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20-03-2008, 00:41
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#21
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 1,852
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp2
Quote:
Originariamente inviata da Wonderlust76
Il sarcasmo è sempre negativo perchè fa trapelare l'assenza di rispetto...che sia verso una persona o verso ciò che dice/scrive..poco importa.
potevi semplicemente scrivere che nn condividevi la sua tesi...
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No, io volevo usare una figura retorica che esprimesse l'assurdità del punto di vista che criticavo, anche perchè quel punto di vista che stavo criticando non era affatto democratico e rispettoso, perchè, se ci fai caso, mette in discussione la coscienza etica di un essere umano per il fatto di avere il corredo biologico di un pervertito e non altro.
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Nn ho mai sentito (o meglio letto) nessuno arrampicarsi sugli spekki in tal modo....cmq quello che hai scritto è ben visibile per kiunque: può darsi ke io abbia male interpretato le tue reali intenzioni...ergo lasciamo che gli altri utenti, qualora lo vogliano, esprimano la loro opinione in proposito...
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20-03-2008, 00:45
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#22
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Banned
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 233
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Quote:
Originariamente inviata da Wonderlust76
Nn ho mai sentito (o meglio letto) nessuno arrampicarsi sugli spekki in tal modo....cmq quello che hai scritto è ben visibile per kiunque: può darsi ke io abbia male interpretato le tue reali intenzioni...ergo lasciamo che gli altri utenti, qualora lo vogliano, esprimano la loro opinione in proposito...
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Io mi arrampico su passaggi logici chiari e precisi, non sugli specchi.
Se vuoi te li mostro meglio, magari con uno schema formale.
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20-03-2008, 13:43
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#23
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Non litigate... non volevo provocare o far casino
Io credo che spesso le persone usino un atteggiamento di disprezzo anche inconsapevole verso altre categorie di persone,quando non c'è bisogno di essere così inutilmente duri o giudicanti.
Per esempio le persone che esprimono il loro bisogno di sesso,per una volta senza occultare il desiderio nudo e crudo con battute o infiorettature(non sto parlando di quelli che cercano di rimorchiare sul forum o che diventano squallidi) e magari gli vien risposto di andare a troie o che sono dei pervertiti.
Insomma ragazzi,le parole hanno un peso e un significato,non c'è bisogno di essere grandi intellettuali per capirlo.
Dire che una persona "è un cesso" non è lo stesso che dire "è bruttino","è poco attraente"ecc.La parola "cesso",così come tante altre,non è un semplice sinonimo,è una parola pesante,rozza e piena di disprezzo.
Insomma,tutto l'argomento cessi-troie-pervertiti-sfigati ecc di cui parlavo è troppo vasto e complesso che essere sviscerato qui,solo volevo dire che si potrebbe fare lo sforzo di usare parole più rispettose per persone che non credo meritino questo atteggiamento.
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20-03-2008, 13:52
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#24
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 897
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Non litigate... non volevo provocare o far casino
Io credo che spesso le persone usino un atteggiamento di disprezzo anche inconsapevole verso altre categorie di persone,quando non c'è bisogno di essere così inutilmente duri o giudicanti.
Per esempio le persone che esprimono il loro bisogno di sesso,per una volta senza occultare il desiderio nudo e crudo con battute o infiorettature(non sto parlando di quelli che cercano di rimorchiare sul forum o che diventano squallidi) e magari gli vien risposto di andare a troie o che sono dei pervertiti.
Insomma ragazzi,le parole hanno un peso e un significato,non c'è bisogno di essere grandi intellettuali per capirlo.
Dire che una persona "è un cesso" non è lo stesso che dire "è bruttino","è poco attraente"ecc.La parola "cesso",così come tante altre,non è un semplice sinonimo,è una parola pesante,rozza e piena di disprezzo.
Insomma,tutto l'argomento cessi-troie-pervertiti-sfigati ecc di cui parlavo è troppo vasto e complesso che essere sviscerato qui,solo volevo dire che si potrebbe fare lo sforzo di usare parole più rispettose per persone che non credo meritino questo atteggiamento.
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Quoto in pieno. A volte ci si dimentica di come una singola parola possa offendere profondamente un'intera categoria di persone..."sfigato", secondo me, è una delle parole + offensive ma anke una di qlle usate con maggior leggerezza....
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20-03-2008, 13:59
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#25
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Principiante
Qui dal: Feb 2008
Messaggi: 63
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internet è una dimensione che contiene tutto e il contrario di tutto, credo che ambiti mirati, come questo della fobia sociale, facciano molta fatica ad affermarsi
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20-03-2008, 14:02
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#26
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,091
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Ciao Chioccioccolata ( che strano nick a proposito...)
