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21-08-2010, 07:23
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#41
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da notime
recupera solo il tuo benessere, e trovati una persona che quell'amore, che è una cosa preziosa, lo possa custodire e coltivare, così che viva di vita propria.
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RAGÀ, È ARRIVATO ER POETA
Comunque, Dedalus ha ragione da vendere.
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Lasciate perdere Wittgentstein, Nietzsche, Cioran e compagnia cantante.
A furia di impietosirci sulle disgrazie degli eroi dei romanzi finiamo per compiangere eccessivamente le nostre.
Statemi buoni, giovini.
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Ultima modifica di barclay; 21-08-2010 a 07:49.
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21-08-2010, 10:22
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#42
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,725
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
scusate ho cancellato il messaggio di prima per sbaglio >_>
trovo una citazione molto bella, dice
"è meglio essere protagonisti della propria tragedia che spettatori della propria vita"
Credo che dica molto: la sofferenza che ti da la prima situazione tutto sommato non è del tutto negativa, ti senti partecipe, presente soffri ma vivi!
La seconda situazione è molto più brutta perchè è come se non esistessi, sei morto, invisibile. Entrambe ti portano a riflettere ma se nel primo caso puoi far partecipe agli altri quello che senti, ti puoi far capire, puoi comunicare nella seconda ti senti impotente e solo, fai tanti pensieri ma ti senti frustrato perchè devi lasciarli dentro di te.
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Mi sembra una frase pro-consumismo. Chi è spettatore della propria vita che cosa fa? Non credo che si riferisce a uno che sta sempre a letto e parla di gossip. Probabilmente spettatore è colui che fa un lavoro normale, ha una vita sobria e priva di colpi di scena; la routine è sempre quella, come per molti di noi. Tutto ruota intorno al significato di spettatore della propria vita.
Vasco Rossi diceva:
VOGLIO UNA VITA MALEDUCATA DI QUELLE VITE FATTE FATTE COSI'
VOGLIO UNA VITA CHE SE NE FREGA CHE SE NE FREGA DI TUTTO SI'
VOGLIO UNA VITA CHE NON E' MAI TARDI DI QUELLE CHE NON DORMO MAI
VOGLIO UNA VITA DI QUELLE CHE NON SI SA MAI
E POI CI TROVEREMO COME LE STAR A BERE DEL WHISKY AL ROXY BAR
O FORSE NON C'INCONTREREMO MAI
OGNUNO A RINCORRERE I SUOI GUAI
OGNUNO COL SUO VIAGGIO OGNUNO DIVERSO
E OGNUNO IN FONDO PERSO DENTRO I CAZZI SUOI
VOGLIO UNA VITA SPERICOLATA
VOGLIO UNA VITA COME QUELLE DEI FILM
VOGLIO UNA VITA ESAGERATA
VOGLIO UNA VITA COME STEVE MCQUEEN
VOGLIO UNA VITA CHE NON E' MAI TARDI DI QUELLE CHE NON DORMI MAI
VOGLIO UNA VITA, LA VOGLIO PIENA DI GUAI
Si dice che questa canzone sia diventata una specie di inno per le giovani generazioni di quell'epoca; però voglio proprio sapere quanti hanno seguito questo modello.
Se uno è un esaltato farà la vita da esaltato, se uno non vuole uscire e entrare continuamente dalla galera proverà a vivere legalmente, se uno s'innamora di una e la ama anche dopo, probabilmente tenderà ad essergli fedele ed a rinunciare ai propositi di seduttore seriale. Le soap operas spingono molte a desiderare tira e molla e inciuci vari, ma alla fine sono sempre i sentimenti quelli che fanno la differenza: se uno non piace non piace, se uno piace piace.
Quindi il mio messaggio è di non dare retta a quella frase, porta solo ad estrovertirti senza uno scopo.
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21-08-2010, 12:07
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#43
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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l'ultimo di Vasco dice esattamente il contrario. il che è significativo.
