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Vecchio 18-06-2013, 01:49   #1
Esperto
L'avatar di Kody
 

Questo thread va a tutti coloro che:

1)Sono sociofobici
2)Hanno 0 amici
3)Hanno intenzione di fare di tutto per uscirne, a qualsiasi costo

Io ero un fobico, di quelli esperti. Un anno e mezzo fa [21 anni] chiedere ad un passante un'indicazione [per di più della città in cui vivo] era fuori discussione.
Il mio cervello generava una quantità di "se" e di "ma" che non finiva più. Finiva poi che non facevo nulla, tornavo a casa col peso della sconfitta. "Sono inutile", mi dicevo. Ma mi dicevo anche che ero più intelligente, più sensibile e che riuscivo ad adattarmi di più. Molti si autoconvincono di questo. Ma io stavo talmente male per non uscire mai, per avere 0 amici e nessuna vita, che mi arresi all'evidenza: alcuni tipi di estroversi erano meglio di me [avevano tanti amici, si divertivano molte sere a settimana, avevano anche tante amiche e [solo i migliori] un lavoro ben retribuito anche se c'era la crisi nonostante fossero passati con meno di me all'esame di stato].
Perchè io non potevo divertirmi come loro? Perchè non potevo anche io avere il mio gruppo ed andare alle feste, ai capodanni, al mare, ecc, ecc.

1 anno e mezzo fa cominciai la terapia TCC da una gran dottoressa. Ansia a palla, le prime sedute, ma da qualche parte bisogna cominciare. Capii in poco tempo i pensieri generati dalla FS e imparai a gestirli. Ogni volta che arrivavano e mi saliva l'ansia, sapevo che non ero io, non erano le persone che mi circondavano o nient'altro, solo la FS dentro di me.
Il primo passo fu iscriversi in palestra, dopo 4 mesi di terapia, lol. Dato che io avevo subito molto il mio fisico magro e basso, la palestra mi aiutò ad aumentare un po' la mia autostima, oltre al contatto con nuove persone. Facevo pesi, niente corsi di gruppo, hey ero fobico.
La palestra è un ambiente facilissimo in cui attacare bottone e fare amicizia, ma diventa il peggiore se sei introverso/timido/fobico. Io l'ho usato come terreno di allenamento.
Il secondo passo, a novembre scorso, fu andare al corso di balli caraibici che si tiene alla palestra che fequento. La prima lezione fu orribile: arrivai, chiesi informazioni a testa bassa e con gli occhi altrove, ovviamente con un linguaggio coporeo che ispirava tutto a parte sicurezza, XD.

Ma non ero soddisfatto della terapia, troppi pochi progressi facevo, non mi stava bene, il tempo è prezioso.
Cominciai a cercare su Internet un po' di materiale e trovai interesanti libri di psicologia e argomenti inerenti ad essa. Per quanto scettico, li comprai/scaricai, li lessi ed applicai quanto appreso, per quanto lo stato della mia FS mi permetteva di applicare. Scettico o no, stavo male ed avevo dei grossi problemi a vivere, ero disposto a qualsiasi cosa per diventare me stesso.
Un libro molto di successo tra coloro che hanno migliorato la loro vita [molti già avevano una vita soddisfacente] è "Le vostre zone erronee" (http://bur.rcslibri.corriere.it/libr...onee_dyer.html)
Chi è interessato può leggerlo tranquillamente.
E' prioritario non partire a leggere già con l'idea che non serva a nulla. Ma, in fondo, cosa lo dico a fare: uno degli autoconvincimenti della FS è proprio quello di essere "di mente aperta, di ampie vedute". [e poi si finisce col predire il futuro: non mi serve a nulla, l'ha scritto tizio, me l'ha consigliato caio, blabla]. La FS è subdola.

Dopo un anno e mezzo di duro lavoro, paure affrontate, ansie, persone conosciute, prese di giro ricevute (ma guardate con occhi diversi), errori, figure di cacca, ho mandato la FS a quel paese. Riuscii infatti ad esibirmi tranquillamente per la mia scuola di ballo, nonchè a fare il saggio di fine anno proprio ieri e a sentirmi a mio agio ad essere osservato mentre facevo qualcosa [cosa che di solito mi faceva così ansia da quasi sboccare]. La mia ballerina mi ha pure urlato contro "Filippo, sei troppo calmo tu!!!", lol.

Ma ora c'è da sconfiggere la timidezza e da creare un circolo sociale abbastanza ampio dal quale poi selezionare le persone più affini. Le mie uscite sono comunque ancora ridotte a 0-1 a settimana, se il gruppo decide di andare a ballare.

