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26-09-2017, 22:18
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#81
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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Originariamente inviata da Architeuthis
In pratica gli hai di nuovo dato dello scemo,e siamo a quota due.
Guardate che non è bello,forse a voi non fregherà niente ,ma a noi(mi inserisco nella categoria) fa stare comunque male,anche se poi sappiamo che è vero (almeno parlo del mio caso) e rigirare il coltello nella piaga che utilità ha?
Cioè se vedete che patisce per questa cosa lasciatelo stare,altrimenti non è segno neanche questo di intelligenza.
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il mio "scemo" è ironicamente detto, non amo offendere le persone, naturalmente. era per dire che io da "malato" non mi offendo se mi chiamano mongolo o quant'altro. cazzi loro, se sono idioti. se riesci a non offenderti dimostri di essere anche messo meglio degli altri.
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26-09-2017, 23:40
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#82
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da henrymiller
Se sei una persona intelligente non ti arrabbi per un'offesa
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Ecco appunto, SE SEI UNA PERSONA INTELLIGENTE, io non lo sono.. ma la leggete la mia firma? l'avete capita? mi sa che a sto punto non sono l'unico scemo
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
In pratica gli hai di nuovo dato dello scemo,e siamo a quota due.
Guardate che non è bello,forse a voi non fregherà niente ,ma a noi(mi inserisco nella categoria) fa stare comunque male,anche se poi sappiamo che è vero (almeno parlo del mio caso) e rigirare il coltello nella piaga che utilità ha?
Cioè se vedete che patisce per questa cosa lasciatelo stare,altrimenti non è segno neanche questo di intelligenza.
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Grazie Archi, ma non ti preoccupare, patisco solo che non posso difendermi perché sto dietro una tastiera, ma dal vivo non è quasi mai successo che mi abbiano dato dello scemo, non perché non lo sono, ma perché sanno che anche se sono un pippa stratosferica, quando mi incazzo si vede che esce fuori il diavolo e lasciano perdere
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26-09-2017, 23:42
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#83
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da henrymiller
il mio "scemo" è ironicamente detto, non amo offendere le persone, naturalmente. era per dire che io da "malato" non mi offendo se mi chiamano mongolo o quant'altro. cazzi loro, se sono idioti. se riesci a non offenderti dimostri di essere anche messo meglio degli altri.
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io si, perché pur essendo anch'io mongolo, non lo sono a sufficienza da non rendermi conto che me lo stanno dicendo.. è un po' difficile da spiegare.
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27-09-2017, 00:07
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#84
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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va bene, se ti ho offeso scusami, l'intento non era quello. ma penso che il nocciolo della questione ere piuttosto evidente
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Ultima modifica di cancellato17848; 27-09-2017 a 00:12.
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27-09-2017, 00:08
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#85
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da henrymiller
va bene, se ti ho offeso scusami, l'intento non era quello. credo però che il nocciolo della questione fosse piuttosto chiaro.
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Tranquillo, non ti scusare
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27-09-2017, 00:54
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#86
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Bah per me questo è un problema che si vuole rimarcare e studiare ma secondo me è abbastanza risolto già a priori: un approccio diretto con una sconosciuta almeno attualmente richiede delle qualità visibili al momento, in questi casi conta la prima impressione. Se lo scopo è quello di un rapporto sessuale e basta, puoi evitare di farti conoscere a fondo (e questo per un fobico o evitante può essere un limite in meno) ma devi comunque colpire nell'approccio, l'apparenza in una situazione del genere è decisiva, quindi aspetto esteriore e/o modi di fare, e contemporaneamente sarebbe richiesta anche un po' di esperienza lato sessuale, perlomeno per non riversare la propria insicurezza su chi non è pronto a gestirla (poiché in quel momento in gioco c'è solo un incontro sessuale). Per cui effettivamente neanche io comprendo come in mancanza di questi aspetti e non essendo in grado di reggere uno o più rifiuti uno debba lanciarsi in questi tentativi in cui ci si fa quasi sicuramente del male oltre che creare disagio anche negli approcciati a freddo. Se il rifiuto non vi crea problemi allora ci si può cimentare in questi modi per procacciarsi il sesso, ma sempre tenendo conto che è normale che dall'altra ci si possa sentire infastiditi, per cui manco ci sarebbe troppo da lamentarsi che gli approcci diretti non vengano presi col sorriso stampato in faccia. Per essere più chiaro io sono per il conoscersi prima (in amicizia) e far avvenire le cose quando sarà il loro tempo. Per alcuni questo tempo non arriverà e purtroppo non può intervenire nessuna legge ad assicurarci la 'compagnia' (non a pagamento).
