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27-08-2010, 21:25
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#1
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: dove si fanno i Bunga Bunga:D
Messaggi: 2,167
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Scrivo questo topic perchè ormai sono davvero alla frutta, non nè posso più. Preciso che vivo da solo, per la precisione con due coinquilini, entrambi estroversoni, ma che sono molto rispettosi delle persone in genere, e di me in particolare. Il punto è che loro spesso organizzano cene con amici in casa, mentre io il sottoscritto non organizzo mai un cazzo perchè in una cena non saprei che dire( a meno di non essere ubriaco perso), ma soprattutto non saprei chi invitare, dato che conosco poche persone e cmq non ho amici. Ma magari fosse solo questo il problema, stasera uno dei due coinquilini, un inglese di circa 40 anni, ha invitato a casa alcuni suoi amici e studenti, visto che per campare insegna inglese. Il problema principale è sorto quando mi sono recato in cucina per chiedergli se potevo usare la doccia, sull' uscio della porta mi sono accorto che stava amoreggiando con una tipa, ovviamente italiana......non vi dico, mi è crollato il mondo addosso.....lui inglese che si sbacciucchiava con una tipa nella cucina, ovviamente una tipa che frequenta da poco, io invece nada. Ma come posso andare avanti cosi?..(con i coinquilini ci parlo il minimo indispensabile, per non celare il vuoto assoluto che pervade la mia inutile vita.....che schifo, ma si può continuare cosi?)....volendo fisicamente sarei molto meglio dell' inglese, ma lui essendo estroversone riesce qualche volta a portare qualche tipa a casa....io invece sono bloccato, ormai mi sono convinto di non riuscire più a fare niente, di essere completamente amorfo.....d' altronde se conosci persone, le inviti a cena e poi rimani come una statua di sale di sicuro ci fai una figura di merda e quelle stesse persone che hai invitato la prossima volta di manderanno sonoramente a cagare.......con le ragazze poi non nè parliamo....vabbè era un semplice sfogo personale perchè purtroppo non riesco a sfogarmi in maniera diversa...grazie per aver letto questo inutile post
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27-08-2010, 22:02
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,541
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Questi momenti di sconforto li vivo pure io ogni tanto.
Tutto quello che uno ti può dire è che col tempo magari conosci una persona giusta che ti porta a cambiare. Però devi volerlo pure tu, è inutile che uno ti trascina perché tanto poi torni indietro.
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28-08-2010, 00:27
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
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Mi dispiace Dekker ti capisco molto bene...
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28-08-2010, 12:31
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 135
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eh si. sensazione davvero molto brutta, credo condivisa da molti qui. io le poche volte che esco non vedo l'ora di tornare a casa, e leggere i post degli altri fobici. Questo perchè credo che nessuno possa capire certi stati d'animo, può capirli a fondo solo chi li ha vissuti in prima persona.
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28-08-2010, 13:32
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#5
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: dove si fanno i Bunga Bunga:D
Messaggi: 2,167
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Quote:
Originariamente inviata da clang hetto
Questi momenti di sconforto li vivo pure io ogni tanto.
Tutto quello che uno ti può dire è che col tempo magari conosci una persona giusta che ti porta a cambiare. Però devi volerlo pure tu, è inutile che uno ti trascina perché tanto poi torni indietro.
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Si lo sò che si potrebbe anche conoscere una persona che magari ti capisce...ma a dircela tutta quante sono le possibilità?....e poi cambiare?...io non credo sia davvero possibile, forse con l' aiuto dei farmaci, allora si.....cmq la sofferenza è troppa, tanta da diventare insopportabile
Questo è in pratica uno dei pochi motivi per cui sono contento di evitare la gente. -_-
Evitare la gente credo sia la cosa più brutta, anche se io lo metto in pratica spesso....dopotutto sono anche gli altri che evitano noi, per cui di conseguenza adottiamo un comportamento che ci consente di precederli.
Mi dispiace, anch'io conosco questi stati d'animo... sembra di vivere fuori dal mondo...
