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13-06-2013, 12:19
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#441
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Termina field
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Originariamente inviata da paccello
Nella mia esperienza, il pensare che "tutto il mondo è uguale, se vai all'estero è esattamente come qua" appartiene anche a qualche ragazzo senza problemi, in Italia, con l'altro sesso e non necessariamente esperienzato all'estero -come a volersi rassicurare, come a voler allontanare da sé il pensiero che altrove le cose potrebbero funzionare un po' diversamente.
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Può darsi, il tipo in questione non era granché affidabile nei giudizi, però di tempo all'estero ce ne aveva passato.
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13-06-2013, 12:31
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#442
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
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Originariamente inviata da muttley
da cosa deriva allora questa disparità nei rispettivi poteri contrattuali?
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Per esempio dal fatto che dinamiche sociali del passato, mantenutesi intatte per millenni ("l'uomo porta a casa il pane, la donna ci mette la manutenzione e il sesso"; "la donna non ha accesso alla dimensione pubblica, ergo è compito maschile esporsi nel corteggiamento") sono state modificate unilateralmente e radicalmente nel giro di 3-4 decenni, senza che per altro una delle due parti sviluppasse una coscienza critica a riguardo. Oggi gli uomini continuano a vedere la figa come un privilegio concesso dall'altro, come un qualche cosa di cui bisogna dimostrarsi degni, se no si va giustamente in bianco. Alle donne la cosa va benissimo, perché conferisce loro potere contrattuale e riparo dai rischi correlati al farsi avanti: non ho mai sentito una donna lamentarsi perché non poteva provarci lei con gli uomini. Ma prova a toccare il loro diritto alla minigonna e vedi cosa ti rispondono....
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Originariamente inviata da muttley
nulla nasce e si sviluppa per puro caso
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Su questo ci sarebbe molto da discutere.
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13-06-2013, 13:58
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#443
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
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Originariamente inviata da Takkuri
Oggi gli uomini continuano a vedere la figa come un privilegio concesso dall'altro, come un qualche cosa di cui bisogna dimostrarsi degni, se no si va giustamente in bianco.
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Molto, molto giusto. Direi che tutto ruota intorno a questo. "Me la merito", "Non me la merito", "Che cosa hai fatto per...?". Ed è una mentalità da cui è impresa titanica schiodarsi, perché anche se tu lo fai... Gli altri e le altre intorno a te no, e quindi rimani in bianco. Che tristezza.
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13-06-2013, 13:59
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#444
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Appunto, cambia qualcosa, ma non aspettatevi rivoluzioni copernicane.
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Un minimo sono andato all'estero anch'io, quindi non sono illuso. Anzi, mi capita di discutere con una persona per la quale determinati paesi sono il paradiso terrestre da questo punto di vista, ma non prendo la cosa per oro colato.
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13-06-2013, 14:21
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#445
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
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Originariamente inviata da Takkuri
Per esempio dal fatto che dinamiche sociali del passato, mantenutesi intatte per millenni ("l'uomo porta a casa il pane, la donna ci mette la manutenzione e il sesso"; "la donna non ha accesso alla dimensione pubblica, ergo è compito maschile esporsi nel corteggiamento") sono state modificate unilateralmente e radicalmente nel giro di 3-4 decenni
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Le dinamiche sociali a cui fai riferimento erano già effetti di altre cause, il mio discorso punta ad arrivare alle cause prime...perché ad esempio esistevano certe dinamiche sociali mantenutesi intatte per millenni? Cosa le generava?
Quote:
Originariamente inviata da Takkuri
Oggi gli uomini continuano a vedere la figa come un privilegio concesso dall'altro, come un qualche cosa di cui bisogna dimostrarsi degni, se no si va giustamente in bianco.
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Eppure quelli che meglio riescono nel campo, sono quelli che non ragionano secondo logiche di asservimento alla figa. E' anche il motivo che porta molti a non provarci o a non lasciarsi ingabbiare nelle dinamiche seduttive per paura del rifiuto, in quanto nel rifiuto si intravede un giudizio di condanna, la conferma di un disvalore già ampiamente interiorizzato.
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13-06-2013, 14:51
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#446
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Eppure quelli che meglio riescono nel campo, sono quelli che non ragionano secondo logiche di asservimento alla figa.
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Non sono così convinto. Magari non lo sono in modo plateale, ma internamente sì (bisogna fare così, cosà e colà per arrivare al triangolino ed avere la loro approvazione, modello/ho modellato me stesso per riuscire a piacere loro). Sto consapevolmente generalizzando cmq.
