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Vecchio 02-01-2012, 07:05   #1
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L'avatar di Carlien
 

Ciao ragazzi in queste ore di insonnia notturna ho avuto un'accesa discussione con un "amico". Lui in realtà è stato il mio primo ragazzo, e da quando ci siamo lasciati ( fu lui a mollarmi, ci stetti pure parecchio male all'epoca ) lui è stato sempre presente nella mia vita,nel bene e nel male. Si è sempre dimostrato geloso nei confronti di altri ragazzi che frequentavo ( e sprezzante, li criticava in continuazione -.- ) nonostante lui sia stato e sia tutt'ora fidanzato. In realtà abbiamo avuto più momenti bassi che alti. Per intenderci, lui è il classico tipo di mondo pieno di amici che appena mette un piede fuori casa viene salutato da mezza città. Lo conoscono un pò tutti qui da me. Io non dico che ero l'opposto, ma avevo il mio gruppetto di amici ( che lui considerava tutti idioti semplicemente perchè simili a me, quindi persone riservate e non casinisti che rischiavano di andare in overdose ogni sabato sera ) e i nostri stili di vita così diversi sono stati spesso causa di problemi. Non so dirvi cosa ci abbia tenuti uniti dopo tutti questi anni, credo sia il fatto che io lo conosco fino in fondo e quindi apprezzo la parte riflessiva e ponderata del suo carattere, e la sua maturità, che mette però spesso da parte e si adegua facilmente ai paradigmi dell'italiano medio. Lui più volte comunque mi ha proposto di uscire con il suo gruppo ( ogni settimana un gruppo diverso, cambia giro in continuazione ) ed io inizialmente accettavo, ma dopo varie esperienze totalmente disarmanti ( la mia timidezza e il fatto che non conoscessi nessuno mi portava a starmene in un angolo a guardare lui che girava come una trottola nei vari locali per salutare/parlare/organizzarsi con mezzo mondo ) alla fine ho rinunciato. L'ultima volta ad esempio mi ha portato a casa di gente molto più grande sia di me che di lui, un pò fuori di testa ( erano davvero dei tipi stranissimi ) e quando mi avvicinai a lui dopo un paio d'ore per dirgli che me ne tornavo a casa quello si girò verso di loro sbraitando "la mia amica mi sta rompendo le palle perchè se ne vuole andare, si annoia" mettendomi ancora più in imbarazzo. Comunque dopo questi episodi abbiamo continuato a vederci, anche se solo noi due. Io evitavo di farlo spesso perchè anche in quei casi finiva che incontrava i suoi millemila amici per strada e mi lasciava in disparte perchè "aspetta un attimo! devo salutare tizio!" "aspetta un attimo, devo dire assolutamente una cosa a caio". Io ci ho provato a integrarmi, parlando con qualcuno, ma poi la gente cambiava periodicamente e alla fine mi pesava fare ogni volta lo sforzo di presentarmi e dire le solite frasette di circostanza per passare magari un paio d'ore con una persona che avrei difficilmente rivisto in futuro.
Insomma, questo mio amico alla fine mi ha rinfacciato di rifiutare sempre i suoi inviti e da qui sono partite un sacco di discussioni in cui cercavo in maniera totalmente inutile di fargli capire che, con tutto il bene che gli volevo, quelle situazioni mi mettevano a disagio. Lui in realtà non è che non capiva, ma si ostinava a sostenere che il disagio fosse un problema che io dovevo risolvere e che quindi dovevo auto-costringermi ad andare con lui per venirne fuori. Io, invece, non ho mai desiderato essere come lui, sono tipa da "pochi ma buoni" e anche se questo non mi ha sempre permesso di avere una vita socialmente attiva, non ho mai voluto adeguarmi ( o forse il non volere è una scusa di cui mi sono auto-convinta perchè non ci riesco, non so ) anche perchè, obiettivamente, molte delle persone di cui lui si circonda sono i classici falsi amici, che da dietro gliene dicono davvero di tutti i colori.
Insomma, per arrivare al dunque, volevo un suo parere circa alcune questioni e dato che lui mi rinfaccia sempre di dargli bidoni, gli avevo proposto di uscire io. La cosa doveva svolgersi così, io nel pomeriggio sarei andata con un'amica a fare shopping e la sera sarei uscita con lui. Inizialmente lui ha accettato, ma dato che io non gli avevo dato un orario preciso ma gli avevo detto "8 e mezzo circa" ( perchè non mi ero ancora accordata con la mia amica con precisione ) se n'è uscito col fatto che lui allora usciva con i suoi amici, io poi mi sarei unita, noi ci saremmo isolati un pò per parlare di quello che gli volevo dire ( cosa che sapevo già sarebbe stata impossibile, conoscendolo ) e poi avremmo passato una serata a far baldoria. In altre circostanze, con altre persone, avrei anche accettato, ma sapendo già quello che mi aspettava date le precedenti esperienze ho rifiutato e detto di rimandare a un altro giorno la nostra uscita, sentendomi rispondere con frasi sprezzanti tipo "e allora tornatene nella tua tana","continua a farti mille problemi e a non comportarti invece come una persona NORMALE" e cose così. Io mi sono incazzata, anche per la sua poca sensibilità, e mi sono sentita offesa ( nonostante lui obiettasse che non ci fosse nulla di offensivo nelle sue parole o.o ) e alla fine ci siamo mandati a quel paese reciprocamente.
Ora, seriamente, sono io che funziono male ? Sono io che mi sono chiusa tanto da non distinguere un comportamento asociale da uno normale di una persona riservata?
Vecchio 02-01-2012, 09:10   #2
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Ora, seriamente, sono io che funziono male ? Sono io che mi sono chiusa tanto da non distinguere un comportamento asociale da uno normale di una persona riservata?
Il problema è che ti piacciono gli estroversi, tutto qui.

