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Vecchio 05-01-2016, 18:34   #61
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Infatti non capisco: hai paura di trasformarti in una specie di Gordon Gekko fobico?
No. Probabile in Dr. Gonzo. Armi incluse.
Vecchio 05-01-2016, 18:36   #62
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Anch'io sarei contrario alla idealizzazione del lavoro come "la cosa più importante", "la cosa che ti realizza" ecc.
Però rimane il fatto che lavorare è necessario, e che è inutile spostare il focus dal vero problema, e cioè che io per la mia fobia non riesco a cercarmi occasioni con la sufficiente determinazione.
Mai visto il lavoro come realizzazione di me stessa, è solo un mezzo di sostentamento, nulla di più.
Il punto è che sono bloccata, non ci riesco, solo l'idea di aprire un sito di annunci di lavoro mi fa venire una forte ansia, così come aprire questi topic, devo farmi violenza.
Ma non è evitando che risolverò il problema.
Ringraziamenti da
Blue Sky (05-01-2016)
Vecchio 05-01-2016, 18:37   #63
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L'avatar di muttley
 

E' possibile produrre servizi senza il ricorso al lavoro, ma allo stato attuale è ancora soltanto teoria. La scienza non ha ancora raggiunto livelli tali da consentire la totale automazione dei processi produttivi. Si auspica un futuro che permetta tutto ciò, un futuro che a noi non sarà concesso di poter vivere e testimoniare.
Vecchio 05-01-2016, 18:46   #64
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
E' possibile produrre servizi senza il ricorso al lavoro, ma allo stato attuale è ancora soltanto teoria. La scienza non ha ancora raggiunto livelli tali da consentire la totale automazione dei processi produttivi. Si auspica un futuro che permetta tutto ciò, un futuro che a noi non sarà concesso di poter vivere e testimoniare.
Credo che la tecnologia attuale sarebbe già sufficiente a garantire tutto il minimo vitale a tutti con una logica del tipo lavorare poco e lavorare tutti.
Lasciando poi il tempo alle persone di lavorare per vocazione, creando così una società in cui le persone fanno ciò che amano fare(e non ditemi che finiremmo tutti a non fare un cazzo). La smetteremmo di essere una società di nevrotici cronici...
Vecchio 05-01-2016, 18:49   #65
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Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Credo che la tecnologia attuale sarebbe già sufficiente a garantire tutto il minimo vitale a tutti con una logica del tipo lavorare poco e lavorare tutti.
Lasciando poi il tempo alle persone di lavorare per vocazione, creando così una società in cui le persone fanno ciò che amano fare(e non ditemi che finiremmo tutti a non fare un cazzo). La smetteremmo di essere una società di nevrotici cronici...
http://www.thezeitgeistmovement.com/
Vecchio 05-01-2016, 18:53   #66
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Ma qui non si dovrebbe parlare della paura di lavorare?
Vecchio 05-01-2016, 18:57   #67
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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Mai visto il lavoro come realizzazione di me stessa, è solo un mezzo di sostentamento, nulla di più.
Il punto è che sono bloccata, non ci riesco, solo l'idea di aprire un sito di annunci di lavoro mi fa venire una forte ansia, così come aprire questi topic, devo farmi violenza.
Ma non è evitando che risolverò il problema.
Io, facendo un po' di violenza a me stesso, da settembre ad oggi ho cercato di inviare curriculum, di leggere siti di annunci ecc. Ho fatto anche un paio di colloqui che non si sono concretizzati.
Però mentirei se dicessi che lo faccio con la determinazione di uno che, libero da paure e da evitamenti, vuole trovare un lavoro.
Il problema è quello, mi fa paura tutto, e forse qualche occasione in più ce l'avrei (è chiaro che qui non entro nei dettagli) ma alcune cose, per le quali ho pure studiato, mi terrorizzano.
Vecchio 05-01-2016, 18:58   #68
Esperto
 

Chi come me non ha interessi, nessuna passione e nessun hobby, senza il vincolo e la necessità di lavorare per campare finirebbe col fare una vita di merda lo stesso. A me passano tutto i miei genitori e non faccio un cazzo tutto il giorno, dormo e mangio perchè tanto posso permettermelo. Che cambierebbe se mi passasse tutto lo stato? Niente. Mi sentirei lo stesso una persona inutile che si trascina un giorno dopo l'altro e ogni giorno è uguale a quello prima.
Vecchio 05-01-2016, 19:08   #69
Esperto
 