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13-06-2013, 15:50
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#447
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Direi che il vostro modo di interpretare la realtà è fortemente condizionato dalla logica del gioco a somma zero: ci sono due contendenti nella sfida (uomini e donne) e ciò che gli uni o le une vincono, corrisponde esattamente a ciò che gli altri o le altre perdono.
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13-06-2013, 16:13
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#448
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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in italia e parlo per la mia regione meridonale il timido e fortemente penalizzato..figuraris il fobico...le regole son queste io non do colpa a nessuna donna,se parlo poco sono introveros bla bla...sto cercando di migliorare ed esere piu aperto...una volta mi son beccato pur eio dle gay perche' non ho ricmabiato le battute di un ochetta all'universita,di quelle tipe stupide...che non riuscirebbero a capire se uno e timido manco se gli e lo spieghi...il mio fisico e migliorato con gli anni quesot mi pone in posizione di vantgagio su diversi uomini,e la sensazione di paicere a qualcuna ogni tanto la risocntro,anche se sono segnali impercettibili perche' le donne in italia sono come sappiamo abbastanza chiuse...bisogna lavorare sul carattere esclusivamente...ed esporsi piano piano...sopratutto se si vuole piacere a qualcuna che ci piace davvero...
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13-06-2013, 16:20
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#449
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Banned
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 2,141
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di solito si tende a dare del gay a chi non va in giro a provarci con ogni cosa che respira
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13-06-2013, 16:42
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#450
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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ma la cosa incriebdile e che molte donne non cpaiscono che uno non ci possa provare per vari motivi,magari anche solo perche non gli piaci sopratutto se si e carini o piacenti come se siccome non si e dei cessi si deve flirtare sempre..
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13-06-2013, 17:32
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#451
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
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Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Le dinamiche sociali a cui fai riferimento erano già effetti di altre cause, il mio discorso punta ad arrivare alle cause prime...perché ad esempio esistevano certe dinamiche sociali mantenutesi intatte per millenni? Cosa le generava?
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La divisione del lavoro in base alla forza fisica, la mancanza di anti concezionali, la sessuofobia dettata dalla religione e dall'ignoranza delle dinamiche biologiche, ecc...
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Eppure quelli che meglio riescono nel campo, sono quelli che non ragionano secondo logiche di asservimento alla figa.
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Quelli che riescono meglio in questo campo sono quelli naturalmente attraenti (altezza, simmetria dei lineamenti, voce, ampiezza delle spalle), seguiti a ruota da quelli che riescono a recitare la parte del maschio Alpha che sa quello che vuole e soprattutto sa come chiederlo (per citare un mio conoscente "seduttore": "riuscendo a convincerle che tu sei molto richiesto e che non è lei a farti un piacere a dartela ma tu a darlo a lei"). Ovviamente se l'uomo non sa/vuole esporsi e recitare la parte rimane al palo, quindi l'asservimento alla figa c'è eccome, anche se poi per convenienza di entrambe le parti lo si occulta.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
E' anche il motivo che porta molti a non provarci o a non lasciarsi ingabbiare nelle dinamiche seduttive per paura del rifiuto, in quanto nel rifiuto si intravede un giudizio di condanna, la conferma di un disvalore già ampiamente interiorizzato.
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Disvalore inculcato dalla società, in nome del mito dell' "uomo che ci deve saper fare". Del resto se le donne non si fanno mai avanti loro un motivo c'è....
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14-06-2013, 00:45
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#452
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Secondo me dovresti accettare serenamente il fatto che, in quanto uomo, il tuo potere d'attrazione sulle donne, non potrà mai essere equiparabile a quello di una donna mediamente attraente verso gli uomini. E' un fatto ormonale che nessuna cultura può scalfire e per fartene un'idea ti basterebbe fare un soggiorno in qualche paese i cui usi e costumi non promuovono l'attendismo femminile a regola ferrea: io ci ho provato e ho potuto constatare che se il mio valore di mercato è pari a X, non significa che altrove diventerà X^2 bensì che potrò avere una testimonianza del mio effettivo valore, senza tutte le sovrastrutture e i costrutti mentali che qui invece lo limitano.
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E hai detto cotica. A me non pare mica poco, e credo che potrebbe essere di giovamento a un certo numero di persone.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Eppure quelli che meglio riescono nel campo, sono quelli che non ragionano secondo logiche di asservimento alla figa.
