Marco Russo

Da quando ho deciso di affrontare a testa alta i problemi della mia vita, ho iniziato a fare un po' di controlli.

Ora devo solo attendere che mi diano i risultati di alcuni test di laboratorio. E mi trovo diviso tra due desideri agli antipodi fra loro: da una parte ovviamente vorrei non aver nulla.
Dall'altra vorrei che da questi esami risultasse qualche anomalia.

Immagino che molti di voi avranno ben presente la frustrazione di riconoscersi in diverse e variegate sintomatologie, senza riuscire a definirne una causa: magari parlarne coi medici, che vi danno dell'ipocondriaco o dicono semplicemente che avete troppa fantasia. D'altronde lo so che non basta leggere wikipedia per diagnosticarsi dei problemi, ma se non ne vengono a capo i professoroni cosa devo fare io, rassegnarmi?

Beh davvero spero tanto che al ritiro del referto, e alla successiva visita di controllo, verrà fuori che c'ho un qualche malanno, che si possa curare, non mi interessa come, con delle pillole, con un intervento chirurgico, bevendo acqua e facendo tanta plin plin... qualsiasi cosa, purché ci sia qualcosa di concreto da fare.

(in questo momento la mia fiducia verso la psicoterapia è pari a zero.)

bunker

sò anni che spero in qualche malattia grave

Wrong

Per favore non dite così

lauretum

Ma che ca..o ve dice la testa...

very90

Ma tu vuoi che ti venga diagnosticato qualche malanno curabile perché senti di avere qualcosa che non va e quindi vorresti qualcosa di curabile? Invece che non far uscire nulla e quindi rimanere in questo stato? Oppure hai fatto tutt'altro ragionamento?

Per quanto mi riguarda mi è capitato di sperare in malattie quando la sofferenza era davvero tanta. Tuttavia per me sono stati periodi e pensieri provvisori che, tornata la lucidità, per fortuna sono scomparsi.
Per quanto riguarda gli esiti degli esami invece ho il terrore che possa uscir fuori che non va, tant'é che tendo ad evitare a priori esami e controlli, anche quando sarebbe opportuno farli

bunker

mica vado dallo psichiatra perchè mi piace

Marco Russo

sì è proprio questo. Vedi io ad esempio sono un tecnico informatico. Se un computer ha dei problemi parto da un componente, chennesò, l'hard disk, e vado sistematicamente ad esclusione finché non trovo qualcosa.
Se non c'è uno dei componenti che mi dà problemi, venire a capo della "sintomatologia" è un casino! Bisogna iniziare a valutare le incompatibilità, fare tutte le permutazioni possibili, e sperare di capire almeno cosa c'è che fa problemi (capire il perché è troppo...).

Mi sento allo stesso modo. Vorrei che qualcuno mi dicesse "ah ma c'hai questo malanno qua, non lo sapevi? ecco perché sei sempre così stanco. Toh prendi questa ricetta una pillola al mattino una alla sera e vedrai che tutto andrà bene".

capisco cosa voglia dire, ma per fortuna quel periodo è lontano anni. Ora sto risolvendo gli strascichi.

Wrong

Pensate che non ci sono solo malattie mortali ma anche malattie che ti rovinano la vita ma ti fanno vivere fino a 80 anni magari paralizzati. Vi andrebbe bene così?

Marco Russo

no, io ho in mente una cosa ben specifica, per cui ho fatto dei controlli.

barclay

Idem, purché mi provochi una morte rapidissima.

bunker

inconsciamente è quello che desidero

Ishtar

Come al solito, la pensiamo alla stessa maniera....

barclay

Desideri di morte a parte, direi che è proprio il mio caso: quando si ha una malattia fisica i medici sono in grado di quantificare le probabilità di successo, in psicoterapia invece è una questione di fede

lizbon

io quando leggo ste cose mi inc...zzo proprio, evidentemente non sapete cosa significa avere una malattia o non avete avuto a che fare con qualcuno che sta male
l'unica attenuante che ti posso dare è che speri in una malattia curabile, anche se non mi sembra cmq particolarmente ragionevole come cosa

Wrong

Ti quoto Lizbon. Non sai quanto ti capisco

lizbon

finchè certe cose non si provano sulla propria pelle, si sparano cazzate del genere, perchè se le passassero chiederebbero perdono in ginocchio per quel che hanno detto.

Ishtar

Hai ragione, ma il dolore di una malattia psicologica, e' ugualmente terribile

lizbon

lo credevo anch'io prima, ma ora non la penso piu' così, NON E' UGUALMENTE TERRIBILE, sarà terribile sì MA NON UGUALMENTE.

Marco Russo

mi spiace che tu e tristeza la pensiate così, ma cercate di capire me, e parallelamente barclay (che sta sperando in una cosa diversa, anche se affine): non è che se uno sta male "veramente" a me mi consola: il fatto che il mio malanno non si veda, che lo dissimuli così bene da sembrare "quasi normale" agli altri, non significa che non lo viva con immenso tedio e sforzo.
Dovete sforzare di empatizzare, almeno voi, siete iscritte su questo forum che vorrebbe essere un punto di incontro e aiuto per persone con problemi anni luce distanti dalla quotidianità delle "persone normali", quindi mi aspetto maggior sensibilità, per favore.

ps, semiot: una volta lessi di un neuropsichiatra, forse Oliver Sacks, a cui capitò un paziente che "non si riconosceva una gamba". Riteneva non fosse più sua e la voleva amputata.
Pensate forse che questa persona volesse mancare di rispetto ad un vero amputée? E' una rarissima malattia che purtroppo non ha soluzioni: alla fine l'uomo è riuscito nel suo intento.
Ed è rimasto molto soddisfatto.
Questo fa riflettere come la mente talvolta è strana, e per capirla bisogna avere MOOOOOOOLTA apertura mentale.

dipende dalla malattia, te lo assicuro.

Wrong

Non abbiamo sminutino le malattie psicologiche che sono malattie gravi. Ma metti 2 ipotesi: depressione grave oppure depressione grave + morbo di Parkinson: quale delle 2 è la situazione più dura?