Non odio gli uomini ma ho un'opinione variabilmente negativa di certi uomini che rispecchiano certi stereotipi; nella fattispecie:
- il misogino (quello vero, non quello che viene reputato tale perché nega l'esistenza del gender wage gap, eh!)
- il misandrico, magari in salsa femminista, che ritiene che le donne siano "superiori" in termini morali o lavorativi, che abbiano "la marcia in più", ecc....
- il macho che si crede un figo se schiaccia i più deboli
- lo zerbino che direbbe/farebbe tutto e il contrario di tutto per ottenere l'approvazione femminile
- chi ritiene che il sistema della "seduzione" debba prevedere regole e ruoli preconfezionati e sessisti, del tipo "è l'uomo che deve fare il primo passo" o "la donna che ci prova è zoccola"
- chi nega che le logiche della "seduzione" siano di norma squilibrate, accusando al contempo chi lo sottolinea di essere un "misogino frustrato" o un "malato", bisognoso di cure psicologiche e di supporto non richiesto da parte dei "normali", senza magari essere poi in grado di argomentare a riguardo
- il fedifrago e/o colui che facilita l'altrui tradimento con la scusa che "io non sto tradendo nessuno"
- l'omofobo
- il (catto) bacchettone
- il fascista
- i pecoroni che vivono per seguire le mode
- chi disprezza chi ricorre alla prostituzione in nome della sacralità delle dinamiche di corteggiamento e relazione, magari subito dopo aver negato l'esistenza delle medesime
- quelli che prendono in giro i sentimenti delle donne per portarsele a letto
- i furbetti del quartierino che si fingono fobici/timidi per avere maggiori possibilità di rimorchio in un ambiente meno competitivo
- quelli che fanno ossessivo sfoggio delle proprie esperienze sessuali con narcisistica dovizia di particolari, in un forum in cui l'utente medio la vede una volta ogni morte di papa
- i corrotti
- i razzisti