|
15-11-2015, 02:54
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
http://www.huffingtonpost.it/giulian...9668#ff7b34b28
Dio mio, ma come si fa a leggere senza inorridire tante banalità? Ma chi è la signora che ha scritto l'articolo: la figlia spirituale di Paolo Crepet, lo psicologo dei deficienti? Ma ci faccia il favore; forse il vero delitto di Ancona, ancor più grave di quello terribile dei due giovani pazzi, è consentire a lei di esercitare come psicologa. Rabbrividisco.
L'oca inconsapevole che ha scritto quest'articolo dimostra di non aver mai letto psicologi come Vykosky, Piaget, Maslow, Rogers, Frankl, Watzlawick, Kelly, Erickson; Jung e Hillman su un altro piano. Ma ci faccia il piacere, la falsa psicologa che non appena laureata si sarà dimenticata dei suoi studi per scrivere banalità da dare in pasto ai giornali sopravvalutati.
Secondo lei da episodi singoli compiuti da dei pazzi incontrollabili, si può stabilire l'impronta di tutta una generazione?! E' grottesco: ogni generazione, in qualche modo, è vissuta inventando un proprio linguaggio, sentendosi ermeticamente ed orgogliosamente distante dalle generazioni che l'hanno preceduta. E' stato così anche per la sua generazione. Adesso per due pazzi adolescenti che volevano scappare non si sa dove dopo aver compiuto quella mostruosità, la colpa sarebbe di Internet, della mancanza di religione, del divorzio.
Io sono figlio di divorziati e l'idea che chi abbia genutori scoppiati sia più portato in assoluto a generare problematicità è un'idea positivista della psicologia: un'idea ridicola, grottesca, quasi reazionaria. Riguardo ad Internet, esso è uno strumento: come ogni strumento dipende da come lo si usa, non va demonizzato. Può costituire il massimo balsamo per un giovane, come il più pericoloso veleno. E spesso è sia sopravvalutato che demonizzato dai signoroni ciechi che non guardano con attenzione l'avanzare del mondo, il fatto inevitabile che non si può fermare, come non si può fermare un fiume che scorre, diceva Eraclito.
Come se tutte le colpe della modernità dipendessero da Internet?!
E poi la psico-pazzologa parla di religione. Le nuove generazione, dice lei, non hanno religione, e spesso non l'hanno mai avuta. Che pensiero sciocco. Ma la psicologa lo sa che c'è stato l'illuminismo? La religione rappresenta una sorta di mitologia personale, una costruzione del mondo e una spiegazione di esso che deve essere rispettata, sia a livello individuale, sia a livello sociale: ma essa non può e non deve essere considerata una cosa assoluta, disgiunta dagli uomini che l'hanno creata mantenendola viva col trascorrere dei tempi. Dire che i ragazzi di oggi sono amorali in base a singoli casi di cronaca e magari pensare che essi sono tali perchè non vanno in chiesa rappresenta la quientessenza della stupidità.
Quindi, secondo lei, l'ateo, o l'agnostico, sarebbero persone corrotte, fuori da qualsiasi morale, senza riferimenti? Non implica il vero agnosticismo la scoperta quasi gioiosa che questo mondo è uno, e che è tutto ciò che abbiamo; che la vita è tutto ciò che abbiamo, che deve essere curata e rispettata, che dopo non ce ne sarà un'altra?
Per valutare la vicenda di cui parla superficialmente questa psicologa della mutua bisognerebbe conoscere i dettagli della situazione: le vite dei due giovani, la visione del mondo delle loro famiglie, la rabbia accumulata da tempo che magari è esplosa in un modo così brutale, così ingiustificato.
