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Vecchio 13-06-2013, 12:31   #441
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
da cosa deriva allora questa disparità nei rispettivi poteri contrattuali?
Per esempio dal fatto che dinamiche sociali del passato, mantenutesi intatte per millenni ("l'uomo porta a casa il pane, la donna ci mette la manutenzione e il sesso"; "la donna non ha accesso alla dimensione pubblica, ergo è compito maschile esporsi nel corteggiamento") sono state modificate unilateralmente e radicalmente nel giro di 3-4 decenni, senza che per altro una delle due parti sviluppasse una coscienza critica a riguardo. Oggi gli uomini continuano a vedere la figa come un privilegio concesso dall'altro, come un qualche cosa di cui bisogna dimostrarsi degni, se no si va giustamente in bianco. Alle donne la cosa va benissimo, perché conferisce loro potere contrattuale e riparo dai rischi correlati al farsi avanti: non ho mai sentito una donna lamentarsi perché non poteva provarci lei con gli uomini. Ma prova a toccare il loro diritto alla minigonna e vedi cosa ti rispondono....


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nulla nasce e si sviluppa per puro caso
Su questo ci sarebbe molto da discutere.
Vecchio 13-06-2013, 13:58   #442
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Oggi gli uomini continuano a vedere la figa come un privilegio concesso dall'altro, come un qualche cosa di cui bisogna dimostrarsi degni, se no si va giustamente in bianco.
Molto, molto giusto. Direi che tutto ruota intorno a questo. "Me la merito", "Non me la merito", "Che cosa hai fatto per...?". Ed è una mentalità da cui è impresa titanica schiodarsi, perché anche se tu lo fai... Gli altri e le altre intorno a te no, e quindi rimani in bianco. Che tristezza.
Vecchio 13-06-2013, 13:59   #443
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Appunto, cambia qualcosa, ma non aspettatevi rivoluzioni copernicane.
Un minimo sono andato all'estero anch'io, quindi non sono illuso. Anzi, mi capita di discutere con una persona per la quale determinati paesi sono il paradiso terrestre da questo punto di vista, ma non prendo la cosa per oro colato.
Vecchio 13-06-2013, 14:21   #444
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Per esempio dal fatto che dinamiche sociali del passato, mantenutesi intatte per millenni ("l'uomo porta a casa il pane, la donna ci mette la manutenzione e il sesso"; "la donna non ha accesso alla dimensione pubblica, ergo è compito maschile esporsi nel corteggiamento") sono state modificate unilateralmente e radicalmente nel giro di 3-4 decenni
Le dinamiche sociali a cui fai riferimento erano già effetti di altre cause, il mio discorso punta ad arrivare alle cause prime...perché ad esempio esistevano certe dinamiche sociali mantenutesi intatte per millenni? Cosa le generava?

