I farmaci antidepressivi potrebbero favorire i tentativi di suicidio nei pazienti depressi
E' necessario uno stretto controllo dei pazienti ad alto rischio all'inizio della terapia della depressione.
La possibilità di un tentativo di suicidio è inerente alla depressione e può persistere fino a che non si verifichi una remissione significativa di questa malattia. Uno stretto controllo dei pazienti ad alto rischio, dovrebbe accompagnare la terapia farmacologica iniziale. I farmaci antidepressivi SSRI ( inibitori selettivi del reuptake della seronina ) dovrebbero essere prescritti in quantità minime necessarie, per ridurre il rischio di sovradosaggio.
Inoltre con i farmaci SSRI possono presentarsi stati di ipomania o di mania. ( Xagena_2001 )
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(Xagena - Psichiatria ) - L’Expert Working Group del CSM ( Committee on Safety of Medicines ) inglese ha completato la revisione riguardante la sicurezza e l’efficacia degli antidepressivi della classe SSRI ( inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ) e della classe SNRI ( inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina ) nel trattamento dei disturbi depressivi maggiori in età pediatrica.
Sulla base dei dati disponibili il CSM ha giudicato non favorevole l’utilizzo della Sertralina, del Citalopram e dell’Escitalopram, mentre la Fluvoxamina è risultata non valutabile.
Solo la Fluoxetina ( Prozac ) ha dimostrato in studi clinici di avere un rapporto rischio/beneficio favorevole per il trattamento dei disturbi depressivi maggiori nei soggetti di età inferiore ai 18 anni.
La Paroxetina, la Venlafaxina, la Sertralina, il Citalopram e l’Escitalopram sono controindicati nei bambini e negli adolescenti con depressione maggiore.
I pazienti in trattamento con questi farmaci, che presentano una buona risposta, dovrebbero completare il ciclo di trattamento.
La terapia con farmaci SSRI-SNRI non dovrebbe essere interrotta bruscamente.
E’ consigliata una riduzione graduale del dosaggio, soprattutto per la Venlafaxina e per la Paroxetina. ( MHRA 2004 - Xagena )
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Tutti i più importanti farmaci antidepressivi a parte il Prozac (categoria SSRIs), saranno vietati, a partire da oggi, in Gran Bretagna per i minorenni. Una decisione presa dal Governo britannico e motivata dalla constatazione che queste sostanze porterebbero i giovani a commettere suicidio.
Ai medici verrà proibito di prescrivere le seguenti sostanze a giovani sotto i 18 anni: Lustral (setraline), Cipramil (citalopram), Cipralex (escitalopram) e Faverin (fluvoxamine).
La Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency britannica ha comunicato ieri sera (10 dicembre) ai medici di non prescrivere alcun SSRIs oltre al Prozac.
L'Agenzia ha anche avvertito i medici che il Prozac è efficace solo per un bambino su dieci. I pazienti in trattamento, comunque, non dovranno smettere immediatamente di assumere il farmaco, per evitare sintomi collaterali gravi.
La decisione governativa giunge a seguito di una campagna di forti pressioni da parte dei genitori dei bambini e dopo aver preso atto dei risultati di alcuni trial clinici condotti su bambini depressi alla fine degli anni '90, che mostravano un forte aumento delle tendenze suicide nei giovani pazienti trattati con alcuni farmaci antidepressivi. Si stima che oggi in Gran Bretagna 50.000 bambini siano in cura con antidepressivi.
Fonte: The Guardian, 10-12-2003
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Diversi antidepressivi un unico difetto
M.M.
fonte: Dica33.it
Il rischio di comportamenti suicidi per effetto degli antidepressivi è simile sia che si tratti di quelli di ultima generazione, come la paroxetina, sia di quelli tradizionali, come l’amitriptilina. Lo studio, pubblicato su JAMA, nasce da molte recenti controversie sull’utilizzo degli inibitori del reuptake della serotonina (SSRI), in particolare tra i più giovani. I ricercatori hanno preso in esame un gruppo di pazienti in terapia antidepressiva, di cui una parte, 555, con comportamento suicida e la rimanente, 2062, senza un simile comportamento.