P.S. — Nel caso ti venisse il dubbio, questo NON è un invito a metterti con un introverso

Ultima modifica di barclay; 02-01-2012 a 09:14.
Vecchio 02-01-2012, 09:35   #3
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L'avatar di Carlien
 

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Il problema è che ti piacciono gli estroversi, tutto qui.

P.S. — Nel caso ti venisse il dubbio, questo NON è un invito a metterti con un introverso
non ho mai calcolato l'essere introversi-estroversi come un discriminante. se una persona piace, piace e basta. Ma se anche fosse, ci tengo a precisare che da parte mia nei confronti di questo ragazzo non c'è alcun tipo di interesse sentimentale, è già difficile sopportarlo come amico non farei due volte lo stesso errore.
Quindi secondo te lui si comporta così semplicemente perchè è estroverso? a me sembra esagerato, insomma.
Vecchio 02-01-2012, 09:53   #4
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Quindi secondo te lui si comporta così semplicemente perchè è estroverso? a me sembra esagerato, insomma.
Non è esagerato: un estroverso è incapace di concepire il conflitto interiore. Non c'è modo di far capire ad un estro cosa significa desiderare ardentemente una cosa e, contemporaneamente, esserne terrorizzati. Gli unici estro che lo capiscono sono gli psicologi/psichiatri ma solo perché l'hanno studiato e la pratica professionale gli ha dato abbastanza esempi da convincerli. Una volta avrei aggiunto anche gli estro-illuminati, ma adesso ho la sensazione che, alla fine, anche loro preferiscano i meno-introversi tra gli introversi.

Ultima modifica di barclay; 02-01-2012 a 09:58.
Vecchio 02-01-2012, 10:44   #5
Esperto
L'avatar di paccello
 