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27-09-2017, 10:30
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#87
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da henrymiller
in quell'istante in cui approcci una donna non pensi solo a quello, ma al fatto che è carina, attraente, intelligente. penso che all'epoca fosse lo stesso. ma la cultura era sicuramente improntata alla casa e alla prole.
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Secondo me nell'approccio si pensa a tante cose e a niente in particolare, l'eventualità di un rapporto duraturo viene dopo. E prima non credo fosse molto diverso.
Quote:
Originariamente inviata da henrymiller
vedi, forse quello che non sono riuscito a spiegare a madame, provo a farlo a te, sperando di essere all'altezza di riuscirci (io).
se una persona sceglie di essere eremita sui monti, è una persona che liberamente, per le sue ragioni più che valide, ha scelto questa strada. se una società , quasi intera, basa il suo atteggiamento su comportamenti dissociati dal resto, alienati ed egoistici, mi sa che c'è qualcosa che non funziona in questo organismo.
se non avessimo una serie di problemi con l'altro, non saremmo in questo forum. ma io non ho la presunzione di dire che il mio comportamento di cacasotto alla mia età, di relazionarmi col prossimo, sia una cosa che mi rende sereno. Sebbene sappia che l'umanità non sia un'aggregazione di persone semplici da gestire e amare.
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Io distinguerei tra l'egoismo e l'individualismo promossi dalla società odierna da una parte e l'esigenza di avere un proprio spazio di privacy dall'altra (anch'essa sotto attacco da parte della modernità). Non essere disponibili a qualunque tipo di approccio da parte di sconosciuti qualunque, in qualunque contesto, non equivale per forza ad avere tendenze da alienati antisociali. Uno ha il sacrosanto diritto di stare cinque minuti per cacchi suoi su una panchina e di poter scegliere se voler fare conversazione con il primo che passa o no senza sentirsi bollare come egoista per questo. E nei tempi passati non mi pare che le cose fossero granché diverse da questo punto di vista.
Il grosso problema che mi sembra di vedere nelle tendenze degli ultimi anni o meglio lustri, piuttosto, credo sia duplice: a quello che evidenzi tu (caduta d'interesse per i grandi ideali e ideologie collettive e associative, tendenza al mors tua vita mea negli orientamenti sociali e politici più in voga, esaltazione dell'individualismo al di sopra di ogni forma di empatia) mi pare si affianchi anche un attacco, non speculare ma complementare, alla privacy dell'individuo. Il narcisismo infatti, per quanto esalti l'ego, va comunque esibito di fronte a un pubblico. E quindi da una parte si scoraggia la socializzazione empatica con gli altri, dall'altra si incoraggia quella narcisistica, esortando a "condividere" e soprattutto a spettacolarizzare ogni momento intimo con un pubblico, che però resta per lo più anonimo.
Al contrario di quello che pensi tu, IMO è più facile adesso che si trovi "normale" un approccio a una tizia sconosciuta su una panchina che in passato. Basta farlo passare come un flash mob, o un prank, o una qualunque scenetta "ironica" da postare su qualche canale di Youtube. Se invece la si vuol broccolare sul serio, beh salvo casi fortunati bisogna saperci fare e/o essere fighi adesso come in passato, cambiano alcuni stilemi formali ma non la sostanza.
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27-09-2017, 13:25
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#88
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Banned
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 1,223
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Perché dovete approcciare la gente?
Approcciare = importunare, disturbare
Meglio evitare
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Io non ho mai dato retta agli approcci degli sconosciuti. Per quanto fighi ed estroversi fossero. Mi son sempre piaciuti uomini conosciuti per altri motivi. Scuola, lavoro, sport, gruppo di amici
Quindi proprio non capisco questa necessità di sforzarsi di approcciare una donna.
Parlatele se c'è un motivo, poi se vi piace sforzatevi di invitarla ad uscire. Lì si che nasce il problema (anche per me quelle poche volte che vorrei provarci io)
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27-09-2017, 14:32
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#89
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Secondo me nell'approccio si pensa a tante cose e a niente in particolare, l'eventualità di un rapporto duraturo viene dopo. E prima non credo fosse molto diverso.