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Oggi gli uomini continuano a vedere la figa come un privilegio concesso dall'altro, come un qualche cosa di cui bisogna dimostrarsi degni, se no si va giustamente in bianco.
Eppure quelli che meglio riescono nel campo, sono quelli che non ragionano secondo logiche di asservimento alla figa. E' anche il motivo che porta molti a non provarci o a non lasciarsi ingabbiare nelle dinamiche seduttive per paura del rifiuto, in quanto nel rifiuto si intravede un giudizio di condanna, la conferma di un disvalore già ampiamente interiorizzato.
Vecchio 13-06-2013, 14:51   #445
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Eppure quelli che meglio riescono nel campo, sono quelli che non ragionano secondo logiche di asservimento alla figa.
Non sono così convinto. Magari non lo sono in modo plateale, ma internamente sì (bisogna fare così, cosà e colà per arrivare al triangolino ed avere la loro approvazione, modello/ho modellato me stesso per riuscire a piacere loro). Sto consapevolmente generalizzando cmq.
Vecchio 13-06-2013, 15:50   #446
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Direi che il vostro modo di interpretare la realtà è fortemente condizionato dalla logica del gioco a somma zero: ci sono due contendenti nella sfida (uomini e donne) e ciò che gli uni o le une vincono, corrisponde esattamente a ciò che gli altri o le altre perdono.
Vecchio 13-06-2013, 16:13   #447
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in italia e parlo per la mia regione meridonale il timido e fortemente penalizzato..figuraris il fobico...le regole son queste io non do colpa a nessuna donna,se parlo poco sono introveros bla bla...sto cercando di migliorare ed esere piu aperto...una volta mi son beccato pur eio dle gay perche' non ho ricmabiato le battute di un ochetta all'universita,di quelle tipe stupide...che non riuscirebbero a capire se uno e timido manco se gli e lo spieghi...il mio fisico e migliorato con gli anni quesot mi pone in posizione di vantgagio su diversi uomini,e la sensazione di paicere a qualcuna ogni tanto la risocntro,anche se sono segnali impercettibili perche' le donne in italia sono come sappiamo abbastanza chiuse...bisogna lavorare sul carattere esclusivamente...ed esporsi piano piano...sopratutto se si vuole piacere a qualcuna che ci piace davvero...
Vecchio 13-06-2013, 16:20   #448
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di solito si tende a dare del gay a chi non va in giro a provarci con ogni cosa che respira
Vecchio 13-06-2013, 16:42   #449
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ma la cosa incriebdile e che molte donne non cpaiscono che uno non ci possa provare per vari motivi,magari anche solo perche non gli piaci sopratutto se si e carini o piacenti come se siccome non si e dei cessi si deve flirtare sempre..
Vecchio 13-06-2013, 17:32   #450
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Le dinamiche sociali a cui fai riferimento erano già effetti di altre cause, il mio discorso punta ad arrivare alle cause prime...perché ad esempio esistevano certe dinamiche sociali mantenutesi intatte per millenni? Cosa le generava?
La divisione del lavoro in base alla forza fisica, la mancanza di anti concezionali, la sessuofobia dettata dalla religione e dall'ignoranza delle dinamiche biologiche, ecc...

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Eppure quelli che meglio riescono nel campo, sono quelli che non ragionano secondo logiche di asservimento alla figa.
Quelli che riescono meglio in questo campo sono quelli naturalmente attraenti (altezza, simmetria dei lineamenti, voce, ampiezza delle spalle), seguiti a ruota da quelli che riescono a recitare la parte del maschio Alpha che sa quello che vuole e soprattutto sa come chiederlo (per citare un mio conoscente "seduttore": "riuscendo a convincerle che tu sei molto richiesto e che non è lei a farti un piacere a dartela ma tu a darlo a lei"). Ovviamente se l'uomo non sa/vuole esporsi e recitare la parte rimane al palo, quindi l'asservimento alla figa c'è eccome, anche se poi per convenienza di entrambe le parti lo si occulta.

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E' anche il motivo che porta molti a non provarci o a non lasciarsi ingabbiare nelle dinamiche seduttive per paura del rifiuto, in quanto nel rifiuto si intravede un giudizio di condanna, la conferma di un disvalore già ampiamente interiorizzato.
Disvalore inculcato dalla società, in nome del mito dell' "uomo che ci deve saper fare". Del resto se le donne non si fanno mai avanti loro un motivo c'è....
Vecchio 14-06-2013, 00:45   #451
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Secondo me dovresti accettare serenamente il fatto che, in quanto uomo, il tuo potere d'attrazione sulle donne, non potrà mai essere equiparabile a quello di una donna mediamente attraente verso gli uomini. E' un fatto ormonale che nessuna cultura può scalfire e per fartene un'idea ti basterebbe fare un soggiorno in qualche paese i cui usi e costumi non promuovono l'attendismo femminile a regola ferrea: io ci ho provato e ho potuto constatare che se il mio valore di mercato è pari a X, non significa che altrove diventerà X^2 bensì che potrò avere una testimonianza del mio effettivo valore, senza tutte le sovrastrutture e i costrutti mentali che qui invece lo limitano.
E hai detto cotica. A me non pare mica poco, e credo che potrebbe essere di giovamento a un certo numero di persone.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Eppure quelli che meglio riescono nel campo, sono quelli che non ragionano secondo logiche di asservimento alla figa.
Secondo me i trombadores seriali sono i più morti di figa di tutti, si strapperebbero un braccio a morsi piuttosto che passare sei mesi da soli, altro che vent'anni come qualcuno di questo forum. L'unica differenza è che adottano strategie camaleontiche per non dare a vedere quanto siano ginodipendenti, ci provano facendo finta di non provarci, la raccontano e se la raccontano, riuscendoci anche bene.