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Secondo me i trombadores seriali sono i più morti di figa di tutti, si strapperebbero un braccio a morsi piuttosto che passare sei mesi da soli, altro che vent'anni come qualcuno di questo forum. L'unica differenza è che adottano strategie camaleontiche per non dare a vedere quanto siano ginodipendenti, ci provano facendo finta di non provarci, la raccontano e se la raccontano, riuscendoci anche bene.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
E' anche il motivo che porta molti a non provarci o a non lasciarsi ingabbiare nelle dinamiche seduttive per paura del rifiuto, in quanto nel rifiuto si intravede un giudizio di condanna, la conferma di un disvalore già ampiamente interiorizzato.
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Se la paura del rifiuto è un pensiero disfunzionale, ci vorrebbe una bella psicoterapia al riguardo anche per tante donne (che non si fanno avanti per evitare rifiuti). O la paura del rifiuto va esorcizzata solo se ce l'hanno gli uomini?
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14-06-2013, 01:04
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#453
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Takkuri
La divisione del lavoro in base alla forza fisica
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La forza fisica, come vedi, è un fatto naturale, presente dalla nascita, non qualcosa di culturalmente costruito. L'origine di queste divisioni è quindi "fenomenica".
Quote:
Originariamente inviata da Takkuri
Quelli che riescono meglio in questo campo sono quelli naturalmente attraenti (altezza, simmetria dei lineamenti, voce, ampiezza delle spalle), seguiti a ruota da quelli che riescono a recitare la parte del maschio Alpha che sa quello che vuole e soprattutto sa come chiederlo
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Esiste anche tutto quello che ti può dare una certa visibilità all'interno del gruppo dei tuoi pari, e non è necessariamente legato all'aspetto fisico a quel tanto decantato savoir faire, due cose che innegabilmente favoriscono, ma non sono condizioni necessarie e sufficienti per il successo con le donne. E' un po' come dire che, a parità di requisiti, chi dalla sua ha alternativamente o il carattere o il fisico, ha più possibilità di imporsi, ma le due cose, prese singolarmente, non costituiscono una garanzia sicura.
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14-06-2013, 01:13
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#454
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E hai detto cotica. A me non pare mica poco, e credo che potrebbe essere di giovamento a un certo numero di persone.
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Vuol dire che se qui piaci a dieci, solo cinque te lo faranno capire, magari in modo non del tutto esplicito, mentre là te lo faranno capire tutte e dieci. Questo però non esclude il mettersi in gioco, il fare vita sociale, uscire e interagire all'interno di compagini sociali assortite, cose molto problematiche per un timido e quasi impossibili per un fobico. Ecco perché sostengo che un cambiamento culturale da solo non basta: serve prima la crescita e l'evoluzione caratteriale del singolo il quale, imbrigliato nelle sue viarie disfunzionalità, si complica da solo una strada che potrebbe già essere in salita.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Secondo me i trombadores seriali sono i più morti di figa di tutti, si strapperebbero un braccio a morsi piuttosto che passare sei mesi da soli, altro che vent'anni come qualcuno di questo forum.
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Ho scritto "persone che riescono", non trombadores seriali, sono due categorie umane distinte. Associo il concetto di "riuscita" all'ottenimento di risultati ottimali mediante mezzi minimi.
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14-06-2013, 01:37
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#455
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Vuol dire che se qui piaci a dieci, solo cinque te lo faranno capire, magari in modo non del tutto esplicito, mentre là te lo faranno capire tutte e dieci. Questo però non esclude il mettersi in gioco, il fare vita sociale, uscire e interagire all'interno di compagini sociali assortite, cose molto problematiche per un timido e quasi impossibili per un fobico. Ecco perché sostengo che un cambiamento culturale da solo non basta: serve prima la crescita e l'evoluzione caratteriale del singolo il quale, imbrigliato nelle sue viarie disfunzionalità, si complica da solo una strada che potrebbe già essere in salita.
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Non sono d'accordo: se venisse maggiormente sdoganato il farsi avanti da parte delle donne anche in assenza di segnali espliciti maschili (anche senza arrivare a una perfetta parità numerica degli approcci), credo che un numero maggiore di potenziali utenti di questo sito avrebbe la possibilità di iniziare una relazione, nello stesso modo in cui è capitato a varie utentesse, a parità di "stile di vita timido".
Il cambiamento culturale per un certo numero di persone può bastare e forse anche avanzare. Vale la pena quindi lottare con tutte le forze perché esso avvenga quanto prima, senza minimizzarne l'importanza, così come giustamente non viene minimizzata l'importanza di un superamento degli stereotipi in altri ambiti sociali.