Io distinguerei tra l'egoismo e l'individualismo promossi dalla società odierna da una parte e l'esigenza di avere un proprio spazio di privacy dall'altra (anch'essa sotto attacco da parte della modernità). Non essere disponibili a qualunque tipo di approccio da parte di sconosciuti qualunque, in qualunque contesto, non equivale per forza ad avere tendenze da alienati antisociali. Uno ha il sacrosanto diritto di stare cinque minuti per cacchi suoi su una panchina e di poter scegliere se voler fare conversazione con il primo che passa o no senza sentirsi bollare come egoista per questo. E nei tempi passati non mi pare che le cose fossero granché diverse da questo punto di vista.
Il grosso problema che mi sembra di vedere nelle tendenze degli ultimi anni o meglio lustri, piuttosto, credo sia duplice: a quello che evidenzi tu (caduta d'interesse per i grandi ideali e ideologie collettive e associative, tendenza al mors tua vita mea negli orientamenti sociali e politici più in voga, esaltazione dell'individualismo al di sopra di ogni forma di empatia) mi pare si affianchi anche un attacco, non speculare ma complementare, alla privacy dell'individuo. Il narcisismo infatti, per quanto esalti l'ego, va comunque esibito di fronte a un pubblico. E quindi da una parte si scoraggia la socializzazione empatica con gli altri, dall'altra si incoraggia quella narcisistica, esortando a "condividere" e soprattutto a spettacolarizzare ogni momento intimo con un pubblico, che però resta per lo più anonimo.
Al contrario di quello che pensi tu, IMO è più facile adesso che si trovi "normale" un approccio a una tizia sconosciuta su una panchina che in passato. Basta farlo passare come un flash mob, o un prank, o una qualunque scenetta "ironica" da postare su qualche canale di Youtube. Se invece la si vuol broccolare sul serio, beh salvo casi fortunati bisogna saperci fare e/o essere fighi adesso come in passato, cambiano alcuni stilemi formali ma non la sostanza.
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ecco, quoto tutto quello che scrivi. hai capito perfettamente la questione.
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27-09-2017, 14:35
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#90
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da Maca
Io non ho mai dato retta agli approcci degli sconosciuti. Per quanto fighi ed estroversi fossero. Mi son sempre piaciuti uomini conosciuti per altri motivi. Scuola, lavoro, sport, gruppo di amici
Quindi proprio non capisco questa necessità di sforzarsi di approcciare una donna.
Parlatele se c'è un motivo, poi se vi piace sforzatevi di invitarla ad uscire. Lì si che nasce il problema (anche per me quelle poche volte che vorrei provarci io)
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Comunque non avete capito il concetto di approcci che intendevo io. Non intendo approcci a caso, per strada, o in discoteca.
ho fatto non a caso l'esempio di quando vai in un negozio e devi necessariamente interagire con le commesse, e diventa un'occasione per PARLARE anche approfonditamente con qualcuno. A me bloccano situazioni simili. In realtà l'approccio sconosciuto è banalmente meno complicato, in quanto te la risolvi anche con un "hai da fumare?". Complesso è invece un dialogo.
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27-09-2017, 14:43
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#91
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da henrymiller
Comunque non avete capito il concetto di approcci che intendevo io. Non intendo approcci a caso, per strada, o in discoteca.
ho fatto non a caso l'esempio di quando vai in un negozio e devi necessariamente interagire con le commesse, e diventa un'occasione per PARLARE anche approfonditamente con qualcuno. A me bloccano situazioni simili. In realtà l'approccio sconosciuto è banalmente meno complicato, in quanto te la risolvi anche con un "hai da fumare?". Complesso è invece un dialogo.
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Parlare con la commessa tanto per parlare o con secondi fini?
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27-09-2017, 14:50
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#92
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Scusate ma la commessa sta a lavora'. Possibile che nessuno si renda conto che stai disturbando una persona che lavora? Vai, le chiedi quel che devi, poi ti levi dai maroni che lei avrà delle mansioni da svolgere.
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Ma infatti io sono d'accordo, mica ho detto il contrario, era una domanda
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27-09-2017, 15:16
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#93
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Scusate ma la commessa sta a lavora'. Possibile che nessuno si renda conto che stai disturbando una persona che lavora? Vai, le chiedi quel che devi, poi ti levi dai maroni che lei avrà delle mansioni da svolgere.
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io è dall'inizio del thread che lo dico
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27-09-2017, 16:18
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#94
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Principiante
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 62
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Non ho nessuno problema con gli approcci, non so nemmeno cosa siano ormai.