"non si può fare quello che si vuole"
"non si può spingere sempre sull'acceleratore"
ecc ecc.
la saggezza viene con gli anni, evidentemente.
il problema di fondo è caricare la vita di un significato più grande di quello che ha,
o di attribuirgliene uno in base al paragone con gli altri.
tutti vorrebbero vivere la vita di Hemingway, ma pochi si soffermano sul fatto che Hemingway non è famoso per aver fatto la guerra civile spagnola, ma per essere stato un grandissimo scrittore (e non tutti quelli che han fatto la guerra son diventati scrittori
così importanti).
avere uno slancio verso il rischio va bene, ma ci deve essere sempre uno scopo. un significato. qualcosa di profondo.
l'inno dell'epoca era un inno al consumismo (giusta la considerazione di WLM), un nutrirsi di emozioni forti perché ci si sente vuoti dentro.
la fortuna dei geek e dei nerd è questa, per quanti problemi hanno di natura sociale, gli interessi gli riempiono la vita. in questo mi son sempre sentito fortunato.
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21-08-2010, 13:28
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#44
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Avanzato
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: nei giardini che nessuno sa
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Mi sembra una frase pro-consumismo. Chi è spettatore della propria vita che cosa fa? Non credo che si riferisce a uno che sta sempre a letto e parla di gossip. Probabilmente spettatore è colui che fa un lavoro normale, ha una vita sobria e priva di colpi di scena; la routine è sempre quella, come per molti di noi. Tutto ruota intorno al significato di spettatore della propria vita.
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chi è spettatore della propria vita è qualcuno a cui non capitano cose particolarmente brutte ma soffre perchè è come se non vivesse! che non fa mai quello che gli piace, che osserva gli altri vivere e lui sta sempre fermo immobile. Si può essere protagonisti della propia vita o della propia gioia e questo è il massimo ovviamente. Ma tra l'essere protagonisti della propia tragedia e spettatori è di gran lunga meglio la prima secondo ma. Perchè quando ti ritrovi ad essere solo spettatore la vita non ha senso! guardi e basta, muori dentro.
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21-08-2010, 15:29
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#45
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
chi è spettatore della propria vita è qualcuno a cui non capitano cose particolarmente brutte ma soffre perchè è come se non vivesse! che non fa mai quello che gli piace, che osserva gli altri vivere e lui sta sempre fermo immobile. Si può essere protagonisti della propia vita o della propia gioia e questo è il massimo ovviamente. Ma tra l'essere protagonisti della propia tragedia e spettatori è di gran lunga meglio la prima secondo ma. Perchè quando ti ritrovi ad essere solo spettatore la vita non ha senso! guardi e basta, muori dentro.
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cosa vuol dire "non-vivesse"?
vivere è fare quello che piace?
qua dentro non mi pare che ci sia gente che evita di fare attività
piacevoli.
vorrei degli esempi. scritto così il post sembra un libro di Fabio Volo.
e non è un complimento.
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21-08-2010, 17:42
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 959
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scusa ma nel tuo caso la tragedia quale sarebbe?
@stone: se fosse per te questo forum non esisterebbe perché i suoi membri avrebbero già partecipato a dieci tipi diversi di suicidi di massa. E comunque il faccione giallo che avevi prima come avatar era più gradevole, non lo potresti rimettere?
cheers
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21-08-2010, 17:45
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#47
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Avanzato
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: nei giardini che nessuno sa
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
cosa vuol dire "non-vivesse"?
vivere è fare quello che piace?
qua dentro non mi pare che ci sia gente che evita di fare attività
piacevoli.
vorrei degli esempi. scritto così il post sembra un libro di Fabio Volo.
e non è un complimento.
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Io non volevo parlare delle persone qua dentro. Ho solo riportato un aforisma di Oscar Willde che mi è sempre piaciuto. Una vita non vissuta secondo me è priva di sentimenti, emozioni, una vita piatta. Io sento spesso di non vivere. Scusami se non sono abbastanza intelligente o filosofica magari, non era mia intenzione esserlo.
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21-08-2010, 17:54
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#48
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,118
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mah, tra l'essere protagonista della vita soffrendo ed essere spettatore passivo, non saprei cosa scegliere, in quanto nessuna delle due strade porta poi alla vera realizzazione e alla vera libertà personale.
Per me non siamo nati per soffrire, nè in amore nè in nessun altro ambito, ma siamo noi spesso a tirarci la zappa sui piedi (consciamente o no), e la sofferenza ci è utile solo se c'insegna qualcosa e ci fa maturare emotivamente (e aggiungerei spiritualmente)...