Dice che la ragazza sedicenne era ignorante perchè voleva scappare col ragazzo diciottenne. E da quando l'idea di scappare col proprio fidanzato costituisce novità? La psico-pazzologa ha mai sentito parlare di "fiutina d'amore", così sdoganata nella sicilia d'una volta, oggi non più tanto praticabile vista la generica difficoltà che incontrano i giovani nel mantenersi e nel crearsi una vita lontano dai genitori? Sia chiaro, non vorrei scusare il gesto infame dei due giovani, che metterei subito a morte senza nessun senso di colpa per quello che hanno fatto: vorrei solamente relativizzare ogni giudizio superficiale mettendone in luce l'arrogante inconsistenza.
Sopratutto vorrei dire che non si può misurare il polso di una generazione da singoli casi di cronaca, siano anche di cronaca nera. Forse avremmo bisogno di psicologi un attimino più profondi. Suggerirei all'autrice dell'articolo di tornarsene a studiare, così da approfondire la sua visione del mondo. Invece di scrivere banalità che ella ha l'ingenuità di scambiare per l'autentica natura della società e della realtà.
|
Ultima modifica di mike21; 15-11-2015 a 03:38.
|
15-11-2015, 12:00
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
Joseph, cosa significano quei quote senza risposta?
|
|
15-11-2015, 12:25
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Perché nessuno mai organizza il proprio pensiero suddividendolo in paragrafi? Io sono riuscito a leggere tutto perché ho capito che merita, ma quasi quasi presento il conto della visita oculistica
|
|
15-11-2015, 13:21
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
Ma scusate, seguendo il vostro ragionamento, secondo il quale è faticoso leggere post lunghi, sempre e comunque, nulla si dovrebbe leggere, neanche libri o saggi fuori del forum. Adesso, non che pretenda che ciò che è stato scritto da me sia interessante come un libro o un saggio, però non sempre la brevità è un valore assoluto...Certo, la brevità consente di risparmiare tempo, ma poi che ci facciamo con quel tempo risparmiato?
|
|
15-11-2015, 14:24
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
|
Avrei cliccato "ringrazia" non fosse che per questo frase: "che metterei subito a morte senza nessun senso di colpa per quello che hanno fatto".
Sempre contrario alla pena di morte in questo e in ogni caso.
Per il resto, che dire? Gli psicologi da quotidiano si sa di che razza sono... scrivono quelle che serve per compiacere il proprio pubblico confermandone i pregiudizî e le banalità: dire che "non c'è più religione", "dove andremo a finire", "i giovani non hanno più valori" rientra nel novero.
Secondo me non vale neanche la pena spenderci tutte queste parole.
|
|
15-11-2015, 14:56
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Quote:
Originariamente inviata da mike21
Ma scusate, seguendo il vostro ragionamento, secondo il quale è faticoso leggere post lunghi, sempre e comunque, nulla si dovrebbe leggere, neanche libri o saggi fuori del forum. Adesso, non che pretenda che ciò che è stato scritto da me sia interessante come un libro o un saggio, però non sempre la brevità è un valore assoluto...Certo, la brevità consente di risparmiare tempo, ma poi che ci facciamo con quel tempo risparmiato?
|
Ma anche no, non è questo il punto della mia osservazione. Non so come appare su altri browsers, ma FS visto sui miei (Chromium e Firefox) usa caratteri relativamente piccoli rispetto alla lunghezza riga. Uno scritto lungo non suddiviso è difficile da seguire con gli occhi, tutto qui. Se poi chi scrive fa corrispondere i paragrafi ai vari stadi del suo ragionamento è ancora meglio ma per me è un optional.
Sul resto hai ragione; alcuni contributi possono essere lunghi in quanto pieni di idee e considerazioni, io il tuo l'ho letto (che poi non trovi così insensati i contenuti di quello che hai criticato non ha molta importanza) e convengo che sarebbe stato difficile riassumere ulteriormente.
|
|
15-11-2015, 15:10
|
#7
|
Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,920
|
Condivido le perplessità riguardo il link, ci sono scritte troppe generalizzazioni e pseudo-ragionamenti.