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27-09-2017, 16:20
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#95
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Parlare con la commessa tanto per parlare o con secondi fini?
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intanto per parlare, il resto si vedrà. ma se approccio una donna, naturalmente, non è che lo faccia per andare al cinema a vedere un film e poi raccontarci delle nostre vite alla noia, a meno che non evolva così e uno accetta quella evoluzione. ma di certo è raro.
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27-09-2017, 16:23
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#96
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Scusate ma la commessa sta a lavora'. Possibile che nessuno si renda conto che stai disturbando una persona che lavora? Vai, le chiedi quel che devi, poi ti levi dai maroni che lei avrà delle mansioni da svolgere.
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ah certo che se la pensasano tutte come te, non si comunicherebbe mai. che vuol dire che lavora, non è che lavora in pressa che deve fare pezzi al minuto altrimenti perde il giro.
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27-09-2017, 21:24
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#97
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
No, ma ha una serie di mansioni da svolgere entro tot ore, che già è difficile starci dietro senza gente che rompe il cazzo.
ma il rispetto per il lavoro altrui pare male?
Approccia chi in quel momento è libero non chi sta lavorando.
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forse non ti è chiaro che il topic verteva, come detto varie volte, sul concetto di approccio discorsivo, e cioè: sono in un negozio, ho la possibilità di fare due chiacchiere con una commessa e lo faccio, magari perche' anche a lei farebbe piacere. io ho difficoltà a fare questo, anche quando all'altra persona potrebbe andar bene. Ne è venuto fuori un polverone di discorsi filosofici del tutto lontani dall questione originaria
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04-11-2017, 15:07
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#98
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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voglio recuperare questo mio thread per una riflessione, senza doverne aprire un altro.
sto seguendo dei corsi e, io, vabbe', non sono la persona più socievole del mondo, al meno finche' non vengo coinvolto in qualche modo, e allora li un po' cambia. Ieri però sono uscito dall'ultima lezione sconsolato perche' noto proprio che nonostante ci si ritrovi in contesti ristretti (stile università) e quindi più facili al contatto personale, la gente manco ti guarda in faccia. Ora, io ho una mia teoria. Credo che per poter approcciare/interagire con qualcuno, si debba ricevere un input. Quelli che prendono per strada, vanno e approcciano gente, sono rari e sicuramente spigliati, cosa che però non hanno tutti. Il più delle volte penseresti che ti stanno rompendo le palle, se ti approcciano. Invece, penso che il grosso dei rapporti umani nasca proprio da input involontari, messaggi para verbali che ti fan capire che la persona si "apre" a un possibile approccio. Ecco, io vedo che neanche per il cazzo avviene questo. O la gente mi percepisce come una persona poco interessante (ma poi chissà come mai in internet tutti si comportano diversamente), oppure c'è qualche cosa che non va. Fatto sta che ieri sera, mi sono sentito veramente un fobico anche non essendolo
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04-11-2017, 15:30
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#99
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 894
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Premesso che parlo secondo la mia esperienza e quindi non c'è alcuna pretesa di generalizzazione da parte mia, io ho l'impressione che la questione dello scarso interesse suscitato negli altri abbia una rilevanza piuttosto scarsa, per non dire nulla, anche se capisco che tale interpretazione possa essere la più naturale specialmente se si è i primi a percepirsi come poco interessanti.
Io ho seguito alcuni corsi nella mia vita, ma sempre per interesse nei confronti del corso stesso e mai per socializzare. Parto da due considerazioni: 1)nonostante trovo inutile buttare là numeri a caso (meno di 15 persone, meno di 10 persone ecc.), la grandezza del corso conta. Fino a che il numero di persone si aggira più o meno intorno a quello di una classe delle superiori allora si può instaurare rapporti tra tutti i componenti e sarà più facile farne parte; sopra quel numero si creeranno mini gruppi e si dovrà necessariamente inserirsi in uno di essi, cosa molto difficile per persone con problemi relazionali. 2)un fattore altrettanto importante è la composizione della classe in termini anagrafici: se tutti hanno più o meno la stessa età diventa più facile creare rapporti stretti.
Tornando alla mia esperienza, in un caso nonostante la mia freddezza c'è stato molta volontà da parte degli altri partecipanti di inserirmi invitandomi ad aperitivi ecc. ma ho sempre rifiutato perché mi sarei sentito molto a disagio. In tutti gli altri casi non c'è mai stata alcuna possibilità di creare un senso di comunità interno al corso (ripeto: non era in ogni caso mio interesse, è solo una constatazione che faccio alla luce delle dinamiche che si erano create all'interno del gruppo stesso).