Infatti, ormai non mi racapezzo più...ho completamente perso la mia identità, se faccio un raffronto rispetto a come ero prima noto che ormai sono completamente spaesato, fuori dai binari......non ho più una metà, stimoli ed obbiettivi per vivere....alla fine studiare, lavorare o impegnarsi in qualcosa a che serve se poi non si riesce a condividere niente con gli altri.
Mi dispiace Dekker ti capisco molto bene...
Immagino Andrea....speriamo che possiamo migliorare un giorno o l' altro.
già,anche io ho pochi amici e li conosco singolarmente..non ho un gruppo con cui uscire...non l'ho mai avuto in verità
ogni tanto uno di loro mi propone qualche uscita con il suo grupp, ma raramente...posso die che nell'arco di un anno siano proprio poche le volte in cui esco
possono passare mesi e mesi senza uscite la sera...se non durante il giorno con una persona massimo...
senza vita sociale ,conoscendo poche persone...e tutti maschi
è assolutamente inutile pensare alle ragazze,mancano proprio le basi..prima di tutto il resto
fisico incluso
ggià soloquesta estate sarò uscito la sera due-tre volte volte a dir tanto,poi sempre in casa
siamo fuori dal mondo...leviamoci dalla testa il discorso ragazze che è meglio
Purtroppo la situazione è difficile....in questi casi si può solo tentare di uscire soli, prendere l' auto e recarsi in un posto lontano da quello di residenza, sò che è difficile ma credo sia l' unica soluzione......non uscire la sera è praticamente un' incubo.
Il fatto di non avere nulla da raccontare e non riuscire ad aprire bocca è una cosa che capita pure a me ed è terribile.
Il problema non è il fatto di non aver nulla da raccontare, alla fine qualcosa si trova(poco ovvio)....è che spesso gli altri fanno battute, sono più naturali, ridono di niente e questo ciò che noi non riusciamo a fare....ciò che conta non è quello che si dice, ma il come lo si fà....per esempio nel caso di una stessa barzelletta...fa ridere o meno a seconda di chi la racconta...avevo un compagno in classe che come apriva bocca gli altri scoppiavano a ridere....questo è il modo giusto di essere
eh si. sensazione davvero molto brutta, credo condivisa da molti qui. io le poche volte che esco non vedo l'ora di tornare a casa, e leggere i post degli altri fobici. Questo perchè credo che nessuno possa capire certi stati d'animo, può capirli a fondo solo chi li ha vissuti in prima persona.
Quoto, solo noi possiamo capire cosa si prova......infatti l' altro ieri parlavo con un anziano estroversone, lui ride per ogni cosa che dice, pensa che quelli come noi prendano la vita troppo sul serio, che non vogliamo ridere e scherzare, ma non riesce assolutamente a capire quello che proviamo...non sà che a noi piacerebbe divertirci, essere felici, spensierati e stare insieme a gli altri.
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28-08-2010, 22:43
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 2,952
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Tutte le volte che leggo le vostre paure e i vostri problemi con la gente mi sembra di leggere qualcosa scritto da me.
Secondo voi gli altri possono rendersi conto di quanto sia difficile e frustrante questa condizione? Avranno dei buoni motivi per non venirci mai incontro?
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28-08-2010, 22:52
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da krool
Tutte le volte che leggo le vostre paure e i vostri problemi con la gente mi sembra di leggere qualcosa scritto da me.
Secondo voi gli altri possono rendersi conto di quanto sia difficile e frustrante questa condizione? Avranno dei buoni motivi per non venirci mai incontro?
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Secondo me potrebbero rendersene conto ma non vogliono quasi mai, perchè non sono dei santi , perchè di belle persone in giro ce ne sono sempre meno, perchè non avrebbero vantaggi a farlo, almeno secondo loro, secondo me se cerchi di far migliorare qualcuno ne trai beneficio in ogni caso, e quindi ci lasciano dove stiamo, dandoci spesso poca confidenza.
Io da quando non mi aspetto più niente dagli altri, inteso in senso di aiuto volontario, sto senz'altro meglio e più sereno, poi comunque qualcosa da imparare c'è sempre, magari anche solo come esempi negativi da vedere e non imitare, quindi in senso lato un aiuto gli altri , spesso a loro insaputa, me lo danno comunque.