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Ciao ragazzi in queste ore di insonnia notturna ho avuto un'accesa discussione con un "amico". Lui in realtà è stato il mio primo ragazzo, e da quando ci siamo lasciati ( fu lui a mollarmi, ci stetti pure parecchio male all'epoca ) lui è stato sempre presente nella mia vita,nel bene e nel male. Si è sempre dimostrato geloso nei confronti di altri ragazzi che frequentavo ( e sprezzante, li criticava in continuazione -.- ) nonostante lui sia stato e sia tutt'ora fidanzato. In realtà abbiamo avuto più momenti bassi che alti. Per intenderci, lui è il classico tipo di mondo pieno di amici che appena mette un piede fuori casa viene salutato da mezza città. Lo conoscono un pò tutti qui da me. Io non dico che ero l'opposto, ma avevo il mio gruppetto di amici ( che lui considerava tutti idioti semplicemente perchè simili a me, quindi persone riservate e non casinisti che rischiavano di andare in overdose ogni sabato sera ) e i nostri stili di vita così diversi sono stati spesso causa di problemi. Non so dirvi cosa ci abbia tenuti uniti dopo tutti questi anni, credo sia il fatto che io lo conosco fino in fondo e quindi apprezzo la parte riflessiva e ponderata del suo carattere, e la sua maturità, che mette però spesso da parte e si adegua facilmente ai paradigmi dell'italiano medio.
Mi sembra ci sia tutto: l'estroverso uomo di mondo fidanzato cronico che sarà tanto criticabile ma guarda caso riesce ad ottenere le donne che vuole (e che nel contempo si chiedono come mai ci siano state insieme...), la ragazza che sostiene di conoscere anche il suo lato buono e profondo
Risposta politicamente corretta: mi sembra un estroverso non troppo intelligente, se dopo anni ancora non riesce minimamente a capire le esigenze di una persona non ultravitale come lui. Uno che ha mille contatti umani anche superficiali ma non riesce a capire le persone. Io lascerei perdere.
Vecchio 02-01-2012, 10:51   #6
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

Secondo me è parecchio insicuro perchè cerca di andare daccordo con tutti per ottenere la loro approvazione. Io ho degli amici che si comportano in modo simile, stanno a parlare con le persone finchè non si sentono dire qualcosa di positivo che li faccia sentire affermati e poi passano al gruppetto sucessivo, e lui sempre secondo me vorrebbe farti partecipe di queste cose...
Vecchio 02-01-2012, 10:54   #7
Esperto
 

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Originariamente inviata da Carlien Visualizza il messaggio
Ora, seriamente, sono io che funziono male ? Sono io che mi sono chiusa tanto da non distinguere un comportamento asociale da uno normale di una persona riservata?

ne ho sentite tante di storie come questa.
a me non è mai successo di trovarmi in una situazione simile, per cui ancora non capisco il motivo per cui una brava persona come te si deve fare tanti problemi a causa di una testa di caz.. come lui.
Vecchio 02-01-2012, 10:54   #8
Esperto
L'avatar di paccello
 

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Originariamente inviata da Surrender Visualizza il messaggio
Secondo me è parecchio insicuro perchè cerca di andare daccordo con tutti per ottenere la loro approvazione. Io ho degli amici che si comportano in modo simile, stanno a parlare con le persone finchè non si sentono dire qualcosa di positivo che li faccia sentire affermati e poi passano al gruppetto sucessivo, e lui sempre secondo me vorrebbe farti partecipe di queste cose...
Può essere, però guai a dir loro che sono insicuri!: il bollino ufficiale spetta solo a noi che lo siamo in modo più evidente, imbarazzante e meno accettato.
Vecchio 02-01-2012, 10:58   #9
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

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Originariamente inviata da paccello Visualizza il messaggio
Può essere, però guai a dir loro che sono insicuri!: il bollino ufficiale spetta solo a noi che lo siamo in modo più evidente, imbarazzante e meno accettato.
Infatti alcune persone insicure attivato certi meccanismi per nascondere la loro insicurezza agli altri ma anche a se stessi, ma il bollino ce l'hanno anche loro solo che non lo ammettono.
Vecchio 02-01-2012, 11:02   #10
Esperto
 

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Originariamente inviata da Carlien Visualizza il messaggio
Ora, seriamente, sono io che funziono male ? Sono io che mi sono chiusa tanto da non distinguere un comportamento asociale da uno normale di una persona riservata?
secondo me non funzioni male, perchè ne ho sentite tante di donne dire le stesse cose, però tutte quante dovreste chiedervi quali sono i meccanismi che vi portano a sottomettere la vostra dignità ai teste di caz..