Io ho la lavorofobia e lavoro,ma mi sta distruggendo la cosa,sto veramente a terra in questo periodo e solo l'idea di mollare tutto mi alletta,ma troppe persone si aspettano che continui quindi vado avanti.Ho proprio realizzato che mi mancano le capacità,e lavorare ogni giorno sapendo che per vari motivi non sei in grado è dura,sono schiaffi all'autostima quotidiani.
Perchè non mi licenziano?Perchè nel mio settore lo fanno solo se la combini grossa e non è (ancora)successo,ma quando ho iniziato ero nel privato e la direttrice mi disse di cambiare strada perchè lei ne ha viste tante ma io non sono assolutamente adatta.
Il problema è che non vedo altre strade alla disoccupazione che per il momento non posso permettermi.
Vecchio 05-01-2016, 19:15   #70
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Originariamente inviata da Leucina Visualizza il messaggio
Chi come me non ha interessi, nessuna passione e nessun hobby, senza il vincolo e la necessità di lavorare per campare finirebbe col fare una vita di merda lo stesso. A me passano tutto i miei genitori e non faccio un cazzo tutto il giorno, dormo e mangio perchè tanto posso permettermelo. Che cambierebbe se mi passasse tutto lo stato? Niente. Mi sentirei lo stesso una persona inutile che si trascina un giorno dopo l'altro e ogni giorno è uguale a quello prima.
Ecco perché mi chiedo sempre se dietro le critiche ad un sistema, c'è la sola contrarietà al sistema suddetto oppure sono un paravento per mascherare depressione, inedia, apatia, anedonia ecc.
Vecchio 05-01-2016, 19:19   #71
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ecco perché mi chiedo sempre se dietro le critiche ad un sistema, c'è la sola contrarietà al sistema suddetto oppure sono un paravento per mascherare depressione, inedia, apatia, anedonia ecc.
Me lo chiedo sempre anch'io, soprattutto in un forum che si chiama "fobia" sociale.
Questo senza fare alcuna polemica con nessun utente, né entrare nel merito di nessuna discussione.

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Io ho la lavorofobia e lavoro,ma mi sta distruggendo la cosa,sto veramente a terra in questo periodo e solo l'idea di mollare tutto mi alletta,ma troppe persone si aspettano che continui quindi vado avanti.Ho proprio realizzato che mi mancano le capacità,e lavorare ogni giorno sapendo che per vari motivi non sei in grado è dura,sono schiaffi all'autostima quotidiani.
Perchè non mi licenziano?Perchè nel mio settore lo fanno solo se la combini grossa e non è (ancora)successo,ma quando ho iniziato ero nel privato e la direttrice mi disse di cambiare strada perchè lei ne ha viste tante ma io non sono assolutamente adatta.
Il problema è che non vedo altre strade alla disoccupazione che per il momento non posso permettermi.
Io attualmente vedo invece l'altro lato della medaglia rispetto a quello che vedi tu (e me ne dispiaccio ovviamente). Io sperimento la frustrazione di non lavorare, che è un dolore con meno episodi stressanti sicuramente, meno momenti di ansia o di panico, però è una sofferenza che ti prende lentamente e ti inculca l'idea di non avere dignità.

Ultima modifica di Blue Sky; 05-01-2016 a 19:23.
Vecchio 05-01-2016, 19:34   #72
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Ma anche entrambe le cose. Il sistema non è perfetto, anzi, è quanto di peggio si possa immaginare. Si basa sul principio che il denaro sia tutto ed è lecito scavalcare il prossimo per i propri interessi, ed è a dir poco spaventoso. Io critico il sistema per questo ed altri motivi ma non nascondo affatto la mia situazione. Anche perché la mia situazione deriva in gran parte dalle stesse ragioni. Sono depresso perché il sistema non mi ha mai concesso l'opportunità di guadagnarmi da vivere secondo le mie inclinazioni, e lo concede di rado a meno di danneggiare qualcun'altro. Sono apatico per lo stesso identico motivo. E via dicendo. Dico in parte perché la mia depressione ebbe inizio anche per una serie di lutti che non sto qui ad elencare. Ma il punto è che le due cose, almeno nel mio caso, convivono.
Vecchio 05-01-2016, 19:40   #73
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Io, facendo un po' di violenza a me stesso, da settembre ad oggi ho cercato di inviare curriculum, di leggere siti di annunci ecc. Ho fatto anche un paio di colloqui che non si sono concretizzati.
Però mentirei se dicessi che lo faccio con la determinazione di uno che, libero da paure e da evitamenti, vuole trovare un lavoro.
Il problema è quello, mi fa paura tutto, e forse qualche occasione in più ce l'avrei (è chiaro che qui non entro nei dettagli) ma alcune cose, per le quali ho pure studiato, mi terrorizzano.
Eh, ma intanto ci provi, non senza difficoltà ovviamente, ma provarci è comunque positivo, piuttosto che restare arenati dove si è.

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Me lo chiedo sempre anch'io, soprattutto in un forum che si chiama "fobia" sociale.

Io attualmente vedo invece l'altro lato della medaglia rispetto a quello che vedi tu (e me ne dispiaccio ovviamente). Io sperimento la frustrazione di non lavorare, che è un dolore con meno episodi stressanti sicuramente, meno momenti di ansia o di panico, però è una sofferenza che ti prende lentamente e ti inculca l'idea di non avere dignità.
Certo che è così, in alcuni casi.

