dottorzivago

Stasera in vena di socialità mando un SMS al mio amico. Uno dei pochi amici che considero amici. L'invito ad un aperitivo, un locale carino iniziava la stagione estiva.
Lui accetta e mi dice che ci sarà anche un suo amico della comitiva che io conosco solo per nome.....mai visto prima se non di sfuggita. Dico che per me va bene nessun problema tanto siamo nella stessa barca 1:1.
Mi presento all'aperitivo e conosco il tipo.Persona tranquilla il mio amico fa' da intermediario e nelle discussioni è sempre nel mezzo ovviamente.

Dopo un po' arrivo delle loro amiche o meglio conoscenze....con il mio amico hanno molta confidenza non perché lo conoscono da tanto ,ma perché lui ha quella aurea da persona carismatica che sta simpatica a tutti e tutte.Parlano anche con l'altro ma molto meno. Fatto sta che mi fanno due domande "ma questo ragazzo è insieme a voi?" Perché me ne stavo zitto ovviamente e la seconda domanda dopo un po' che ho provato a dialogarela solita tipa mi fa' "ma tu di dove sei???" Questo perché non avendomi mai visto ed essendo della provincia li sembrava strano che avessimo amici in comune nel paesello. Comunque non c è stata risposta alla.domanda perché ero preso da altra conversazione.

Il succo del discorso:Questi (mio amico e conoscenze) non facevano altro che parlare di organizzare cene ,uscite serali e aperitivi........cosa molto difficile perché tutti avevano a sua volta i loro giri tra compleanni, addì al nubilato o celibato e battesimi,laureee e chi più ne ha più ne metta senza parlare delle chicchiere dei resoconti delle feste che hanno avuto e dei loro programmi nel week end.
Ecco.....questo è quello che avrei voluto vivere. Una vita piena di amicizie e spensieratezza. Questi sono tipi che si sono conosciuti solo frequentando il solito bar del paesello.....questo è il bello della vita di provincia ,se poi sei tagliato fuori sei veramente un alieno.

Beige

Succede anche a me. Abito in un paesello.. forse fossimo in città sarebbe diverso o forse no. Fatto sta che io x evitare ste situazioni ho smesso di uscire

E. Scrooge

Io invece una vita del genere non la vorrei mai, che noia.

claire

Bisogna accettare che, anche se si vorrebbe essere estroaperitivari, si é fatti in un altro modo. E magari, da estroversoni mancati, approfittarne per essere qualcosa di meglio.
Il carattere chiuso e poco socialaro puó essere un'occasione.

utopia?

Aperitivi cene uscite feste...gran sprechi di soldi.

Il fatto che la vita di provincia non offra altro è davvero dannoso, per la società. Lo dico da abitante di un paesino in cui gli unici locali frequentati sono i bar. Non c'è nulla di interessante per cui valga la pena investire risorse.

claire

Devo dire che le iniziative culturali o aggregative di altro tipo vengono spesso disertate, chi organizza si demotiva o comunque si fa fatica a trovare chi se ne occupa.
Non é proprio vero che non c'é nulla.

Moonwatcher

Spè ma quello sfigato...? ah no un altro.

utopia?

Se dalle mie parti ce ne fossero, significherebbe che son pessimamente pubblicizzate, perché davvero in giro non vedo cartelli/manifesti relativi a mostre / concerti di musica decente / corsi organizzati da qualche associazione / cose un minimo interessanti/utili in generale.

claire

Vabé di sicuro qualcosa c'é, poi quello che interessa é soggettivo. Magari si puó mettersi in mezzo come parte attiva e proporre.

dottorzivago

No quello sfigato non lo vedo da un bel po'. PS: è sempre single e disperato per questo, sono in contatto tramite social

La vita di provincia a me piace e non è vero che non c è niente.
Ieri per l'appunto c'era uno spettacolo teatrale,ovviamente non ho trovato nessuno per andarci ed ho ripiegato per l'aperitivo.

Loro sono casi estremi nemmeno io reggerei i loro ritmi ma una via di mezzo ci dovrebbe pur esaere

utopia?

Cosa ti fa dire "di sicuro"? Dai per scontato che tutti i paesini abbiano un attivo decente movimento di iniziativa in tal senso?
Mettermi in mezzo a cosa, poi? Alle passatelle dei vecchietti nei bar?