E' importante affrontare le proprie paure, dalla più piccola. E sopratutto non una sola volta. La prima volta potrà andare male, la seconda peggio, ma poi qualcosa si smuoverà. L'importante è partire con un mindset [serie di pensieri] positivi. "Andrà tutto bene e se non lo farà mi impegnerò affinchè la prossima volta vada meglio". Inoltre c'è da tenere presente che la FS genererà pensieri del tipo "tizio mi ha preso per il culo, è stronzo, allora vado via", "quelli che ridacchiano, ridono di me, allora vado via". E' importante riconoscerli subito e sostituirli con qualsiasi cosa sia più positivo ed appropriato.
Io ho passato intere settimane chiuso in casa [in mancanza di meglio] a ripeteremi che potevo fare qualsiasi cosa, che ero come gli altri, che dovevo uscire da solo [ed immaginavo la scena], che blabla.
E' servito? Non lo so, stavo facendo così tante cose in parallelo che non so quale sia stata la più efficacie. Tuttavia per combattere questi problemi è meglio fare tante cose tutte insieme.
Ora mi sento pure pronto ad andare a giro da solo la sera, non per stare da solo, ma con l'obbiettivo di socializzare con chi capita.

La socializzazione non faceva parte di me. Io ero un disastro, e devo ancora migliorare. Anche qui mi venne in aiuto un libro ed ovviamente il contatto con le altre persone, l'emulazione dicerti comportamenti [pugno ai maschi] e la voglia di mettermi in gioco e provare.
La socializzazione parte da molto prima che si apra bocca. Parte con il linguaggio del corpo: il mio era chiuso e tendente ad occupare poco spazio. Mi imposi di correggermi. Aprire il linguaggio corporeo aumenta inoltre la sicurezza. Occupare tanto spazio, già di per se rilassa e fa stare meglio.
Poi ci sono gli occhi: lo specchio dell'anima. Si dice che gli estroversi fingano di esserlo, ma non è così. Se li guardate negli occhi, noterete la loro sicurezza. Io invece, non guardando negli occhi, trasmettevo insicurezza e timidezza. Potevo dire anche la cosa più sicura del mondo, ma le persone si sarebbero accorte, involontariamente, che il mio linguaggio corporeo non era coerente con ciò che dicevo e quindi "ero strano".
Poi viene il tono di voce, che deve essere alto abbastanza, chairo sicuro e NON con tono piatto. Il mio faceva pena: basso, timido, impercettibile e dannatamente piatto.
Infine ho sia notato, che letto, che le persone guardano infine a ciò che si dice.
Ma ci deve essere coerenza tra corpo, occhi, voce e cosa si dice.

La mancanza di amici è devastante, non si può aspettare che ci bussino alla porta. Da qualche mese io sto cercando di socializzare con tutti, di aprire tante possibili porte. Più gente si conosce, più queste ce ne faranno conoscere. Poi inizia la scelta di chi ci sta più simpatico, ma all'inizio è fondamentale non scremare nulla [a meno di gente proprio di fuori].
Dopo un po' si avranno tanti conoscenti, ma difficilmente si riceverà un invito. L'unico modo è cercare di autoinvitarsi: "Se organizzi qualcosa, fammi sapere, sono interessato".
Ovvio che a questo punto la FS dovrebbe essere ridotta o sconfitta, altrimenti finiremo per rifiutare l'invito [o non autoinvitarsi proprio].

Socializzare significa anche dover rispodnere e farmi rispettare. Quando credevo di essere "uno che si sa adattare" in realtà ero quello che si faceva mettere i piedi in testa per tutto, e dentro mi rodeva la cosa, ma dicevo "sono stronzi. Io che so adattarmi mi sacrificherò, via."
Era colpa degli altri, già come no.... Capito l'errore per sempre.
-Avevo una ballerina che non ballava al mio livello ed il maestro mi disse "affari tuoi". Non mi lamentai, andai e presi un'altra ballerina. Fine.
-A pranzo ci sedemmo a tavola ed io avevo il posto al sole. Non subii il sole tutto il pranzo, feci spostare il tavolo e gli altri 3 amici.

Nessuno è mai inveito contro di me, o ha fatto lo stronzo da quando sono cambiato un minimo [perchè la strada è lunga]. Anzi, per ora ho solo trovato persone estroverse, simpatiche e alcuni [i migliori ovviamente] si sono pure offerti di autarmi quando ho avuto da fronteggiare diversi altri problemi anche se non sapevano il mio nome.
Allora mi chiedo: Le persone "per bene" sono tutte a Pistoia? [Non credo dato che alcune di esse le etichettavo stronze, prima di capire dove la FS mi faceva scazzare di bruto]

Bisogna anche porsi degli obbiettivi giornalieri a portare a termine per aumentare l'autostima [può essere andare a chiedere una info ad 10 passanti] o per colmare delle carenze [visitare luoghi]. Ma anche definire cosa si vuol diventare: uno con tanti amici? Uno con pochi amici intimi? Che ambienti frequentarai?
Ogni giorno bisogna immaginarsi come si vuole diventare e muoversi in quella direzione.

