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Sull'argomento tabù perfino qui
Salve a tutti, avevo scritto qualche messaggio un pò di tempo fa, ma poi non ho più scritto nulla, avendo riscontrato che anche qui, a differenza di quel che credevo, vige lo stesso livello di comprensione che vige dappertutto, ovvero ben poca. In particolare sul tema dell'uccidersi. Mancanza di comprensione, per me inconcepibile. L'unico forum in italiano sull'argomento è stato chiuso, e guai ad azzardarsi a creare un gruppo su facebook! Ma io mi chiedo: perchè? Perchè questo accanimento verso persone che soffrono? Incollo una lettera che è stata scritta ad uno psichiatra, spero di non ricevere i tipici insulti e ironie, ai quali cercherò di non far caso nelle mie eventuali risposte.
Gentile dottor xxxxx, colgo l'occasione per discutere con una persona medica quale lei è di una cosa: io ho contattato l'associazione Dignitas di Zurigo, ovviamente con ben poche speranze, e difatti mi hanno risposto che il mio caso non è accettabile, specificandomi che per quanto riguarda i casi di malattia mentale, nonostante il loro umanitario interessamento e disponibilità, il principale ostacolo che trovano è la mancanza di psichiatri disposti a prescrivere i farmaci necessari; ora io non voglio certo fare pressione a lei su questo, ma colgo l'occasione per invitare la comunità medica della quale lei fa parte a considerare questo grave problema che coinvolge sicuramente moltissime persone che come me vivono un'intera vita che definire infernale è poco solamente per paura e mancanza di coraggio quando invece la via di uscita potrebbe essere semplice e dietro l'angolo, ma è ostacolata dall'assoluta irreperibilità dei prodotti necessari ad un fine- sofferenza privo di dolore e prolungata consapevolezza, tra l'altro costringendo le poche persone coraggiose ma incoscienti ad avvalersi di metodi crudeli, cito ad esempio i recenti casi di ingestione di acidi. Non crede sarebbe più umanitario fornire una accettabile via di uscita a questi disgraziati? Che a differenza di quanto credevo sono molti, come me, a desiderare di non esistere in ogni singolo istante per anni e anni, portando avanti una vita indegna di questo nome solo e unicamente per paura, non per volontà, magari pure sbeffeggiati dalle persone che per loro fortuna non possono capire e per questo si permettono di sbeffeggiare e non raramente aggredire rancorosamente. Gente stupida ed ignorante che paradosso dei paradossi su internet definisce vigliacco chi si uccide. Ma sulla base di quale inconcepibile logica sostengono ciò? Ma cosa c'è invece di più coraggioso che uccidersi??? Purtroppo io e il coraggio siamo ossimori, e per chi non riuscisse a capire la beffa: un motivo in più per non voler vivere. Io mi rendo perfettamente conto di quanto sono incompatibile con la gente che mi circonda, quando raramente ho accennato tali discorsi con qualcuno io rimango sempre allibito, perchè a fronte del fatto che chi viene a contatto con me mi considera inevitabilmente gerarchicamente un omega, anzi l'omega tra gli omega, l'ultima persona con la quale si scambierebbe, si stupisce che io rifiuti di esserlo e quindi voglia terminare questa esistenza; ma io mi dico: ma dovrebbero stupirsi dell'opposto vedendomi e conoscendomi! Una persona mi ha detto: "sii ottimista". Cosa è per me l'ottimismo? E' la speranza e lo sprazzo di felicità allorquando sento un dolore da qualche parte, nella speranza sia un cancro. Unica occasione che ho di provare la sensazione che tutti chiamano felicità, finora purtroppo invano e per breve tempo, presto ricaduta nella disillusione che mi fa ripiombare nella consueta tensione costante. E non mi si venga a dire che è uno spregio verso chi il cancro ce