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Originariamente inviata da Ezp97
Per fortuna non ho tutti quei problemi da me citati perché almeno con mia madre vado d’accordo e mi capisce abbastanza.
Io sarei contento se qualcuno messo male ne uscisse, per carità, ma anche fare gli ottimisti della situazione non serve a un bel niente, su 10 che riescono a uscire da situazione del genere, altri 490 non ci riescono.
Sono tutti fattori mescolati insieme.
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Vabbè la tua è una statistica a caso, comunque ripeto, a me non sembra il caso di stabilire che gli altri non ce la faranno, perché non si sa mai, e non è questione di ottimismo, è che davvero le cose degli altri non si sanno e in ogni caso non si può parlare per il loro futuro.
L'op ha solo scritto che fatica ad avere un lavoro fisso e la cosa lo fa soffrire, che ne sappiamo del suo passato presente e futuro?
Non è da escludere che le cose possano mettersi meglio per lui.
Sarà che io sono più vecchia e ne ho viste, o che il mio concetto di essere irrimediabilmente fottuti è diverso, e non riesco a dire a nessuno che la sua vita non vale la pena di essere vissuta, nemmeno ad un barbone gravemente disabile.
Mentre qualcuno (non tu, folleanonimo) ritiene che c'è gente che a vent'anni farebbe meglio a spararsi perché il suo destino è già scritto.
Uno può pensarlo per sé stesso, ma per altri non si dovrebbe permettere di ritenere questo.
Chi ad esempio ritiene che se entro i 30 anni non hai un lavoro fisso è meglio essere morti, ci pensa a come si può sentire qualcuno che legge e che non solo non ha il lavoro, ma ha anche tanti altri problemi gravi e comunque sta lottando per farcela?