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E' anche il motivo che porta molti a non provarci o a non lasciarsi ingabbiare nelle dinamiche seduttive per paura del rifiuto, in quanto nel rifiuto si intravede un giudizio di condanna, la conferma di un disvalore già ampiamente interiorizzato.
Se la paura del rifiuto è un pensiero disfunzionale, ci vorrebbe una bella psicoterapia al riguardo anche per tante donne (che non si fanno avanti per evitare rifiuti). O la paura del rifiuto va esorcizzata solo se ce l'hanno gli uomini?
Vecchio 14-06-2013, 01:04   #452
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Originariamente inviata da Takkuri Visualizza il messaggio
La divisione del lavoro in base alla forza fisica
La forza fisica, come vedi, è un fatto naturale, presente dalla nascita, non qualcosa di culturalmente costruito. L'origine di queste divisioni è quindi "fenomenica".


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Originariamente inviata da Takkuri Visualizza il messaggio
Quelli che riescono meglio in questo campo sono quelli naturalmente attraenti (altezza, simmetria dei lineamenti, voce, ampiezza delle spalle), seguiti a ruota da quelli che riescono a recitare la parte del maschio Alpha che sa quello che vuole e soprattutto sa come chiederlo
Esiste anche tutto quello che ti può dare una certa visibilità all'interno del gruppo dei tuoi pari, e non è necessariamente legato all'aspetto fisico a quel tanto decantato savoir faire, due cose che innegabilmente favoriscono, ma non sono condizioni necessarie e sufficienti per il successo con le donne. E' un po' come dire che, a parità di requisiti, chi dalla sua ha alternativamente o il carattere o il fisico, ha più possibilità di imporsi, ma le due cose, prese singolarmente, non costituiscono una garanzia sicura.
Vecchio 14-06-2013, 01:13   #453
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
E hai detto cotica. A me non pare mica poco, e credo che potrebbe essere di giovamento a un certo numero di persone.
Vuol dire che se qui piaci a dieci, solo cinque te lo faranno capire, magari in modo non del tutto esplicito, mentre là te lo faranno capire tutte e dieci. Questo però non esclude il mettersi in gioco, il fare vita sociale, uscire e interagire all'interno di compagini sociali assortite, cose molto problematiche per un timido e quasi impossibili per un fobico. Ecco perché sostengo che un cambiamento culturale da solo non basta: serve prima la crescita e l'evoluzione caratteriale del singolo il quale, imbrigliato nelle sue viarie disfunzionalità, si complica da solo una strada che potrebbe già essere in salita.