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21-08-2010, 17:56
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#49
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Avanzato
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: nei giardini che nessuno sa
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Robedain
mah, tra l'essere protagonista della vita soffrendo ed essere spettatore passivo, non saprei cosa scegliere, in quanto nessuna delle due strade porta poi alla vera realizzazione e alla vera libertà personale.
Per me non siamo nati per soffrire, nè in amore nè in nessun altro ambito, ma siamo noi spesso a tirarci la zappa sui piedi (consciamente o no), e la sofferenza ci è utile solo se c'insegna qualcosa e ci fa maturare emotivamente (e aggiungerei spiritualmente)...
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Sicuramente si penso che in molti ci sia un minimo di istinto masochista.
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21-08-2010, 18:10
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#50
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,118
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
Sicuramente si penso che in molti ci sia un minimo di istinto masochista.
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E' che non sappiamo e non abbiamo imparato a usare bene la nostra mente, cioè i nostri pensieri, e la nostra emotività, ed è quello che ci frega nella vita (spec. i fobici e coloro che hanno vari tipi di problemi sociali)...
Siamo vittime dei nostri pensieri incessanti e delle nostre incontrollate emozioni, che ci spingono a comportamenti che non vorremmo e di cui poi ci pentiamo...
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21-08-2010, 18:31
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#51
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Avanzato
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: nei giardini che nessuno sa
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Robedain
E' che non sappiamo e non abbiamo imparato a usare bene la nostra mente, cioè i nostri pensieri, e la nostra emotività, ed è quello che ci frega nella vita (spec. i fobici e coloro che hanno vari tipi di problemi sociali)...
Siamo vittime dei nostri pensieri incessanti e delle nostre incontrollate emozioni, che ci spingono a comportamenti che non vorremmo e di cui poi ci pentiamo...
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è vero tutti i pensieri, complessi, paranoie che ci facciamo ci portano a rovinare tutto ciò che potrebbe darci un pò di serenità. A me capita spesso, quando arriva qualcosa che so potrebbe aiutarmi e che ho sempre desiderato faccio di tutto per distruggerla. Per poi, immancabilmente, dirmi quanto sono stata cretina.
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21-08-2010, 19:08
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#52
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
è vero tutti i pensieri, complessi, paranoie che ci facciamo ci portano a rovinare tutto ciò che potrebbe darci un pò di serenità. A me capita spesso, quando arriva qualcosa che so potrebbe aiutarmi e che ho sempre desiderato faccio di tutto per distruggerla. Per poi, immancabilmente, dirmi quanto sono stata cretina.
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ma fa parte di quello che siamo.
non dico il masochismo, ma i pensieri e le paranoie si.
siamo introspettivi e lo saremo sempre.
o cominciamo a prendere quanto di buono c'è in quest'aspetto o saremo
sempre degli invidiosi che si struggono per assomigliare agli altri.
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21-08-2010, 19:09
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#53
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
Una vita non vissuta secondo me è priva di sentimenti, emozioni, una vita piatta. Io sento spesso di non vivere.
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consolati. è probabile che tu sia messa cmq meglio della maggioranza delle persone indaffarate.
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21-08-2010, 19:14
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#54
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 1,293
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
La seconda situazione è molto più brutta perchè è come se non esistessi, sei morto, invisibile. Entrambe ti portano a riflettere ma se nel primo caso puoi far partecipe agli altri quello che senti, ti puoi far capire, puoi comunicare nella seconda ti senti impotente e solo, fai tanti pensieri ma ti senti frustrato perchè devi lasciarli dentro di te.
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
è vero tutti i pensieri, complessi, paranoie che ci facciamo ci portano a rovinare tutto ciò che potrebbe darci un pò di serenità. A me capita spesso, quando arriva qualcosa che so potrebbe aiutarmi e che ho sempre desiderato faccio di tutto per distruggerla. Per poi, immancabilmente, dirmi quanto sono stata cretina.
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Già.....
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21-08-2010, 19:31
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#55
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da notime
@stone: se fosse per te questo forum non esisterebbe perché i suoi membri avrebbero già partecipato a dieci tipi diversi di suicidi di massa. E comunque il faccione giallo che avevi prima come avatar era più gradevole, non lo potresti rimettere?
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Io scherzo e tu reagisci così?