l'ha davvero! Lo spregio è quello che fa quel xxxxxx di dio sia verso chi ha il cancro e vuole vivere e sia verso di uno come me! Oramai nella resa consapevole che se non ci sono riuscito a 14 anni e seguenti quando bruciavo dentro ancora più di adesso e la volontà era più che impellente, non ci riuscirò tantomeno adesso o in futuro, ho pensato che l'unica cosa è essere preventivi e quindi perlomeno anzichè affannarsi invano alla spasmodica e dispendiosa ricerca di qualcosa che non esiste o è irreperibile è più lungimirante almeno portarsi avanti come si può: da un pò di tempo ormai, oltre a fumare sigarette (unicamente per lo scopo prefisso, specifico), assumo un composto chimico che si chiama nitrito di sodio, uno dei più potenziali cancerogeni; finora tutto invano, tanto che pensavo di denunciare le aziende del tabacco per pubblicità ingannevole (le scritte "il fumo nuoce alla salute" ecc sui pacchetti). Lei riesce a rendersi conto a dove io sia stato costretto ad arrivare? E tutto perchè? Per mancanza assoluta di un minimo di coraggio, per un estrema paura di tutto, per l'assenza di una possibilità umanitaria di una giusta praticabile via d'uscita, e per ultimo per quei pezzi di merda di poliziotti che mi hanno tolto di mano l'unica via di uscita che considero accettabile autonomamente e che difficilmente riuscirò di nuovo a reperire! Nove anni finora in più di sofferenza unicamente a causa loro, maledirli mi pare più che lecito! Scusi per questo sfogo ma purtroppo è questo l'unico ambito nel quale penso possa essere compreso, non certo nell'imbecillità della gente comune, quella del banale "no non farlo ci sono tanti motivi per vivere" e di contro mi guarda normalmente come si guarda una merda, e pure con paura, nel caso sia una femmina terrorizzata dalla prospettiva che io ci provi con lei, nel caso sia un maschio terrorizzato dalla prospettiva che un giorno sua figlia gli porti a casa uno come me; terrorizzati entrambi dalla mera potenziale esistenza di persone come me, di dna difettoso come il mio nel parco genetico umano. E si stupiscono pure se io questo tipo di vita che mi è dovuta toccare non la voglia accettare! Un tipo di vita antitetica a quello che io in realtà sono! E percepita come tale in una maniera estrema e ponderata, anche e soprattutto nella mia maledetta estrema incapacità di accettare le ingiustizie di qualunque tipo. La rabbia che mi fa leggere quelli che scrivono tutte quelle belle frasi pregne di ipocrisia su facebook, nell'ignoranza che esistano pure persone per le quali certe frasi "non sono valide", non per altro che per loro stessa "opinione" negata. Vorrei vederli al mio posto! Oltre al danno di essere così, pure la beffa da parte della gentaglia! Perchè gli andicappati evidenti fanno pena e quindi sono almeno accettati e tollerati, al limite compatiti, ma i borderline come me no, fanno solo ripugnanza e disprezzo. Se non altro perchè per gli andicappati tali e quali non c'è il pericolo che il dna tarato si riproduca, ma per uno come me si, nonostante sia assai remoto che possa accadere (e lungi dalla mia volontà, come se ce ne fosse il bisogno di scelta comunque), ma il fatto stesso che nel caso dei miei genitori sia successo può farlo temere alla società istintiva. Etologicamente parlando nelle specie animali che vivono in branchi uno equivalente a me sarebbe bandito dal branco. Io perlomeno posso capirne il motivo, ma si immagina come deve essere per tali esemplari animali non raziocinanti? Come capirà, io sulla mia condizione ne avrei pagine e pagine da scrivere, se poi dovessi anche mettermi a spulciare e raccontare le esperienze vissute allora scriverei un'enciclopedia, di fantascienza dato che per la gente normale le cose che capitano a me paiono