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29-08-2010, 01:53
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#8
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 350
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Quote:
Originariamente inviata da krool
Tutte le volte che leggo le vostre paure e i vostri problemi con la gente mi sembra di leggere qualcosa scritto da me.
Secondo voi gli altri possono rendersi conto di quanto sia difficile e frustrante questa condizione? Avranno dei buoni motivi per non venirci mai incontro?
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Secondo me non riescono nemmeno a rendersene conto, moltissimi non sanno neanche che la fobia sociale esiste, ci etichettano semplicemente come timidi/deboli, e ci evitano inconsciamente o meno.
E' chiaro del resto loro non sono fobici non riescono a mettersi nei nostri panni, nemmeno impegnandosi probabilmente perchè non capirebbero il motivo di questa inutile paura.
Ultimamente mi sono reso conto che non per me non c'è più la solita scusa del "Non so cosa dire" ma ho sempre qualcosa da dire quando sono in mezzo ad un gruppo, e quello che mi blocca a me è proprio il coraggio di esporlo agli altri come farebbe una persona normale davanti a tutti.
Il bello è che continuo a farmi domande come: "Ma come faccio ad avere paura di parlarci con questa persona?" "Che motivi ho?" "Se ci parlo senza offenderlo e poi mi respinge è lui il coglione, non io!"
Eppure anche rendendomi conto quanto sia ridicolo il problema, ovvero la paura di socializzare con persone sconosciute o anche addirittura conosciute (ma non troppo bene), non riesce a passarmi... in quelle situazioni vado ugualmente nel caos e faccio lo spettatore tutto il tempo ai discorsi degli altri.
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29-08-2010, 08:52
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 495
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Quote:
Originariamente inviata da Dekker83
Scrivo questo topic perchè ormai sono davvero alla frutta, non nè posso più. Preciso che vivo da solo, per la precisione con due coinquilini, entrambi estroversoni, ma che sono molto rispettosi delle persone in genere, e di me in particolare. Il punto è che loro spesso organizzano cene con amici in casa, mentre io il sottoscritto non organizzo mai un cazzo perchè in una cena non saprei che dire( a meno di non essere ubriaco perso), ma soprattutto non saprei chi invitare, dato che conosco poche persone e cmq non ho amici. Ma magari fosse solo questo il problema, stasera uno dei due coinquilini, un inglese di circa 40 anni, ha invitato a casa alcuni suoi amici e studenti, visto che per campare insegna inglese. Il problema principale è sorto quando mi sono recato in cucina per chiedergli se potevo usare la doccia, sull' uscio della porta mi sono accorto che stava amoreggiando con una tipa, ovviamente italiana......non vi dico, mi è crollato il mondo addosso.....lui inglese che si sbacciucchiava con una tipa nella cucina, ovviamente una tipa che frequenta da poco, io invece nada. Ma come posso andare avanti cosi?..(con i coinquilini ci parlo il minimo indispensabile, per non celare il vuoto assoluto che pervade la mia inutile vita.....che schifo, ma si può continuare cosi?)....volendo fisicamente sarei molto meglio dell' inglese, ma lui essendo estroversone riesce qualche volta a portare qualche tipa a casa....io invece sono bloccato, ormai mi sono convinto di non riuscire più a fare niente, di essere completamente amorfo.....d' altronde se conosci persone, le inviti a cena e poi rimani come una statua di sale di sicuro ci fai una figura di merda e quelle stesse persone che hai invitato la prossima volta di manderanno sonoramente a cagare.......con le ragazze poi non nè parliamo....vabbè era un semplice sfogo personale perchè purtroppo non riesco a sfogarmi in maniera diversa...grazie per aver letto questo inutile post
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ma x conoscere persone fai qualcosa di concreto? o la tua vita si svolge solo al lavoro e a casa con i tuoi coinquilini?
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29-08-2010, 13:52
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: dove si fanno i Bunga Bunga:D
Messaggi: 2,167
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Quote:
Originariamente inviata da too_shy
ma x conoscere persone fai qualcosa di concreto? o la tua vita si svolge solo al lavoro e a casa con i tuoi coinquilini?
