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Originariamente inviata da ThirstyDog
Direte, perché non l'ho messo nell'argomento terapie.
Perché non parlo di medicinali, di psicanalisi.
Parlo di arte.
Da sempre chi soffre è un artista e viceversa (ok, è pretustuoso, non prendetelo come dogma).
La musica, il cinema, la lettura.. non vi aiutano?
non avete mai l'impressione che certe canzoni le abbiate scritte voi, che certi film vi rappresentino, che tali libri diano sollievo..
discutiamone.
sono in palla con nick cave da qualche tempo. ascolto le prime cose che ha fatto, quando non era ancora redento o particolarmente famoso. quando si sparava dosi esagerate di eronia e declamava solo sofferenza e disperata voglia di rialzarsi. Per carità. bene per lui che sia arrivato alle 50 primavere in forma smagliante...
ma certi pezzi di tender prey mi rispecchiano quasi.
Vi è mai capitato di riconoscervi in canzoni, film, libri..?
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che chi soffre possa essere + facilmente un artista ormai credo sia un dato di fatto.
Alcuni dei + grandi poeti/scrittori erano depressi o simili.
Nella sofferenza è vero che in parte sta il genio.
Perchè? chi si diverte solitamente ha poco tempo x pensare....
mi ricordo com'ero io estroversone. Impulsivo come pochi, magari comunque dolce e affettuoso, ma pensare quasi mai.
La sensibilità ti fa conoscere + da vicino la sofferenza e viceversa la sofferenza ti rende + sensibile.
E un artista (parlo soprattutto di poesti,pittori, cantanti...) cosa fa di altro che giostrare le emozioni? dunque ovviamente avendo imparato ad ascoltare la propria sensibilità e le proprie emozioni non può far altro che eccellere nel manifestarle.
E difatti da quando mi sono introversato, ho iniziato a soffrire anch'io (e sono uscito quindi dal periodo di sole gioie rappresentato dai primi anni di vita), ho iniziato ad ascoltare + me stesso e gli altri ho iniziato a scrivere poesie.
D'altro canto è palese il fatto che è più facile scrivere 'na poesia su un fatto che ti tormenta ossessivamente (che sia amore, che sia la morte), piuttosto di un fatto meramente felice (eccezion fatta x l'amore che può avere risvolti positivi).
Io stesso nei periodi in cui mi estroverto al massimo, rido, scherzo, amo, vivo la notte mi dimentico di scrivere...non trovo psicologicamente (ma nemmeno proprio praticamente) il tempo x scrivere.
Il divertimento ti fa pensare meno: quando mi faccio le gite con amici/e si passa il tempo a ridere e scherzare il tempo x pensare diminuisce (anche x uno come me che perde le ore ad osservare le persone e se stesso negli atteggiamenti, modi, negli occhi, nella testa, nel cuore ecc...eccc...).
I momenti buoi ironicamente sono i migliori x dar frutto al genio.
O pieno amore (non so anche un semplice Ligabue volendo insegna, o un "a te" di jovanotti dove viene dichiarata tutta l'importanza della persona) o la sofferenza (che sia amore, famiglia, morte o i crucci/problemi della vita).