Ciao a tutti, ho preso la decisione di iscrivermi al forum perché leggendovi mi si è riaccesa la speranza di essere capita.
Premetto che ho avuto la cosiddetta "infanzia difficile" sia in famiglia che con i coetanei, ma che stranamente questo sta iniziando a diventare un problema dai 25 anni ad adesso, che ho superato la trentina.
Fino a pochi anni fa, vivevo felicemente nella solitudine, godendomela a pieno, riempiendola di hobbies, libri sui quali fantasticare, notti passate sotto le stelle a godere del silenzio, quando il mondo finalmente sembrava solo mio.
Nonostante molti mi definissero asociale, non mi rendevo ancora conto di avere un problema.
Ma adesso che si è accentuato con l'età, è diventato più evidente, perché "strano" ed infantile, faccio un esempio: se sono con persone che considero "ok", riesco ad essere simpatica e spumeggiante, sprizzo felicità a non finire, ho la parlantina sciolta e la battuta pronta, ma basta che ci sia anche solo una persona che mi ha deluso, o che non mi piace, o che sta in silenzio e non si espone, che la percepisco come giudicante, e a quel punto sfioro il mutismo anche per una serata intera, anche perché se provo a parlare, balbetto o mi si bloccano le parole in gola, insomma, faccio la figura dell'idiota.
Dopo episodi simili, torno a casa frustrata, per aver sprecato una piacevole occasione di interagire con gli altri a causa delle mie paranoie, e spesso continuo a rimuginare anche nei giorni dopo, senza sapere se odio più l'esistenza di persone che non mi piacciono, o me stessa, così infantile e ostinata nel ripetere sempre gli stessi errori, nonostante ormai abbia capito che nessuno, a quest'età, impegna tutte le sue energie solo per odiarti e giudicarti, come invece succedeva quando era piccolo e non aveva altri problemi più importanti.
La cosa più grave, è che in questi ultimi mesi sto iniziando ad avere questi stessi atteggiamenti/blocchi, anche a lavoro, e questo lo considero inaccettabile.
Ho notato che quando perdo la stima per qualcuno, perdo anche ogni insicurezza nei suoi confronti, e questo mi ha portato a concludere che i miei blocchi siano causati da un grave senso di inferiorità.
Concludendo, sono arrivata ad un punto della mia esistenza, nel quale non posso più sopportare questa continuo tornare sui miei piccoli problemi, mi distolgono da problemi più grandi, e perdo il focus su interi pezzi di vita miei e delle poche persone che amo.
Sono qui, perché ho deciso di provare a spazzare via queste inutili seghe mentali una volta per tutte, andando in un centro specializzato sulla fobia sociale, e mi piacerebbe trovare uno stilmolo ed una controparte al mio percorso, in voi.
Spero di ritrovarvi presto!
Kivala