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24-09-2020, 07:52
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Tante persone non si lavano o truccano per pigrizia quando restano a casa, questo comportamento sarebbe incomprensibile se non fosse vero che c'è questa dimensione sociale e che le persone sane se ne fregano.
A me pare vero l'esatto contrario, in base a quel che ho visto in giro.
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infatti è tipo la malattia del secolo questa , c è st ossessione di piacere a tutti , difatti persone sane ancora nn ne ho viste , forse le conto su una mano .... non mi sembra una buona strategia di "serenità" , quello intendo
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24-09-2020, 08:11
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#22
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
infatti è tipo la malattia del secolo questa , c è st ossessione di piacere a tutti , difatti persone sane ancora nn ne ho viste , forse le conto su una mano .... non mi sembra una buona strategia di "serenità" , quello intendo
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Si, l'estremo opposto è fregarsene di tutti, nemmeno quello è indice di salute mentale, ci vorrebbe equilibrio.
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24-09-2020, 08:11
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
infatti è tipo la malattia del secolo questa , c è st ossessione di piacere a tutti , difatti persone sane ancora nn ne ho viste , forse le conto su una mano .... non mi sembra una buona strategia di "serenità" , quello intendo
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In realtà si cerca di piacere alle persone che potrebbero essere significative, non credo che se certe persone esprimessero certe preferenze e giudizi verrebbero prese in considerazione.
Se dicessi che mi piacciono le donne fatte cosí e cosí non penso proprio che una donna farebbe sforzi per risultare attraente anche a me e avvicinarsi a questo mio modello ideale, quindi non ê vero che si cerca di piacere a tutti, io socialmente non attraggo nessuno (quasi solo altri maschi disagiati come me) quindi a nessuna interesserebbe sforzarsi per piacere a me.
Il mio giudizio non riuscirebbe a colpire o influenzare nessuna.
Per questo poi penso che non sia irrazionale, se è un barbone a gridarti dietro che sei un inetto penso che un giudizio del genere peserebbe ben poco, se a esprimere una cosa del genere è un tizio che può influenzare la tua carriera le cose cambiano.
Se una donna con cui non staresti nemmeno morto ti dicesse che non le piaci per nulla penseresti tra te e te "e chi se ne frega non ce lo metti", sono altri giudizi che pesano, perchè vincolano, bloccano e ci fanno pensare di non poter fare certe cose. Di piacere ad una persona che detesto a me cosa frega? Mi è capitato di ricevere giudizi negativi e la mia reazione è stata ben diversa in relazione al soggetto che emetteva il giudizio.
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Ultima modifica di XL; 24-09-2020 a 08:32.
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24-09-2020, 08:39
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#24
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Principiante
Qui dal: Jul 2020
Messaggi: 27
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Le parole che seguono non traggono origine dalla retorica, ma corrispondono al mio pensiero, e, mettendole in pratica, sto riscontrando un miglioramento della qualità della mia vita piuttosto soddisfacente, per quanto mi riguarda.
Le speranze si basano sui nostri desideri circa il mondo che ci circonda, i quali si basano a loro volta sulle nostre convinzioni, circa cosa sia giusto o sbagliato per noi.
Ciò che ci si aspetta dal prossimo, con le loro relative reazioni alla nostra persona, esula, giustamente, dalla nostra totale, od anche parziale talvolta, capacità di controllo... dando origine, di conseguenza, a delle emozioni negative.
Vanno decostruite, dapprima, (A) le speranze, (B) i desideri poi, e (C) le convinzioni alla fine.
(A) = tutte le speranze e le aspettative vanno convertite in parole. È necessario avere un'idea cristallina in merito a ciò che ci si aspetta di noi, e nella fattispecie in relazione agli altri, in quest'ultimo caso per il motivo chiarito precedentemente.
Esempio: trovare una ragazza con la quale passare il resto dei miei giorni.