incredibili (difatti io vivo costantemente nel terrore della prossima che mi capiterà, grande o piccola che sia), in una continuità che non può far altro che farmi arrivare a pensare, io la persona più razionale di sto mondo, di essere un burattino col quale qualche entità soprannaturale si "diverte"; comprensibile per uno che all'età di 6 anni ha raggiunto la conclusione di essere perseguitato dalla sfortuna; da una generica e persistente sfortuna ovviamente, cioè non da quella acuta che capita una singola volta a chi resta menomato o perde i propri cari e che quindi non può certo essere "razionalmente" imputata ad un "progetto" come non posso invece far altro che pensare riguardo all'iter costante ed incredibile della mia. Quindi quando parlo di sfortuna non mi si venga a paragonare con altri. -il testo è troppo lungo, taglio e continuo sotto - |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
-continua da sopra-
In più il peggio è che si dice che il tempo cancella i ricordi o anche che col tempo i ricordi brutti diventano belli, col cavolo! A me succede proprio il contrario, con l'aumento della consapevolezza delle cose via via che passano gli anni, e dato che oramai la mia esistenza consiste nel rimuginare continuamente, nel mio caso sia riemergono continuamente brutti ricordi che avevo dimenticato, sia ripensando a ricordi che avevo identificato belli o normali mi accorgo invece di quanto obbrobriosi ed umilianti siano stati gli episodi nella realtà che allora non riuscivo a capire. Rileggendo, riguardo la frase "vita antitetica a quello che io in realtà sono", io ho sempre avuto questa lotta interna tra quello che sarei stato e quello che mi è toccato essere, e a conferma di questo qualche tempo fa una mia zia mi ha detto che da bambino (poco dopo aver imparato a parlare) parlavo molto e facevo dei discorsi molto intelligenti. Cosa è successo poi? Io lo ricordo chiaramente, l'ho sempre ricordato: eravamo ad un matrimonio, seduti al ristorante con tutti i parenti, ed io parlavo, parlavo, parlavo; ad un certo punto, resomi conto che nessuno mi dava retta mi sono detto "a cosa serve?", e da quel momento... ho smesso. Pensi come può essere per me, ancor oggi a 34 anni mi tocca stare a contatto con quei due mentecatti dei miei genitori ad ascoltare i loro (seppur rari) incongruenti discorsi privi di ogni senso logico compiuto, continuando ad assistere ed assimilare un siffatto esempio educativo che tanto mi ha nuociuto. Continuare a sentire mio papà definirmi "quell'altro"; a mia memoria mai ricordo di averlo sentito pronunciare il mio nome. Ovviamente tutto si annulla di fronte a quello di cui solo in seguito mi sarei reso conto. Anche il re degli ottimisti, il più brillante dei parlatori, si arrenderebbe di fronte al modo in cui sono guardato e trattato dalle femmine, che non auguro a nessuno. Questo è il motivo per cui ho ritenuto inutile assumere psicofarmaci; certo sarebbero stati utili come inibitori della libido, ma gli effetti collaterali facevano che non ne valesse la pena. Il mio problema non è la psiche o il comportamento. Anche per la più disperata delle ragazze, anche se fossi simpatico, il mio aspetto sarebbe una barriera insormontabile, quindi cosa cambierebbe per me? E' risibile e puerile che alcuni psichiatri parlino di stupidate come dismorfofobia o percezione alterata, dato che non sono io a vedermi, ma gli altri. E ci mancherebbe, aggiungo! E' un attimino offensivo nei miei confronti, non trova? Uno dovrebbe essere proprio un masochista!!! Ma non poco! Per la cronaca, un opinione espressa da una persona può essere una cattiveria, ma detta da una marea di persone diverse, magari il discorso cambia, no? Se non bastasse l'evidenza del semplice atteggiamento altrui nei