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17-04-2016, 22:20
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Ultima modifica di cancellato16760; 18-04-2016 a 01:06.
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17-04-2016, 22:25
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Ma dici sentimentalmente,o per questioni economiche?
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17-04-2016, 23:04
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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Ecco, questo è l'unico problema che non ho mai avuto. Ho sfanculato mia madre (e fratellastro) a 18 anni, non l'ho mai sopportata e quando me ne sono andata (a casa di mio padre) è stato un enorme sollievo. Nessuna mancanza, nè subito, nè negli anni successivi.
Mio padre, l'ho sopportato un anno, mi sentivo prigioniera e sono andata finalmente a vivere da sola. Avevo 19 anni. Nessun ripensamento/mancanza/altro neanche qui.
Adesso, cioè 20 anni dopo, i rapporti con mio padre sono migliorati, ma se ci fosse anche la benchè minima ipotesi di tornare a vivere in famiglia per *motivo a caso*, impazzirei del tutto e ci sarebbe un netto peggioramento della mia situazione psicologica.
Devo solo scegliere il male minore tra lavoro e famiglia.
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17-04-2016, 23:07
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
No, è prettamente una questione pratica, le 40 ore lavorative + la gestione della casa mi manderebbero in tilt, non avrei più tempo per me
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A meno che tu non sia un ossessivo maniacale di ordine e pulizia, si può tranquillamente lavorare e mantenere la casa decentemente.
Vuoi mettere la tranquillità di tornare a casa e stare solo, gestire le tue cose coi tuoi tempi, senza pressioni, senza urla e voci, senza nessuno che ti dica quello che devi fare e quando lo devi fare?
Non tornerei indietro nemmeno se mi pagassero.
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17-04-2016, 23:28
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,042
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
A meno che tu non sia un ossessivo maniacale di ordine e pulizia, si può tranquillamente lavorare e mantenere la casa decentemente.
Vuoi mettere la tranquillità di tornare a casa e stare solo, gestire le tue cose coi tuoi tempi, senza pressioni, senza urla e voci, senza nessuno che ti dica quello che devi fare e quando lo devi fare?
Non tornerei indietro nemmeno se mi pagassero.
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no, non mi piace vivere come in un campo nomadi, ma neanche sono ossessivo della pulizia.. se poi c'è qualcuno di Roma che vuole venire a dare una pulita ogni tanto meglio ancora
Ma a me nessuno dice quello che devo fare, urla non ce ne sono, voci non gradite magari si, televisione.. ste cose così. La cosa bella è che a casa mia non viene mai nessuno , sennò già me ne sarei andato. Si sta bene, ma certo la libertà non è totale, ovvio. Anche per questo farò il passo.
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17-04-2016, 23:30
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,756
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Potrei emigrare e cercare lavoro altrove e cosí provare a staccarmi dalla famiglia e magari provare a formarne una mia ma non è facile. Non ci sto male con i miei genitori e vivo l'allontanamento con molto senso di colpa. Non credo riuscirò mai a staccarmi.
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17-04-2016, 23:35
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,345
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NON MI STACCO...anche se vivo lontano..
la mamma è sempre la mamma...sono un mammone a distanza...
ma nel mio caso non l'ho mai avuta..
lei ha sempre voluto questo distacco.
io non capivo.
mi sentivo un abbandonato..
beh..
qualche abbraccio in piu e bacio lo avrei voluto...
...
un momento...
mi ritrovo mammone...ma in stato di regressione dovuto alla solitudine piu profonda unitab a disagio psicologico....e loro...siamo noi tuoi genitori i tuoi migliori amici..per un po mi hanno sostenuto...non avevo piu altro..ma stessi bene...un altra storia...
...
ora sto abbastanza bene(spero duri...
la sento ma non per parlarle dei miei problemi
la sento con il paicere di sentirla e un giusto distacco...
...
quando mi stacco io...lei fa la mammona...
eh
ma allora ditelo qua non ci trovaimo mai?
come ci si deve rapportare?
ho sempre avuto problemi con i rapporti,con lo stabilirne le giuste distanze..
...
non lo so..
...
la mamma è sempre la mamma anche a 50 anni ...fino a un certo punto però.