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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Secondo me i trombadores seriali sono i più morti di figa di tutti, si strapperebbero un braccio a morsi piuttosto che passare sei mesi da soli, altro che vent'anni come qualcuno di questo forum.
Ho scritto "persone che riescono", non trombadores seriali, sono due categorie umane distinte. Associo il concetto di "riuscita" all'ottenimento di risultati ottimali mediante mezzi minimi.
Vecchio 14-06-2013, 01:37   #454
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Vuol dire che se qui piaci a dieci, solo cinque te lo faranno capire, magari in modo non del tutto esplicito, mentre là te lo faranno capire tutte e dieci. Questo però non esclude il mettersi in gioco, il fare vita sociale, uscire e interagire all'interno di compagini sociali assortite, cose molto problematiche per un timido e quasi impossibili per un fobico. Ecco perché sostengo che un cambiamento culturale da solo non basta: serve prima la crescita e l'evoluzione caratteriale del singolo il quale, imbrigliato nelle sue viarie disfunzionalità, si complica da solo una strada che potrebbe già essere in salita.
Non sono d'accordo: se venisse maggiormente sdoganato il farsi avanti da parte delle donne anche in assenza di segnali espliciti maschili (anche senza arrivare a una perfetta parità numerica degli approcci), credo che un numero maggiore di potenziali utenti di questo sito avrebbe la possibilità di iniziare una relazione, nello stesso modo in cui è capitato a varie utentesse, a parità di "stile di vita timido".
Il cambiamento culturale per un certo numero di persone può bastare e forse anche avanzare. Vale la pena quindi lottare con tutte le forze perché esso avvenga quanto prima, senza minimizzarne l'importanza, così come giustamente non viene minimizzata l'importanza di un superamento degli stereotipi in altri ambiti sociali.
La crescita e l'evoluzione caratteriale del singolo viaggiano su un binario diverso e non necessariamente intersecantesi, sulla spinta del desiderio di una migliore qualità della propria vita e non del desiderio di omologazione e soddisfazione dei requisiti della società. Si affrontano le proprie paure per stare meglio, non perché "le donne vogliono l'estroverso". Fosse così, allora le donne potrebbero anche fare a meno di fare questo lavoro su di sé.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ho scritto "persone che riescono", non trombadores seriali, sono due categorie umane distinte. Associo il concetto di "riuscita" all'ottenimento di risultati ottimali mediante mezzi minimi.
Avevi scritto "persone che riescono meglio", e io ho pensato ai top cucadores. Come non detto.

Ultima modifica di Winston_Smith; 14-06-2013 a 01:40.
Vecchio 14-06-2013, 07:29   #455
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Originariamente inviata da Takkuri Visualizza il messaggio
La divisione del lavoro in base alla forza fisica, la mancanza di anti concezionali, la sessuofobia dettata dalla religione e dall'ignoranza delle dinamiche biologiche, ecc...



Quelli che riescono meglio in questo campo sono quelli naturalmente attraenti (altezza, simmetria dei lineamenti, voce, ampiezza delle spalle), seguiti a ruota da quelli che riescono a recitare la parte del maschio Alpha che sa quello che vuole e soprattutto sa come chiederlo (per citare un mio conoscente "seduttore": "riuscendo a convincerle che tu sei molto richiesto e che non è lei a farti un piacere a dartela ma tu a darlo a lei"). Ovviamente se l'uomo non sa/vuole esporsi e recitare la parte rimane al palo, quindi l'asservimento alla figa c'è eccome, anche se poi per convenienza di entrambe le parti lo si occulta.



Disvalore inculcato dalla società, in nome del mito dell' "uomo che ci deve saper fare". Del resto se le donne non si fanno mai avanti loro un motivo c'è....
effetivamente io vedo che o sono molto belli,o hanno caratteristiche da mashcio alfa,questi uomini vedo circondati da donne...uomini carini o normali che non mostrano carattere e sicurezza da maschio alfa non piacciono...e rimangono spesso soli...
Vecchio 14-06-2013, 11:59   #456
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non sono d'accordo: se venisse maggiormente sdoganato il farsi avanti da parte delle donne anche in assenza di segnali espliciti maschili (anche senza arrivare a una perfetta parità numerica degli approcci), credo che un numero maggiore di potenziali utenti di questo sito avrebbe la possibilità di iniziare una relazione, nello stesso modo in cui è capitato a varie utentesse, a parità di "stile di vita timido". Il cambiamento culturale per un certo numero di persone può bastare e forse anche avanzare.
Una persona che esce, che frequenta altra gente, che interagisce con vari gruppi umani (vuoi al lavoro, a scuola o in attività di svago), in altre parole un "solo un po' timido", ma una persona che si limita al minimo indispensabile, tipo una passeggiatina ogni tanto per superare la paura delle persone, non cedo che potrebbe finire per essere abbordato dalla prima che trova in lui gli estremi per l'attrazione fisica.


