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Vecchio 16-12-2020, 17:39   #1
Esperto
L'avatar di cringe
 

Farsi carico di troppe responsabilità, adattarsi per poi essere trattati male. Come se ne esce? Cosa ci succede quando viviamo e scegliamo in funzione degli altri? Come possiamo rompere la spirale dell'approvazione ed essere finalmente liberi/e?
Non si tratta solo ed esclusivamente di donne ma anche uomini, che agiscono con comportamenti accomodanti, cercando così di adattarsi al meglio alle richieste esterne (specie se della famiglia). Sono persone che però tendono a mettere in secondo piano i propri desideri, dando più valore ai bisogni degli altri.

Vi ritrovate?
Ringraziamenti da
Blue Sky (17-12-2020), sconfitto (17-12-2020)
Vecchio 16-12-2020, 18:48   #2
Principiante
L'avatar di okabe
 

prima era così, adesso se una cosa non mi sta bene la dico
Vecchio 16-12-2020, 19:38   #3
Esperto
 

Ho problema opposto: sono poco adattabile.
Mi trovo meglio con le persone che si adattano a me.

Ultima modifica di Qwerty; 16-12-2020 a 19:40.
Vecchio 17-12-2020, 09:54   #4
Esperto
L'avatar di cringe
 

Quote:
Originariamente inviata da Qwerty Visualizza il messaggio
Ho problema opposto: sono poco adattabile.
Mi trovo meglio con le persone che si adattano a me.
si, anch'io
Vecchio 17-12-2020, 10:33   #5
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da cringe Visualizza il messaggio
Farsi carico di troppe responsabilità, adattarsi per poi essere trattati male. Come se ne esce? Cosa ci succede quando viviamo e scegliamo in funzione degli altri? Come possiamo rompere la spirale dell'approvazione ed essere finalmente liberi/e?
Non si tratta solo ed esclusivamente di donne ma anche uomini, che agiscono con comportamenti accomodanti, cercando così di adattarsi al meglio alle richieste esterne (specie se della famiglia). Sono persone che però tendono a mettere in secondo piano i propri desideri, dando più valore ai bisogni degli altri.

Vi ritrovate?
Non lo so, il fatto è che nella maggior parte dei casi vedo persone più forti di me, più forti nella proposta, ma più deboli nell'adattamento. Quindi alla fine cado nell'eccesso di democrazia divenendo agli occhi degli altri, un amorfo (espresso comunemente come senza personalità). Già in famiglia La situazione è meno grave non tanto perché io punti chissà quanto i piedi ma perché i miei genitori mi amano per quello che sono, cosa che non avviene all'esterno perché sei amato per quello che puoi offrire.
In epoca di sessocrazia, che non è altro una forma di estrocrazia, visto che il solo sesso ben visto comunemente è quello condiviso e pratico, trovo molto difficile capire quale sia la libertà. Se ho ben capito quando tu parli di libertà sottintendi che c'è una personalità autentica travestita da desiderio di accontentare gli altri, desiderio che esterno è staccato dalla propria personalità, come un qualcosa in più, un vestito, che non fa parte del proprio corpo. Ma come ho detto in estroke razzia è quasi impossibile separare aspirazioni personali e quelle sociali. Poi certo c'è la paura tipica degli introversi, di non avere l'apporto delle persone con cui ci si rapporta, perché si vedono queste persone come più abili socialmente di noi e guai se ci opponessero e facessero rete contro di noi. Nella mia mentalità quando si rompe un rapporto si rompe un rapporto definitivamente e non si ritorna più come prima perché le cose cambiano negli anni, non nei giorni, come servirebbe nelle dinamiche sociali e/o lavorative.
Vecchio 17-12-2020, 11:28   #6
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Per me non se ne esce se non sei fatto naturalmente come desiderano le persone che possono soddisfare dei bisogni per te importanti.
Si sarà forzati sempre nel mettersi supposte nel didietro nel tentativo di soddisfare certi bisogni.
Mettersi una supposta mica è piacevole, ma se vuoi stare in salute devi metterla, oppure ti tieni la malattia e salvi il sedere.
Se uno afferra bene tutto non vengono messi in secondo piano i propri desideri, capita che in un certo contesto sociale questi confliggono.
Uno dice "adesso faccio come mi pare, mi libero dalle incombenze", ma quando ti sei liberato da queste poi viene fuori un altro malanno, non risulti piú abbastanza utile alle altre persone e queste non ti daranno piú nulla di quel che ti davano prima che desideravi e desideri ricevere.
Emerge cosí con violenza la natura transazionale ed economica dei rapporti sociali.
Non se ne esce per me.
È uno dei motivi per cui penso che la vita sia malata a monte.
Prova a non fare piú quel che fai e vedi che succede.
Bartleby col suo "preferirei di no" fa una brutta fine.