Ce l'ho fatta io, ce la può fare chiunque. Io non riuscivo a chiedere una info ad un passante e avevo 0 amici. Ora le cose viaggiano decisamente meglio, per il semplice motivo che ho smesso di dare la mia vita in mano agli altri e l'ho presa fra le mie.

Ultima modifica di Scrooge; 18-06-2013 a 11:54. Motivo: Edit: link a materiale protetto da copyright.
Vecchio 18-06-2013, 02:09   #2
Esperto
L'avatar di Rex Brown
 

Sono uscito dalla fobia (non del tutto) grazie al supporto psicologico e all'esperienza di vita. E in ogni caso, e non lo dico con l'intento di offendere:

1) dubito fortemente che un discorso del genere scritto su di un forum possa risolvere dei problemi psicologici gravi
2) non mi faccio risolvere i problemi da un ragazzo di 21 anni
Vecchio 18-06-2013, 02:13   #3
Esperto
L'avatar di Kody
 

1)Io NON risolvo un bel niente a nessuno. Ho già i miei di casini.
2)Non ho più 21 anni
Vecchio 18-06-2013, 02:16   #4
Esperto
L'avatar di Rex Brown
 

Ah giusto, 22 e mezzo/quasi 23
Vecchio 18-06-2013, 02:30   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Sono uscito dalla fobia (non del tutto) grazie al supporto psicologico e all'esperienza di vita. E in ogni caso, e non lo dico con l'intento di offendere:

1) dubito fortemente che un discorso del genere scritto su di un forum possa risolvere dei problemi psicologici gravi
2) non mi faccio risolvere i problemi da un ragazzo di 21 anni
io credo che nessuno possa risolvere i problemi per conto terzi, kody di certo non aveva questa intenzione; ma sarebbe assurdo pretendere che accada.
Se non vogliamo noi prendere in mano i nostri problemi e cercare le nostre soluzioni, la responsabilità è nostra.

Sembra un'ovvietà ma a leggere questo forum per più di un anno pare non tutti l'abbiano chiara. Quanti ad esempio sperano di trovare "una ragazza" che risolva tutti i propri problemi di infelicità?

Quei pochi fortunati che in maniera del tutto casuale la trovano si accorgono che non è così semplice, e che se non si fa poi un lavoro su sé stessi, il rapporto è insostenibile.

Ognuno deve trovare la sua strada e kody ci ha raccontato la sua. Io temp'addietro raccontai la mia, fatta di un periodo di isolamento in chat, di una crocerossina che mi tese la mano per una manciata di mesi, di come mi ostinai, quando fui lasciato, a cercare di frequentare ripetutamente per anni dei contesti sociali fino a quando non mi fossi sentito a mio agio. Ci ho messo 3 anni prima di sentirmi normale.

Non ho letto libri che mi abbiano aiutato e il supporto psicologico è stato utile solo inizialmente, per una piccola parte.

Ognuno però trova la sua strada, se vuole. Poi sicuramente ci sono strade più lunghe, ci sono anche situazioni in cui lo smarrimento è più complesso e quindi il recupero. Ma la soluzione è trovare la propria strada e percorrerla, e se non si sa che pesci pigliare, prendere ispirazione da qualcuno che c'è riuscito non è qualcosa di cui vergognarsi, anzi.


@kody: che tu sia benedetto, proprio oggi in libreria mi è capitato sotto gli occhi il libro "le vostre zone erronee", era in lista da un bel po' ma mi ero quasi deciso di acquistarlo. Per fortuna ho rimandato.
Ti devo una birra come minimo, mi hai fatto risparmiare € 9.90
Vecchio 18-06-2013, 03:04   #6
Esperto
L'avatar di super unknown
 

@kody: grazie per il libro
Vecchio 18-06-2013, 07:56   #7
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Questo thread va a tutti coloro che:

1)Sono sociofobici
2)Hanno 0 amici
3)Hanno intenzione di fare di tutto per uscirne, a qualsiasi costo

ce ne ho 2 su 3
Vecchio 18-06-2013, 08:10   #8
Intermedio
L'avatar di Train Wreck
 

dato che mi guarderò bene dall'entrare nell'inutile polemica che seguirà, scrivo solo per ringraziarti del PDF
Vecchio 18-06-2013, 14:24   #9
Esperto
L'avatar di Pluvia
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Ma mi dicevo anche che ero più intelligente, più sensibile e che riuscivo ad adattarmi di più.
E perchè te lo dicevi?