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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
La crescita e l'evoluzione caratteriale del singolo viaggiano su un binario diverso e non necessariamente intersecantesi, sulla spinta del desiderio di una migliore qualità della propria vita e non del desiderio di omologazione e soddisfazione dei requisiti della società. Si affrontano le proprie paure per stare meglio, non perché "le donne vogliono l'estroverso". Fosse così, allora le donne potrebbero anche fare a meno di fare questo lavoro su di sé.
La società non è il demonio incarnato (ho abbandonato da tempo simili pensieri adolescenziali), bensì un coacervo di caratteristiche positive in alcuni casi, negative in altri...un insieme di manifestazioni nate secondo il metodo del trial and error e quindi con perenni margini di migliorabilità. Resta il fatto che se l'evoluzione della società non può da sola bastare...se io mi lamentassi di far parte di una minoranza che sostengo essere boicottata, emarginata ed esclusa in determinati ambiti professionali che richiedono un'elevata qualificazione, una volta caduta questa emarginazione, spetta comunque a me impegnarmi per ottenere la suddetta elevata qualificazione. Ebbene, se io pretendo che le donne inizino a parlare più chiaramente, non posso però sottrarmi a quelle situazioni in grado di favorire l'incontro con queste donne e se la mia timidezza è tale da farmi rifuggire ogni occasione sociale, è giusto che io in primis cominci a lavorare sui miei blocchi caratteriali, ben più ostativi dei limiti culturali di cui sopra.
Vecchio 14-06-2013, 14:42   #457
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infatti si puo dire alle donne di esser epiu aperte,ma se uno evade da un contesto a prescindere allora e dura,io ieri sera ho declinato ad esempio un invito di un amico che si aggregava alla comitiva di un collega....il porblema e che uno poco timido puo aver emolte chances di migliorare,uno che quando esce fa fatica a parlare a arsi conoscere poi torna a casa deluso come facevo io quando parlavao poco,sono uscito qualek volta con uan comitiv ain piscina e cera il amshcio alfa del gruppo che mi diveva sempre luoo che non ha bisogno di parlare,poinon ci sono piu uscito,ma e chiaro che cosi uno si sente frustrato e si rintana dentro infatti e un mese che non esco la sera forse di piu,anche perche disattivando facbeok non ho piu coltivato certe conoscenze,ringrazio questo mi amico che mi chiama sempre per uscire..
Vecchio 14-06-2013, 14:54   #458
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Certo che se uno esce ogni volta con la fissa di quanto ha parlato o di come è risultato rispetto ai più alfa, diventa pesante. Qualcuno sostiene sia bene conoscere un alfone che ti "svegli" nella comunicatività e nei confronti dell'altro sesso, ma se il risultato dev'essere così stressante boh.
Vecchio 14-06-2013, 16:01   #459
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che poi in quesot gruppo parlava solo lui...non capisco come possa piacere uno che fa una battuta ogni 10 seocndi e che parla sempre...
ho letto un articolo che mi ha aiutato a capire,perche ad esmepio in piscina parlo sempre con 2 3 persone e nonr iesoc a conoscere gente nuova..sopratutto donne vedo donne giovani ma io non riesco a parlaci...quando mi dveo buttare in uan corsia di donne sono in difficolta'...
Parlando di timidezza, si dice che timidi non si nasce ma si diventa, per un complesso di inferiorità che dall'infanzia porta a prendersi troppo sul serio.

