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30-04-2018, 12:58
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#21
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Quote:
Originariamente inviata da natsume.
Non credo che il manuale sia l'esperienza, anzi secondo me non c'entra nulla. A far la differenza, cioè a distanziarci sempre più dagli altri, è l'umore, i traumi, la sofferenza, l'ansia, l'autostima e una componente genetica tendente all'insicurezza, alla fragilità. Ovviamente c'è margine per migliorare alcuni aspetti e trovare alcune soluzione grazie all'esperienza e agli errori commessi. Però tutti siamo andati a scuola, tanti all'università, spesso si vedono parenti eppure queste cose "sociali" (che fanno parte dell'esperienza) non ci hanno e non ci aiutano gran che. Io ora lavoro, eppure lo stare tutti i giorni a contatto con persone non ha influito per nulla in senso positivo sul disagio che provo stando con le persone, l'ha solo peggiorato.
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I traumi son proprio causati dall'esperienza, negativa in questo caso. C'è una componente genetica, una predisposizione, ma il maggior danno lo fa l'esperienza ambientale. Però è proprio attraverso il fallimento che si raggiunge una certa capacità sociale. Ora i più fragili non riescono a sopportarlo, preferendo scappare.
Dici che tutti siamo andati a scuola, lavoro, vero, ma quanti di noi hanno socializzato veramente, più e più volte, consolidando amicizie? Non molti credo, altrimenti non saremmo qui. Chiaro che dipende anche dal tipo di persone che trovi nei vari contesti, che può essere ancora un altro motivo per non farsi avanti.
Stare a contatto con le persone non basta, bisogna interagire, e farlo continuamente, in modo da superare i traumi e assorbire una serie di atteggiamenti opportuni nel sociale che la maggior parte delle persone ha già assorbito da tempo, perché abituati a farlo da sempre.
Capisco che dipende da situazione a situazione e che la questione magari può ricoprire diversi dilemmi, ma a parer mio è questa la causa principale della fobia, la mancanza di abitudine nell'interazione sociale, di pratica. Quando il fobico affronta una situazione sociale, non sa cosa aspettarsi, si trova ad affrontare l'ignoto, e l'ignoto fa da sempre paura all'uomo perché potrebbe contenere una minaccia, in questo caso ad esempio un'umiliazione. Se invece si affronta una situazione più e più volte, la si affronta più facilmente acquistando più sicurezza.
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30-04-2018, 18:56
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#22
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da natsume.
Quello che dici è corretto, ma non sempre attuabile quando ci sono di mezzo problematiche psicologiche. Un esempio: da un mese che lavoro e non c'è giorno in cui non provo disagio, sentendomi fuori posto e sopraffatto non dal lavoro ma dallo stare a contatto con i colleghi, dover per forza interagire per questioni lavorative. Non ci si abitua. Andare dal mio superiore, bussare la porta, chiedergli di una questione che mi hanno detto di fare senza spiegarmelo è sempre un peso non indifferente e la ripetitività non aiuta. La stessa cosa vale per tante altre cose.
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Io lavoro da 20 anni nella stessa ditta, sono costretto a interagire per lavoro, ma vi garantisco che la fobia non è migliorata per niente, anzi, non sopporto più nessuno, non sto andando più neanche in mensa per non sentire più le loro cagate, le loro feste a tavola, il loro scherzare sul nulla
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30-04-2018, 20:21
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#23
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Io lavoro da 20 anni nella stessa ditta, sono costretto a interagire per lavoro, ma vi garantisco che la fobia non è migliorata per niente, anzi, non sopporto più nessuno, non sto andando più neanche in mensa per non sentire più le loro cagate, le loro feste a tavola, il loro scherzare sul nulla
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pero' quella non la definirei fobia
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30-04-2018, 20:27
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#24
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Originariamente inviata da Tatlises
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Perche' a fare quello che ti verrebbe spontaneo, tipo ascoltarla, parlarci, sorridere, guardarla, avvicinartici, darle una carezza gentile come fra amici, magari se abbastanza certo del suo interesse provare delicatamente a baciarla, avvicinarsi con la bocca vedere se lei coglie cosa pensi succederebbe? o anche battute spinte se invece sei pu' tipo da quello o richiesta di baciarla o dichiarazione d'amore o regalo esplicito tipo una rosa. Non c'e'un modo esatto, il concetto di fondo e' usar tatto, insomma delicatezza e star attenti ai segnali e reazioni dell'altra persona.
Se c'e' sentimento reciproco e si crea confidenza, ad un certo punto soprattutto se si resta spontanei, non ci si irrigidisce pensando a definizioni e manuali, e' nell'aria il contatto, che ad iniziarlo sia lei o te, ad un certo punto viene naturale... prima in effetti e' perche' non e' cosi' spontaneo, e' di fatto un po' prematuro, forzato, anche se e' quello che succede spesso e se c'e' interesse normalmente con buon esito.
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Ultima modifica di cancellato2824; 30-04-2018 a 20:42.
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30-04-2018, 20:33
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#25
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da ila82
pero' quella non la definirei fobia
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Non ho capito, guarda che io soffro in modo pesante di fobia ed evitamento, che sia sul lavoro, che sia fuori, mai avuto fidanzata, mi trovo profondamente a disagio e fuori luogo in qualsiasi situazione sociale, e sul lavoro tutto ciò ovviamente si manifesta verso gli altri
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30-04-2018, 20:50
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#26
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Non ho capito, guarda che io soffro in modo pesante di fobia ed evitamento, che sia sul lavoro, che sia fuori, mai avuto fidanzata, mi trovo profondamente a disagio e fuori luogo in qualsiasi situazione sociale, e sul lavoro tutto ciò ovviamente si manifesta verso gli altri
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Si be' mi riferivo solo a quanto scritto non sopporto più nessuno, non sto andando più neanche in mensa per non sentire più le loro cagate, le loro feste a tavola, il loro scherzare sul nulla che sembra misantropia o comunque non sopportazione di loro, non legata a un timore (etimologicamente fobia penso significhi quello) nei loro confronti.
Chesso' il 99% della gente odia gli scarafaggi ma non per fobia, che riguarda un numero ben piu' limitato.
Poi non metto in dubbio sarai anche fobico.
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Ultima modifica di cancellato2824; 30-04-2018 a 20:52.
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30-04-2018, 21:40
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#27
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da ila82
Si be' mi riferivo solo a quanto scritto non sopporto più nessuno, non sto andando più neanche in mensa per non sentire più le loro cagate, le loro feste a tavola, il loro scherzare sul nulla che sembra misantropia o comunque non sopportazione di loro, non legata a un timore (etimologicamente fobia penso significhi quello) nei loro confronti.
Chesso' il 99% della gente odia gli scarafaggi ma non per fobia, che riguarda un numero ben piu' limitato.
Poi non metto in dubbio sarai anche fobico.
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Il sentirmi comunque fuori luogo, un pesce fuori d'acqua nei loro discorsi e divertimenti, il non sapere cosa dire e in che modo dirlo, l'apatia verso loro, secondo me invece c'entrano eccome con fobia, depressione ed evitamento
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30-04-2018, 21:55
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#28
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,040
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Come hanno già detto in molti, si possono leggere mille mila manuali, ma se poi all'atto pratico non risulti naturale, ma meccanico, puoi sembrare strano, o anche peggio, sei in ansia/teso, allora tutte le cose che dovresti aver appreso da questi libri svaniranno perché la mente andrà in tilt
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