La crescita e l'evoluzione caratteriale del singolo viaggiano su un binario diverso e non necessariamente intersecantesi, sulla spinta del desiderio di una migliore qualità della propria vita e non del desiderio di omologazione e soddisfazione dei requisiti della società. Si affrontano le proprie paure per stare meglio, non perché "le donne vogliono l'estroverso". Fosse così, allora le donne potrebbero anche fare a meno di fare questo lavoro su di sé.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ho scritto "persone che riescono", non trombadores seriali, sono due categorie umane distinte. Associo il concetto di "riuscita" all'ottenimento di risultati ottimali mediante mezzi minimi.
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Avevi scritto "persone che riescono meglio", e io ho pensato ai top cucadores. Come non detto.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 14-06-2013 a 01:40.
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14-06-2013, 07:29
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#456
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Originariamente inviata da Takkuri
La divisione del lavoro in base alla forza fisica, la mancanza di anti concezionali, la sessuofobia dettata dalla religione e dall'ignoranza delle dinamiche biologiche, ecc...
Quelli che riescono meglio in questo campo sono quelli naturalmente attraenti (altezza, simmetria dei lineamenti, voce, ampiezza delle spalle), seguiti a ruota da quelli che riescono a recitare la parte del maschio Alpha che sa quello che vuole e soprattutto sa come chiederlo (per citare un mio conoscente "seduttore": "riuscendo a convincerle che tu sei molto richiesto e che non è lei a farti un piacere a dartela ma tu a darlo a lei"). Ovviamente se l'uomo non sa/vuole esporsi e recitare la parte rimane al palo, quindi l'asservimento alla figa c'è eccome, anche se poi per convenienza di entrambe le parti lo si occulta.
Disvalore inculcato dalla società, in nome del mito dell' "uomo che ci deve saper fare". Del resto se le donne non si fanno mai avanti loro un motivo c'è....
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effetivamente io vedo che o sono molto belli,o hanno caratteristiche da mashcio alfa,questi uomini vedo circondati da donne...uomini carini o normali che non mostrano carattere e sicurezza da maschio alfa non piacciono...e rimangono spesso soli...
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14-06-2013, 11:59
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#457
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non sono d'accordo: se venisse maggiormente sdoganato il farsi avanti da parte delle donne anche in assenza di segnali espliciti maschili (anche senza arrivare a una perfetta parità numerica degli approcci), credo che un numero maggiore di potenziali utenti di questo sito avrebbe la possibilità di iniziare una relazione, nello stesso modo in cui è capitato a varie utentesse, a parità di "stile di vita timido". Il cambiamento culturale per un certo numero di persone può bastare e forse anche avanzare.
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Una persona che esce, che frequenta altra gente, che interagisce con vari gruppi umani (vuoi al lavoro, a scuola o in attività di svago), in altre parole un "solo un po' timido", ma una persona che si limita al minimo indispensabile, tipo una passeggiatina ogni tanto per superare la paura delle persone, non cedo che potrebbe finire per essere abbordato dalla prima che trova in lui gli estremi per l'attrazione fisica.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
La crescita e l'evoluzione caratteriale del singolo viaggiano su un binario diverso e non necessariamente intersecantesi, sulla spinta del desiderio di una migliore qualità della propria vita e non del desiderio di omologazione e soddisfazione dei requisiti della società. Si affrontano le proprie paure per stare meglio, non perché "le donne vogliono l'estroverso". Fosse così, allora le donne potrebbero anche fare a meno di fare questo lavoro su di sé.
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La società non è il demonio incarnato (ho abbandonato da tempo simili pensieri adolescenziali), bensì un coacervo di caratteristiche positive in alcuni casi, negative in altri...un insieme di manifestazioni nate secondo il metodo del trial and error e quindi con perenni margini di migliorabilità. Resta il fatto che se l'evoluzione della società non può da sola bastare...se io mi lamentassi di far parte di una minoranza che sostengo essere boicottata, emarginata ed esclusa in determinati ambiti professionali che richiedono un'elevata qualificazione, una volta caduta questa emarginazione, spetta comunque a me impegnarmi per ottenere la suddetta elevata qualificazione. Ebbene, se io pretendo che le donne inizino a parlare più chiaramente, non posso però sottrarmi a quelle situazioni in grado di favorire l'incontro con queste donne e se la mia timidezza è tale da farmi rifuggire ogni occasione sociale, è giusto che io in primis cominci a lavorare sui miei blocchi caratteriali, ben più ostativi dei limiti culturali di cui sopra.