Ma ultimamente ci sono studi che stanno cercando di capire se vi sono dei geni della timidezza già intrinseci nel DNA.

COSCIENZA DELLA TIMIDEZZA

Cosa è un complesso? E' un insieme di reazioni della nostra personalità costituiti soprattutto intorno ai ricordi e soprattutto dell'infanzia.

Generalmente quando una situazione o un ricordo ci fanno soffrire, la cosa automatica che viene da fare è eliminare questa sofferenza.
Quando non ci riusciamo cerchiamo di reagire con un comportamento che aiuti ad accettare la situazione.

Il complesso di inferiorità non accade quando una persona si sente inferiore ad un'altra.

In realtà il complesso di inferiorità nasce solitamente da un io grandioso.



Molte volte quando si è piccoli ci si sente schiacciati dalla superiorità dei genitori, i quali spesso sottolineano la superiorità tra il mondo degli adulti e quello dei bambini e di voler essere lì per sopperire in ogni momento alla immaturità e inadeguatezza dei figli.

Il bambino in questa situazione può regredire a fasi più infantili se si sente insicuro oppure avverte il bisogno di una maggiore sicurezza e cerca di avere ben chiara l'idea del proprio valore.

Se la chiara idea del proprio valore gliela fornisce la famiglia va bene altrimenti il bambino deve sforzarsi di crearsela da solo.

Se deve crearsela da solo iniziano i problemi : diffidenza del giudizio altrui, sviluppo di senso critico elevato verso l'esterno di sé stesso, in quando l'ambiente familiare non gli permette di tollerare nessuna critica personale (il bambino è insicuro di sé).

Quindi il bambino troverà sicurezza soltanto in sé stesso in quanto la famiglia non gliene offre. Mentre l'ambiente esterno mantiene disinteresse e addirittura disprezzo.

Quindi si inizia a nascondersi, a tirarsi indietro.

La persona con un complesso di inferiorità entrando in una salone, si rende conto che il suo ingresso non è stato ben accolto mentre una persona equilibrata sarà completamente indifferente alle reazioni altrui e affronterà gli altri con naturalezza, perché non spierà ogni reazione ai propri movimenti, una idea simile non le passerà neanche per la testa.

Per difendersi dalle spiacevoli reazioni che il complesso di inferiorità porta, ci si preferisce coprire dalla corazza timidezza che in genere si manifesta con paura della gente, di parlare, etc.

In genere possiamo affermare che la timidezza è un insieme di paure tendenti a ridurre i contatti con le altre persone, evitando in ogni modo confronti spiacevoli.

La paura del confronto nasce da una discrepanza tra il valore che la persona si attribuisce e le risposte invece date dall'ambiente esterno.

Il timido ama l'oscurità, non sopporta la luce, non vede e si adopera in ogni modo per non essere visto, egli pensa che tutti siano lì a guardare lui.
Vecchio 14-06-2013, 16:06   #460
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Tentate sempre di fare le cose che vorreste evitare. La soluzione alla paura? L'azione! Agite non rimandate MAI!

Anche perché preoccuparsi con la paura non cambia il futuro. E non si potrà mai crescere se si sta sempre al sicuro, se si evita l'ignoto! Affrontare le cose di cui si ha paura fa crescere, migliorare, maturare, cambiare!

E quale miglior gradevole sensazione dell'affrontare ciò che non si conosce? Sperimentate cose nuove. Correte i rischi. Affrontare le cose è vivere!

La sicurezza interiore è la fiducia in sé stessi e nel sapere che qualsiasi cosa possa accaderci la si affronterà senza indugi.

Ed è questa l'unica vera sicurezza che conti nella vita, non certo quella effimera e inesistente che può essere indotta dal denaro o dal possesso perché le cose esteriori e materiali possono anche svanire nel nulla.