Ecco, io la frustrazione del non lavorare non ce l'ho proprio, è questo che mi frega.
Perchè non ho nessuna spinta, nessuna motivazione che parta da me, per risolvere una cosa che non è vero che non mi piace.
Nel mio caso, non ho grosse difficoltà adesso, riesco a fare quasi tutto, alcune cose sempre coi miei tempi ma le faccio, nel lavoro invece i miei tempi sono davvero tanto, troppo lunghi perchè oltre a non piacermi, mi causa enorme sofferenza.
In sostanza, se non avessi bisogno di lavorare, starei bene, riuscendo comunque a fare quelle cose da persona "normale".
Vecchio 05-01-2016, 20:16   #74
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Suicitazzo Visualizza il messaggio
la mia depressione ebbe inizio anche per una serie di lutti che non sto qui ad elencare. Ma il punto è che le due cose, almeno nel mio caso, convivono.
Ecco, qui si comincia ad essere sinceri.

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Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
È più vero il contrario, ovviamente.
Depressione, inedia, apatia, anedonia, sono reazioni innanzitutto salutari alla minaccia di un sistema di cose che pare parlare — tutto — in una lingua straniera.
Mi viene da chiedermi come abbia potuto esistere gente visceralmente contraria al sistema in cui era immersa eppure essere, al contempo, piena di vitalità e spirito (giustappunto) antisistemico.
Per me depressione e apatia hanno origini di natura (an)affettiva, da ricercare nell'humus famigliare. L'insoddisfazione nei confronti di un sistema la vedo più vicina alla frustrazione.
Vecchio 05-01-2016, 20:49   #75
Esperto
L'avatar di Noriko
 

La società e l'individuo? Rispecchiano la "naturale" evoluzione in senso distruttivo, siamo un po' perdenti in partenza.
Si può far qualcosa? Forse,
ognuno ha il suo segreto, la sua strada da percorrere, sapendo già che a perso prima di arrivare.
Che la forza sia con noi
Vecchio 05-01-2016, 21:28   #76
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Posso fare una domanda ?
Premesso che molti soffrono di problematiche importanti e gli rimane impossibile lavorare.
Premesso che in questo periodo ho tutte le paure del mondo, quindi inevitabilmente anche la paura di diventare povero, chiedo a voi: Chi potrebbe lavorare e non lo fa (per insofferenza al sistema, cosa che io condivido pienamente) oppure perché non vuole accontentarsi di lavori umili (condivido in pieno anche questo) non ha paura che senza lavorare si ritroverà povero? Oppure chi lo fa è perché può contare su eredità, partner, soluzione alternative? Non c'è spirito di critica, è solo per capire
Vecchio 05-01-2016, 21:40   #77
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
non ha paura che senza lavorare si ritroverà povero?
In mezzo a una strada dormendo all'aperto è molto romantico...
Vecchio 05-01-2016, 21:52   #78
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ma cosa me ne frega dei lavori umili, l'importante è il contratto a tempo indeterminato. L'unica mia passione è la mia interiorità alla fine, non ho obiettivi e lo riconosco. Si magari c'è qualcosa che preferisco ma comunque non disdegno sicuramente altro, l'importante è fare le cose bene e il ricavo
Vecchio 05-01-2016, 21:54   #79
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Posso fare una domanda ?
Premesso che molti soffrono di problematiche importanti e gli rimane impossibile lavorare.
Premesso che in questo periodo ho tutte le paure del mondo, quindi inevitabilmente anche la paura di diventare povero, chiedo a voi: Chi potrebbe lavorare e non lo fa (per insofferenza al sistema, cosa che io condivido pienamente) oppure perché non vuole accontentarsi di lavori umili (condivido in pieno anche questo) non ha paura che senza lavorare si ritroverà povero? Oppure chi lo fa è perché può contare su eredità, partner, soluzione alternative? Non c'è spirito di critica, è solo per capire
E' la morte che mi merito

eh, che dire? io ci provo anche a lavorare, ma se capito per contratti da 400 € al mese e mi insultano anche.... poi mollo considerando le mie ansie col lavoro anche
diciamo che un disoccupato da 10 anni non lo vuole oggettivamente nessuno e io sono consapevole di ciò... non ho voluto io avere gli attacchi di panico alla sola idea di un colloquio.... pian piano metto qualche passettino, ma la crisi economica mi ha preso in pieno mentre cercavo di uscire da questa situazione


risultato: altri 5 anni persi e nessuno mi vorrà mai
Vecchio 05-01-2016, 22:01   #80
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Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
E' la morte che mi merito

eh, che dire? io ci provo anche a lavorare, ma se capito per contratti da 400 € al mese e mi insultano anche.... poi mollo considerando le mie ansie col lavoro anche
diciamo che un disoccupato da 10 anni non lo vuole oggettivamente nessuno e io sono consapevole di ciò... non ho voluto io avere gli attacchi di panico alla sola idea di un colloquio.... pian piano metto qualche passettino, ma la crisi economica mi ha preso in pieno mentre cercavo di uscire da questa situazione


risultato: altri 5 anni persi e nessuno mi vorrà mai
perché te lo meriti..nessuno se lo merita. Io infatti facevo questo discorso al netto di tutti i disturbi, della crisi (che ha una importanza enorme), etc. e mi riferivo a quel 2% di utenti che pur potendo, decidono più o meno volontariamente di non lavorare ma che vivono la cosa senza grossi patemi d'animo.
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