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14-06-2013, 14:42
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#458
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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infatti si puo dire alle donne di esser epiu aperte,ma se uno evade da un contesto a prescindere allora e dura,io ieri sera ho declinato ad esempio un invito di un amico che si aggregava alla comitiva di un collega....il porblema e che uno poco timido puo aver emolte chances di migliorare,uno che quando esce fa fatica a parlare a arsi conoscere poi torna a casa deluso come facevo io quando parlavao poco,sono uscito qualek volta con uan comitiv ain piscina e cera il amshcio alfa del gruppo che mi diveva sempre luoo che non ha bisogno di parlare,poinon ci sono piu uscito,ma e chiaro che cosi uno si sente frustrato e si rintana dentro infatti e un mese che non esco la sera forse di piu,anche perche disattivando facbeok non ho piu coltivato certe conoscenze,ringrazio questo mi amico che mi chiama sempre per uscire..
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14-06-2013, 14:54
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#459
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Certo che se uno esce ogni volta con la fissa di quanto ha parlato o di come è risultato rispetto ai più alfa, diventa pesante. Qualcuno sostiene sia bene conoscere un alfone che ti "svegli" nella comunicatività e nei confronti dell'altro sesso, ma se il risultato dev'essere così stressante boh.
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14-06-2013, 16:01
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#460
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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che poi in quesot gruppo parlava solo lui...non capisco come possa piacere uno che fa una battuta ogni 10 seocndi e che parla sempre...
ho letto un articolo che mi ha aiutato a capire,perche ad esmepio in piscina parlo sempre con 2 3 persone e nonr iesoc a conoscere gente nuova..sopratutto donne vedo donne giovani ma io non riesco a parlaci...quando mi dveo buttare in uan corsia di donne sono in difficolta'...
Parlando di timidezza, si dice che timidi non si nasce ma si diventa, per un complesso di inferiorità che dall'infanzia porta a prendersi troppo sul serio.
Ma ultimamente ci sono studi che stanno cercando di capire se vi sono dei geni della timidezza già intrinseci nel DNA.
COSCIENZA DELLA TIMIDEZZA
Cosa è un complesso? E' un insieme di reazioni della nostra personalità costituiti soprattutto intorno ai ricordi e soprattutto dell'infanzia.
Generalmente quando una situazione o un ricordo ci fanno soffrire, la cosa automatica che viene da fare è eliminare questa sofferenza.
Quando non ci riusciamo cerchiamo di reagire con un comportamento che aiuti ad accettare la situazione.
Il complesso di inferiorità non accade quando una persona si sente inferiore ad un'altra.
In realtà il complesso di inferiorità nasce solitamente da un io grandioso.
Molte volte quando si è piccoli ci si sente schiacciati dalla superiorità dei genitori, i quali spesso sottolineano la superiorità tra il mondo degli adulti e quello dei bambini e di voler essere lì per sopperire in ogni momento alla immaturità e inadeguatezza dei figli.
Il bambino in questa situazione può regredire a fasi più infantili se si sente insicuro oppure avverte il bisogno di una maggiore sicurezza e cerca di avere ben chiara l'idea del proprio valore.
Se la chiara idea del proprio valore gliela fornisce la famiglia va bene altrimenti il bambino deve sforzarsi di crearsela da solo.
Se deve crearsela da solo iniziano i problemi : diffidenza del giudizio altrui, sviluppo di senso critico elevato verso l'esterno di sé stesso, in quando l'ambiente familiare non gli permette di tollerare nessuna critica personale (il bambino è insicuro di sé).
Quindi il bambino troverà sicurezza soltanto in sé stesso in quanto la famiglia non gliene offre. Mentre l'ambiente esterno mantiene disinteresse e addirittura disprezzo.
Quindi si inizia a nascondersi, a tirarsi indietro.
La persona con un complesso di inferiorità entrando in una salone, si rende conto che il suo ingresso non è stato ben accolto mentre una persona equilibrata sarà completamente indifferente alle reazioni altrui e affronterà gli altri con naturalezza, perché non spierà ogni reazione ai propri movimenti, una idea simile non le passerà neanche per la testa.
Per difendersi dalle spiacevoli reazioni che il complesso di inferiorità porta, ci si preferisce coprire dalla corazza timidezza che in genere si manifesta con paura della gente, di parlare, etc.
In genere possiamo affermare che la timidezza è un insieme di paure tendenti a ridurre i contatti con le altre persone, evitando in ogni modo confronti spiacevoli.
La paura del confronto nasce da una discrepanza tra il valore che la persona si attribuisce e le risposte invece date dall'ambiente esterno.
Il timido ama l'oscurità, non sopporta la luce, non vede e si adopera in ogni modo per non essere visto, egli pensa che tutti siano lì a guardare lui.
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