Originariamente inviata da SMS94

A differenza di alcuni utenti che hanno scritto, io ho la fortuna di poter contare sulla mia famiglia, nel caso non stessi bene o avessi bisogno di aiuto.
Per il resto però sono praticamente solo, non ho amici da anni e con i colleghi di lavoro (a parte il fatto che tra poco cambierò azienda e quindi ripartirò da zero) non ho mai avuto rapporti al di fuori dell'ufficio...

Originariamente inviata da Keith

vedete la vita come un monolite, in cui la persona è sempre uguale.
è pieno di gente che ha avuto tanti fidanzamenti in giovane età e poi non ne ha avuti più per mille motivi, perché si invecchia, ci si chiude caratterialmente.
Come è pieno di gente che ha cominciato a 30 anni, a 40, 50.. dipende sempre dall'elasticità mentale.

Originariamente inviata da Keith

ma che vuol dì non ho voglia.. la mulino bianco che cos'è? una favoletta? o la pubblicità?
Se pensi che sia una favola ti dico che non lo è. Ho visto un sacco di gente, almeno 3 che li conosco personalmente trovare la donna dopo i 40 anni. La prima donna, questi erano degli incelloni veri. Uno sta con una lituana e l'altro con una negretta pure carina e parecchio più giovane.. ops, qui non si può dire negretta.. una ragazza di colore.
Però è tutta gente che non ha mai perso la speranza, che è andata all'estero a cercarle.. ci vuole forza, volontà.. erano dei mega-incel, ma buon per loro non erano depressi o sfiduciati. Se uno ci si impegna un po' una cazzo di donna si trova.. certo non l'italiana, questo è improbabile.

Originariamente inviata da Keith

ma che vuol dì non ho voglia.. la mulino bianco che cos'è? una favoletta? o la pubblicità?
Se pensi che sia una favola ti dico che non lo è. Ho visto un sacco di gente, almeno 3 che li conosco personalmente trovare la donna dopo i 40 anni. La prima donna, questi erano degli incelloni veri. Uno sta con una lituana e l'altro con una negretta pure carina e parecchio più giovane.. ops, qui non si può dire negretta.. una ragazza di colore.
Però è tutta gente che non ha mai perso la speranza, che è andata all'estero a cercarle.. ci vuole forza, volontà.. erano dei mega-incel, ma buon per loro non erano depressi o sfiduciati. Se uno ci si impegna un po' una cazzo di donna si trova.. certo non l'italiana, questo è improbabile.

Originariamente inviata da sagoma

Rispondo rispetto allo sviluppo generale della discussione più che al post di apertura.
Gli amici si vedono nel momento del bisogno, si dice... ma io non è che ne sia così convinto. Non so quante persone potrebbero essere disponibili per qualsiasi tipo di aiuto. Anch'io penso che se mi venisse chiesto qualcosa valuterei cosa: se si tratta di dare un passaggio con la macchina, senza farmi mezza penisola, si può fare, se ci si aspetta un supporto continuativo di tipo economico, fisico per dei lavori da fare o anche emotivo, potrei sentirmi rispettivamente sfruttato o stressato, non sarebbe certo che sarei ben disposto. C'è pure l'altra faccia della medaglia, non è solo l'amico poco disponibile che ha qualche colpa. Chi vuole essere aiutato magari fa richieste che possono essere viste come egoistiche e un po' anche inconsapevolmente se ne approfitta.
Per avere qualcosa, di materiale o non, dalle persone bisogna in qualche modo convincerle, nel senso che si possa esser loro utili o ricambiare, in senso lato, o attrarle.
Probabilmente a partire da una certa età la coppia (con eventuali figli) è l'unico vero sistema funzionante (quando lo è) di supporto e sostegno reciproco, oltre ai genitori e famigliari stretti. Le amicizie non superficiali, per chi le ha, pure, ma fino a un certo punto.

Io amici praticamente non ne ho, forse potrei definire così solo una persona che abita però in altra area geografica e che non sento da molto tempo.
La mia famiglia di origine sarebbe disposta ad aiutarmi se servisse, adesso però abito da solo in un'altra città e se ad esempio stessi poco bene non potrei contare immediatamente su di loro.

Originariamente inviata da gaucho

Se non ti fidanzi prima dei 25-30 preparati pure a una vita da sola

Originariamente inviata da SMS94

A differenza di alcuni utenti che hanno scritto, io ho la fortuna di poter contare sulla mia famiglia, nel caso non stessi bene o avessi bisogno di aiuto.
Per il resto però sono praticamente solo, non ho amici da anni e con i colleghi di lavoro (a parte il fatto che tra poco cambierò azienda e quindi ripartirò da zero) non ho mai avuto rapporti al di fuori dell'ufficio...

Originariamente inviata da bukowskiii

Finché si va a scuola è facile avere rapporti umani/amicizie/relazioni ma una volta finito quel contesto se non porti avanti avanti nessun rapporto e ti ritrovi solo come me è molto dura...

Originariamente inviata da zoe666

Ah, io vivo lontano dalla mia famiglia di origine e in questa città conosco due gatti, e non ho praticamente alcun amicizia.
Non ho in realtà manco rapporti con il vicinato, se mi succedesse qualcosa, sarei sola.
Ricordo anni fa, vivevo a roma, e mi venne una gastro enterite pazzesca, passai la giornata a letto a stare malissimo e perdere liquidi praticamente da tutte le parti.
Ero appena tornata dalle vacanze, avevo il frigo vuoto, il giorno dopo, debolissima, dovetti uscire per comprare giusto due cose. Ricordo quei 500 metri fino al super mercato in cui a stento mi tenevano le gambe.