GUARIRE DALLA TIMIDEZZA

Si dovrebbe in prima battuta convincersi che gli altri non stanno sempre ad osservare o giudicare. Successivamente ci si deve accettare così come si è, aumentando la propria stima e riuscendo anche a sorridere dei propri difetti.
D'altra parte la perfezione non è di noi mortali! Non bisogna dimenticarsi che tutti hanno dei difetti. Rinunciare a voler sempre avere ragione!

Come guarire dalla paura di stare male nel contatto con gli altri? Proprio accettando questo malessere, parlandone con gli altri, sorridendone e non invece cercando di contrastarlo o nasconderlo.

Nel caso contrario, continuando a vivere con l'incubo del malessere, questo si aggraverà!

Quando si arriva all'accettazione del malessere, come un miracolo ci si renderà conto che questo malessere è quasi annullato o scomparso!

Vivete, buttatevi nel reale!

Non bisogna tuttavia dimenticare che esistono persone appagate dalla compagnia di sé stessi, felici delle poche conoscenze che hanno. Spingerli ad allargare le proprie amicizie non approda a nulla, la motivazione deve venire da dentro.

Aumentare la fiducia in sé stessi è uno dei fattori più importanti per sconfiggere la timidezza e la fiducia in sé stessi è data dall'esperienza e la si acquisisce passo dopo passo.

Lo stesso di può dire per l'accrescimento della sicurezza in sé stessi.


COSA FARE IN PRATICA?

Si può cominciare con l'attaccare discorso con uno sconosciuto.

Nei soggetti timidi non è difficile instaurare un rapporto profondo dopo la conoscenza, le difficoltà riguardano piuttosto la possibilità di superare le barriere che precedono il rapporto di intimità, ovvero conoscere un estraneo.

L'attenzione esasperata al giudizio degli altri e la ricerca ansiosa e continua di segni di critica inibiscono fortemente questo processo, ma dopo che hanno raggiunto una certa familiarità con un'altra persona, traggono piacere dall'intimità del rapporto come tutti.

Solo nella prospettiva di essere esaminati dagli estranei cadono in preda alla paura debilitante del giudizio e a un'autocritica invalidante.


LA PRIMA IMPRESSIONE

E' molto importante creare una prima impressione positiva.
Le prime impressioni da un lato riescono a comunicare piccole ma decisive informazioni sul vostro conto e dall'altro vi aiutano a capire qualcosa della persona che vi sta di fronte.

Parlando dell'abbigliamento maschile possiamo dire che la camicia è straordinariamente afrodisiaca, la t-shirt si adatta alle varie personalità per via dei messaggi stampati (se avete il fisico scolpito è adatta sciancrata), la polo invece è poco sexy (andrebbe bene solo nello sport) ! L'abito è il capo più elegante per un uomo e rappresenta un forte elemento di appeal nell'immaginario femminile. Farsene fare uno su misura significa volersi bene. Sicuramente l'abito è un accessorio importante. Gli abiti da cerimonia sono invece il frac (cerimonia impegnativa), lo smoking (per la sera) e il tight (da indossare di giorno) : gli abiti da cerimonia vestono l'uomo in maniera superba.

Ancora più importante dell'abbigliamento è l'espressione del volto : un atteggiamento allegro accompagnato da un sorriso favorirà nuove conoscenze molto di più ti un'espressione triste.

Attrazione fisica, abbigliamento, espressioni del volto, posizione del corpo, gestualità, sono tutti fattori che influenzano le relazioni sociali.

Numerose ricerche hanno messo in evidenza che quando due persone si incontrano per la prima volta la parte del corpo che osservano maggiormente è il volto e soprattutto gli occhi.

Inoltre il sorriso è un investimento molto redditizio ai fini dell'amicizia, il minimo che può produrre è un altro sorriso in risposta o forse anche di più.

Per quanto riguarda la posizione del corpo, in genere è consigliabile mantenere il busto e la testa ben eretti, le spalle all'indietro e la pancia in dentro.