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Ovvio che faccio qualcosa di concreto....mi sono iscritto a due palestre, ma niente....in una zero assoluto, causa eccessiva estroversione dell' istruttore, nell' altra qualche conoscenza l' ho fatta, ma poi rimane cmq tutto circoscritto nell' ambito della palestra stessa......per il resto zero, a causa del problema del non aver mai niente da dire. Ora l' unica possibilità che mi sono prospettato è quella di fare qualche attività di volontariato, ma temo si rivelerà fallimentare come gli altri tentativi di socializzazione.
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29-08-2010, 14:23
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 495
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la palestra è un pessimo posto x socializzare.
volontariato nn so, dipende se ti piace.
ti consiglio di dedicarti ad un'attività che ti piaccia davvero, e vedrai che almeno in quel contesto sarà facile socializzare (e non ti mancherà mai qualcosa da dire)
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29-08-2010, 16:50
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,117
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Quote:
Originariamente inviata da too_shy
la palestra è un pessimo posto x socializzare.
volontariato nn so, dipende se ti piace.
ti consiglio di dedicarti ad un'attività che ti piaccia davvero, e vedrai che almeno in quel contesto sarà facile socializzare (e non ti mancherà mai qualcosa da dire)
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Sì, anch'io ti consiglio di svolgere un'attività, un corso che ti piace (per cui dovresti sentirti più a tuo agio nel fare e nel parlarne), di cui sei appassionato e in cui si presume ci sia anche presenza femminile...
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29-08-2010, 20:17
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#13
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: dove si fanno i Bunga Bunga:D
Messaggi: 2,167
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Quote:
Originariamente inviata da too_shy
la palestra è un pessimo posto x socializzare.
volontariato nn so, dipende se ti piace.
ti consiglio di dedicarti ad un'attività che ti piaccia davvero, e vedrai che almeno in quel contesto sarà facile socializzare (e non ti mancherà mai qualcosa da dire)
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La palestra non è un pessimo posto per socializzare, anzi potrebbe andare anche bene, il problema è che ti tocca aprire bocca per primo.
Per il volontariato..boh...io ultimamente in spiaggia vedo dei volontari che aiutano delle persone autistiche....meglio dire che viene svolto da volontarie...e che volontarie, gran passere....
Per quanto riguarda le altre attività io non riesco a trovarne, cosa occorre fare, un corso di lingua o cosa?....
Sì, anch'io ti consiglio di svolgere un'attività, un corso che ti piace (per cui dovresti sentirti più a tuo agio nel fare e nel parlarne), di cui sei appassionato e in cui si presume ci sia anche presenza femminile...
Guarda l' unico corso a cui avevo pensato, oltre a uno di lingua, è quello di balli caraibici o di yoga....li la presenza femminile dovrebbe essere alquanto importante...ma cmq occorre ciarlare...ed io come detto ho una certa pigrizia ed apatia nel parlare, è questo il problema.
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29-08-2010, 20:20
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da clang hetto
Questi momenti di sconforto li vivo pure io ogni tanto.
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Li vivono tutti gli introversi uomini. Ti capisco perfettamente Dekker.
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29-08-2010, 20:36
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#15
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: dove si fanno i Bunga Bunga:D
Messaggi: 2,167
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Li vivono tutti gli introversi uomini. Ti capisco perfettamente Dekker.
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Si ci possiamo capire a vicenda, sono situazioni e stati d' animo che dobbiamo sopportare senza poter far niente, alla fine siamo inermi.
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29-08-2010, 21:18
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da Dekker83
Si ci possiamo capire a vicenda, sono situazioni e stati d' animo che dobbiamo sopportare senza poter far niente, alla fine siamo inermi.
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No, perché inermi? Siamo maratoneti che guardano con invidia una sfida sui 100 metri, credendosi degli incapaci perché non veloci come loro. Ma anche dopo che capiamo la differenza ed aver teorizzato che non siamo inferiori, ma solo diversi, ci stanchiamo a non essere mai supportati dal pensiero comune.
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