cancellato16981

Avete mai la sensazione di "essere già morti"? Come se, anche se si realizzasse il sogno più grande che avete, una parte di voi è bruciata, non ci sono più terminazioni...non potrete mai sentirvi vivi.
Io sono una "fallita", sono vecchia non lavoro e non ho realizzato nulla nella mia vita. E non lo farò mai. Come se ormai non potessi più riscattarmi dalla vergogna di essere così. E come se non potessi essere altro: un NON essere vivente. Alzarsi la mattina, per piangere, per mangiare, rimettersi a letto e dormire.
Per morire ci vuole coraggio (che non credo di avere) e dare un colpo del genere ai miei mi fa sentire in colpa ogni volta che ci penso. Ma la cosa che mi infastidisce di più è che le persone che ho conosciuto mi vedrebbero per ciò che sono, mi compatirebbero, mi umilierebbero. È questo mi fa impazzire. Quello che vorrei davvero è scomparire dalla memoria di tutti e dissolvermi così, come se non fossi mai sta.

Keith

si, lo sento che una parte di me è bruciata, persa. come quando alcune persone hanno dei piccoli ictus, che non li uccidono, e non gli lasciano neanche grosse invalidità, ma si vede che non sono più come prima.

ho grossi problemi col mio aspetto fisico, ma so che anche impegnandomi a fondo (ma non ho più la forza e la speranza che ebbi 15 anni fa nel farlo) non riuscirei cmq ad ottenere risultati soddisfacenti.

Nello sviluppare il lavoro e l'amore ormai l'età florida l'ho perduta e indietro non si torna.. è anche questo che mi fa sentire "scaduto"

Masterplan92

Mi sento esausto e finito..e forse non ho nemmeno mai iniziato

Masterplan92

P.s. non sei vecchia

cancellato16981

Esattamente. Sono finita senza aver mai iniziato.

cancellato16981

Forse non in assoluto. Ma per "iniziare" a vivere, lo sono. Per crearmi un'esistenza, lo sono eccome. Se potessi tornare a 16 anni con la testa di adesso...
Sì, lo so, è facile fare le cose a posteriori.

Masterplan92

P.s. anche io spesso penso di essere vecchio

berserk

IL problema è che si scompare agli occhi degli altri e di lì lo sfacelo,almeno per me è stato così ma per fortuna ogni storia è diversa.

cancellato16981

Ovviamente non conosco la tua situazione quindi parlo probabilmente " a vanvera". Lo so che va contro quello che ho scritto prima ma sento che per gli altri questo è possibile: non credo sia mai tardi per l'amore. Per il lavoro la situazione è un po' più complessa, però forse c'è speranza anche in quello. Io so che il tempo c'è sempre; semplicemente non penso ci sia per me.
Comunque se il numero che leggo è la tua data di nascita, dire che sei vecchio è veramente sbagliato.
Sull'aspetto fisico, ti dirò la solita frase che sembra una cazzata ma io ci credo davvero: non è importante quanto siamo stati abituati a pensare.

cancellato16981

Sì, certo, sparire è doloroso. Se ti amano e ami. Ma sparire solo da chi ti giudica...

cancellato16981

Allora spero per te di non essere senza arte nè parte come persona emotiva e sociale.

Keith

Allora se pensi che non ci sia per te, devi credere anche che non ci sia per me, a maggior ragione visto che, si quella è la mia data di nascita, e sono parecchio più "vecchio" di te, anche se non sono vecchio.. però vecchio per fare cambiamenti radicali.
A volte cadiamo nell'errore di pensare che per noi è tutto finito e per gli altri no, che per gli altri ci sia sempre speranza.. invece o vale per tutti o per nessuno.
non ho capito bene il senso della frase..

Baby Lemonade

Sì, è una sensazione costante!
Sento che ormai gli anni migliori se ne sono andati e che, se non ho combinato nulla tra i 20 e i 30, difficilmente riuscirò a fare qualcosa ora.
L'età ha iniziato ad essere un peso, un limite.

Sopravvivo dipendendo da sostanze o persone.
Fisicamente sono una sottospecie di rottame, senza nessuna possibilità di recupero, se non forse la chirurgia.

Spesso fantastico su un'ipotetica leucemia fulminante o un infarto o un ictus... perché di ammazzarmi con le mie mani, proprio non ne ho il coraggio. E quando ci penso sto bene ma poco dopo subentra un forte senso di colpa nei confronti dei miei genitori e dei pochi amici che ho.

Dentro di me, esiste ancora un lumicino di speranza... aspetto qualcuno o qualcosa che possa salvarmi e aiutarmi finalmente a crescere.

Hor

Mi sento morto, spesso, come un paese bombardato popolato solo di macerie.
Eppure.
Eppure non mi arrendo. Nonostante gli anni migliori(?) siano andati, sento e credo di avere ancora qualcosa da dire e da dare.
Dovrei "svegliarmi", dovrei superare tutti i miei blocchi e le mie paure, una strada in salita e con una pendenza micidiale. Eppure voglio provare a percorrerla sino in fondo, voglio vedere se sotto quelle macerie c'è ancora della vita che annaspa per trovare la luce.

NatoMorto

sono morto a 13 anni...tranne che pensare di scomparire o suicidarmi mi sento esattamente come te

Inisis

I morti di certo non si preoccupano dei pensieri altrui e sul proprio conto, da quel che hai detto sei già sparita dal campo visivo del mondo, ma non dal tuo, sembri molto cosciente di te e di quel che senti. Usi dei termini come "fallita" ma in cosa hai fallito?

XL

Ecco io invece non mi preoccuperei di queste cose qua, una buona reputazione risulta utile se son vivo, da morto non saprei davvero cosa farmene.
Sono un po' anomalo, mi preoccupa il giudizio, ma solo quando poi ci sono effetti nella mia esistenza concreta.
Da morti si diventa praticamente inscalfibili ed insensibili, cosa potrebbe farmi più male?
Si può torturare un vivo, non certo un morto.
Sputatemi pure addosso, bruciatemi, buttate il mio cadavere nella spazzatura, mangiatelo se avete fame e vi piace, non me ne fregherà davvero più nulla di avere un funerale o una bella commemorazione.
Vorrei essere amato e non umiliato da vivo, adesso che sento qualcosa, ma una volta morto tutta questa roba qua non serve più a niente, come le vivande che in antichità mettevano nelle tombe.
Si pensa ad un futuro dove si esiste ancora, ma se muori in questo futuro tu non ci sarai più.
Io vorrei sparire (ma non pretendo una cancellazione totale, spesso fantastico anche soltanto di morire nel sonno) perché la vita non mi piace più e spesso la avverto come un peso che non viene controbilanciato da nulla di consistente.
Il vero problema non è tanto morire dopo aver vissuto così, ma continuare a vivere dopo aver vissuto così.

Maximilian74

Io ho il lavoro e su questo mi ritengo fortunato, ma sono sempre stato e sono tutt'ora fuori da tutto. Pensate che al lavoro, durante le pause, per non parlare e non vedere nessuno spesso mi chiudo in bagno. Ho tagliato con l'andare in mensa, non esco con nessuno, nelle poche volte che ho tentato qualcosa sono stato male con sudorazione, ansia, senso di inettitudine eccetera.
È un non vivere questo

lonely heart

L'ho letto piangendo, solidarietà.

cancellato16981

Capisco i tuoi problemi con il fisico. Anche io ne ho. Parecchi. Però razionalmente, credo fortemente che l'estetica non conti tanto quando crediamo. Penso sia più una questione di percezione emotiva del problema.