I quattro farmaci esaminati, due triciclici e due SSRI, hanno evidenziato un profilo simile con dati solo lievemente più preoccupanti per la paroxetina, ma non in maniera statisticamente significativa. Il rischio suicida dopo solo nove giorni di assunzione del farmaco e quattro volte superiore a quello riscontrato dopo novanta giorni. Un segnale evidente, qualsiasi sia il farmaco scelto che i pazienti, soprattutto adolescenti, vanno monitorati da subito.
fonte: Jick H et al. Antidepressants and the Risk of Suicidal Behaviors. JAMA. 2004;292:338-343. * 21 luglio 2004
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Nei minori gli antidepressivi possono causare il suicidio
Tratto da
www.italiasalute.it
Somministrati in bambini ed adolescenti, alcuni farmaci antidepressivi potrebbero innescare il meccanismo psicologico che porta al suicidio. E’ l’avvertimento dei consiglieri scientifici del governo degli Stati Uniti, secondo i quali, genitori e medici devono essere messi al corrente in maniera esplicita di questo rischio, anche se ciò non significa che va eliminato l’uso dei farmaci antidepressivi nei bambini e adolescenti che ne hanno bisogno.
Non esistono ancora prove reali del rischio di suicidio, ammettono i consiglieri di fronte alla Food and Drug Administration, dopo l’allarme scoppiato in Gran Bretagna l'anno scorso sull’argomento. Fino a quando però gli interrogativi sulla questione rimarranno, genitori e medici devono sapere che bambini e ragazzi con sintomi come agitazione, ansia ed ostilità potrebbero essere anche vulnerabili ai farmaci.
Secondo i consiglieri scientifici, l'uso di farmaci come Paxil, Zoloft ed Effexor in bambini e adolescenti sta salendo, malgrado non ci siano prove circa l’efficacia nell’alleviare la depressione pediatrica o la miriade di altri disturbi per i quali si prescrivono.
Secondo Matthew Rudorfer del National Institute of Mental Health, così come è successo per il farmaco SSRIs, anche per altri nuovi antidepressivi le precauzioni cui ci si dovrebbe attenere non state sufficientemente prese sul serio.
L’SSRIs ed altri antidepressivi sono stati a lungo usati con successo dagli adulti, ma gli stessi farmaci possono avere effetti diversi sui bambini.
La FDA ha approvato soltanto un farmaco per alleviare la depressione pediatrica, il Prozac, ma recentemente ha chiesto ad altri fornitori di presentare le loro ricerche sugli effetti dei loro farmaci sui bambini. Molti studi che risalgono agli anni ‘90 non sono stati mai pubblicati perché i farmaci si sono dimostrati inefficaci. In 25 studi che coinvolgono 4.000 bambini ed adolescenti, non erano riscontrati suicidi. In Gran Bretagna però si è notato un aumento del rischio di comportamenti tendenti al suicidio, o di tentativi di suicidio: 3,2%, in chi aveva assunto i farmaci rispetto all’1,5% di chi aveva preso il placebo.
La FDA ha però messo in dubbio la validità degli studi, sia per la grande differenza nei risultati tra di essi, sia per l’eccessiva arbitrarietà della definizione di “comportamento suicida”.
Un’analisi condotta in proprio dalla FDA stessa suggerisce che 109 pazienti hanno avuto uno o più comportamenti correlabili al suicidio.
Thomas Laughren, medico della FDA, ha ammesso però che in alcuni casi la tendenza non erano chiara. In 19 pazienti classificati tra gli aspiranti “suicidi” quasi tutti erano superficiali nel delineare la loro convinzione verso il suicidio. Così la FDA ha chiesto l’aiuto all Columbia university per cercare di determinare esattamente quanto veri erano i comportamenti suicidi.
Nel frattempo, la FDA ha chiesto ai medici di prestare attenzione nella prescrizione di tutti gli antidepressivi, escluso il Prozac, per chi non ha compiuto i 18 anni.