Analogamente nei corsi di autodifesa si consiglia agli allievi di camminare a testa alta, con passo sicuro, mostrandosi vigili e risoluti per non invitare all'aggressione.

La prima impressione è quella che conta ed è quasi indelebile : non abbassate lo sguardo per timidezza!


INCONTRARE LO SGUARDO DI UNA PERSONA CHE PIACE, IL DIALOGO E IL CONTATTO

Lo sguardo mette in moto una parte primitiva del cervello umano, scatenando una delle due emozioni basilari : interesse o repulsione.

Non è possibile ignorare lo sguardo di una persona fisso su di voi : dovete reagire.

E' gradevole quella particolare sensazione che coglie per esempio in una stanza affollata incontrando lo sguardo di una persona speciale. Come comportarsi? Con fretta e decisione!

Infatti se a quel momento dopo l'incontro piacevole di sguardi non fa seguito un contatto interpersonale, la sensazione svanisce e probabilmente l'altra persona intanto si è dileguata nella folla.

E' quindi importante impegnarsi per dare seguito a quella magica sensazione, bisogna fare qualsiasi cosa per avvicinare quella persona che vi ha acceso come una lampada.

Contatto visivo e sorrisi sono forse i modi più comuni di corteggiamento a distanza. Per esempio se si è in una stanza affollata si può indugiare con lo sguardo e, se si crea un contatto visivo, godetevi quell'istante di eccitazione, distogliete quindi lo sguardo e poi guardatela di nuovo, se a questo punto incrociate i suoi occhi, sorridete.

Diverse persone hanno "paura" di guardare negli occhi la persona anche se è gradevole e si desidera. Questo per timore di essere fraintesi, perché si pensa che se si guarda troppo direttamente una donna penserà che si è interessati a lei sessualmente.

Ciò che si dice è assai meno importante di come viene detto. Il vero messaggio è la voce.

La voce umana è paragonabile ad una firma che rivela non solo le intenzioni di chi parla, ma anche la sua provenienza, la sua educazione e altre espressioni del carattere che possono attrarre o respingere all'instante.

La voce acuta per esempio segnala interesse sessuale.

Se gli uomini sono prettamente "visivi", le donne sono sicuramente "uditive".

Non c'è signora o signorina che non dica o non abbia detto che la voce del partner non è importante. La propria voce va conosciuta, modulata, utilizzata a pieno.

Una bella voce può "mietere" conquiste anche al telefono, lo sanno bene gli operatori dei call center.

Se chiacchierando con una persona questi fa il gesto di ritrarsi, probabilmente sta cercando di farvi capire che state invadendo il suo spazio personale.

Siate pronti a modificare il vostro concetto di spazio a seconda delle esigenze del vostro interlocutore.

Successivamente infatti c'è la fase del contatto e spesso è la donna a dare inizio a questa fase con un leggero tocco sulla spalla, sul braccio o sul polso dell'uomo.

Chi riceve il contatto, se indietreggia decisamente il corteggiamento è già finito.

Se si ritrae anche di un millimetro probabilmente l'altra persona non proverà a toccarlo di nuovo.

Se ignora l'approccio è possibile che l'altro provi a sfiorare di nuovo.

Ma se si protende verso l'altro, sorride e ricambia, a questo punto i due hanno superato una delle barriere più alte tra quelle conosciute nella comunità animale.
Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o principalmente dalle relazioni umane. Il Signore l'ha disposta intorno a noi e in tutto ciò che possiamo sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale" Chris McCandless


COME PORSI VERSO CHI SI VUOLE CONOSCERE?

Anzitutto andare con decisione, senza farsi bloccare dalla paura ma agendo con velocità , ricordiamo che la preoccupazione maggiore del timido è la paura di essere rifiutato.

E' importante una aperta e distesa espressione del volto, un atteggiamento generale rilassato e un tono di voce incoraggiante.

Siate pronti a insistere nella conversazione, perché l'altra persona potrebbe essere ancora più timida di voi!
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