poi per favore venitemelo a dire perchè è una vita che me lo chiedo e ormai per me è diventata quasi una ossessione capirlo

Ultima modifica di lauretum; 02-01-2012 a 11:05.
Vecchio 02-01-2012, 11:04   #11
Esperto
L'avatar di Otago
 

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un estroverso è incapace di concepire il conflitto interiore. Non c'è modo di far capire ad un estro cosa significa desiderare ardentemente una cosa e, contemporaneamente, esserne terrorizzati.
In base a quella che è la mia esperienza non posso fare a meno che essere in accordo con te. Mi è capitato di confidarmi con una persona estroversa diverso tempo fa, e nonostante tutti gli sforzi che facesse gli era e gli è impossibile capirmi. Ti dicono cose del tipo: capisco, ma dopo un paio di volte che fai questo o quello ti abitui e passa tutto; oppure: bisogna sforzarsi di cambiare ecc ecc. Il massimo l'ha raggiunto quando m'ha detto: secondo me ti fa anche un pò comodo la tua situazione.
Come se io mi divertissi ad avere questa fottutissima paura e come non fosse un sacco di tempo che lotto per uscirne finendo poi per prendere di quelle batoste e bastonate che ogni volta diminuiscono l'autostima.

Ultima modifica di Otago; 02-01-2012 a 11:56.
Vecchio 02-01-2012, 11:48   #12
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Sono d'accordo con surrender, per me questa persona è insicura.
Per me ha bisogno di un palcoscenico in continua ricerca di approvazione. Estroversione? non credo, sembra un comportamento tipico degli istrionici.
Aggiungo che è immaturo e insensibile.
Vecchio 02-01-2012, 13:31   #13
Banned
 

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Originariamente inviata da Carlien Visualizza il messaggio
Per intenderci, lui è il classico tipo pieno di amici che appena mette un piede fuori casa viene salutato da mezza città. Lo conoscono un pò tutti qui da me... e la sua maturità, che mette però spesso da parte e si adegua facilmente ai paradigmi dell'italiano medio.
Rappresenta tutto ciò da cui mi sono imposto di prendere le distanze, quelle sono le classiche persone superfciali, è forse la tipologia più competitiva a livello sociale, ma non rappresenta alcunchè in fondo: si adegua alle situazioni per essere accettato di volta in volta da tutti. Sono persone con cui non voglio aver niente a che fare, perchè appena possibile trovandosi con qualcuno che reputano più interessante di te, ti scaricano senza problemi. Senza contare, e questa è la cosa che mi da più fastidio, che quando si trovano in gruppo spesso e volentieri attaccano i più deboli, anche solo verbalmente (parlo in generale, non so se nel suo caso l'idiozia era così abbondante) ma se presi da soli sono dei pisciasotto.
Vecchio 02-01-2012, 13:33   #14
Esperto
L'avatar di Don Chisciotte
 

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Originariamente inviata da Carlien Visualizza il messaggio
Ora, seriamente, sono io che funziono male ? Sono io che mi sono chiusa tanto da non distinguere un comportamento asociale da uno normale di una persona riservata?
No, per come la vedo io è lui che funziona male, e neanche poco.
Vecchio 02-01-2012, 16:21   #15
Non registrato
Guest
 

sì il problema è tuo, se non riesci a competere con lui solo di fronte agli altri il problema sei tu.
se impiegassi le tue capacità invece che per fargli l'analisi (istrionico? estroverso?) o cercare scuse per dire qualcosa di simpatico anche se non sincero sarebbe più semplice.