BackToMe

Certe volte delle iniziative sono poco pubblicizzate o non di interesse però è sempre più facile pensare o dire che non c'è nulla da fare (ovviamente a volte bisogna spostarsi) piuttosto che cercare attivamente e informarsi (dalle mie parti c'è un giornalino gratuito dove sono riportati eventi, mostre, ecc. Penso ce ne siano un po' ovunque di queste cose). Non è un'accusa verso nessuno sia chiaro, è un comportamento che mettiamo in atto più o meno tutti: non c'è niente da fare e chi organizza qualcosa poi magari si trova senza pubblico.

claire

Ho detto che ci sarà "qualcosa", non "qualcosa di interessante per utopia".
Non c'é la pro loco? Non si possono organizzare concerti? La biblioteca? La parrocchia?
Io non mi metto in mezzo a niente, ma non mi lamento di quello che organizzanoo non organizzano gli altri.
Ho un'amica che sta in un paese di 800 abitanti.

Organizza l'animazione estiva, il carnevale, serate di discussione in biblioteca, tornei di pallavolo, la sagra...
Se si é in pochi e si aspetta che altri facciano quello che ci puó comodare, si sta freschi.

utopia?

Vedete, continuate a dare per scontato che "qualcosa, che sia di tuo interesse o meno, comunque c'è" .
Dare per scontata una qualsiasi cosa basandosi sulle proprie esperienze e usando tale argomentazione per svalutare quella altrui non è molto utile né corretto in una discussione.

La proloco e la parrocchia organizzano solo eventi/festicciole per bambini, quei pochi eventi "per giovani" son puntualmente solo molesti e fastidiosi, i concerti sono solo privati e quei pochi pubblici son tenuti sempre da quelle 2/3 cover band con un minimo di visibilità in più, la biblioteca è sempre deserta, la maggior parte degli eventi anche popolari viene anno dopo anno eliminata per mancanza di abbastanza introiti o per conflitti tra le attività locali che dovrebbero presenziare.
Altro?

Winston_Smith

Beh, ma se io non trovo nulla d'interessante in quel (poco o tanto) che si fa al mio paese che faccio? Organizzo un evento che magari interessa solo a me e a nessun altro?

claire

Eh oh.
L'alternativa é lamentarsi di quello che fanno gli altri.

Peste Nera

Non ho neanche più il rimpianto di non essere uscito spesso con gli amici tanto non ne ho mai avuti e ormai non avrò neanche più occasioni per farmene. Io ero fuori da tutti i giri sociali e lo sono tuttora quindi per me ormai il discorso è chiuso, specie vedendo che razza di persone ci sono là fuori (parlo in generale).

utopia?

Le tasse alle istituzioni si pagano anche per finanziare il loro dovere a garantire un decente sviluppo e una decente diffusione di cultura e valori.
"Lamentarsi", dunque, se proprio si vuole usare questo verbo solitamente usato assieme a "polemizzare" per svalutare una recensione/considerazione negativa, è un nostro diritto.

claire

Certo ma sulle iniziative dei paesini é utopistico pensare che debba fare lo Stato, di fatto bisogna partecipare se si vuole promuovere qualcosa, senza partecipazione attiva dei singoli in modo volontario non si fa nulla da nessuna parte. So perché conosco da vicino diverse persone attive nelle cose dei paesi, spesso si fanno il mazzo senza avere riscontri, sono andata a un incontro serale sulla salute, c'ero io e 4 anziani, mentre il giorno dopo il pranzo del baccalà con tombola era pieno di gente, organizzare cose culturali nei paesi é faticoso, non mi pare giusto dire che non si fa nulla, quello che si fa viene spesso disertato. Ma chi ci prova c'é. E a volte funziona. Ma se si aspetta "lo Stato", ciao.

utopia?

"Un incontro serale sulla salute", "io e 4 anziani", ecco vedi prendiamo questo esempio da te citato.
Era ben pubblicizzato? Erano presentate argomentazioni di interesse generale e non troppo specifico? C'era possibilità di assistere tranquillamente per i più giovani, senza il rischio di beccarsi quelle occhiatacce che di solito i vecchietti lanciano a quelli con non abbastanza anni per ottenere un minimo di loro rispetto?
Anche il contesto è da considerare, non solo il poter dire "ecco qualcosa si è fatto se non ci sarà partecipazione colpa vostra".