reknub

son pensieri disfunzionali che vanno ancora elaborati quelli
ci son passato, nel senso che anche io mi davo la scusa del "ma io rifiuto lo stage che è sfruttamento" per non fare nulla di nulla

Leucina

Prima condannavo il sistema che mi tagliava fuori, che non mi dava opportunità, che pretendeva... ma erano bugie che mi raccontavo per lavarmi la coscienza... la verità è che se c'è qualcuno da condannare per qualcuno sono solo io. E certo che ho paura di finire male perchè finita la mia famiglia non avrò piú niente.

cancellato15324

Io non lavoro per problemi miei, non mi frega nulla del lavoro umile.
Sì, c'è questa paura e molto, tanto più che vivo sola e nessuno mi aiuta (nè lo chiederei un aiuto), ho dei soldi da parte, ma ahimè stanno finendo, tra affitto, bollette, spesa, etc.

Infatti ormai il tempo per "pensarci" è finito, posso solo alzare il culo e cercare qualcosa e/o accettare gli aiuti di altri che magari mi fanno sapere di qualche lavoretto in giro.
Avrei bisogno di qualcuno che mi prenda di peso e mi trascini fisicamente nel posto dove cercano, sarebbe più facile.

Blue Sky

Io vivo con i miei genitori e mi mantengono loro, in fin dei conti non ho spese particolari se non il cibo, non ho svaghi costosi. Tecnicamente e in pura via teorica, la situazione potrebbe durare fino a che loro non andranno in pensione.
Però preciso che io non sono uno che sta bene nella propria situazione, mi vergogno anche ben più del dovuto, ormai ho iniziato persino a piangere, cosa fino a poco fa impensabile.

Leucina

Ne avrei bisogno anch'io...
Se ci penso io da sola non ho combinato mai un cavolo: ho fatto le superiori solo perchè conoscevo già una persona che sarebbe stata in classe con me altrimenti mi sarei fermata alle medie, l'università perchè una compagna delle superiori si iscriveva allo stesso corso che volevo fare e potevo appoggiarmi a lei, il tirocinio perchè convinta da un'altra compagna di corso che ha preso informazioni e contattato gente per se e per me. Ora sono da sola, nessuno che mi sprona, nessuno che fa anche per me, nessuno a cui aggrapparmi e stop fine di tutto. Da sola non sono capace in niente, sono un essere inutile.

Keith

vi abbraccio tutti e mi dispiace di aver chiesto questo cosa, la mia curiosità morbosa a volte eccede

Blue Sky

Nessun eccesso, sono domande impegnative ma bisogna andare al cuore di questi problemi, anche nella loro crudezza.

Grazie per l'abbraccio

Questa cosa la sento tanto anch'io.
Io uso la metafora dei binari. Adesso nella mia vita sono finiti i binari, non so più dove cacchio devo andare, e voglio qualcuno che mi dica cosa DEVO fare.

cancellato15324

Eh, pure io. Ho sempre lavorato fino a qualche anno fa, perchè tutti (mia madre un tempo, poi mio padre, poi un fidanzato o amici) mi prendevano e mi portavano nel posto x, e se qualcuno mi accompagna lo faccio.
Idem per visite mediche e psicologiche varie. Altrimenti mi siedo e aspetto la morte.
Il punto è che non riesco a chiedere aiuto, come si chiede? Cosa si deve dire? Come si fa?
Io mi sento troppo idiota e ritardata a chiedere "Senti, mi accompagni in tal posto?", è impossibile.

muttley

Mi hai fatto tornare alla memoria quando, circa una decina d'anni or sono, un amico mi accompagnò in macchina nel posto in cui lavoravo e, probabilmente a causa del mio stato d'animo non proprio entusiasta di andare al lavoro, mi disse che aveva l'impressione di condurre qualcuno in caserma a sostenere la visita di leva.

Noriko

Sono d'accordo con la risposta di Blue Sky grazie anche da parte mia dell'abbraccio.

Suicitazzo

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