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Vecchio 22-08-2009, 02:07   #1
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La timidezza, e in generale ogni forma di ansia sociale, è innata o acquisita?

Per me, e non solo per me, anche per studiosi più validi di me , è acquisita soprattutto attraverso le prime interazioni con le figure genitoriali.

Gli stili genitoriali sono fondamentalmente di tre tipi:
  1. stile genitoriale permissivo, che consiste nell'assenza di regole per i figli, ma anche in una scarsa disponibilità dei genitori
  2. stile genitoriale autoritario, che prevede un'atteggiamento duro ed intransigente, ed un insieme di regole e norme alle quali il figlio deve adeguarsi in modo pedissequo e senza discutere
  3. stile genitoriale democratico, che consente di stabilire delle regole, da applicare con determinazione, ma senza aggredire e imporre, tenendo sempre in considerazione i punti di vista, le esigenze e i bisogni dei figli

Lo stile genitoriale permissivo, sebbene sia quello apparentemente più desiderabile da un figlio (io l'ho sempre sognato in effetti ), può portare innanzitutto a problemi di natura diversa dalla timidezza, in quanto l'assenza di regole quando non si ha una certa età e non si è ancora maturi può essere assolutamente deleteria. Inoltre può portare nel figlio l'impressione di essere trascurato e non amato, e quindi alimentare l'insicurezza e la disistima.

Lo stile autoritario è applicato da genitori che tengono su tutto alla buona educazione, alle regole, alla disciplina, alla forma ed alla perfezione. Non sopportano i vizi e i capricci dei figli, fino ad essere insensibili ai loro bisogni affettivi. Anche l'atteggiamento autoritario può ingenerare insicurezza e senso di inferiorità.

Lo stile più funzionale allo sviluppo sano ed equilibrato dei figli è naturalmente quello democratico. Uno stile che prediliga la spiegazione all'imposizione, flessibile, che prevede la possibilità di cambiare le regole quando necessario, che implica una visione più realistica ed oggettiva delle cose. E' uno stile che tiene in debito conto i bisogni e le richieste affettive del figlio, senza mai trascurarle.

Lo stile genitoriale applicato dai miei genitori è stato, credo di poterlo dire in modo obiettivo, un mix dei due estremi, in certe situazioni estremamente permissivo, in altre assolutamente autoritario, ma mai democratico. Così se da un lato mi è sempre stato permesso ad esempio di rivolgermi ai miei genitori con assoluta disinvoltura (per usare un eufemismo ), ed in casa mia si poteva parlare anche degli argomenti più scabrosi senza che i miei genitori battessero ciglio, dall'altro vi era l'imposizione di tutta una serie di regole; imposizione più spesso psicologica che di fatto, ottenuta il più delle volte con meccanismi biechi quali il senso di colpa o la paura, esempio: "fa' come preferisci, ma poi non venirti a lamentare quando scoprirai che avevo ragione io, e ne pagherai le conseguenze". Tipico esempio di valorizzazione del pensiero del figlio, davvero ottimale per aumentarne l'autostima.

Uno stile genitoriale decisamente spiazzante, quindi, quello dei miei genitori.

Qual è stato lo stile educativo dei vostri genitori?

Ultima modifica di MoonwatcherIII; 22-08-2009 a 10:51.
Vecchio 22-08-2009, 02:30   #2
Esperto
L'avatar di esposizione
 

io credo che una persona che ha passato i 20 anni e che è intelligente come me non deve dare la colpa ai genitori di niente ma deve crearsi la vita da solo.
Chissa' se lo capivo prima invece di dare colpe stavo meglio..
Vecchio 22-08-2009, 02:53   #3
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Premesso che a me non sembri molto intelligente , il senso del topic non è di dare la colpa ai genitori, ma di interrogarsi sulle origini dell'ansia sociale.
Vecchio 22-08-2009, 03:21   #4
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I miei genitori sono sempre stati abbastanza permissivi. Duri ed autoritari in alcuni momenti, ma solitamente abbastanza democratici.
Pur con questa grande libertà io non mi sono mai sentito un animale sociale e, quindi, dubito che il metodo adottato dai miei genitori sia una delle cause della FS.
Vecchio 22-08-2009, 03:42   #5
Intermedio
L'avatar di Sheldon
 

