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04-09-2008, 23:13
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: My HoMe
Messaggi: 2,194
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La vita da fobico non è facile, ma delle volte mi chiedo se esserlo non porti anche a dei vantaggi oltre a solo svantaggi....
Si possono percepire cose diverse della realtà, che gli altri non possono cogliere perchè troppo "normaloni"....
un problema comune che ho notato è il non saper ascoltare della gente....
ascoltare vuol dire, prima di tutto, mettersi nei panni degli altri. Capire le cose dal loro punto di vista. Ma si tratta anche di percepire ciò che forse un’altra persona non aveva intenzione di dirci, ma involontariamente “trasmette” con il suo stile, il suo comportamento, il suo modo di esprimersi.
Purtroppo il mondo è pieno di persone che ascoltano soprattutto se stesse. Di solito, se non sanno capire gli altri, non hanno neppure una percezione chiara del loro gonfiato ma confuso “io”. Passano tutta la vita a coltivare un “sé” immaginario, che cercano di imporre al prossimo.
Il problema è che spesso ci riescono, perché c’è anche nella natura umana il desiderio di essere “seguaci”, di accodarsi a qualcun altro; e chi parla più forte ha ragione, anche se non sa quello che sta dicendo. Il risultato è che si può coesistere, perfino convivere, senza mai capirsi o avere alcuna vera comunicazione.
Sorge spontanea una domanda: fino a che punto la vita è fallace?
Voi vi considerate dei buoni ascoltatori? Io credo si....noi siamo diversi, siamo sinceri, non siamo capaci a dire bugie senza rimorsi di coscienza, leali, possiamo capire il dolore, la solidarietà......
Pensate se al posto del Berlusca ci fosse un presidente fobico...non sarebbe tutta un'altra cosa? :lol: :lol:
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04-09-2008, 23:54
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 987
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Quote:
Originariamente inviata da piocca
Sorge spontanea una domanda: fino a che punto la vita è fallace?
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solo orianna lo sa
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05-09-2008, 00:05
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Io credo di saper ascoltare(o almeno ci provo) la gente perchè anche a me piace essere ascoltato....paralre con gente che non mi ascolta mi fa venire i nervi e io non voglio essere come loro...
P.s.Io sarei un ottimo presidente del consiglio. 8) Cambierebbero molte cose... :x
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05-09-2008, 01:46
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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Personalmente credo che sia la cosa che so fare meglio (una delle poche che so fare )
Mi piace parlare con gli altri, aprirmi, ma anche ascoltare, capire, aiutare gli altri a maturare scelte o a sviluppare momenti di crisi.
Credo di avere un'alta empatia con il prossimo e di sapermi calare egregiamente nei panni altrui ma credo anche di non essere l'unico a saperlo fare.
L'ho potuto constatare di persona: proprio quei soggetti che a prima vista avrei indicato come "poco introspettivi" o non eccezionalmente sensibili, o apparentemente non troppo inclini alla riflessione e agli argomenti "alti", presi in separata sede dimostravano invece di saper ascoltare e comprendere in maniera tale e quale alla mia.
Non credo che l'empatia, la sensibilità e la profondità d'animo siano caratteristiche inversamente proporzionali all'estroversione, alla giovialità e alla socievolezza, come invece molto spesso noi introversi siamo portati a credere.
Se lo guardi bene, il mondo non finisce mai di stupirti.
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05-09-2008, 02:26
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Sì, credo di essere decisamente in grado di ascoltare gli altri per davvero.
Tuttavia ho un problema: non sono in grado di trasmettere un'immagine di ''affidabilità empatica''; voglio dire che in qualche caso, pur avendo sinceramente desiderio di rassicurare e di essere vicino ad una persona, non riesco a comunicare quest'idea, e il risultato è che praticamente nessuno (salvo pochisssssime eccezioni) mi darebbe mai confidenza sulle proprie questioni personali o si aprirebbe a parlare con me delle proprie inquietudini e dei propri problemi....Reazione questa che avrebbero con un estraneo o con un 'cinico'...Anche se io magari potrei essere in molti casi un buon ascoltatore e un buon 'suggeritore'.