Quote:
REGOLE GENERALI FORUM
- insulti, diffamazioni, ingiurie personali verso altri utenti;
[…]
Leggete bene ogni regola e sappiate che ogni violazione sarà punità senza preavvisi:
La pena per violazioni di qualsiasi di queste regole (tranne disguidi su sezioni offtopic) è la sospenzione dell'account per 72 ore
Al SECONDO richiamo cè il BAN dal sito
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P.S. - Ti diffido fin d'ora dal contattarmi in privato.
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Ultima modifica di barclay; 21-08-2010 a 19:40.
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21-08-2010, 21:01
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#56
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 651
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
A furia di impietosirci sulle disgrazie degli eroi dei romanzi finiamo per compiangere eccessivamente le nostre.
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Dedalus se mi togli gli eroi dei romanzi rimango con ben poca compagnia: mi riscaldano il cuore, anche se per poco.
Meglio correre il rischio di diventare un Chisciotte o una Bovary piuttosto che altro...
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21-08-2010, 21:24
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#57
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,725
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
chi è spettatore della propria vita è qualcuno a cui non capitano cose particolarmente brutte ma soffre perchè è come se non vivesse! che non fa mai quello che gli piace, che osserva gli altri vivere e lui sta sempre fermo immobile. Si può essere protagonisti della propia vita o della propia gioia e questo è il massimo ovviamente. Ma tra l'essere protagonisti della propria tragedia e spettatori è di gran lunga meglio la prima secondo ma. Perchè quando ti ritrovi ad essere solo spettatore la vita non ha senso! guardi e basta, muori dentro.
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Ma che cosa intendi per "vivere"? Non capisco la differenza tra vivere e non vivere.
Non fa mai quello che gli piace --> è sfortunato, non è mica morto; poi io credo che ognuno di noi, qualche volta, decide di fare ciò che gradisce fare, non sempre ma almeno tutte le volte che può
Osserva gli altri vivere --> ti riferisci al gossip? parlare degli altri lo fanno tutti; se uno è sentimentalmente serio e sta a contatto con persone che emulano Beautiful, mi pare normale che costui parli di loro e delle loro vicende, ma questo non significa che non vive;
Sta sempre fermo immobile --> ma che cosa significa? l'immobilismo è ciò che cercano le donne in un uomo, uno maturo, che non cambia, che è un punto di riferimento.
E poi vorrei sapere che cosa s'intende per "tragedia".
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21-08-2010, 21:43
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#58
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Avanzato
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: nei giardini che nessuno sa
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Ma che cosa intendi per "vivere"? Non capisco la differenza tra vivere e non vivere.
Non fa mai quello che gli piace --> è sfortunato, non è mica morto; poi io credo che ognuno di noi, qualche volta, decide di fare ciò che gradisce fare, non sempre ma almeno tutte le volte che può
Osserva gli altri vivere --> ti riferisci al gossip? parlare degli altri lo fanno tutti; se uno è sentimentalmente serio e sta a contatto con persone che emulano Beautiful, mi pare normale che costui parli di loro e delle loro vicende, ma questo non significa che non vive;
Sta sempre fermo immobile --> ma che cosa significa? l'immobilismo è ciò che cercano le donne in un uomo, uno maturo, che non cambia, che è un punto di riferimento.
E poi vorrei sapere che cosa s'intende per "tragedia".
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Non avere passioni, sentimenti forti emozioni questo intendo, come ho già detto.
Hemm non mi riferisco al gossip ma all'essere spettatori della vita degli altri, non riuscendo a fare le cose che fanno, non riuscire ad inserirsi.
E per essere immobili intendo stare sempre fermo in un angolo, distante da tutto e da tutti, non riuscire a prende l'iniziativa, a dire ciò che si pensa, a far partecipi gli altri delle propie idee, non essere mai se stessi.
che hai capito? XD XD
E' un pò difficile spiegarlo in 2 parole però pensavo fosse abbastanza chiaro perchè credo siano problemi che riguardano molti qua.
Tragedia?
Per esempio una mia ex compagna di classe aveva molti poblemi soffriva sopratutto di attacchi di panico. Lei scoppiava a piangere anche durante le lezioni. Tutti sapevano dei suoi problemi, aveva molti amici che gli stavano vicino, si sfogava con tutti. Rendeva partecipe agli altri del propio dolore. E' riuscita anche a diventare affascinante propio grazie a questo.
Questo voglio dire, lei soffriva e molto ma era la protagonista della propia "tragedia".