Ti do un consiglio parla pure poco, ma attenta a cose come postura, sguardo e tono di voce alto il resto vien da sé...
Vecchio 02-01-2012, 21:59   #16
Avanzato
L'avatar di Carlien
 

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Originariamente inviata da Surrender Visualizza il messaggio
Secondo me è parecchio insicuro perchè cerca di andare daccordo con tutti per ottenere la loro approvazione. Io ho degli amici che si comportano in modo simile, stanno a parlare con le persone finchè non si sentono dire qualcosa di positivo che li faccia sentire affermati e poi passano al gruppetto sucessivo, e lui sempre secondo me vorrebbe farti partecipe di queste cose...
sì era più o meno l'idea che mi ero fatta anch'io, eppure quelle poche volte che ho provato a parlargli per chiarire questa questione la sua risposta è stata che mi facevo troppe paranoie io..
Vecchio 02-01-2012, 22:06   #17
Avanzato
L'avatar di Carlien
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Quoto...
Io non sopporterei un trattamento come quello subìto da Carlien...
Cioè, viene sempre redarguita per le sue difficoltà, trascinata in ambienti in cui si trova in disagio, addirittura a volte mortificata davanti ad altri, oltre la scarsissima comprensione che questo ragazzo ha di lei, se non addirittura indifferenza.
Almeno io ho tratto queste conclusioni dal topic.
ma infatti, perchè per uno come lui una dimostrazione d'affetto è invitare ad uscire, anche se poi concretamente se ne sbatte. quello che mi chiedo è, ma dopo 5 anni, cosa diavolo torna ogni volta? io non sono una persona che dice facilmente di no, cerco sempre di capire che la gente non agisce per cattiveria e che ognuno ha le sue motivazioni, quindi alla fine si riallacciano più o meno sempre i rapporti, anche se i suoi meccanismi mi risultano incomprensibili.
Vecchio 03-01-2012, 02:04   #18
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L'avatar di virginio
 

Quote:
Originariamente inviata da Carlien Visualizza il messaggio
Ciao ragazzi ......(snip)
Ora, seriamente, sono io che funziono male ? Sono io che mi sono chiusa tanto da non distinguere un comportamento asociale da uno normale di una persona riservata?
Ciao Carlien, io sono sicuro che tu non funzioni male, é il tuo "amico" che é un povero IDiOTA che non vede più in là del suo naso, personalmente lo compatisco e secondo me dovresti farlo anche tu, altrimenti ti rende la vita impossibile (...e magari ti ha fatto pure venire i sensi di colpa...)

Le persone così mi fanno abbastanza schifo, ormai...
Vecchio 03-01-2012, 02:12   #19
Esperto
L'avatar di Guardianangel
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Il problema è che ti piacciono gli estroversi, tutto qui.

P.S. — Nel caso ti venisse il dubbio, questo NON è un invito a metterti con un introverso
mah se quello rappresenta gli estroversi siamo alla frutta
per me quello è un c........
Vecchio 03-01-2012, 02:15   #20
Esperto
L'avatar di Guardianangel
 