Ne ho anche imparati alcuni di nuovi che prima non sapevo, mi tornerano utili quando vorrò lamentarmi a caso per il mondo
|
|
15-11-2015, 15:13
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
Io non sono affatto contrario alla pena di morte. La applicherei in casi estremi, questo si, ma la pena di morte può essere un efficace strumento. Pensiamo a Angelo Izzo, il disgustoso mostro del Circeo? Perchè non ucciderlo. Io, fossi capo dello stato, lo metterei a morte senza sensi di colpa, che appartengono di solito a chi ha alibi, a chi non è a posto con la propria morale.
|
|
15-11-2015, 16:04
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
Morale in senso relativo. Di fronte a demoni come Angelo Izzo, la pena di morte dovrebbe essere presa in considerazione. Non facciamo i buonisti per forza. Conoscete la sua storia? Ciò che ha fatto?
|
|
24-11-2015, 03:08
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,955
|
Quote:
Originariamente inviata da mike21
Morale in senso relativo. Di fronte a demoni come Angelo Izzo, la pena di morte dovrebbe essere presa in considerazione. Non facciamo i buonisti per forza. Conoscete la sua storia? Ciò che ha fatto?
|
Mi sono sempre chiesto, con riferimento a persone come lui: come si possono giudicare simili mostri capaci di intendere e di volere? Sì, è chiaro che laddove la propria non sia una prospettiva talmente alterata da non distinguere la realtà dall'immaginazione, si sarà definiti come "capaci". Ma è altrettanto chiaro che per arrivare a far cose del genere sia necessario che nell'anima di una persona ci sia uno squarcio, un buco, un "vuoto" tale da risucchiare non solo lo specifico ambito riferito alla pulsione di morte che ha messo in atto, ma anche quello degli affetti in generale, e con essi l'intera personalità, così da non poter più parlare di "essere umano". Quindi il criterio sulla base del quale è concessa l'attenuante dell'incapacità qual è, che nel caso in cui si tratti di una "semplice" patologia della quale l'individuo è in balia, oltre al fatto che non sia stato direttamente responsabile di quanto ha commesso, si possa sperare di curarlo intervenendo su di essa, mentre con un Izzo ci si trova di fronte a qualcosa di così al di là dell'uomo, seppure malato, da non poter sperare neppure lontanamente di recuperarlo, e perciò da esporre al lato punitivo della sanzione nella sua efficacia più completa? Semplice curiosità, per il resto non sono favorevole alla pena di morte, ma a farlo star dentro finché la sua vita gli risulti più vuota e morta di qualsiasi eventuale fine, o abbia maturato in sé un rinnovamento tale da poter tornare tra i suoi simili.
|
Ultima modifica di Josef K.; 24-11-2015 a 03:45.
|
24-11-2015, 11:56
|
#11
|
Esperto
Qui dal: May 2012
Messaggi: 530
|
Quote:
Originariamente inviata da mike21
Morale in senso relativo. Di fronte a demoni come Angelo Izzo, la pena di morte dovrebbe essere presa in considerazione. Non facciamo i buonisti per forza. Conoscete la sua storia? Ciò che ha fatto?
|
È molto superficiale affrontare la questione della pena di morte dal lato morale.
Bisogna considerare che le norme penali formano un sistema di tipo, diciamo, piramidale: le pene di reati meno gravi sono calibrate sull'entità di quelle più gravi, dunque mettere al vertice la pena di morte significa necessariamente inasprire le misure per gli altri reati.
È inutile ricordare che alla fine a farne le spese sono le classi economicamente più deboli, tra le quali la microcriminalità è per forza di cose più diffusa.
Da questo punto di vista è già uno scandalo la presenza dell'ergastolo (per non parlare dell'ergastolo ostativo).
-------------------------------------------
NO QUOTE
|
Ultima modifica di Daniele89; 24-11-2015 a 12:01.
|
|
|