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25-06-2011, 22:43
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#1
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Principiante
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 18
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So già che molti sicuramente non saranno d'accordo con le mie idee, ma penso sia utile vedere anche l'altra faccia della moneta. Detto questo, ultimamente(forse un'intera vita) riflettevo su una cosa: ma quella tristezza infinita che è la mia vita, è tutta colpa mia o le circostanze, gli eventi, le persone, la famiglia sono loro i responsabili del fallimento di persona che mi sento adesso? Ma sono gli altri ad isolarmi, o sono io che non riesco a farmi accettare e compredendere.....se fosse stato tutto diverso, la nostra vita sarebbe stata conseguentemente diversa o l'inevitabile nube nera che è il rifiuto sociale ci avrebbe assaliti lo stesso?
P.S.
Mi scuso in anticipo nell'eventualità di risultare criptico
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25-06-2011, 22:49
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#2
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Principiante
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 18
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Per mettermi la testa in pace....
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25-06-2011, 22:53
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#3
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Intermedio
Qui dal: May 2011
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 245
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secondo la situazione familiare (anzi è così) incide molto sulla psiche di tutti, quindi in un certo senso se hai dei problemi psichici questa ne è una causa scatenante. e poi penso che siamo noi ad isolarci a priori (almeno nel mio) per paura di non essere all'altezza e di non essere accettati e per la difficoltà nell'esprimere le emozioni
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25-06-2011, 22:53
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#4
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Banned
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 1,299
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secondo me al 20% è colpa nostra... all 80 di ciò che ci circonda e del destino\fortuna...
Del resto non è colpa nostra se siamo nati così... ma è colpa degli altri se ci isolano o ci fanno sentire diversi o non ci integrano o non ci comprendono ne tantomeno ci aiutano (ne si sforzano minimamente di mettersi nei nostri panni...), a partire dai nostri familiari per poi proseguire con tutti gli altri. Se l umanità fosse migliore noi tutti staremmo molto meglio a mio avviso.
Un altra buona dose di "colpa" ce l hanno le circostanze.. come appunto dicevo dipende anche dal contesto in cui si vive\cresce e dalla fortuna di ritrovarsi in situazioni particolari che magari potrebbero aiutarci (Esempio: compagni di classe\lavoro non particolarmente stronzi e un minimo comprensivi.. Buoni genitori etc etc.). Cose che comunque non dipendono da noi.
Io non mi sono mai isolato di mia spontanea volontà... mi sarebbe sempre piaciuto fare amicizie e conoscenze.. ma non ne ero in grado di mio per quanti sforzi facessi e gli altri mi hanno sempre escluso.
Quel 20% di colpa nostra è dovuto al fatto che magari molti evitano anche quelle poche cose che potrebbero migliorare la loro situazione (Esempio: vengono invitati da qualche amico\conoscente ad uscire e declinano l invito...)
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Ultima modifica di Rickyno; 25-06-2011 a 23:46.
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25-06-2011, 22:57
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Secondo me in alcuni casi era impossibile poter essere diversi.
QUando hai unasituazione di un certo tipo già a livello familiare, questo incide molto sulla psiche, poi ti ritrovi a fare esperienze negative nell'approccio sociale, non hai mai fortuna, una botta di culo, una eccezione ec è natural eisolarsi e non potersi integrare con gl altri.
Certamente è vero che spessopoi pegioriamolasituazione lasciandoci andare, non cercando più di migliorarci, precando valanghe di eenrgia per lamentarci invece di cercare di farne un uso migliore, anche se quest'uso difficilmente porà servire per averemaggior success a livello sociale, lì a molti di noi sono mancate le "strutture di base", le esperienza, le occasioni, e che vuoi più farci
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25-06-2011, 22:59
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#6
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Principiante
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 18
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Sapessi come ci provo... a partire dall'università, dall'aver cambiato città, ma è dura cercare di reinventarsi, dimenticarsi ciò che si è stati senza che influisca sul tuo futuro....
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26-06-2011, 01:03
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Budapest
Messaggi: 1,726
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Dipende tutto dai fattori genetici e ambientali,e dal caso
Compreso quello che può sembrare una colpa,come il non fare nulla per migliorare la situazione
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26-06-2011, 01:51
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#8
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Quote:
Originariamente inviata da caos_calmo
So già che molti sicuramente non saranno d'accordo con le mie idee, ma penso sia utile vedere anche l'altra faccia della moneta. Detto questo, ultimamente(forse un'intera vita) riflettevo su una cosa: ma quella tristezza infinita che è la mia vita, è tutta colpa mia o le circostanze, gli eventi, le persone, la famiglia sono loro i responsabili del fallimento di persona che mi sento adesso? Ma sono gli altri ad isolarmi, o sono io che non riesco a farmi accettare e compredendere.....se fosse stato tutto diverso, la nostra vita sarebbe stata conseguentemente diversa o l'inevitabile nube nera che è il rifiuto sociale ci avrebbe assaliti lo stesso?
P.S.
Mi scuso in anticipo nell'eventualità di risultare criptico
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Incide l'ambiente intorno, molto, almeno per la metà, quindi le persone intorno, secondo me. Prova a cambiare giri di persone, se puoi e\o vuoi, e vedi come ti trovi, non tirare giudizi generali sulle persone dal gruppo di persone che frequenti, esiste una diversità di comportamenti estrema da persona a persona.
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