(B) In secondo luogo, è opportuno individuare l'origine, esatta, delle proprie speranze, la quale corrisponde ai desideri, fornendone una diagnosi oggettiva; seguendo, anche in tal caso, la procedura di "trascrivere" il tutto.
Esempio (relativo all'esempio precedente): essere affetto da una visione assolutistica della realtà secondo la quale bisogna vivere per un unica ragione al mondo, introvabile dentro di me.
(C) = Alla fine di questo processo, bisogna sottoporsi ad, un ulteriore, profondo, esame critico.
Esempio: dipendere da ciò che sfugge al mio totale controllo, corrisponde ad una fonte, per lo più perpetua, e pressoché assoluta, di sofferenza.
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Ultima modifica di Kade; 24-09-2020 a 08:42.
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24-09-2020, 10:35
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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(C) = Alla fine di questo processo, bisogna sottoporsi ad, un ulteriore, profondo, esame critico.
Esempio: dipendere da ciò che sfugge al mio totale controllo, corrisponde ad una fonte, per lo più perpetua, e pressoché assoluta, di sofferenza
Ma tu cosa pensi si possa fare, scegliere di dipendere solo da ciò che si controlla?
Io ci ho pensato tante volte alla questione relativa al controllo e mi pare che non atterri in niente. Se decido di fare qualcosa, il fatto che abbia deciso in un senso e non in un altro ha a che fare davvero con una decisione indipendente da qualsiasi altra determinazione? Qua se ci ragiono bene arrivo alla conclusione che poi anche questa cosa sfugge al mio totale controllo, questa decisione l'ha presa la mia controparte "meccanica" che è andata in automatico a qualche livello. Per quanto vuoi approfondire l'analisi si arriverà sempre a questo livello procedurale in cui nessuno decide alcunché e nessuno controlla alcunché, siamo per così dire agiti.
Ma poi fammi capire una cosa, se in un posto ci sono solo topi da mangiare e quindi non puoi scegliere di mangiare altro, tu cosa proponi di fare?
Uno può dirsi "va be' menomale che ci son questi, si poteva stare a digiuno" , ma comunque a monte uno avrebbe preferito mangiare altro e la quota di sofferenza per questa costrizione la si subisce.
O uno deve raccontarsi in questi frangenti "io preferisco i topi e provo lo stesso identico piacere nel mangiare questi rispetto ad altri alimenti". Ma se ti piacciono di più altri alimenti e questo lo detesti e lo mangi solo perché non puoi scegliere di mangiare altro e questa cosa sfugge al tuo controllo e potere, non è un raccontarsi una fesseria da soli?
Nella tua idea di controllo bisogna riuscire a fare cose del genere? La sofferenza sparisce in questi frangenti perché si decide di desiderare e volere ai massimi livelli solo quello che si riesce ad avere effettivamente e che si può controllare di avere?
In un caso del genere i topi dovrebbero diventare piatti prelibati in pratica.
I carcerati tutti felici come quelli che stanno fuori allora, basta che decidano di far dipendere la loro felicità da quel che controllano dentro alla galera.
Non è che mi è chiaro alla fine tutto questo discorso dove vuole andare a parare, a me pare però che vada a parare in cose del genere.
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Ultima modifica di XL; 24-09-2020 a 10:56.
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24-09-2020, 11:45
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Si, l'estremo opposto è fregarsene di tutti, nemmeno quello è indice di salute mentale, ci vorrebbe equilibrio.
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dipende , penso che ognuno dovrebbe voler bene a se stesso e puo decidere a chi dedicare tempo e attenzione , poi uno puo sbagliare persona etc.. è normale , ma in modo moderato .... non puoi vivere affidando le sorti del tuo umore totale a ste persone , vivi malissimo .... na roba moderata come hai detto
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24-09-2020, 11:55
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E secondo te per fare questo non ci vuole alcuna stima o simpatia da parte di altre persone nei tuoi confronti?