Pare però che molti genitori che hanno assistito al suicidio dei loro figli, sensibili al problema, non sono soddisfatti e chiedono maggiore chiarezza dalle etichette dei farmaci
Alcuni di questi genitori hanno notato che, dopo l’assunzione di questi farmaci, i ragazzi diventavano estremamente agitati o ansiosi, e subito dopo cominciavano ad avere sintomi scientificamente definiti come acathisia, con impulsi improvvisi che si trasformavano in istinto suicida.
La FDA ha invitato a fare attenzione ai genitori che segnalano sintomi di acathisia e informare con campagne di formazione sui relativi sintomi, in modo che i giovani pazienti possano essere meglio controllati.
Secondo Joan Chesney, pediatra dell’University of Tennessee, guardare ai tentativi di suicidio può non essere la giusta risposta al problema e ci sono dei dubbi sul fatto che i pediatri o i medici di famiglia siano informati.
Alcune famiglie americane hanno però elogiato i farmaci antidepressivi e manifestano di apprezzarne il beneficio enorme che ne hanno tratto i loro ragazzi, ad esempio in casi di depressione ossessivo-compulsiva, per la quale, secondo loro, erano l’unica fonte di aiuto.
www.disinformazione.it
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Tuesday, February 3, 2004
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn...-2004Feb2.html
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Autorità federali hanno dichiarato ieri per la prima volta che le prove cliniche di popolari farmaci antidepressivi come Prozac, Paxil, Zoloft, mostrano un rischio di suicidio superiore tra i bambini che prendono questi farmaci rispetto a quelli che sono stati trattati con pillole placebo.
I medici prescrivono queste droghe a centinaia di migliaia di bambini ogni anno anche se non sono state approvate per il trattamento di bambini con depressione. La nuova analisi dei trials della Food and Drug Administration contraddicono le ripetute assicurazioni dell’establishment psichiatrico americano secondo il quale questi farmaci sono del tutto sicuri.
Analisi simili sono state fatte anche in Gran Bretagna, e hanno convinto le autorità a proibire ai bambini l’uso della maggior parte di questi antidepressivi a dicembre. In America invece, prima di prendere misure legali è stata richiesta una seconda analisi ai ricercatori della Columbia che saranno completati in estate.
Ieri, pazienti e familiari hanno richiesto più urgenti azioni in un meeting. Dozzine di familiari, fratelli e medici venuti da tutto il paese hanno dato estese e commoventi testimonianze che descrivono famigliari a pazienti che hanno commesso suicidio o sono diventati violenti dopo aver preso questi psicofarmaci.
“Ci fu detto che il Paxil e il Prozac erano farmaci meravigliosi,” disse Glenn McIntosh di Austin, la cui figlia Caitlin di 12 anni si impiccò con le strighe delle scarpe alcune settimane dopo aver iniziato a prendere il Paxil poi cambiato con lo Zoloft. “Siamo stati ingannati.”
I regolatori hanno riconosciuto le richieste degli addolorati famigliari ma hanno sbagliato nell’approntare le nuove linee guida che potrebbero avere terribili conseguenze. La maggior parte dei medici crede che questi farmaci, conosciuti come inibitori della ricaptazione della serotonina, o SSRI, salvino la vita di molti bambini depressi; importanti ricercatori hanno avvisato delle terribili conseguenze sui bambini se il loro uso viene vietato.
Benchè solo il Prozac sia stato autorizzato per l’uso pediatrico, ai medici è legalmente permesso di prescrivere questi farmaci a qualunque paziente.
Una compagnia, Wyeth, ha avvisato i medici americani di non prescrivere il loro farmaco Effexor ai bambini. Gary Cheslek di Vicksburg, signorina, la quale disse che suo figlio Justin si impiccò dopo aver preso il Paxil, notò che la data dell’avviso della Wyeth era disponibile da anni. Molti famigliari si sono chiesti perchè sia le farmceutiche che la FDA non si siano mosse prima.
In un giorno altamente drammatico all’Holiday Inn di Bethesda, dozzine di famigliari hanno accusato l’agenzia di chiudere gli occhi di fronte al problema. Alcuni hanno detto che i loro figli sono stati aiutati.
