Originariamente inviata da Baby Lemonade

Sì, è una sensazione costante!
Sento che ormai gli anni migliori se ne sono andati e che, se non ho combinato nulla tra i 20 e i 30, difficilmente riuscirò a fare qualcosa ora.
L'età ha iniziato ad essere un peso, un limite.

Sopravvivo dipendendo da sostanze o persone.
Fisicamente sono una sottospecie di rottame, senza nessuna possibilità di recupero, se non forse la chirurgia.

Spesso fantastico su un'ipotetica leucemia fulminante o un infarto o un ictus... perché di ammazzarmi con le mie mani, proprio non ne ho il coraggio. E quando ci penso sto bene ma poco dopo subentra un forte senso di colpa nei confronti dei miei genitori e dei pochi amici che ho.

Dentro di me, esiste ancora un lumicino di speranza... aspetto qualcuno o qualcosa che possa salvarmi e aiutarmi finalmente a crescere.

Originariamente inviata da Inisis

I morti di certo non si preoccupano dei pensieri altrui e sul proprio conto, da quel che hai detto sei già sparita dal campo visivo del mondo, ma non dal tuo, sembri molto cosciente di te e di quel che senti. Usi dei termini come "fallita" ma in cosa hai fallito?

Originariamente inviata da Arte.misia

Capisco i tuoi problemi con il fisico. Anche io ne ho. Parecchi. Però razionalmente, credo fortemente che l'estetica non conti tanto quando crediamo. Penso sia più una questione di percezione emotiva del problema.

Originariamente inviata da XL

Ecco io invece non mi preoccuperei di queste cose qua, una buona reputazione risulta utile se son vivo, da morto non saprei davvero cosa farmene.
Sono un po' anomalo, mi preoccupa il giudizio, ma solo quando poi ci sono effetti nella mia esistenza concreta.
Da morti si diventa praticamente inscalfibili ed insensibili, cosa potrebbe farmi più male?
Si può torturare un vivo, non certo un morto.
Sputatemi pure addosso, bruciatemi, buttate il mio cadavere nella spazzatura, mangiatelo se avete fame e vi piace, non me ne fregherà davvero più nulla di avere un funerale o una bella commemorazione.
Vorrei essere amato e non umiliato da vivo, adesso che sento qualcosa, ma una volta morto tutta questa roba qua non serve più a niente, come le vivande che in antichità mettevano nelle tombe.
Si pensa ad un futuro dove si esiste ancora, ma se muori in questo futuro tu non ci sarai più.
Io vorrei sparire (ma non pretendo una cancellazione totale, spesso fantastico anche soltanto di morire nel sonno) perché la vita non mi piace più e spesso la avverto come un peso che non viene controbilanciato da nulla di consistente.
Il vero problema non è tanto morire dopo aver vissuto così, ma continuare a vivere dopo aver vissuto così.

Originariamente inviata da varykino

io nn la vedo cosi tragica , nel senso , sono anche io un fallito totale , ma nn so se è per orgoglio o percezione diversa della realtà , ma io credo veramente che le persone non possono essere giudicate da quello che fanno o non fanno , se hanno fatto determinate cose o non hanno mai fatto nulla , l esperienza poi per me è una gran cazzata , son convinto che tutte queste cose sono state inventate apposta per poter umiliare un altra persona e metterla su un altro piano e distruggerla , ma in realtà non esistono , cioè tu puoi umiliarmi quanto ti pare ma sei solo carne che emette suoni , tutto il resto non conta perchè è creato dalla società e quello che crea la società è fittizio , è come un gioco (brutto) ma sempre un gioco inventato , la realtà è una , è che io nn so diverso da altri e altri non sono diversi da me , non ho combinato nulla eh vabbè è triste si e poi? che vuoi? c'hai qualcos altro da dire? tanto hai da mori pure te quindi fai poco il coglione avvocato o dottore de sta ceppa (dialogo inventato con un ipotetica persona giudicante ) ... io nn devo niente a nessuno , manco a me stesso

Originariamente inviata da syd_77

conta conta, hai voglia se conta, non è solo percezione.

Originariamente inviata da Arte.misia

Anche io sono stata dipendente da persone. Che, nonostante avessero capito il mio problema, hanno lasciato che mi attaccassi a loro lasciandomi "senza dose" e disperata. Prima davo la colpa a loro...poi ho capito che sono io il problema. Anche io spero sempre nella malattia; è più facile: in quel caso la colpa non sarebbe di nessuno o al massimo di Dio. La mia luce di speranza è spenta ormai. Però, spero che tu riuscirai a trovarla. E spero fortemente che non sia qualcuno a darti l'input ma sia esclusivamente tu con la tua forza.
Se non ricordo male, in un post ho letto che tu lavori. Beh, sappi che ti "invidio". Non dipendere da nessuno economicamente, essere qualcuno nella società...è già tanto. Credimi.

Originariamente inviata da Arte.misia

Guarda, io non posso parlare per gli altri ma per me sì. Io sono assolutamente sicura di non aver scelto le persone con cui sono stata per il loro aspetto estetico. Te lo dico perché, ad oggi, senza coinvolgimento emotivo, non penso siano belli/e. Non voglio essere ipocrita: non voglio dire che proprio erano brutti (secondo i miei canoni) ma assolutamente erano lontanissimi dal mio ideale. Mi hanno attratto per altre cose. Io ho attratto loro più per l'aspetto, credo. Poi, hanno visto che sono un po' matta e sono scappati.
Ti dico sinceramente: se dovessi scegliere tra una mente "bella" e un bel corpo...mille volte la prima.
E, ti ripeto, anche io ho miliardi di problemi con il mio corpo. Tanto che spesso non riesco neache a guardarmi allo specchio.

Originariamente inviata da Arte.misia

Beh, sappi che ti "invidio". Non dipendere da nessuno economicamente, essere qualcuno nella società...è già tanto. Credimi.

Originariamente inviata da syd_77

E dici che non erano brutti..ti pare poco? Non essere brutti già è tanto! Che poi di gente bella non è che ce ne sia tanta, ma già se non si è brutti va bene.

Prima dici che li hai attratti per l'aspetto, poi che non riesci a guardarti allo specchio.. c'è qualcosa che non mi torna..

Originariamente inviata da syd_77

non credo si debba arrivare ad invidiare qualcuno per il fatto che lavora. Io lavoro, ma oltre a quello non ho nient'altro. Mi mantengo ma non sono nessuno per la società. Quando non avrò più i miei genitori rimarrò completamente solo al mondo, isolato totalmente.. che anche se ho qualche conoscente se ne fregheranno totalmente di me.. ieri avevo la febbre altissima e mio padre mi ha portato un po' di spesa e dei medicinali.. altrimenti sarei rimasto agonizzante in casa.. tanto per dire.. il lavoro si, serve, ma la rete sociale e affettiva è tutto, se non c'è quella la vita non vale nulla.

Originariamente inviata da Arte.misia

Non erano brutti per i miei canoni, per altri lo erano. Stesso discorso vale per me: per loro ero bella, per altri e per me stessa no.

Originariamente inviata da Masterplan92

Ma visto che non esci sti tipi dove li hai conosciuti?

Originariamente inviata da Arte.misia

Se io adesso lavorassi, sicuramente non avrei tutta questa ansia. Immagina se a tutto quello che provi si unisse il fatto che non hai uno stipendio.
Credimi: io non so come fare.

Originariamente inviata da Masterplan92

Ma visto che non esci sti tipi dove li hai conosciuti?

Originariamente inviata da syd_77

La domanda ci sta, ma non facciamo diventare anche questo thread come tutti gli altri