I miei sono tra il permissivo e il democratico, neanche nel mio caso il problema risale a loro
Vecchio 22-08-2009, 09:02   #6
Esperto
L'avatar di paule
 

Madre con retaggi d'autoritarismo direi medievali, con uso di minacce, cinghia per darti una lezione, punizioni di vario genere, attenzione alle formalità. Poi schiacciata a sua volta da (mio) padre apparentemente democratico ma in realtà permissivo-assente che è assente nella sfera emotiva dei figli però presentissimo fisicamente, ha il dono dell'omnipresenza e "spia" ogni tua mossa. Dopo avere spiato ti dice cosa devi fare e tratta ogni tua proposta come una minchiata, tutto con uno stile collerico. Mia madre mette le discussioni e gli scheletri sotto al tappeto, è una passiva-aggressiva.
Da costoro provengo io. Non fobica in quanto mia madre nn l'ho cagata molto (tutta preoccupata dei giudizi della gente poi abile nell'ipocrisia sociale, dice una cosa, ne pensa un'altra ma nemmeno lei sa cosa ) mentre seguivo il mio papà che è un socievole giramondo con alcuni problemini mentali per esempio nel percepire l'esistenza di altri esseri umani e nel rispettare i loro spazi.Un piccolo dettaglio
IL PERMISSIVISMO HA IMPERATO, DIREI...mescolato ad un autoritarismo latente frustrato...nei pensieri non tanto frustrato..nel senso che se a mio padre gli dicevi qualcosa di buono su un partito di destra ti prendeva a calci...ihih
A loro discolpa dico che hanno sempre agito in buona fede...almeno, credo

Ultima modifica di paule; 22-08-2009 a 09:12.
Vecchio 22-08-2009, 11:21   #7
Esperto
L'avatar di lenore
 

io posso dire permissivismo totale... a parole e a volte invece un po' di autoritarismo nei fatti. E' difficile da spiegare come situazione. In pratica diciamo permissivismo con però accettazione totale di qualsiasi conseguenza, da gestire insomma per conto mio, tanto che tutto da sola mi sono costruita un giudice interiore molto severo.
Vecchio 22-08-2009, 15:06   #8
Intermedio
L'avatar di Zeno Cosini
 

Nella mia famiglia, diciamo, si registra una frattura radicale.
Mio padre è molto autoritario e pretende la perfezione in ogni minima cosa, e ci fà sentire molto in colpa se sbagliamo qualcosa.
Mia madre invece è stata sempre abbastanza permissiva: la causa di ciò è la sua depressione (ma anche il lavoro) che l'ha un po' portata a trascurarci.
Dunque 2 stili contrapposti che mi hanno decisamente condizionato
Vecchio 23-08-2009, 03:22   #9
Banned
 

Aggiungo alla mia analisi alcune ulteriori considerazioni, alle quali sono giunto conversando con un altro utente.

Oltre lo stile genitoriale, inteso come livello di disciplina e di controllo sui comportamenti, abbiamo identificato queste importantissime componenti relative l'interazione coi genitori:
  1. la stima, ovvero il modo in cui i genitori considerano i pensieri e le esigenze dei figli, nonchè le loro aspettative, relativamente cui è possibile identificare queste categorie:
    • genitori criticoni
    • genitori non supportivi
    • genitori incoraggianti realistici
    • genitori con aspettative eccessive
      I miei genitori credo si piazzino tra i primi due, a volte criticoni, comunque con poca stima nei miei confronti ("non ce la farai mai ad andare a vivere da solo"), ma più spesso semplicemente indifferenti e non supportivi, di conseguenza né alta stima né disistima, piuttosto proprio nessuna stima.
  2. la protezione, il modo in cui i genitori incoraggiano o meno l'autonomia e l'indipendenza dei figli:
    • iperprotettivi
    • normali
    • menefreghisti
      I miei genitori sono stati iperprotettivi of course.
  3. l'esempio, che è il tramite principale dell'educazione, e quindi il comportamento dei genitori, il loro modo di essere e di vivere e il loro carattere può influenzare i figli in molti modi. Ad esempio, se i genitori sono asociali, i figli non apprendono capacità sociali durante l'infanzia. I miei genitori non paghi di essere asociali hanno sempre mostrato anche una tendenza antisociale, litigando ed avendo scontri verbali con chiunque gli capitasse a tiro. Inoltre mi hanno sempre insegnato a dubitare del prossimo, a mettere in discussione qualunque affermazione e qualunque comportamento degli altri, perché naturalmente gli altri sono sempre pronti a farci del male, bisogna quindi stare sempre in guardia per limitare il più possibile il danno.
  4. l'affettività e le emozioni: è importante che i genitori si interessino non solo ai bisogni primari dei figli, relativi alla mera sopravvivenza, ma anche ai loro sentimenti, alle loro esigenze affettive. Ecco, anche sotto questo punto di vista i miei genitori sono stati piuttosto dei pragmatici anaffettivi, col risultato che anche io sono cresciuto piuttosto anaffettivo anzichenò, incapace di esprimere i miei sentimenti.
Vecchio 23-08-2009, 04:33   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da paule Visualizza il messaggio
se a mio padre gli dicevi qualcosa di buono su un partito di destra ti prendeva a calci...ihih
E faceva bene Scherzo, eh?