miei confronti, insomma. Non serve essere esperti di linguaggio non verbale. Io rimango stravolto a vedere la tipica facies attonita delle persone ogni volta che gli dico che mi sono sentito dire in faccia almeno una trentina di volte quanto sono brutto. Ma è veramente una cosa così strana? Così incomprensibile? Eppure le ragazze lo dicono con una tale naturalezza, anzi quasi come se fosse una cosa che si tenevano dentro ma che premeva come sul tappo di un vulcano e che non vedevano l'ora di poter sputare fuori, aspettando quella che evidentemente ritengono la prima occasione utile nonostante ogni volta non si possa definire tale ma bensì pretestuosa dato che io non l'ho certo mai chiesto. Non fraintenda la spontaneità con la quale lo scrivo, non si immagina quanto male mi faccia ancor oggi anche scriverle queste cose, un dolore emotivo indefinibile. Non ci si fa l'abitudine. Purtroppo però non riesco nemmeno più a piangere, purtroppo. Vuole sapere quale è il mio più grande rimpianto? Premetto che solitamente si dice di dar retta ai buoni consiglieri e non ai cattivi consiglieri. Nel mio caso oggi mi rendo conto che in realtà i buoni consiglieri erano i cattivi e viceversa. Il mio più grande rimpianto è di non aver dato retta a chi mi consigliava di drogarmi. Ed in questo è stata anche la politica a fregarmi, sia in questo che nell'avermi tenuto impegnato e con la credenza di almeno poter fare qualcosa di buono per migliorare questa società per il bene di tutti, cercando di autoconvincermi di un utilità comune della mia esistenza, in questa mia maledetta filantropia che ho sempre avuto purtroppo. Oggi mi rendo conto che anche questa è stata una cosa negativa o perlomeno inutile, conscio oramai che invece questa umanità di decerebrati non si meriterebbe in nessun caso proprio nulla di buono, anzi! Come è condotta e pianificata questa società mondiale cioè al di fuori di ogni buon senso logico, la gente di merda che abita sto mondo se lo merita! E io mi sono mangiato il fegato per anni! E' meglio che mi fermo qua. Non intenda questa lunga lettera (a volte quando parto non mi riesco a fermare) come una richiesta di impegno, ma è solo per sfogarmi con qualcuno, e non ho certo nessun altro che penso possa capire. Distinti saluti. |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
cosa intendi per mancanza di comprensione?
quel forum lo conoscevo, e in effetti è un peccato che è stato chiuso (non ci ho mai visto nessun segno di istigazione, ma vabbè...) tu pensi che rendere disponibile una *accettabile via d'uscita* sia una buona cosa? quali sarebbero le conseguenze? secondo me... ok è tardi, provo con un esempio: è come chi è un po' sovrappeso e si fa l'operazione per ridurre lo stomaco. facile, semplice, veloce. non deve sudare in palestra, mettersi a dieta, arrivare al limite della sua forza di volontà. così uno che ha la soluzione pronta a portata di mano può arrendersi subito. subito è relativo, ok ci sono anche casi disperati e quello che vuoi, ma secondo me non ne verrebbe fatto "buon" uso. "Molti uomini che meritano di vivere muoiono e molti uomini che meritano di morire vivono, ma non sta a noi giudicare. noi possiamo solo fare del nostro meglio col tempo che ci viene concesso". (Tolkien) |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
E dimenticavo riguardo a facebook: esiste perfino un opzione di segnalazione "istiga all'autolesionismo" tra le poche voci disponibili, quando mancano cose ben più rilevanti (che difatti le rare volte che ho segnalato qualcosa non ho mai trovato l'opzione necessaria ma ho dovuto ricorrere a quelle presenti). Io mi chiedo: ma quale autolesionismo????? Ma chi è che vuole lesionarsi???? Ma se lo farei da disteso per non farmi male cadendo!!!!!!!!