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21-08-2010, 21:54
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#59
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,725
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
Non avere passioni, sentimenti forti emozioni questo intendo, come ho già detto.
Hemm non mi riferisco al gossip ma all'essere spettatori della vita degli altri, non riuscendo a fare le cose che fanno, non riuscire ad inserirsi.
E per essere immobili intendo stare sempre fermo in un angolo, distante da tutto e da tutti, non riuscire a prende l'iniziativa, a dire ciò che si pensa, a far partecipi gli altri delle propie idee, non essere mai se stessi.
che hai capito? XD XD
E' un pò difficile spiegarlo in 2 parole però pensavo fosse abbastanza chiaro perchè credo siano problemi che riguardano molti qua.
Tragedia?
Per esempio una mia ex compagna di classe aveva molti poblemi soffriva sopratutto di attacchi di panico. Lei scoppiava a piangere anche durante le lezioni. Tutti sapevano dei suoi problemi, aveva molti amici che gli stavano vicino, si sfogava con tutti. Rendeva partecipe agli altri del propio dolore. E' riuscita anche a diventare affascinante propio grazie a questo.
Questo voglio dire, lei soffriva e molto ma era la protagonista della propia "tragedia".
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Mi pare una critica all'introversione e all'introvertimento. Credo sottovaluti ancora, com'è normale che sia, i valori introversi.
Ti consiglio questo libro: http://www.francoangeli.it/Ricerca/S...eLibro=239.163
Riguardo la tua amica, era diventata affascinante aiutata dal fatto che sia donna e credo anche carina (ho indovinato?).
Tu pensi che se fossi stato io a soffrire di attacchi di panico, a piangere in classe, a parlare dei miei problemi e del mio dolore e sfogarmi con le mie compagne, sarei risultato affascinante?
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Ultima modifica di Warlordmaniac; 21-08-2010 a 22:14.
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21-08-2010, 21:56
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#60
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da elie93
Non avere passioni, sentimenti forti emozioni questo intendo, come ho già detto.
Hemm non mi riferisco al gossip ma all'essere spettatori della vita degli altri, non riuscendo a fare le cose che fanno, non riuscire ad inserirsi.
E per essere immobili intendo stare sempre fermo in un angolo, distante da tutto e da tutti, non riuscire a prende l'iniziativa, a dire ciò che si pensa, a far partecipi gli altri delle propie idee, non essere mai se stessi.
che hai capito? XD XD
E' un pò difficile spiegarlo in 2 parole però pensavo fosse abbastanza chiaro perchè credo siano problemi che riguardano molti qua.
Tragedia?
Per esempio una mia ex compagna di classe aveva molti poblemi soffriva sopratutto di attacchi di panico. Lei scoppiava a piangere anche durante le lezioni. Tutti sapevano dei suoi problemi, aveva molti amici che gli stavano vicino, si sfogava con tutti. Rendeva partecipe agli altri del propio dolore. E' riuscita anche a diventare affascinante propio grazie a questo.
Questo voglio dire, lei soffriva e molto ma era la protagonista della propia "tragedia".
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Nell'aforisma si parlava di essere spettatori della propria vita, non di quella degli altri, secondo me vuol dire non esserne gli artefici , piuttosto che non vivere parlerei di "lasciarsi vivere", essere in balia di tutto e tutti senza avere un minimo controllo, limitandosi a considerare la vita come un periodo in cui si accumulano cose, ricordi, emozioni e nient'altro, senza provare ad averne un minimo controllo, senza essere un minimo "creativi" della propria esistenza.
Essere protagonist vuol dire decidere in primapersona, porsi obiettivi lottare per raggiungerli, magari non farcela, crollare (tra l'altro mi sembra che l'aforisma sia riferito ad una tragedia di Shakespeare, tipo Amleto) ma sentire il pulsare di una vita "vissuta"nelle vene, senza troppi rimpianti e occasioni perse per paura di "scendere in campo".
In entrambi i casi si soffre, nel secondo(cioè da spettatori) probabilmente per tutta la vita, nel primo ci si tuffa a capofitto dentro se stessi, si vedono i mostri, magari non si riemerge più ma almeno ci si è provato, qualche esperienza significativa la abbiamo vissuta.
P.S nelle tragedie c'è anche la catarsi...
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Ultima modifica di Myway; 21-08-2010 a 22:30.
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