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08-12-2014, 19:20
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#1
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Intermedio
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 136
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Ultima modifica di Mivar; 28-10-2017 a 23:15.
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08-12-2014, 19:21
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 512
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Quanti anni hai?
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08-12-2014, 19:23
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#3
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Intermedio
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 136
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Ultima modifica di Mivar; 28-10-2017 a 23:16.
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08-12-2014, 19:30
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 512
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Perchè un conto è esserlo in età relativamente giovane, un altro è esserlo verso i 30.
Come in qualsiasi genere di problema, anche qui il primo passo è capire il perchè metti in atto questi comportamenti. Quello sarebbe già un bel passo avanti.
Comincia a rifletterci.
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08-12-2014, 19:37
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Io sono l'ultimo che può dare consigli, però la prima cosa che mi viene da dire è: spero che tu abbia almeno un amico. Se ce l'hai, non abbandonarlo per nulla al mondo. Soprattutto adesso che hai 20 anni e c'è il forte rischio che le strade si dividano.
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08-12-2014, 19:45
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 103
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E'vero, fra i 20 e i 30 si decide tanto, è inutile negarlo...il problema dell'evitamento sta appunto nella comprensione dei motivi di fondo, e nel cercare di spezzare gli schemi mentali che portano allo stesso. Una psicoterapia degna di essere chiamata tale è la strada maestra. Senza una variazione dell'impostazione di base, tutti i tentativi autonomi di forzatura(essendo coscienti del problema), anche lungamente reiterati, non porteranno mai ad una definitiva remissione della tendenza(esperienza personale).
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08-12-2014, 20:00
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da alto87
E'vero, fra i 20 e i 30 si decide tanto, è inutile negarlo...il problema dell'evitamento sta appunto nella comprensione dei motivi di fondo, e nel cercare di spezzare gli schemi mentali che portano allo stesso. Una psicoterapia degna di essere chiamata tale è la strada maestra. Senza una variazione dell'impostazione di base, tutti i tentativi autonomi di forzatura(essendo coscienti del problema), anche lungamente reiterati, non porteranno mai ad una definitiva remissione della tendenza(esperienza personale).
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Il tuo post mi ha incuriosito (sono alle prime armi nel mio percorso di miglioramento). Posso chiederti cosa intendi per variazione dell'impostazione di base?
Se serve possiamo parlarne con mp
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08-12-2014, 21:30
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 512
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Parlatene pure qui, please.
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08-12-2014, 22:40
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,726
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Sono uguale a te nei minimi dettagli.
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08-12-2014, 22:54
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 317
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Ho gli stessi problemi anche se in forma più leggera. Ora di anni ne ho 26 e credo che sia arrivato il momento di agire. A 20 anni ero un po timido ma non proprio evitante. Amico trovati un ottimo terapeuta e cerca di capire quali cause hanno determinato in te questo stile di comportamento. Datti da fare che sei ancora giovanissimo.
Gli anni passano in fretta e nessuno te li restituisce.
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08-12-2014, 23:57
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#11
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Intermedio
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 136
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Ultima modifica di Mivar; 28-10-2017 a 23:16.
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09-12-2014, 00:12
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Nord-Est
Messaggi: 952
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Quote:
Originariamente inviata da Manny
Perchè un conto è esserlo in età relativamente giovane, un altro è esserlo verso i 30.
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A 30 anni si è giovanissimi.
Avete mai sentito parlare del "non è mai troppo tardi"?
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09-12-2014, 02:53
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Mivar
Purtroppo le strade si son già divise e i miei amici di sempre, ormai li sento e vedo molto meno spesso di prima, loro han trovato altra gente ed io sono rimasto quasi da solo ad aspettare non so che.
Credo tu abbia ragione, devo decidermi ad intraprendere questo tipo di percorso, ormai ci soffro da molto tempo e gli anni avanzano veloci. Il problema è che dovrei parlarne con mia madre (non sono indipendente economicamente parlando) e quindi dovrei prepararmi un bel discorso, non ho mai confidato a nessuno i miei disagi, e lei pensa che non abbia problemi a stare in mezzo alla gente, a stringere nuove amicizie, a socializzare insomma. Credo sarà molto dura.
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Sugli amici: se interpreto bene quello che scrivi, però, qualche amico ce l'hai. Ok, li vedi raramente e ok loro hanno anche altri giri di amicizie (è normale).
Però se un rapporto c'è ancora, e si può ancora chiamare amicizia (cioè sono persone con cui hai condiviso esperienze, e cui vuoi bene), non aver paura di chiedere a uno di loro di trovarvi, uscire, fare due passi, bervi una birra.
Sembrano cose da poco, ma avere un contatto umano con una persona che non sia un parente è importante.
Non pensare che sia una forzatura, una richiesta di aiuto, un imporre agli altri la tua presenza... si tratta di fare due chiacchiere, non è chiedere tanto.
Lo dico perché vale anche per me, che ho una tendenza ad evitare, più o meno come te. L'idea di avere delle persone che mi vogliono bene, che con tutti quelli che hanno conosciuto hanno scelto ME come amico, e si trovano bene con me, mi dà tanta forza. Non ho bisogno di essere il loro unico amico, né di vederli una volta a settimana.
