Vi racconto la mia storia, che non è finita naturalmente, visto che ho ancora molti anni di vita davanti. non la racconto neanche dall' inizio visto che è tremendamente lunga e irrilevante...
Sono nato a Bari e mi trovavo proprio lì durante la seconda metà dell' anno scorso. non so come ero riuscito a trovare un bel lavoro. Sono sempre stato un tipo inquieto ma stranamente quel tranquillo periodo di vita tra casa lavoro e pochi amici non era male. Certo sarebbe stata solo questione di tempo prima che la mia inquietudine prendesse il sopravvento, però stavo bene. Ed è quello che mi serviva: una bella manciata di vita monotona e tranquilla.
C' erano sempre i soliti piccoli problemi: l' odio per la mia città priva di stimoli e i miei compaesani privi di civiltà o la mancanza di una ragazza che, per quanto non agognassi, dopo anni di astinenza si faceva sentire.
Come un fulmine a ciel sereno poco nuvoloso, è arrivata lei...
non so spiegarvi il perché ma in maniera del tutto illogica il mio intero essere vè stato totalmente sconvolto. Vi giuro: una vera e propria stregoneria!
Piccola parentesi:
nel rapporto con l' altro sesso sono complicato: sembra che io sia affetto da una maledizione secondo la quale non posso stare assieme ad una ragazza che mi piace semplicemente per il fatto che più qualcuna mi piace più la evito. Il mio corpo reagisce come un magnete con carica uguale. Riesco solo ad avvicinarmici se la ragazza in questione mi piace ma non da pazzi (certo non mi deve fare neanche schifo...) e, cosa più importante di tutte, se le piaccio: in questo sono un mago nel notarlo (starete pensando: "ma allora non ha mai avuto un 2 di picche?!" ebbene la risposta è sì) in più nelle mie poche storie passate ho sempre mantenute un atteggiamento razionale e, per quanto mi comportavo bene con le mie compagne, non andavo mai fuori di testa e ho sempre interrotto la storia quando non era più mossa dal sentimento ma dall' abitudine.
Capirete quindi che con questa ragazza è stato TUTTO sconvolto perché mi piaceva così tanto che mi si fermava il cuore se la guardavo per più di 10 secondi (quindi l' effetto magnete doveva essere tale da spedirmi a 200 km). e riguardo al fatto di piacerle, a giudicare da come è finita (spoiler), credo che il mio infallibile talento abbia fallito con lei...
Per non farla troppo lunga dopo pochissimo tempo ci siamo messi insieme ed io ero finalmente FELICE, non meramente sereno. sembravo un ragazzino che si innamora per la prima volta.
Ma qualcosa non andava decisamente.
lei era completamente, incredibilmente, eufimisticamente GLACIALE! io sono rimasto colpito inizialmente e la adoravo proprio perché era timidissima, silenziosa, introversa, ma di solito le persone così sono proprio le più passionali quando si riesce a superarne la dura crosta. invece lei per più di un mese è rimasta così.
da lì la situazione ha cominciato a degenerare: lei stava con un altro ragazzo che non voleva lasciare e mentre all' inizio comprendevo e cercavo di non pressarla, dopo un pò stava diventando una situazione insana. quando poi abbiamo fatto sesso non potevo più sopportarlo! intanto anche dopo quest' atto intimo continuava ed essere fredda (di solito succede con gli uomini non con le donne) e, la cosa che più mi ha ferito di tutte, non voleva essere vista come la mia ragazza dai miei amici (che frustrazione pensando alle milioni di ragazze che invece poverine VOGLIONO essere considerate le loro ragazze...).
Perché rovinare tutto? Stavamo così bene: lei non aveva amici, usciva con noi e si divertiva. E i miei amici erano entusiasti nel finalmente vedermi con una ragazza e l' unica ragazza del gruppo era fuori di sé nell' avere un' altra donna nel gruppo!
Non capivo: aveva cambiato idea sullo stare con me o c' era qualche problema e non aveva il coraggio di dirmelo o era solo il suo assurdo modo di vivere una storia?
Ho realizzato tristemente che l' amore della mia vita si era rivelato un tragico errore. Le ho detto che così non si poteva continuare. Io volevo solo amarla in maniera semplice, pulite e appassionata a tempo indeterminato e lei l' ha fatta così complicata. Le ho detto di farsi sentire non appena si fosse schiarita le idee. Inutile aggiungere che non si è più fatta sentire. Forse le ho dato l' occasione che aspettava per troncare.
E questa è stato il mio primo traumatico cattivissimo primo vero innamoramento. Questo il motivo per cui dico che felicità non è sempre meglio di serenità.
Finita questa storia ho avuto un impellente bisogno di andarmene via dalla mia città. Il mio progetto lavorativo era finito, il mio amore ancora più finito e sentivo che non c'era più niente per me lì. Non volevo più neanche correre il minimo rischio di incrociarla per strada.
Mi sono trasferito a Londra, dove sinceramente ho ritrovato la serenità. Devo aggiungere che resto comunque un sociopatico: non mi piace la compagnia, mi trovo a disagio con la gente, soffro di una terribile iperidrosi. Questo per dire che non bisogna essere degli estroversoni per fare un passo del genere. Vivo molto meglio: Londra sa essere stimolante e rasserenante allo stesso tempo. La gente è educata e discreta, non ti fissa e non ti guarda male neanche se giri con dei boxer e un secchio in testa, cosa che mi creava più ansia quando vivevo in italia, e così sono diventato molto meno misantropo. E poi il clima di Londra è perfetto per la mia termo-fotofobia!
Può sembrare assurdo ma consiglio davvero a tutti i sociopatici di vivere per un periodo all' estero. Perché se siamo sociopatici è sia perché qualcosa al nostro interno non va ma SOPRATTUTTO perché qualcosa all' esterno non va.
Certo non sono felice ma le persone come me non lo diventano mai. Però, pensando alla mia passata esperienza di felicità, forse è meglio così.
Ogni tanto però cerco quella ragazza negli occhi di altre ragazze che incrocio per strada.