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17-04-2016, 23:57
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,345
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Quote:
Originariamente inviata da Ligure Asociale
Più che felice di averli "abbandonati" già da qualche anno.
Voglio bene a loro, ma li preferisco a 200km di distanza.
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La distanza migliora i rapporti...niente litigi...libertà...e quando ci si vede,è bello...meno ci si vede ...e piu bello è....direi che se stai male e hai bisogno non vale...
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18-04-2016, 00:30
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Ecco, questo è l'unico problema che non ho mai avuto. Ho sfanculato mia madre (e fratellastro) a 18 anni, non l'ho mai sopportata e quando me ne sono andata (a casa di mio padre) è stato un enorme sollievo. Nessuna mancanza, nè subito, nè negli anni successivi.
Mio padre, l'ho sopportato un anno, mi sentivo prigioniera e sono andata finalmente a vivere da sola. Avevo 19 anni. Nessun ripensamento/mancanza/altro neanche qui.
Adesso, cioè 20 anni dopo, i rapporti con mio padre sono migliorati, ma se ci fosse anche la benchè minima ipotesi di tornare a vivere in famiglia per *motivo a caso*, impazzirei del tutto e ci sarebbe un netto peggioramento della mia situazione psicologica.
Devo solo scegliere il male minore tra lavoro e famiglia.
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Vorrei avere le tue palle e sfancularli anche io. Ma non ho un lavoro, e non so se riuscirò anche solo a cercarlo per come sto ora.
E poi come l'autore del post, avendo anche pochi amici e niente ragazzo, la mia famiglia per me è quasi tutto. Ne sono praticamente dipendente a livello emotivo. E loro sono pure brave persone. Ma, troppo chiuse e opprimenti!
Ho saltato l'adolescenza e il divertimento all'università, per non farli mai preoccioare.
Ora sono ancora oppressa, senza esperienze né amicizie importanti.
Mi viene da dare la testa al muro.
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18-04-2016, 00:43
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,582
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Io non ho ancora 30 anni, mi ci sto avvicinando, ma vivo da solo e lontano (1000km) da casa da circa 2 anni.
Da un lato ho dimostrato a me stesso di potermi staccare dal nido e farcela benissimo da solo. Dall'altro, questa lontananza mi ha fatto emergere ancora di più l'attaccamento verso la mia famiglia.
In certi momenti la nostalgia è molto forte e, quando torno a casa per qualche giorno, desidero trascorere più tempo possibile con i miei genitori.
Inoltre, mi sono reso conto che non potrei sostenere una tale distanza per sempre. Magari vivere da solo si, ma ad una distanza tale da poterci vedere tutte le settimane.
Penso anch'io che questo forte attaccamento sia in parte dovuto alla mancanza di una ragazza, di una famiglia creata da me.
Attualmente la mia famiglia è la cosa più importante che ho... so che non mi staccherò mai (e non voglio assolutamente), ma credo che con una persona a fianco, si possa trovare un migliore equilibrio.
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18-04-2016, 00:45
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Vorrei avere le tue palle e sfancularli anche io.
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Era questione di sopravvivenza, più che altro.
Sarei impazzita se avessi vissuto con i miei qualche anno in più. Per "fortuna" mi avevano obbligato ad andare a lavorare, quindi potevo permettermelo.
Vivere in famiglia e lavorare insieme non è contemplato per me, posso essere prigioniera solo in parte.
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18-04-2016, 01:05
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Ringrazio tutti per le risposte e cancello il post di apertura che ho scritto in un momento particolare.
Ho degli sbalzi d'umore e a volte ho sentimenti che vorrebbero impedirmi di riuscire a staccarmi dalla famiglia, ma sono legati anche ad una certa passività e arrendevolezza. Ma so che devo farlo,almeno lavorativamente, e quando mi riprendo sono pure felice all'idea.
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12-11-2016, 22:05
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 749
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= L'inizio della pace.
Ci sto provando dai diciotto anni, se non ci sono ancora riuscita è solo per una questione economica... Prima, pensandoci, capitava alle volte di ritrovarmi ingabbiata dai sensi di colpa, ma ora più vado avanti più sono determinata e operosa.
Il giorno in cui mi libererò da loro sarà una vera festa e senz'altro un punto di rottura ulteriore col passato
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