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Originariamente inviata da Carlien Visualizza il messaggio
Ciao ragazzi in queste ore di insonnia notturna ho avuto un'accesa discussione con un "amico". Lui in realtà è stato il mio primo ragazzo, e da quando ci siamo lasciati ( fu lui a mollarmi, ci stetti pure parecchio male all'epoca ) lui è stato sempre presente nella mia vita,nel bene e nel male. Si è sempre dimostrato geloso nei confronti di altri ragazzi che frequentavo ( e sprezzante, li criticava in continuazione -.- ) nonostante lui sia stato e sia tutt'ora fidanzato. In realtà abbiamo avuto più momenti bassi che alti. Per intenderci, lui è il classico tipo di mondo pieno di amici che appena mette un piede fuori casa viene salutato da mezza città. Lo conoscono un pò tutti qui da me. Io non dico che ero l'opposto, ma avevo il mio gruppetto di amici ( che lui considerava tutti idioti semplicemente perchè simili a me, quindi persone riservate e non casinisti che rischiavano di andare in overdose ogni sabato sera ) e i nostri stili di vita così diversi sono stati spesso causa di problemi. Non so dirvi cosa ci abbia tenuti uniti dopo tutti questi anni, credo sia il fatto che io lo conosco fino in fondo e quindi apprezzo la parte riflessiva e ponderata del suo carattere, e la sua maturità, che mette però spesso da parte e si adegua facilmente ai paradigmi dell'italiano medio. Lui più volte comunque mi ha proposto di uscire con il suo gruppo ( ogni settimana un gruppo diverso, cambia giro in continuazione ) ed io inizialmente accettavo, ma dopo varie esperienze totalmente disarmanti ( la mia timidezza e il fatto che non conoscessi nessuno mi portava a starmene in un angolo a guardare lui che girava come una trottola nei vari locali per salutare/parlare/organizzarsi con mezzo mondo ) alla fine ho rinunciato. L'ultima volta ad esempio mi ha portato a casa di gente molto più grande sia di me che di lui, un pò fuori di testa ( erano davvero dei tipi stranissimi ) e quando mi avvicinai a lui dopo un paio d'ore per dirgli che me ne tornavo a casa quello si girò verso di loro sbraitando "la mia amica mi sta rompendo le palle perchè se ne vuole andare, si annoia" mettendomi ancora più in imbarazzo. Comunque dopo questi episodi abbiamo continuato a vederci, anche se solo noi due. Io evitavo di farlo spesso perchè anche in quei casi finiva che incontrava i suoi millemila amici per strada e mi lasciava in disparte perchè "aspetta un attimo! devo salutare tizio!" "aspetta un attimo, devo dire assolutamente una cosa a caio". Io ci ho provato a integrarmi, parlando con qualcuno, ma poi la gente cambiava periodicamente e alla fine mi pesava fare ogni volta lo sforzo di presentarmi e dire le solite frasette di circostanza per passare magari un paio d'ore con una persona che avrei difficilmente rivisto in futuro.
Insomma, questo mio amico alla fine mi ha rinfacciato di rifiutare sempre i suoi inviti e da qui sono partite un sacco di discussioni in cui cercavo in maniera totalmente inutile di fargli capire che, con tutto il bene che gli volevo, quelle situazioni mi mettevano a disagio. Lui in realtà non è che non capiva, ma si ostinava a sostenere che il disagio fosse un problema che io dovevo risolvere e che quindi dovevo auto-costringermi ad andare con lui per venirne fuori. Io, invece, non ho mai desiderato essere come lui, sono tipa da "pochi ma buoni" e anche se questo non mi ha sempre permesso di avere una vita socialmente attiva, non ho mai voluto adeguarmi ( o forse il non volere è una scusa di cui mi sono auto-convinta perchè non ci riesco, non so ) anche perchè, obiettivamente, molte delle persone di cui lui si circonda sono i classici falsi amici, che da dietro gliene dicono davvero di tutti i colori.
Insomma, per arrivare al dunque, volevo un suo parere circa alcune questioni e dato che lui mi rinfaccia sempre di dargli bidoni, gli avevo proposto di uscire io. La cosa doveva svolgersi così, io nel pomeriggio sarei andata con un'amica a fare shopping e la sera sarei uscita con lui. Inizialmente lui ha accettato, ma dato che io non gli avevo dato un orario preciso ma gli avevo detto "8 e mezzo circa" ( perchè non mi ero ancora accordata con la mia amica con precisione ) se n'è uscito col fatto che lui allora usciva con i suoi amici, io poi mi sarei unita, noi ci saremmo isolati un pò per parlare di quello che gli volevo dire ( cosa che sapevo già sarebbe stata impossibile, conoscendolo ) e poi avremmo passato una serata a far baldoria. In altre circostanze, con altre persone, avrei anche accettato, ma sapendo già quello che mi aspettava date le precedenti esperienze ho rifiutato e detto di rimandare a un altro giorno la nostra uscita, sentendomi rispondere con frasi sprezzanti tipo "e allora tornatene nella tua tana","continua a farti mille problemi e a non comportarti invece come una persona NORMALE" e cose così. Io mi sono incazzata, anche per la sua poca sensibilità, e mi sono sentita offesa ( nonostante lui obiettasse che non ci fosse nulla di offensivo nelle sue parole o.o ) e alla fine ci siamo mandati a quel paese reciprocamente.
Ora, seriamente, sono io che funziono male ? Sono io che mi sono chiusa tanto da non distinguere un comportamento asociale da uno normale di una persona riservata?
mah
non mi sarei mai messo con uno/a cosi
figuriamoci averlo/a come amico
si forse non sai selezionare bene le persone ...
pero oh scelta tua
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