Per quano riguarda me, mia madre iperprotettiva, ma ormai ho imparato a trascurare le raccomandazioni eccessive.
Vecchio 23-08-2009, 06:47   #11
Esperto
L'avatar di calinero
 

Quote:
Originariamente inviata da esposizione Visualizza il messaggio
io credo che una persona che ha passato i 20 anni e che è intelligente come me non deve dare la colpa ai genitori di niente ma deve crearsi la vita da solo.
Chissa' se lo capivo prima invece di dare colpe stavo meglio..
anche perchè c'è di mezzo un complicato discorso di predisposizione genetica e il semplice stile educativo genitoriale, da solo non è sufficiente per creare il vf
quindi anche con gli autorevoli, che sono il top, può nascere il figlio vf
Vecchio 23-08-2009, 11:37   #12
Esperto
 

mia madre è una brava persona tutto sommato ma è ottusa: ha in mente una sola via, se la pensi come lei o se ti lasci convincere o se cedi almeno appartentemente allora ok, se no è guerra. non è aperta al dialogo e se la pensi diversamente allora sicuramente stai sbagliando tu perchè lei ha ragione. poi è molto attenta alle apparenze, bisogna magari fare i perfettino con gli sconosciuti quando in famiglia non funziona un cazzo, non lo concepisco. è stata iperprotettiva, fino a farmi seguire, a origliarmi le telefonate, a frugare tra le mie cose. mio padre invece è succube di mia madre, non ho ancora capito se e quanto lo sia in generale, ma nel campo educativo sicuramente lo è, difficilmente ha una sua opinione spontanea, spesso si consulta, lei è la mente, alcune volte è capitato che lei mi venisse a far la predica e lui da spalla con le mani dietro la schiena ad annuire senza dire niente, assurdo. però a lui lo stimo solo che ha una personalità poco spiccata e a livello educativo è sempre stato abbastanza distaccato. in generale ho passato un'infanzia serena, ho ricevuto amore ma spesso avevo divergenze e salutarimente ho preso delle sberle, fino a quando non sono piu stati in grado di darmele. spesso se la pensavo diversamente si venivano a creare tensioni, situazini di silenzio, di bronci, frasi del tipo "finchè non hai 18 anni fai quello che dico io" e a 18 anni "finchè abiti in questa casa fai quello che dico io", "se fai così io faccio colà", "fai come vuoi però poi non venire a chidere aiuto, perchè ho ragione io", ecc. molto spesso ci ho litigato anche pesantemente. non ho mai avuto un rapporto aperto perchè c'era una certa aspettativa nei miei confronti e la strada da seguire era quella, altre vie non erano concepite quindi inutile tentare. ora ci salutiamo, ci parliamo quando abbiamo bisogno, alle volte del piu e del meno, ma non si va oltre e mi sono rassegnato. visto che nella mia vita mi sono successe almeno un altro paio di cose pesanti e indipendenti dalla famiglia che mi hanno segnato non avevo mai dato troppo peso ai miei genitori nella formazione della mia personalità. ultimamente ho rivalutato la cosa perchè vedo che anche mio fratello piu piccolo è incasinato e solitario, quindi non puo essere un caso. con lui non ho quasi un rapporto, l'ho interrotto qualche anno fa in un momento di crisi coi miei tagliai i ponti con tutti, incomincia ad ignorare anche lui di riflesso, gravissimo errore perchè prima il rapporto era abbastanza buono, ma da allora è rimasto così e nessuno di noi due fa niente per cambiarlo. cmq nel rapporto coi genitori lui gioca secondo le regole, non lo so ma scommetterei che anche a lui gli sta stretta la situazione, ma si vede che ha visto a cosa porta alzare la cresta e non vuol ripercorrere i miei passi. bo in finale non mi sento molto legato alla mia famiglia, penso che nessuno di noi quattro farà qualcosa per cambiare la situazione che quindi penso proprio rimarrà tale. non vedo l'ora di uscire di casa
Vecchio 23-08-2009, 12:24   #13
Esperto
L'avatar di jack10
 

