Ciao sono un 45nne adolescente piu ke timido, direi "bloccato" nell' intraprensere relazioni.Le situazioni in cui si e' costretti a passare sotto l occhio giudicante degli altri sono il mio punto debole.Ma penso siano inevitabili e non ben accette un per tutti(tranne che per gli estroversi).Mia speranza e' rispecchiarmi in anime ke conoscono questo disagio e dal soffrire hanno tratto i valori del rispetto profondo per l altro e la solidarieta' sincera.Celibe senza prole e lavoratore occasionale laddove la situazione non sia troppo sfavorevole.Porto estrema considerazione degli altri,ke predispone per certi versi, ad attese idealistike e ad ..ovvie.. delusioni.Con l accumularsi dell esperienza e delle fregature sociali, tollero sempre meno la cialtroneria e la disonesta intellettuale.E l'ipocrisia interessata. La cosa sublime della vita e' solo una:ritrovarsi rispekkkiati nelle attese e nelle sofferenze di un altra anima.Cosa raramente realizzabile a causa dei nostri gusci esteriori...