Come ho accennato, anche nel caso in cui c'è stato tentativo di coinvolgimento io non ho mai fatto nulla per farmi apprezzare o risultare adeguato, ma le condizioni che si erano create dentro al gruppo erano tali che non sarebbe potuto essere altrimenti: facevo parte del gruppo ed in quanto tale era naturale coinvolgermi.
Quello che voglio dire è che, tornando al punto iniziale, ci sono parecchie variabili che determinano la riuscita o meno in ambito sociale all'interno di gruppi del genere. Non fartene un cruccio se non ci riesci, non dipende solo da te. E anche se tu fossi la persona meno interessante del mondo, a certe condizioni riusciresti a sentirti parte di un gruppo.
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04-11-2017, 16:01
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#100
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da OhNo!
Premesso che parlo secondo la mia esperienza e quindi non c'è alcuna pretesa di generalizzazione da parte mia, io ho l'impressione che la questione dello scarso interesse suscitato negli altri abbia una rilevanza piuttosto scarsa, per non dire nulla, anche se capisco che tale interpretazione possa essere la più naturale specialmente se si è i primi a percepirsi come poco interessanti.
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Perdonami se obietto ad alcuni punti, ma vanno tenute in considerazione delle cose importanti. Intanto, il corso in questione è composto per lo più da gente over25, talvolta pure over 35 (come me). E non si è dei ragazzini, il paragone con la scuola mi pare forzoso, perche' li' è un momento della vita diverso. Non ho detto di percepirmi poco interessante, ho fatto un parallelo con la rete dove alcune cose assumono caratteri diversi.
Quote:
Io ho seguito alcuni corsi nella mia vita, ma sempre per interesse nei confronti del corso stesso e mai per socializzare
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. E pure io.
Quote:
Parto da due considerazioni: 1)nonostante trovo inutile buttare là numeri a caso (meno di 15 persone, meno di 10 persone ecc.), la grandezza del corso conta. Fino a che il numero di persone si aggira più o meno intorno a quello di una classe delle superiori allora si può instaurare rapporti tra tutti i componenti e sarà più facile farne parte; sopra quel numero si creeranno mini gruppi e si dovrà necessariamente inserirsi in uno di essi, cosa molto difficile per persone con problemi relazionali. 2)un fattore altrettanto importante è la composizione della classe in termini anagrafici: se tutti hanno più o meno la stessa età diventa più facile creare rapporti stretti.
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Mi riconnetto al primo punto: l'età è varia, si parte dagli universitari e si arriva agli anziani.
Quote:
Tornando alla mia esperienza, in un caso nonostante la mia freddezza c'è stato molta volontà da parte degli altri partecipanti di inserirmi invitandomi ad aperitivi ecc. ma ho sempre rifiutato perché mi sarei sentito molto a disagio.
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Ma questo avviene dopo diverso tempo. Io sono alla seconda lezione, e in genere qui il massimo che ci si aspetta è almeno scambiare due parole, non certo l'invito a cena fuori.
Quote:
In tutti gli altri casi non c'è mai stata alcuna possibilità di creare un senso di comunità interno al corso (ripeto: non era in ogni caso mio interesse, è solo una constatazione che faccio alla luce delle dinamiche che si erano create all'interno del gruppo stesso).
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ma nemmeno la mia, ma va detto che in un contesto sociale uno non si inserisce solamente per apprendere ,ma spera anche di allargare il suo range di conoscenze.
Quote:
Quello che voglio dire è che, tornando al punto iniziale, ci sono parecchie variabili che determinano la riuscita o meno in ambito sociale all'interno di gruppi del genere. Non fartene un cruccio se non ci riesci, non dipende solo da te. E anche se tu fossi la persona meno interessante del mondo, a certe condizioni riusciresti a sentirti parte di un gruppo.
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devo dire che non condivido il tuo ottimismo di fondo. L'anno scorso a questi corsi mi iscrissi con la stessa speranza (oltre che interesse formativo) e dopo un mese mollai definitivamente scocciato. Ripeto: non minimizzo i miei limiti, che ci sono, altrimenti non scriverei qua. Ma noto anche che non mi pare ci siano questo grande interesse a livello impulsivo, dagli altri, di comunicare.
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