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Ultima modifica di jack10; 28-12-2010 a 09:12.
Vecchio 23-08-2009, 12:41   #14
Esperto
 

E' assolutamente innegabile che il comportamento dei genitori va ad influire pesantemente sul nostro carattere, specie nei primi anni di vita... e anche dopo....
Non si può discolparli, perchè farlo significa voler ostinarsi a negare la realtà secondo me, e parlo per esperienza personale. Ovviamente senza offesa per nessuno.
L'unica cosa che penso è che i genitori sono incorreggibili, e non ammetteranno mai di stare sbagliando. Proprio per questo, nell'attesa di essere autonomi e poter fare come ci pare anche stando sotto il tetto di famiglia, l'ideale è secondo me "ignorarli", che non significa cancellarli dalla propria vita, ma soltanto non dare troppo peso alle cazzate che dicono e cercare di creare la propria vita da soli, passo dopo passo... I risultati arriveranno, ed è importante evitare l'ingerenza dei genitori... perchè possono distruggere, forse inconsapevolmente, risultati sui quali abbiamo lavorato sodo.
Vecchio 23-08-2009, 12:43   #15
Esperto
 

altra cosa importante è togliersi dalla testa l'idea "io ti cambierò"!
è un'idea che non funziona con nessuno, e coi genitori trova l'apice del suo fallimento. non si riuscirà mai a cambiarli, in nessun modo, e loro resteranno sempre più fissi sulle loro posizioni. quindi lavorare da soli è l'imperativo... un imperativo che costa sudore ma che alla lunga porta soddisfazioni a vagonate.
Vecchio 23-08-2009, 12:46   #16
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ho dei genitori possessivi ,purttroppo.
Vecchio 23-08-2009, 13:03   #17
Esperto
L'avatar di ichigo
 

i miei li definirei permissivi-democratici
Vecchio 23-08-2009, 16:05   #18
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Quote:
Originariamente inviata da jack10 Visualizza il messaggio
"prima viene la scuola...lo studio...e poi tutto il resto"
Anche i miei, naturalmente.

Aggiungerei che da ciò ho tratto sempre la conclusione inconscia che i miei genitori vedessero il divertimento come qualcosa di inutile, anzi quasi come una colpa da espiare. Probabilmente non è mai stato così. Semplicemente loro vedevano male qualunque divertimento potesse essere pericoloso per l'incolumità fisica. Vabbè, dovrei parlare al presente magari.

Mio papà quando mi saluta non mi dice mai "ciao" ma "statt'accuort". -_-

Me l'ha detto anche poco fa quando sono stato a pranzo da loro. -_-

EDIT naturalmente so che hanno sempre fatto tutto in buona fede, però la loro educazione, che mi verrebbe da definire più come "non educazione", ha avuto le sue conseguenze su di me, ed anche su mio fratello. Su questo non ho dubbi.

Ultima modifica di MoonwatcherIII; 23-08-2009 a 16:31.
Vecchio 23-08-2009, 16:25   #19
Esperto
L'avatar di captainmarvel
 

stile genitoriale autoritario: la causa di questo atteggiamento dei miei è la loro ansia. Ansia se stavo troppo fuori, ansia per chi frequentavo, ansia se trascuravo lo studio, ansia per gestirmi ecc. Questo approccio educativo ha limitato le mie capacità di reagire di fronte ai torti degli altri.
Vecchio 23-08-2009, 16:36   #20
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher Visualizza il messaggio
Mio papà quando mi saluta non mi dice mai "ciao" ma "statt'accuort". -_-

Me l'ha detto anche poco fa quando sono stato a pranzo da loro. -_-
Le stesse parole che usa mia madre quando esco
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