Molti degli atteggiamenti che tu lamenti in effetti li ho riscontarti anche io; sarà banale ma invito sempre a non generalizzare però e ad imparare a discernere tra chi si comporta in certi modi e chi no
Come in tutte le comunità, anche qui c'è l'invidioso, il frustrato , il cattivo...ma ci sono anche persone valide e splendide. E' una questione di percentuali; qui se ne trovano senz'altro di più di persone con queste caratteristiche positive..ma il 100% putroppo credo sia utopistico.
Tutto ciò detto spero comunque che rimarrai sul forum
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20-03-2008, 14:46
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,411
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A volte questo forum mi sembra un generatore automatico di stereotipi, e non credo che la cosa sia casuale. Rendiamoci conto che la mancanza generale di esperienze porta a crearci una conoscenza del mondo di seconda mano, basata sul letto, sentito dire e soprattutto sul "visto ma non vissuto". Vedere le persone interagire fra di loro non è la stessa cosa che interagirci in prima persona. C'è poi anche il giustissimo discorso che, come in ogni comunità, ci sono persone più sensibili verso il prossimo e altre meno, ma quello che noto spesso qua è una grande predisposizione generale a ragionare per stereotipi e ad appiccicare etichette di ogni genere (sempre le stesse poi: sfigato, troia, pervertito, ma anche sensibile, invidioso, menefreghista) anche solo sulla base di un particolare. Il timido/sociofobico è una persona che incentra la propria vita mentale sul concetto di "giudizio" e così come è portato a credere che tutti ne esprimano continuamente su di lui, crede anche che questa sia la normalità e che vi sia una sorta di imperativo morale di crearsi un giudizio su una persona, anche se concretamente non si possiedono i mezzi e la conoscenza per farlo.
Chi soffre non è migliore di chi non soffre, semplicemente ha a disposizione un punto di vista diverso, tutto sta nel come lo si sfrutta.
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20-03-2008, 15:15
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#28
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Banned
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 233
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Quote:
Originariamente inviata da bardamu
Rendiamoci conto che la mancanza generale di esperienze porta a crearci una conoscenza del mondo di seconda mano, basata sul letto, sentito dire e soprattutto sul "visto ma non vissuto".
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L'avevo notato che eri uno sciovinista del comportamentalismo dell'insieme complementare a quello dei socialfobici.
Prevedo che nel 90% delle tue riflessioni sulla comunicazione dirai che i non socialfobici non sono tenuti a conoscere il codice extra-verbale dei socialfobici... intanto abbiamo il postulato che l'esperienza del socialfobico è sempre di seconda mano (mi chiedo, rispetto a quale sistema di riferimento). Mi chiedo anche perchè la tua mente sia così affine a quel sistema di riferimento, vabbè non ti rompo più :wink:
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20-03-2008, 15:33
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#29
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 566
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp2
Quote:
Originariamente inviata da bardamu
Rendiamoci conto che la mancanza generale di esperienze porta a crearci una conoscenza del mondo di seconda mano, basata sul letto, sentito dire e soprattutto sul "visto ma non vissuto".
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L'avevo notato che eri uno sciovinista del comportamentalismo dell'insieme complementare a quello dei socialfobici.
Prevedo che nel 90% delle tue riflessioni sulla comunicazione dirai che i non socialfobici non sono tenuti a conoscere il codice extra-verbale dei socialfobici... intanto abbiamo il postulato che l'esperienza del socialfobico è sempre di seconda mano (mi chiedo, rispetto a quale sistema di riferimento). Mi chiedo anche perchè la tua mente sia così affine a quel sistema di riferimento, vabbè non ti rompo più :wink:
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ma ke caz....io veramente spero ke tu fai così x skerzare o provocare, xkè se davvero fai così sempre io nn so ke dire...
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20-03-2008, 15:40
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#30
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,411
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp2
L'avevo notato che eri uno sciovinista del comportamentalismo dell'insieme complementare a quello dei socialfobici.
Prevedo che nel 90% delle tue riflessioni sulla comunicazione dirai che i non socialfobici non sono tenuti a conoscere il codice extra-verbale dei socialfobici... intanto abbiamo il postulato che l'esperienza del socialfobico è sempre di seconda mano (mi chiedo, rispetto a quale sistema di riferimento). Mi chiedo anche perchè la tua mente sia così affine a quel sistema di riferimento, vabbè non ti rompo più :wink:
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Rompi pure, non c'è problema. Forse non hai letto con attenzione l'ultima risposta che ti ho dato nel topic "Alcune cose che ho capito". L'esperienza del sociofobico è di seconda mano quando si basa su luoghi comuni preesistenti, che vengono assunti per colmare il vuoto di capacità critica personale, che si sviluppa tramite l'esperienza e/o un'analisi fatta con mente aperta. Non ho mai detto che ogni esperienza di ogni sociofobico è sempre di seconda mano, stai distorcendo (capziosamente?) le mie parole. Nel 100% delle mie riflessioni dirò che il fatto che un non sociofobico conosca il codice extra-verbale di un sociofobico non giustifica quest'ultimo da una totale passività espressiva, adagiata sulla propria situazione. Vuoi una metafora (o isomorfismo, come lo chiami tu)? In campo linguistico una cosa che si avvicina alle mie idee è il concetto di pidgin, di lingua comune fra persone che parlano lingue diverse. La sola competenza passiva di una lingua non porta a comprenderla veramente, ma solo a tollerarla. Vuoi essere tollerato o capito davvero?