Ultima modifica di XL; 17-12-2020 a 15:14.
Vecchio 17-12-2020, 12:41   #7
Esperto
L'avatar di Newage
 

Arrapante.
Vecchio 17-12-2020, 12:51   #8
Esperto
 

Si torna indietro e si cambia genitori...
Vecchio 17-12-2020, 14:50   #9
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
perché i miei genitori mi amano per quello che sono
E secondo te lo fanno nel modo giusto?
Vecchio 17-12-2020, 19:16   #10
Banned
 

Non più..anzi,ora faccio spesso l'esatto opposto..pur non potendomelo permettere..
Vecchio 17-12-2020, 21:06   #11
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
E secondo te lo fanno nel modo giusto?
Quanti modi ci sono?
Vecchio 18-12-2020, 17:37   #12
Principiante
L'avatar di koala123
 

Io ultimamente sto dicendo dei no, a certe tradizioni di famiglia, a 30 anni inoltrati penso che ho il diritto di scegliere cosa fare e cosa non fare, dove andare e dove non andare...
mi sento sempre obbligata a fare cose che non voglio fare, tipo andare a pranzi eterni di famiglia eccc
e poi se dici di no si offendono

Sono stufa di fare sempre quello che vogliono gli altri, per non offenderli dicendo di no.
Ringraziamenti da
StacyFreak (18-12-2020)
Vecchio 18-12-2020, 22:09   #13
Esperto
 

Sì, mi ci ritrovo.
E non ho idea di come uscirne...
Vecchio 20-12-2020, 10:21   #14
Esperto
L'avatar di cringe
 

Ma perché vi sentite in dovere di soddisfare le aspettative ed esigenze altrui e non le vostre? o meglio così tanto da fare andare le vostre richieste in secondo piano?
Vecchio 20-12-2020, 12:40   #15
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da cringe Visualizza il messaggio
Ma perché vi sentite in dovere di soddisfare le aspettative ed esigenze altrui e non le vostre? o meglio così tanto da fare andare le vostre richieste in secondo piano?
mi ci rivedo anche io nel titolo, anche se in questi ultimi anni cerco di staccarmi da questa condizione e di pensare con la mia testa il più possibile senza influenze esterne, concentrandomi su ciò di cui io ho bisogno, anche perchè alla lunga una cosa così crea solo stress e confusione, una persona non sa più ciò che vuole e ronza in testa l'idea che se non sei quella che vogliono gli altri non sei una persona "degna" di questa società, non sei adattabile, ecc..


cringe, perchè almeno nel mio caso, i miei genitori sono stati tendenzialmente pressanti con me in svariati ambiti, in più se socialmente non sei accettato, magari assecondare le esigenze degli altri ti porta ad essere visto meglio (non solo dalla famiglia).

almeno questo è il mio punto di vista.
Vecchio 20-12-2020, 12:52   #16
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Quanti modi ci sono?
Sono espliciti nelle dimostrazioni di affetto, specialmente quelle fisiche? Si sono mai vantati di te o comunque hanno mai usato parole d'elogio per descriverti ad altri mentre tu eri presente in modo che potessi sentire quanto fossero fieri di te e via discorrendo? Sono solo due esempi.
Vecchio 23-12-2020, 14:34   #17
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Quote:
Originariamente inviata da cringe Visualizza il messaggio
Come se ne esce?
Hai presente quando ti stacchi un cerotto?
Ecco, più o meno nello stesso modo.
Bisogna essere rapidi e decisi, nessun ripensamento.

Però le persone non sono cerotti.
Purtroppo bisogna convivere con i sensi di colpa e non è semplice.

Quote:
Originariamente inviata da cringe Visualizza il messaggio
Cosa ci succede quando viviamo e scegliamo in funzione degli altri?
Le priorità cambiano e la nostra vita diventa quella degli altri.
Non possiamo più scegliere o avere dei sogni.

Quote:
Originariamente inviata da cringe Visualizza il messaggio
Come possiamo rompere la spirale dell'approvazione ed essere finalmente liberi/e?
Cerotti a parte dipende tutto dalla situazione.
E' poco confortante da dire ma a volte non se ne esce.
Le richieste esterne non sono sempre evitabili, soprattutto in alcuni contesti.
Capita di dover fare determinate cose e basta.