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Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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"Il mio problema non è la psiche o il comportamento. Anche per la più disperata delle ragazze, anche se fossi simpatico, il mio aspetto sarebbe una barriera insormontabile, quindi cosa cambierebbe per me? " Io purtroppo non ho la possibilità di fare "diete, sudare, palestra, arrivare al limite della forza di volontà". Il dna non si può modificare, neanche con tutta la "buona volontà". Ti assicuro che nel mio caso, se potessi, io farei i salti mortali. Le risposte come la tua dal mio punto di vista sminuiscono dei problemi che invece sono enormi, è che dovresti renderti anche tu conto che non puoi capire se li sminuisci così. Io ho 34 anni, e quindi sono almeno come minimo 20 anni che in ogni singolo istante non esiterei un attimo a premere il pulsante off se ne fossimo dotati. Io non ho possibilità di fare "diete" ripeto, io non ho e non ho mai avuto alcuna possibilità di modificare la cosa che mi fa soffrire. Io ho subìto una "vita" d'inferno, una lunga agonia, è o non è una "buona cosa" porre fine ad un agonia? "Buon uso", se uno vuole finire di soffrire cosa vogliono gli altri da impedirglielo? "Essere non amati, non voluti, dimenticati . E' questa la vera poverta' peggio che non avere niente da mangiare" (Madre Teresa di Calcutta) |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
E' assolutamente indubbio (su questo Forum e altrove l'hò sempre ripetuto senza mai essere stato ascoltato) che per le ragazze IN GENERALE (mai conosciuto eccezioni alla regola) gli uomini brutti sono tollerabili finchè rimangono ad almeno tre metri di distanza....
Ho almeno un centinaio di esempi che confermano questo fatto nonostante nessuna lo ammetta tacciandomi al contrario di vittimismo e di "intolleranza"... Io quindi non ho nessun problema ad ammettere che hai ragione Andrea (mai avuto una ragazza in vita mia e mai l'avrò quasi sicuramente) ma discordo sul fatto che la suddetta sia una motivazione sufficiente per decidere di porre fine alla propria vita... Io finchè avrò fiato e forze combatterò!!!! Contro la GENERALE ipocrisia femminile imperante... Contro la sfiga maledetta... Contro chi mi vuole male... Sempre.... |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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Cmq mi trovo d'accordo con te e ti capisco benissimo, in quanto anche io ho passato esperienze simili e mi trovo in una situazione analoga, anche io mi trovo alle volte a maledire una persona x avermi impedito il trapasso, quando ormai ero a terra privo di sensi e mancava davvero poco, dopo aver passato anni a rimuginarci su e a trovare coraggio e condizioni giuste, coraggio che ahimè x ora nn ho +. Inutile fare del moralismo sul bello della vita e sulle 1000 ragioni che ci sono a viverla, quando poi ti limiti a dire queste parole senza fare null'altro di pratico x dimostrarmi la veridicità delle stesse, avendo vite e caratteri diversi nn puoi capire, quindi se nn mi vuoi dare una mano col cuore almeno fatti i cazzi tuoi. Detto questo xò nn ti puoi aspettare che la società che ti ha combinato in questo modo poi ti aiuti pure a farla finita, c'è troppo bigottismo, incapacità di comunicazione e comprensione, devi pensare tu a come vivere e in tal caso a come morire. Poi anche se fosse, come dice awasted le vie facili portano sempre a un abuso, a un uso sconsiderato anche in condizioni ridicole, finirebbero tutti x togliersi la vita alla prima frustrazione, come la ragazza che ti molla o un brutto voto a scuola. Se davvero sei convinto, come mi pare di capire, aspetta di trovare il coraggio e un metodo efficace e indolore, e agisci. p.s. Lungi da me incitare al suicidio, ma se uno soffre davvero x cosi' tanti anni, dopo averci anche + volte provato a risollevarsi, senza cavare un ragno dal buco, anzi complicandosi ancora di + la vita, se è davvero convinto e nn c'è modo che nessuno possa fargli cambiare idea, nn vedo xchè prolungare l'agonia. |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
dirò una banalità
tranne casi limite tipo monicelli, per me è un'opzione da scartare in (quasi?) tutti i casi io penso che un'alternativa ci sia sempre |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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Credo che l'istigazione al suicidio o comunque anche il semplice fatto di sdoganarlo sia un reato. Se siete stanchi di vivere, prendete le vostre decisioni, ma non cercate di tirarvi dietro altri. |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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Siamo ormai all'assurdo: l'apologia del suicidio... |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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Scusa se ho tagliato alcune parti del tuo post comunque molto interessante, ma in queste frasi che ho quotato mi sono ritrovato in pieno!:) Diamo alla gente un motivo per vivere, non per morire. |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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Se io mi volessi uccidere mai e poi mai ne parlerei con altri come di una soluzione, terrei tutto per me, non voglio mica "uccidere" altri essere umani, perchè alla fine sponsorizzando il suicidio è un po' questo che avverrebbe. Che poi il suicidio in realtà per mie convinzioni spirituali, è solo l'inizio dei guai... Comunque voglio lasciare fuori la religione da questo discorso. |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
Nato da un sospiro o da un temporale, l'ostetrica ti batte e non ti chiede come va... Beh, benvenuto qui tra luce e confusione, nessuno che ti ha chiesto se volevi se volevi uscir di là... là....
