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Originariamente inviata da mondina
racconta almeno non sono l'unica pirlona della situazione
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Ecco lo sapevo che dovevo stare zitto.
No vabè, forse mi fa pure bene. E' successo un po' di anni fa. Mi era venuta l'idea sballata di andarmene da solo all'estero, trovarmi da vivere e risolvere magicamente tutti i miei problemi.
(Niente Erasmus, che come idea è molto più sensata!)
Dopo un po' di sopravvivenza da incubo in ostello, a un certo punto mi sono trovato ospite di una famiglia locale (mi ero iscritto a un corso di lingua di due settimane, e l'alloggio era incluso). In quei pochi giorni con alcune persone del corso avevo anche trovato un po' di sintonia, ma ai miei ospiti non era sfuggito che ero parecchio strano, parlavo pochissimo ed ero sempre molto teso. Alla fine mi bastò un loro commentaccio (detto in mia presenza, pensando che non capissi) per farmi letteralmente levare le tende dalla sera alla mattina, senza nemmeno avvertirli o farmi più sentire. Piantai il corso a metà (pagando la metà) e tanti saluti.
Ho dei ricordi pessimi di quel periodo. Tra l'altro non tornai in Italia subito, ma restai là ancora un paio di mesi. Per un po' anche dividendo l'affitto con un altro ragazzo (altra esperienza da cancellare, e immagino che sarebbe d'accordo anche lui
). Non so come ho fatto a resistere.
Da quando sono tornato sono sempre stato vago con i parenti su come ho trascorso quel periodo e cos'ho fatto. Chiaramente sanno che non mi sono divertito. Ma la cosa più brutta in effetti è che non avrei quasi nulla da raccontare, anche se volessi: praticamente credo di aver passato l'80% del tempo a vagare come un'anima sola e in pena.
PS: comunque come vedi le pirlate sono ben altre! Spero che il mio racconto ti sollevi un po'.