Non ti ho comunque mai visto scrivere riguardo i tuoi genitori: che rapporto c'è stato tra voi durante infanzia, fanciullezza e adolescenza, ce lo dici? Come si sono rapportati con te? Come pensi ti abbiano accudito? Ti hanno voluto bene?



Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Hanno intenzione di fare di tutto per uscirne, a qualsiasi costo
Non ho soldi.

Ultima modifica di Pluvia; 18-06-2013 a 14:29.
Vecchio 19-06-2013, 00:36   #10
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da dany91 Visualizza il messaggio
E perchè te lo dicevi?
Perchè fondamentalmente era una piccola vittoria contro chi davvero era felice. Come se ne sente tante anche qua dentro. Mi accorsi poi che era solo uno dei tanti pensieri generati dalla FS: una cavolata assurda.

Quote:
Originariamente inviata da dany91 Visualizza il messaggio
Non ti ho comunque mai visto scrivere riguardo i tuoi genitori: che rapporto c'è stato tra voi durante infanzia, fanciullezza e adolescenza, ce lo dici? Come si sono rapportati con te? Come pensi ti abbiano accudito? Ti hanno voluto bene?
Non ricordo bene, ma dovrei averne parlato. Forse in altri threads, non nei miei. Comunque:

1)Mio babbo: sempre preso dal lavoro, NON mi ha mai educato. Infatti molte volte mi torna a dire: "Noi ti abbiamo lasciato fare come ti pareva". Purtroppo l'anarchia NON funziona, mai.

2)Mia mamma: timida, introversa e molto apprensiva. Faceva tutte le cose lei, non permettendomi di sviluppare il mio carattere, la mia personalità e la mia capacità di risolvere i problemi. Sono sempre stato a sentirla troppo. Da piccolo mi dicevano anche che avevo la lingua lunga [dicevo la verità in faccia alla gente, per quanto scomoda] e quindi mi prendevo i miei ciafoni, senza capire il perchè. ["ho detto la verità, perchè mi picchia?", pensavo tra me e me]

3)Entrambi: non mi hanno mai iscritto ad attività extra scolastiche. Inoltre viviamo in un luogo abbstanza isolato, con molto spazio. Sono sempre stato abituato a giocare da solo, mentre gli altri miei amichetti delle elementari si vedevano al bar del mio paese [a 2 min di macchina e 20 a piedi circa].

Mi volevano bene? Si certo, in fondo si. D'altronde non mi hanno mai fatto uscire di casa... Ma non hanno mai fatto effettivamente il mio bene [farmi uscire, fare attività extra, farmi affrontare i problemi della vita, ecc, ecc]

Per quanto abbia sconfitto la FS, mi sembra quasi [non me ne vogliono male gli utenti] che essa sia stata nulla in confronto a quello che devo fare ora:

-Sconfiggere la timidezza;
-Girare per lo meno Prato e Firenze per consocerle meglio;
-Trovare diversi gruppi sociali, autoinvitandomi [c'è poco da fare];

Dovrò uscire da solo [vacanze comprese forse], andare a giro per città e locali, parlare un po' con tutti, fare figura di cacca quando non so o non so fare una cosa scontata a 22 anni e, comunque, guardare avanti.

Per quanto "la colpa" sia dei miei genitori, come molti qui, è inutile paralizzarsi su questo aspetto. Bisogna darsi da fare partendo da ciò che si ha e da ciò che si è.

Quote:
Originariamente inviata da dany91 Visualizza il messaggio
Non ho soldi.
Era in senso figurativo, forza di volontà più che denaro.
Vecchio 19-06-2013, 23:17   #11
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

E' bellissimo leggere l'esperienza di qualcuno che è riuscito a mettere all'angolo la fobia sociale.. grazie di cuore per gli spunti e per gli incoraggiamenti.
E' proprio vero che la chiave sta nel riconoscere che certi penseri che noi ci facciamo sulle persone sono solo distorsioni dati dalla fobia stessa... ma a parole è facile.. quando ci sei dentro, è durissima!! Specie se hai una serie di occhi puntati adosso e stai andando in totale paranoia con la mente invasa da mille pensieri.. e vorresti solo fuggire e nasconderti!!
Grazie anche per il consiglio sul libro.. l'avevo già sentito nominare da qualche parte e vedo che qualcuno ringrazia per il pdf.. ma dove si trova?? Io vedo solo il link all'acquisto online.. se qualcuno avesse possibilità di condividerlo, ringrazio anticipatamente!
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