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Originariamente inviata da Gummo98
A favore nel caso di malattie terminali. Per quanto riguarda le malattie psicologiche non ne parlerei neppure. Molte persone fragili e instabili potrebbero essere stimolate ad uccidersi da una simile legalizzazione dell'eutanasia, quando con una dura battaglia potrebbero uscire dal problema che li attanaglia e tornare alla vita, piena e felice. Inoltre, per esserci consenso, deve essere presente la capacità di agire, e nel caso di malati psichici questa capacità è assente e il valore giuridico sarebbe nullo.
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La capacità non è sempre assente, la tua è un'asserzione non correttamente documentata. Tuttavia il rischio è concreto. Credo sia opportuna una valutazione terza e un lungo periodo di esame in cui provare ogni eventuale terapia. Ma ad un certo punto, si auspica in rarissimi casi, sarebbe una violazione dei diritti di un individuo costringerlo a vivere un'esistenza in cui non esiste una cura alla sua sofferenza.
Imho ciò metterebbe in obbligo lo stato di assumersi la responsabilità del malessere psicofisico dei propri cittadini, e della di essa risoluzione (o risolubilità).