Per fortuna non sono cagionevole di salute, ma anche un paio d'anni fa mi venne una problematica abbastanza invalidante per cui ero impossibilitata quasi ad alzarmi dal divano per i dolori che avevo. All'epoca convivevo quindi la mia ex mi ha praticamente accudito per giorni ( non ero in grado di cucinare ), mi succedesse adesso sarebbe un problema.

Ho una collega, che so che se le chiedessi qualsiasi cosa verrebbe, ma son molto orgogliosa e mi scoccia farmi vedere in condizioni non decenti, quindi son abbastanza certa non le direi nulla.

Originariamente inviata da XL

Io non chiedo niente a nessuno praticamente mai e non mi aspetto nemmeno che qualcuno faccia qualcosa per me.
Mi sento solo ma non in relazione alle cose concrete da fare, la mia è una solitudine relativa alla mancanza di condivisione e contatto fisico più che alla mancanza di qualche sostegno concreto.
Può mancare anche una persona che è inutile in relazione a queste cose ma che magari ti piace vedere, ti sta vicina, ti tocca, è empatica, a me me manca più questo, e me ne rendo conto solo ora per certi motivi.

Se prima o poi avrò bisogno davvero, bisognerà solo pagare, non credo che si possa fare affidamento sugli amici, nemmeno i parenti certe volte si prendono cura di un familiare che ha bisogno di aiuto.

Originariamente inviata da vikingo

Lei può confermare come la Sicilia non sia poi così accogliente oltre che sta uscendo a pezzi dalla pandemia,immagino se potesse se ne andrebbe domani

Originariamente inviata da Vespa1976

Dovrai purtorppo imparare ad arrangiarti in qualche modo da sola.
In caso di necessità prova a chiedere aiuto a qualche vicino di casa come faccio io.

Per motivi di lavoro, vivo da anni lontano dalla mia città dove sono cresciuto e dove abitano la maggioranza dei miei parenti.
Qui mi trovo con zero amicizie e gli unici parenti che ho in zona sono una coppia di zii ormai anziani.
Capisco quindi perfettamente quanto possa essere difficile fare tutto da soli, oltre che noioso.

Spero tu possa in qualche modo conoscere qualcuno e ricostruire una vita sociale normale.
Datti da fare però... il tempo scorre via veloce e dopo una certa età diventa tutto tremendamente difficile e triste.

Originariamente inviata da PioggiaDiStelle

Anche io sono sola. Ho un padre disabile, una madre che si lagna ogni 3x2 e con la scusa di dolori terribili non mi aiuta per niente. Manco esce di casa salvo rari casi di necessità e urgenza. Ho tutto sulle spalle io. Casa, spesa, commissioni da fare etc. E guai a lamentarsi. Se osi farlo, sei una figlia insensibile, che anche io verrà vecchia etc etc. Ho una sola amica, con cui non amo granché confidarmi e anzi che invece di aiutarmi, infierisce pensando che io sia come lei, e che come lei è andata via da casa e si è resa autonoma anche io posso farlo. L'unica cosa che posso consigliarti è stringere i denti e trovare qualcosa a cui appigliarti per non entrare in baratri da cui è difficile uscire. Lo so per esperienza. E' difficile lo so, pure io a volte sento la mancanza di un compagno e di una famiglia mia, però ormai sono rassegnata, è andata così e cerco di farmi forza e tirare avanti. Un'abbraccio.

Originariamente inviata da dystopia

La mia situazione è in qualche modo simile. Ho 31 anni e i miei sono separati in casa. Non abbiamo mai frequentato nessun parente, non abbiamo nessuno. Per tanti motivi non sono riuscita a terminare gli studi, quindi mi ritrovo a fare lavoretti in nero in cui vengo pagata una miseria e trattata anche male. Un tempo frequentavo una comitiva ma dato che la mia situazione di disagio è emersa sempre di più, gradualmente tutti si sono allontanati e anch'io mi sono allontanata perché avvertivo freddezza. Soffro di ansia sociale diagnosticata, quindi vivo per di più da reclusa, ma sono comunque funzionante per fare commissioni, spese ecc, nel senso che se devo uscire, esco. Purtroppo non riesco a trovare lavoro, soprattutto perché cercano sempre la persona solare, socievole, simpatica... tutte cose che io non sono, quindi vengo sempre scartata. Ovunque io vada le persone si rendono conto che io "ho problemi". Poi dalle mie parti (vivo in Puglia) i rapporti di lavoro si basano per di più sulle conoscenze, quando conosci qualcuno le prime domande che ti vengono fatte sono "dove abiti? ah quindi conosci il dottore, l'avvocato? dove vai al mare? dove sei andata a scuola? ah, quindi conosci Tizio, Caio ecc." Quindi le persone, come si rendono conto che sei isolato, ti allontanano all'istante. Anche per quanto mi riguarda i miei stanno cercando di trasferire su di me tutte le faccende. Ovviamente ne emergono anche problemi nelle relazioni, perché avendo questa situazione ho paura di farmi conoscere davvero. Quindi non è facile. In alcuni momenti mi sento molto giù ma cerco di trovare i lati positivi e di essere oggettiva, siamo in tanti a fare questa vita e non siamo stati noi a sceglierla, quindi non ci dobbiamo vergognare di nulla