“Mio figlio ha condotto una vita piena grazie agli SSRI,” ha detto Vogel-Scibilia, che disse di avere due dei suoi figli in cura psichiatrica. Vogel-Scibilia, membro della National Alliance for the Mentally Ill [ndt, nota associazione pro-farmaci e pro-biopsichiatria, notoriamente sponsorizzata dalle farmaceutiche], ha detto, “ Rabbrividisco al pensare cosa succederebbe se queste medicine non fossero disponibili.”
David Fassler, uno psichiatra che testimoniò all’udienza in rappresentanza dell’American Psychiatric Association disse in una intervista, “ Racconti come quelli di questi addolorati familiari rendono meno probabile che essi portino i loro bambini in trattamento.”
Fassler e altri leaders della psichiatria americana hanno detto che un grande numero di bambini depressi non sono trattati. “ Gli psicofarmaci possono salvare la vita, ma le medicine da sole non è la risposta giusta,” ha detto.
I medici americani tuttavia si affidano sempre pià massicciamente ai farmaci per i casi di depressione. E’ stato rivelato che due milioni e centomila ricette per antidepressivi sono state scritte per bambini nel corso del 2002.
Critici e difensori hanno detto che un problema chiave è che i trials fatti dalle farmaceutiche non sono concepiti per rispondere alle domande che sono state sollevate. I funzionari dalle FDA stanno provando a comparare i dati tra studi che usano termini differenti per descrivere la tendenza al suicidio e differenti misure di cosa costituisca un pensiero suicidario o tentato suicidio.
Mentre i ricercatori della FDA hanno trovato che questi psicofarmaci sono associati con il rischio di suicidio nei bambini, ha detto Russell Katz, direttore della divisione neurofarmacologica della FDA,“Noi siamo preoccupati che la categorizzazione di eventi non è ancora completamente affidabile.”
Thomas Laughren, leader del team gruppo farmaci psichiatrici della FDA, scrisse in un comunicato che “ Ci sono segnali di aumento di rischio di eventi segnalatori di suicidalità per diversi di questi farmaci” ma che i dati erano confusi. Non tutti i trial indicano questa connessione, e le farmaceutiche usano differenti misure per classificare e contare i casi.
“C’è un legame casuale tra antidepressivi e sucidalità?” domandò ieri. “Sbagliare in entrambe le direzioni ha conseguenze negative.”
I ricercatori della Columbia studieranno i rapporti degli effetti collaterali riclassificandoli con criteri unitari. La FDA ha chiesto a nove farmaceutiche di presentare dettagli di ogni segnalazione avversiva sofferta da circa 4.000 bambini atraverso 25 trials. Al gruppo della Columbia non è stao detto in anticipo come le compagnie classificano i casi.
In tutti i trials, bambini con livelli simili di depressione furono scelti a caso per ricevere il farmaco o il placebo. Laughren disse che ce ne furono 109 che commisero almeno un tentativo di suicidio o ebbero pensieri suicidi dopo aver preso il farmaco. Le compagnie tuttavia eliminarono i bambini che erano a rischio di suicidio tanto per cominciare, rendendo i risultati degli studi meno applicabili al mondo reale, dove sovente i medici usano le medicine per trattare i bambini con tendenze suicide.
Su 109 bambini, disse Laughren, 66 si siano procurati ferite. Tra questi 19 si sono tagliati e 37 hanno preso pillole in overdose. Due bambini hanno tentato di impiccarsi, e ci fu un caso di autoincendio —questi ultimi tre tentativi di suicidio furono sventati da vigili sorveglianti. Quarantasei furono ospedalizzati, ma nessuno commise suicidio.
Uno psichiatra gallese, David Healy, che si batte per un uso più consapevole delle sostanze, calcola che circa 500 bambini americani abbiano commesso suicidio in seguito all’assunzione di antidepressivi. Irving Kirsch, un’altro critico, ha detto che la maggior parte dei trials clinici ha fallito nel dimostrare che i farmaci fanno star meglio i pazienti rispetto a pillole placebo [ndt,di zucchero]. Anche quando le medicine funzionano egli ha valutato che l’87% del benefico deriva dalla convinzione del paziente che sono efficaci, un fenomeno noto come effetto placebo.