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20-03-2008, 16:21
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#31
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Banned
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 233
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Quote:
Originariamente inviata da bardamu
L'esperienza del sociofobico è di seconda mano quando si basa su luoghi comuni preesistenti, che vengono assunti per colmare il vuoto di capacità critica personale, che si sviluppa tramite l'esperienza e/o un'analisi fatta con mente aperta.
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Sono d'accordo, tranne che per una cosa: sostituirei quell'operatore logico "e/o" con il solo "e", dato che l'operatore "e/o" implicherebbe che la capacità critica possa essere sviluppata anche solo con l'esperienza senza l'analisi fatta sull'esperienza (questo lapsus mi genera l'impressione di quello sciovinismo di cui parlavo).
Quote:
Originariamente inviata da bardamu
il fatto che un non sociofobico conosca il codice extra-verbale di un sociofobico non giustifica quest'ultimo da una totale passività espressiva, adagiata sulla propria situazione. Vuoi una metafora (o isomorfismo, come lo chiami tu)? In campo linguistico una cosa che si avvicina alle mie idee è il concetto di pidgin, di lingua comune fra persone che parlano lingue diverse. La sola competenza passiva di una lingua non porta a comprenderla veramente, ma solo a tollerarla. Vuoi essere tollerato o capito davvero?
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Questo argomento l'ho superato da tempo: la reclamazione del diritto del codice extra-verbale del socialfobico di essere appreso dagli altri viene sempre rilanciata con questo alibi (con l'insinuazione infondata che il socialfobico voglia adagiarsi in un codice extra-verbale formalmente povero), l'alibi non è giusto, dato che i socialfobici sono interessati ad avere un'espressività normale e non sono a loro agio in un linguaggio espressivo povero: la critica riguarda solo il fatto di non vedere accolto il loro codice in partenza, provvisoriamente.
Ho intenzione di leggere con attenzione la tua ultima risposta su "alcune cose che ho capito", proprio per non dare una risposta sbrigativa ho rimandato la replica.
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20-03-2008, 16:55
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#32
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Avanzato
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 358
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Originariamente inviata da HurryUp2
Sono d'accordo, tranne che per una cosa: sostituirei quell'operatore logico "e/o" con il solo "e", dato che l'operatore "e/o" implicherebbe che la capacità critica possa essere sviluppata anche solo con l'esperienza senza l'analisi fatta sull'esperienza (questo lapsus mi genera l'impressione di quello sciovinismo di cui parlavo).
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Davvero non è sciovinismo, io non aspiro a snaturarmi e a diventare altro da ciò che sento di essere perchè idealizzo le persone estroverse. Voglio solamente esprimere ciò che dentro di me sento di essere e che reprimo o censuro per colpa di certe paure ben definite. In quella "o" sta la differenza fra noi due, la questione dell'irrazionalità di cui discutevamo nell'altro post.
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp2
Questo argomento l'ho superato da tempo: la reclamazione del diritto del codice extra-verbale del socialfobico di essere appreso dagli altri viene sempre rilanciata con questo alibi (con l'insinuazione infondata che il socialfobico voglia adagiarsi in un codice extra-verbale formalmente povero), l'alibi non è giusto, dato che i socialfobici sono interessati ad avere un'espressività normale e non sono a loro agio in un linguaggio espressivo povero: la critica riguarda solo il fatto di non vedere accolto il loro codice in partenza, provvisoriamente.
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Beh, ma allora siamo d'accordo. In teoria lo so anch'io che gli estroversi giudicano gli introversi in base al loro sistema espressivo senza sforzarsi di comprendere che quello sociofobico è "altro" e non semplicemente una versione inferiore del loro modo di comunicare. Alcune (poche) persone (quelle che tu definisci intelligenti), lo fanno, ma è una capacità che va al di là dei limiti della maggior parte delle persone e che soprattutto non condiziona il fatto di trovarle interessanti o meno e quindi di volerle conoscere. Alla luce di questo io e te partiamo dalle stesse idee, poi però io cerco di scendere a patti con l'imperfezione umana (e anch'io sono umano, ovviamente)...tu no, in nome della giustizia e verità assoluta.