Vedi, secondo me una grande parte della vita ci piove addosso senza possibilità di scelta. E tra i vari regalini dell'esistenza ci sono responsabilità, doveri e tante strade senza uscita.
Ricordo una signora della mia zona, figlia unica. Si è ritrovata con i genitori malati da ragazzina, ha passato la vita ad assisterli. Non poteva fare altro.
Per lei non ci sono stati amici, sogni, fidanzati, gite.. niente.
Doveva essere una brava bambina per forza, non c'erano alternative possibili.

Tuttavia finché possibile (e se possibile) è necessario lottare per la propria indipendenza. Dire di no (no, non lo faccio.. no, non accolgo la tua richiesta) è sano, importante e aiuta a vivere meglio nel presente. Gli altri ti faranno sentire in torto, cercheranno di fare leva sui sensi di colpa e probabilmente qualche contatto andrà a farsi benedire. Bisogna metterlo in conto ma la libertà non è mai semplice da ottenere. L'unica è mantenere la posizione.

Quote:
Originariamente inviata da cringe Visualizza il messaggio
Ma perché vi sentite in dovere di soddisfare le aspettative ed esigenze altrui e non le vostre? o meglio così tanto da fare andare le vostre richieste in secondo piano?
A volte è colpa dell'educazione o degli esempi ricevuti.
In altri casi è desiderio di armonia o semplice insicurezza. Se faccio quello che vogliono gli altri probabilmente riuscirò a farmi accettare. Probabilmente qualcuno proverà un po' di affetto per me.
Eppure non funziona... dire sempre di sì ti trasforma in un maglione buono per le giornate di pioggia. La gente ti usa finché c'è bisogno e poi ti rimette nell'armadio. E al primo buchino nella stoffa apriti cielo.
Nessuno merita un trattamento del genere..

Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 23-12-2020 a 14:56.
Ringraziamenti da
cancellato22422 (23-12-2020)
Vecchio 23-12-2020, 15:36   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? Visualizza il messaggio
Vedi, secondo me una grande parte della vita ci piove addosso senza possibilità di scelta. E tra i vari regalini dell'esistenza ci sono responsabilità, doveri e tante strade senza uscita.
Da ripetere a memoria perché è vero..purtroppo..
Ringraziamenti da
Xchénnpossoreg? (23-12-2020)
Vecchio 23-12-2020, 17:42   #19
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? Visualizza il messaggio
A volte è colpa dell'educazione o degli esempi ricevuti.
In altri casi è desiderio di armonia o semplice insicurezza. Se faccio quello che vogliono gli altri probabilmente riuscirò a farmi accettare. Probabilmente qualcuno proverà un po' di affetto per me.
Eppure non funziona... dire sempre di sì ti trasforma in un maglione buono per le giornate di pioggia. La gente ti usa finché c'è bisogno e poi ti rimette nell'armadio. E al primo buchino nella stoffa apriti cielo.
Nessuno merita un trattamento del genere..
Sembra il riassunto della mia vita
Vecchio 24-12-2020, 06:57   #20
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da cringe Visualizza il messaggio
Ma perché vi sentite in dovere di soddisfare le aspettative ed esigenze altrui e non le vostre? o meglio così tanto da fare andare le vostre richieste in secondo piano?
Ma tra le nostre esigenze potrebbero esserci anche quelle del quieto vivere col contesto sociale, se dici di no ad X, X si incazza e inizia a rompere i coglioni, e se è un genitore con cui vivi poi devi mediare comunque.
Se non avessero rotto tanto i coglioni, ma chi ci sarebbe mai andato a matrimoni e cerimonie, se non mi avessero forzato con ricatti e ritorsioni, nemmeno a scuola sarei andato.
Stessa cosa capita quando hai un fidanzato o una fidanzata, a uno gli frega davvero di incontrare i suoceri, parenti o altro?
In base al comportamento effettivo io credo di no.
Solo che se vuoi stare insieme a qualcuno tutte 'ste cose spesso devi sopportarle, dici di no, no e no e l'altra persona ti manda a quel paese o inizia a toglierti altre cose, del tipo "non si scopa più" e roba del genere.
Se la tua esigenza di stare insieme a qualcuno è più forte delle rotture di coglioni ci resti, se invece è più forte l'altra stai da solo, ma in ogni caso a certe tue esigenze poi per forza di cose devi rinunciarci, mica sei tu che scegli di non soddisfarle.
Il potere di negoziare di un individuo può essere anche molto limitato in diversi contesti a certi vincoli e ritorsioni.
Ci sono dei rapporti di forza che regolano tutto. Uno si chiede "ma com'è che quel tizio fa un lavoro di merda e non fa rispettare le proprie esigenze?", pare quasi inspiegabile la cosa e subito si psicologizza tutto e si tirano fuori sindromi varie, la "sindrome della schiavo" magari, mentre le cose non stanno affatto così, mica i lavoratori sfruttati hanno la sindrome dello schiavo, mi sembrano le solite spiegazioni avventate in cui non si osservano bene tutti gli elementi in gioco.
Il tizio magari nel contesto in cui si trova con le competenze che ha, un altro lavoro analogo lo trova con maggiori difficoltà se la disoccupazione è alta e ci sono un mucchio di persone che non aspettano altro, mentre il datore di lavoro al contrario in questo contesto di inflazione della domanda può sostituirlo facilmente per lo stesso motivo, gioco forza dovrà farsi trattare così se al lavoro ci tiene e ha più bisogno di un reddito che dell'esser trattato bene.

Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
A volte è colpa dell'educazione o degli esempi ricevuti.
In altri casi è desiderio di armonia o semplice insicurezza. Se faccio quello che vogliono gli altri probabilmente riuscirò a farmi accettare. Probabilmente qualcuno proverà un po' di affetto per me.
Eppure non funziona... dire sempre di sì ti trasforma in un maglione buono per le giornate di pioggia. La gente ti usa finché c'è bisogno e poi ti rimette nell'armadio. E al primo buchino nella stoffa apriti cielo.
Nessuno merita un trattamento del genere..
Ma non è detto che si venga percepiti come un maglione buono, a me pare che si venga percepiti come un capo d'abbigliamento scadente e facilmente sostituibile, se oltre ad essere scadente il maglione inizia anche a rompere troppo le scatole provocando irritazione cutanea se ne cercherà un altro visto che alla fine risulta abbastanza scadente e facilmente sostituibile.
Ho osservato persone messe male esser mandate a quel paese facilmente con un solo "no" di troppo e persone messe meglio che vedevano soddisfatto ogni loro capriccio all'interno di certe relazioni.
Una persona crede che sia una questione solo psicologica ma secondo me non è così, mi pare più vero che l'atteggiamento psicologico viene forzato da certi elementi presenti nel contesto.
Che una donna meno avvenente di un'altra risulti poi più accondiscendente di quest'altra con un partner che è di pari livello rispetto a quello di quest'altra (più avvenente), non me lo spiego con l'educazione ricevuta ma col fatto che una delle due vale meno e deve compensare in qualche modo se quel partner vuol tenerselo. O decide di puntare più in basso scegliendo un partner meno ambito, ottenendo più rispetto o si tiene un partner magari più avvenente ed attraente ma sopporta poi certe cose. A parità di altre condizioni la donna meno avvenente ha meno possibilità di negoziare rispetto all'altra in quello stesso contesto, è inutile che si inventino tutte spiegazioni mentali là dove la spiegazione è una cosa semplicissima.
Ho letto che il volume del seno (a parità di altre condizioni fisiche) incide sulle probabilità di ricevere un passaggio da un maschio, poi magari alla donna che viene trattata in certi modi le si dice che è la sua educazione ed insicurezza che produce l'atteggiamento di certi maschi, mentre magari la cosa effettivamente è legata a ben altro.

In ambito relazionale non valiamo tutti lo stesso in base al meccanismo della domanda e dell'offerta, ci sono persone più ricercate ed ambite e persone con cui non vuol stare quasi nessuno, c'è iniquità nel trattamento in base a fattori culturali, fisici e così via, ora questa gerarchia per me non è credibile che viene creata soltanto dalla cattiva educazione familiare o da un atteggiamento mentale del tipo "adesso dico più no e verrò trattato meglio", ma cosa c'entra? E' una scemenza questa per me. Bisognerebbe avanzare di rango, migliorare certe cose, poi si avrà il potere anche di soddisfare certe esigenze, ma non c'entra quasi nulla questa cosa con i no e i sì.

Tornando all'esempio del tizio sfruttato, cosa capita poi se dice più "no"? Che perde il lavoro, e non è che poi vivrà meglio e avrà a disposizione datori di lavoro che lo accoglieranno a braccia aperte.
Al più può cercare di studiare, migliorare le sue competenze e fare cose del genere per cambiare le cose diventando un professionista ricercato, ma l'atteggiamento mentale qua non c'entra quasi nulla.

È tutto legato sempre al dare e ricevere in base a quel che si è e si rappresenta per l'altro. Questo ho imparato stando sbattuto in questo mondo qua.

Ultima modifica di XL; 24-12-2020 a 10:07.
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