certo cumulo totale (per esempio 10, ad essere larghi).

PS: in Olanda qualcuno ha presentato una proposta di legge per la legalizzazione dell'eutanasia dopo i 70 anni. Magari arrivasse in italia una legge del genere, almeno avremmo un limite.
Vecchio 10-09-2011, 18:07   #17
Banned
 

Io ho pensato pochissime volte al suicidio, scartandolo sempre. Credo che sia molto probabile che dopo la morte non ci sia niente, e, per quanto possa soffrire, ci sarà sempre un tramonto, un bosco, o un pensiero in grado di rendermi felice, anche se solo temporaneamente. E questo è meglio di niente.

Credo però anche che ognuno dovrebbe essere libero di uccidersi, e capisco la frustrazione di chi viene, quando rende pubblici i propri pensieri, inondato di luoghi comuni, che sono sempre beceri e superficiali. C'è anche da dire, però, che tali pensieri possano essere indotti da situazioni solo erroneamente ritenute non modificabili (non dico che questo sia il tuo caso). Sicuramente bisognerebbe, pur garantendo alle persone la libertà di scelta, fare opera di adeguata informazione, e vietare l'informazione potenzialmente ambigua o istigatoria. Come avviene ad esempio per il fumo.

Ultima modifica di Angus; 10-09-2011 a 18:09.
Vecchio 10-09-2011, 18:15   #18
Banned
 

sono un po' di giorni che non ci penso, il tenere lontani i colloqui mi fa star bene...

prima mi capitava di pensarci ogni giorno, ma è un'ipotesi che ho sempre scartato per scarsa autostima, diciamo che penso di pensare sbagliato a pensare di suicidarmi (s'è capito? ) e non so prendere decisioni di alcun tipo (sempre per scarsa autostima, penso sempre di sbagliare a calcolare)
Vecchio 10-09-2011, 20:33   #19
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Quote:
Originariamente inviata da Andrea_ve Visualizza il messaggio
Cosa è per me l'ottimismo? E' la speranza e lo sprazzo di felicità allorquando sento un dolore da qualche parte, nella speranza sia un cancro. Unica occasione che ho di provare la sensazione che tutti chiamano felicità, finora purtroppo invano e per breve tempo, presto ricaduta nella disillusione che mi fa ripiombare nella consueta tensione costante. E non mi si venga a dire che è uno spregio verso chi il cancro ce l'ha davvero! Lo spregio è quello che fa quel xxxxxx di dio sia verso chi ha il cancro e vuole vivere e sia verso di uno come me!
non ti giudico perchè ti vuoi suicidare, anch'io ci ho pensato tempo fa quando stavo molto male, ma penso che tu quando parli della speranza che ti venga un cancro non ti rendi minimamente conto di cosa stai parlando. Non mi venire a dire che non è una sfregio verso chi il cancro ce l'ha veramente. Vatti a fare un giretto nel reparto oncologico di qualche ospedale e poi vediamo se non cambi idea. Non voglio sminuire i tuoi problemi e la tua condizione, ma se tu avessi solo una minima idea del dolore e della sofferenza che provano le persone che hanno avuto la disgrazia di essere colpite da una malattia del genere i tuoi problemi in confronto sparirebbero.
Vecchio 10-09-2011, 21:24   #20
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

con quella del nitrito di sodio mi hai fatto ridere per mezz'ora.
ma tu almeno lo sai che quei salumi con colorazione rossiccia (specie se vai in Germania) sono tali perchè NO2- si riduce a NO che forma un complesso rosso con l'emoglobina.
comunque la soglia di tolleranza è di 5-10 grammi al giorno per chilo corporeo.
sai che vuoi fare?vedi se trovi dei vecchi dentifrici con composti alogenati dello stagno.
fai prima ad assumere del tallio se lo trovi,bassi dosaggi al giorno e ci metteranno del tempo per capire di che sei morto perchè è una cosa per palati sopraffini (però meglio se hai i capelli neri)
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