Non ci resta altro che aspettare. Paradossalmente sofferenza e paura sono le micce che mi fanno andare avanti. Forse per impedirmi di gettare la spugna oltre l'ostacolo. Oltre il cuore. Oltre la ragione. |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
Hai tutta la mia comprensione, perché vivo la stessa situazione da circa 5 anni.
Secondo me l'eutanasia andrebbe legalizzata con delle regole. Cioè nel senso: è vero che tutti almeno una volta pensano al suicidio, per poi pentirsi in anni successivi, ma ci sono casi in cui una persona ha la percezione che la sua vita non ha più un senso, e che non l'avrà più fino alla morte, il che si risolve in un inferno che dura decenni. La soluzione potrebbe essere quella di richieste di eutanasia da rinnovarsi anno per anno fino a un certo cumulo totale (per esempio 10, ad essere larghi). PS: in Olanda qualcuno ha presentato una proposta di legge per la legalizzazione dell'eutanasia dopo i 70 anni. Magari arrivasse in italia una legge del genere, almeno avremmo un limite. |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
Io ho pensato pochissime volte al suicidio, scartandolo sempre. Credo che sia molto probabile che dopo la morte non ci sia niente, e, per quanto possa soffrire, ci sarà sempre un tramonto, un bosco, o un pensiero in grado di rendermi felice, anche se solo temporaneamente. E questo è meglio di niente.
Credo però anche che ognuno dovrebbe essere libero di uccidersi, e capisco la frustrazione di chi viene, quando rende pubblici i propri pensieri, inondato di luoghi comuni, che sono sempre beceri e superficiali. C'è anche da dire, però, che tali pensieri possano essere indotti da situazioni solo erroneamente ritenute non modificabili (non dico che questo sia il tuo caso). Sicuramente bisognerebbe, pur garantendo alle persone la libertà di scelta, fare opera di adeguata informazione, e vietare l'informazione potenzialmente ambigua o istigatoria. Come avviene ad esempio per il fumo. |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
sono un po' di giorni che non ci penso, il tenere lontani i colloqui mi fa star bene...
prima mi capitava di pensarci ogni giorno, ma è un'ipotesi che ho sempre scartato per scarsa autostima, diciamo che penso di pensare sbagliato a pensare di suicidarmi (s'è capito? :mrgreen: ) e non so prendere decisioni di alcun tipo (sempre per scarsa autostima, penso sempre di sbagliare a calcolare) |
Re: Sull'argomento tabù perfino qui
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Re: Sull'argomento tabù perfino qui
con quella del nitrito di sodio mi hai fatto ridere per mezz'ora.
ma tu almeno lo sai che quei salumi con colorazione rossiccia (specie se vai in Germania) sono tali perchè NO2- si riduce a NO che forma un complesso rosso con l'emoglobina. comunque la soglia di tolleranza è di 5-10 grammi al giorno per chilo corporeo. sai che vuoi fare?vedi se trovi dei vecchi dentifrici con composti alogenati dello stagno. fai prima ad assumere del tallio se lo trovi,bassi dosaggi al giorno e ci metteranno del tempo per capire di che sei morto perchè è una cosa per palati sopraffini (però meglio se hai i capelli neri) |
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