Sono stanca di sentirmi sola riguardo questo disturbo. Vi conosco da anni, ma non ho mai avuto il coraggio di iscrivermi. Sono una fobica sociale. Ciò che mi ha sempre fatto soffrire è la mia incapacità a difendermi. Ho notato che le persone ragionano come gli animali (che adoro); per alcuni, se sei l'elemento debole non meriti neanche di esistere. Dovresti essere morto e, se non lo sei, tentano loro di ucciderti con battutine, con vere e proprie cattiverie o, peggio, ignorandoti. Mi capitò a scuola di trovare il mio banco occupato e di non ricevere risposta a mie domande da alcuni compagni di classe. Le mie compagne di scuole elementari soprattutto non potevano vedermi. Credo mi invidiassero, cosa non l'ho mai capito. Forse il fidanzatino che avevo allora, non lo so. So che c'era una bambina che non mi sopportava. Aveva creato un gruppetto di "schiavette" e quando arrivavo io in classe mi emarginavano. Negli anni, crescendo, ho smesso di piangere e ho messo su un carattere che non mi piace. Sono e mi reputo una persona buona, ma le cattiverie ricevute dagli altri mi hanno resa acida e antipatica.
Ho chiuso ufficialmente con le persone dall'età di sedici anni. Ho abbandonato la scuola e ogni mia possibilità di prendermi il mio posto nel mondo come tutti. Sono uscita di casa fino all'età di diciotto anni, da allora ho smesso. Ho ventuno anni e me ne sto chiusa in casa dalla mattina alla sera. Sono una delusione per mio padre, una matta per il resto della mia famiglia. Ho dalla mia parte solo mia madre che da giovane era nella mia stessa situazione, anche lei ha sofferto di fobia sociale. Lei però l'ha superata, si è sposata e ha avuto me e mia sorella. Oggi è una chiacchierona troppo buona. Non si rende conto come me di quando qualcuno la sta solo usando o prendendo in giro.
Per causa della fobia sociale potevo essere allontanata dalla mia famiglia. I servizi sociali con molta prepotenza sono entrati nella mia vita dai dodici anni e non hanno fatto altro che portami a rifiutare ogni tipo di supporto psicologico. Io mi sono sentita in pericolo e spaventata, non sono riusciti ad aiutarmi con i loro modi di fare invasivi. A nessuna di quelle figure ho mai raccontato le violenze che ho subito dalle maestre all'asilo e so che è stato il fattore scatenante alla mia paura del mondo e delle persone. Da lì sono partiti anche i miei disturbi alimentari che ancora ho.
Avevo timore a iscrivermi e ho avuto vergogna a parlare di me e delle mie debolezze, di solito mi apro solo in privato, ma qui mi è sembrato il posto giusto per farlo. Spero di essere accettata in questa comunità in cui dovrei rispecchiarmi.
Grazie mille e saluti a tutti.