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ci vuole ma nn è tutta sta cosa assurda raggiungere sta cosa , poi ovvio se uno parte che odia tutti , odia il mondo , ha un approccio che allontana la gente non puo manco pretendere di piacere alla gente , dovrebbe essere consapevole che è un cagacazzi e che se nn cambia qualcosa è ovvio che nn cava un ragno dal buco . che poi manco quello è vero perchè anche i cagacazzi sono apprezzati da un certo tipo di gente ..... qua mitizzate (qualcuno almeno) il sesso , l amicizie , le relazioni .... come qualcosa che nn potete avere , certi dicono che non le meritano nemmeno , se nn è un pensiero disfunzionale quello nn lo so io ..... toccherebbe lavorare sul l autosabotaggio secondo me , perchè c è ogni tipo di gente anche la più "strana" e come molti potrebbero dire " messa male" che riesce a fare compromessi con la vita e con la gente , rendendo piu piacevole la loro vita sociale ..... cmq nn so uno che da consigli perchè chi da consigli è un deficente , perchè ogni situazione è a parte , ma cmq ognuno dovrebbe lavorare su se stesso , non guardare l altri e cosa raggiungono e cosa fanno e come superano le cose , tocca pensare a se stessi prima , ma veramente , no per finta.
cmq quello che penso l ho detto nn c ho voglia di argomentare oltre , c ho altri cazzi per la testa , rispondo per cortesia e gentilezza , perchè mi pare giusto cosi.
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26-09-2020, 13:19
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#28
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Banned
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Negaverso
Messaggi: 6,184
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Io penso che l'introspezione sia un processo molto personale, pertanto se a te ha giovato ,bene significa che sei sulla strada giusta che senti più affine a te e che può aiutarti, personalmente da tempo ho visto i miei demoni e fantasmi quindi so perfettamente come sono. L'importante è non arrendersi e cercare il miglioramento anche costante nel tempo .
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26-09-2020, 16:04
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#29
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,130
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Originariamente inviata da Kade
Le parole che seguono non traggono origine dalla retorica, ma corrispondono al mio pensiero, e, mettendole in pratica, sto riscontrando un miglioramento della qualità della mia vita piuttosto soddisfacente, per quanto mi riguarda.
Le speranze si basano sui nostri desideri circa il mondo che ci circonda, i quali si basano a loro volta sulle nostre convinzioni, circa cosa sia giusto o sbagliato per noi.
Ciò che ci si aspetta dal prossimo, con le loro relative reazioni alla nostra persona, esula, giustamente, dalla nostra totale, od anche parziale talvolta, capacità di controllo... dando origine, di conseguenza, a delle emozioni negative.
Vanno decostruite, dapprima, (A) le speranze, (B) i desideri poi, e (C) le convinzioni alla fine.
(A) = tutte le speranze e le aspettative vanno convertite in parole. È necessario avere un'idea cristallina in merito a ciò che ci si aspetta di noi, e nella fattispecie in relazione agli altri, in quest'ultimo caso per il motivo chiarito precedentemente.
Esempio: trovare una ragazza con la quale passare il resto dei miei giorni.
(B) In secondo luogo, è opportuno individuare l'origine, esatta, delle proprie speranze, la quale corrisponde ai desideri, fornendone una diagnosi oggettiva; seguendo, anche in tal caso, la procedura di "trascrivere" il tutto.
Esempio (relativo all'esempio precedente): essere affetto da una visione assolutistica della realtà secondo la quale bisogna vivere per un unica ragione al mondo, introvabile dentro di me.
(C) = Alla fine di questo processo, bisogna sottoporsi ad, un ulteriore, profondo, esame critico.
Esempio: dipendere da ciò che sfugge al mio totale controllo, corrisponde ad una fonte, per lo più perpetua, e pressoché assoluta, di sofferenza.
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Il non avere totale controllo è la più grande fonte di sofferenza per me.
La casualtà dello stesso universo mi crea un terrore estremo: fottuta casualità e maledetta imprevedibilità.
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