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21-03-2008, 02:03
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#33
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da 88_ThE_BeSt_88
ma ke caz....io veramente spero ke tu fai così x skerzare o provocare, xkè se davvero fai così sempre io nn so ke dire...
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ma ke caz....io veramente spero ke tu fai così x skerzare o provocare, xkè se davvero fai così sempre io nn so ke dire...
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21-03-2008, 02:21
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#34
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da inadatto
Ciao Chioccioccolata ( che strano nick a proposito...)
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Modestamente.è la fusione fra chiocciola,cioccolata,e una parola di mia invenzione,"acchiocciolato",cioè qualcosa che è rannicchiato e avviluppato su e dentro se stesso(come una chiocciola appunto). :P
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21-03-2008, 12:36
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#35
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Quote:
Originariamente inviata da inadatto
Ciao Chioccioccolata ( che strano nick a proposito...)
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Modestamente.è la fusione fra chiocciola,cioccolata,e una parola di mia invenzione,"acchiocciolato",cioè qualcosa che è rannicchiato e avviluppato su e dentro se stesso(come una chiocciola appunto). :P
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Bello, mi piacciono le costruzioni etimologiche, denotano creatività
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22-03-2008, 04:12
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#36
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da bardamu2
In teoria lo so anch'io che gli estroversi giudicano gli introversi in base al loro sistema espressivo senza sforzarsi di comprendere che quello sociofobico è "altro" e non semplicemente una versione inferiore del loro modo di comunicare. Alcune (poche) persone (quelle che tu definisci intelligenti), lo fanno, ma è una capacità che va al di là dei limiti della maggior parte delle persone
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Lo so benissimo, ma io intanto su internet divulgo tutte queste informazioni, sollecitando la gente comune a rifletterci e infine capirle: così non avranno più l'alibi di dire che va al di la' dei loro limiti, e quando non potranno più usare quell'alibi... chissà... forse giustificheranno la loro discriminazione con la verità (cioè "non me ne importa niente dell'etica della carità interpretativa"): allora sì che sarà tutto più chiaro.
Quote:
Originariamente inviata da bardamu2
e che soprattutto non condiziona il fatto di trovarle interessanti o meno e quindi di volerle conoscere.
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Questa non è una giustificazione, perchè il diritto di essere accettati socialmente non presuppone dover essere percepiti interessanti o meno, è questione di dignità sociale, qualcosa che deve venire prima.
Quote:
Originariamente inviata da bardamu2
Alla luce di questo io e te partiamo dalle stesse idee, poi però io cerco di scendere a patti con l'imperfezione umana (e anch'io sono umano, ovviamente)...tu no, in nome della giustizia e verità assoluta.
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Io vengo a patti, ma se il patto è "se esce testa vinco io, se esce croce tu perdi" il patto è una beffa, perchè perdi sempre tu, allora, se tu riesci a scendere a patti in queste condizioni, vuol dire che o non hai una mente abbastanza acuta da notare la beffa, oppure che hai una mente intelligente ma uno stomaco di ferro, tale da permetterti di sopportare l'ingiustizia.
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22-03-2008, 16:45
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#37
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,411
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Questa non è una giustificazione, perchè il diritto di essere accettati socialmente non presuppone dover essere percepiti interessanti o meno, è questione di dignità sociale, qualcosa che deve venire prima.
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Le persone comunque cambiano, e spesso nel loro atteggiamento verso linguaggi diversi sono in assoluta buona fede. Per poterle fare riflettere e stabilire quella parità di cui parliamo, è necessario guadagnarsi la loro fiducia e farci conoscere, quindi scendere, solo inizialmente (quindi alla lunga sono d'accordo con te), a compromessi. Io sono più tollerante. Forse perchè nella mia vita sono stato discriminato di meno, non so, più che altro ero io ad autoescludermi.
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Io vengo a patti, ma se il patto è "se esce testa vinco io, se esce croce tu perdi" il patto è una beffa, perchè perdi sempre tu, allora, se tu riesci a scendere a patti in queste condizioni, vuol dire che o non hai una mente abbastanza acuta da notare la beffa, oppure che hai una mente intelligente ma uno stomaco di ferro, tale da permetterti di sopportare l'ingiustizia.
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Il patto spesso è "All'inizio ti lascio vincere, poi però la smettiamo di giocare". Quella che tu chiami ingiustizia, io la chiamo limite umano. Fa parte della tolleranza verso il prossimo. Riesco a tollerare proprio perchè fortunatamente non sono tutti così, e perchè so che molti sono in buona fede, non perchè abbia uno stomaco di ferro.
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