A 20 anni ho litigato con un amico che era stato importantissimo nella mia adolescenza. Pensavo di averlo perso, poi dopo qualche anno ci siamo riavvicinati. Ecco, ringrazio ogni giorno di averlo fatto. Perché oggi non lo vedo quasi mai, ma so che c'è, e lui sa che io ci sono.
(scusa il tono smielato ).
Sul confidarti con tua madre: qui davvero non mi sbilancio perché non conosco la situazione. Però vorrei richiamare la tua attenzione sul fatto che i genitori spesso ci conoscono più di quanto pensiamo. Io non ho mai impostato un discorso di quel tipo con mia madre, però una volta lei parlando di me disse "tu se non sai fare una cosa non la fai". Diavolo, aveva capito tutto, solo vedendomi vivere nella quotidianità.
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11-12-2014, 23:43
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#14
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Intermedio
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 136
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Ultima modifica di Mivar; 28-10-2017 a 23:16.
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12-12-2014, 02:34
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Mivar
Nono, non abbiamo interrotto i rapporti, ci siamo solo allontanati per seguire vie diverse.
Il problema però, è che io vedo uscire con loro, anche una semplice passeggiata o un aperitivo, come una forzatura ormai, e da buon evitante, non chiedo mai di uscire. Se lo fanno loro, sono il primo che accetta, perché al contrario di essi, io non esco con nessun altro, ma se so in anticipo che tra i partecipanti ci sarà qualcuno a me ignoto che fa parte dei loro giri di amicizie, ecco qua che rifiuto con una scusa banale.
Vorrei trovare anche io altre amicizie e magari anche una persona con cui stare insieme sentimentalmente parlando, i miei pensieri si concentrano solo su questo oramai ed ogni giorno mi sento sempre più solo e più lontano dai miei "vecchi" amici.
Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
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Capisco. Per alcuni aspetti mi ricorda la mia esperienza di qualche anno fa. A un certo punto ho capito che i miei due amici volevano fare cose diverse da quelle che facevo io. Ad esempio si divertivano ad andare in un locale-discoteca che a me non piaceva e che era lontano, quindi si aggiungevano tutti i problemi del dover guidare la macchina, che per me è stressante. Però, dopo un breve periodo in cui io mi tiravo sempre indietro, abbiamo trovato un diverso tacito accordo, e abbiamo iniziato a vederci in contesti diversi (in parole povere, loro magari il sabato o il venerdì vanno ancora in quel posto e vedono le persone che vogliono vedere e si divertono come vogliono, però con me ci vediamo il mercoledì o un altro giorno, e facciamo una cosa più tranquilla).
In questo modo, ok, io non esco dalla mia zona di confort, perché sono con i miei due amici senza estranei e ci troviamo in locali che conosco dove sono a mio agio, però almeno non ho perso il contatto con loro, che è importante.
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12-12-2014, 14:31
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Per ora non riesco a smettere completamente, ma non me ne voglio fare una colpa, non voglio sommare il disagio che mi porta all'evitare con il pentimento di aver evitato, quindi, per ora, lo accetto, non è detto che sia per sempre, ma per ora è così, non voglio forzarmi a non evitare..ragionamento contorto spero si sia capito
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12-12-2014, 15:21
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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A me mi sembra di essere rimasta la stessa. Non ho mai provato con la psicoterapia ma ho seri dubbi che funzionerebbe con me . Ho riflettuto e letto sul argomento per molti anni e ripetere il processo con lo psicologo sarebbe inutile. Certe volte penso ci sia anche qualche fattore biologico .
Tu sei molto giovane ( solo 20 anni) e hai alla portata di mano molte piu possibilita .
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Ultima modifica di cancellato13248; 12-12-2014 a 15:24.
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12-12-2014, 16:48
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#18
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Principiante
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: Trieste
Messaggi: 74
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Ho gli stessi problemi che hai tu.. Ieri sera ho pensato che se mi impongo di passare molto molto tempo con gli altri (che per me è una cosa sfiancante, dopo 3,4 ore in mezzo alla gente mi viene mal di testa, mi si secca la bocca, non ho appetito, ho il cervello arrugginito) magari mi abituo e non vedo più gli altri come 'estranei'. Questa è solo una teoria, che proverò da oggi stesso a sperimentare, poi ti dico come va se vuoi
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12-12-2014, 21:37
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#19
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,664
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Credo proprio di no, anche perché credo che non sia nemmeno solo una questione di sociofobia
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12-12-2014, 21:59
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#20
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Mivar
[...] Continuando ad evitare anche l'inevitabile, quanto tempo passerà ancora prima di rimanere solo ed abbandonato a me stesso? Quanto posso ancora tirare avanti con questo modo malsano di vivere, non coltivando le amicizie per poi rimanere sorpreso quando vengo lasciato in disparte?
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Io ho raggiunto il punto di non ritorno verso i 40... spero che il resto del mondo non ce l'abbia proprio il punto di non ritorno, ma se c'è ovviamente a ciascuno capita in momenti diversi della vita, non a 40 anni per tutti, intendo...
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