Al contrario, noto invece che quasi tutti hanno un nucleo di amici 'intimi' con i quali si aprono,condividono i propri problemi e le proprie inquietudini.
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05-09-2008, 12:34
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Una galassia lontana lontana
Messaggi: 575
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Anche io credo di avere una buona dose di empatia, e in molte occasioni ne ho avuto conferma.
Un tempo condividevo anche io il tuo pensiero, piocca. Poi mi sono resa conto, non senza un certo dispiacere, che vizi e virtù non sono distribuiti sulla base dell'estroversione/introversione né delle sofferenze vissute e che c'è anzi un gran numero di timidi/fobici permanentemente incentrati sulla propria vita interiore...e talmente rosi dai complessi di inferiorità e dall'invidia da servirsi degli altri e delle loro debolezze per migliorare almeno apparentemente la propria condizione/autostima.
Non sempre il fobico raggiunge per mezzo delle proprie difficoltà una maggiore consapevolezza, sensibilità e grandezza interiore...talvolta regredisce ad uno stato di inconsapevole crudeltà. E le conferme le si trovano talvolta anche in alcuni post, in questo forum.
Ma non sempre le prese di coscienza giungono per nuocere!
Non saremo noi fobici una casta eletta per sensibilità, ma in compenso ho constatato che ci sono tante, tantissime anime preziose a giro per il mondo estroversone...basta trovarle! :wink:
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05-09-2008, 13:21
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da piocca
Siete in grado di ascoltare gli altri?
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Come hai detto scusa? :lol:
Quando facevo il night porter, la gente pensava che non avessi nulla da fare tutta la notte, cosicché veniva a riempirmi le orecchie di storie e aneddoti di vita personale, pensando di farmi un favore tenendomi compagnia. Ho ascoltato di tutto e di più, mettendo alla prova le mie doti di ascoltatore nonché la capacità di spendere sempre una buona parola di incoraggiamento e rassicurazione per tutti gli spiriti affranti che pullulavano le mie notti insonni. In breve, ho acquisito il dono dell'ascolto e della memoria. Quando incontro una persona che non vedo da tanto, capisco subito che tornerà a raccontarmi storie già raccontate: è proprio in momenti come quelli che li stupisco mostrando loro di ricordarmi con dovizia di particolari le loro vicissitudini.
La gente spesso ti è grata perché se riesci a ricordarne la vita e le opere.
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05-09-2008, 13:23
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#8
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Avanzato
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 333
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Io so ascoltare e mi piace ascoltare gli altri, ma d'alltronde non so fare altro xD Penso comunque di avere anche una buona dose di empatia.
Ad esempio: al liceo non parlavo quasi mai e stavo sempre zitto, ma il mio compagno di banco stava ore e ore a parlare raccontandomi i suoi problemi, nonché i suoi pensieri riguardanti la vita in generale. Questo ragazzo agli occhi di tutti poteva essere il classico fighetto senza cervello (e all'inizio la pensavo così anch'io, anche se lo penso tutt'ora, ma solo a tratti), ma poi conoscendolo meglio (quelle sei ore di scuola tutti i giorni) ho capito che in realtà era una persona più profonda di quanto si potesse pensare rispetto alle apparenze. Lui inoltre mi disse che con gli altri parlava solo di cazzate perché nessuno lo ascoltava seriamente e che tutti si interessavano a lui solo per andare a giocare a calcetto o per uscire o andare in discoteca, mentre con me era diverso, perché secondo lui io riuscivo a capire come si sentiva. Peccato che ci frequentassimo solo a livello scolastico e che la nostra conoscenza non sia stata approfondita... sarà che apparteniamo a due mondi completamente diversi o forse si vergognava di farsi vedere con uno sfigato come me.
Comunque brava Piocca, ottimo topic!
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05-09-2008, 14:34
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Io oscillo tra l'essere in condizione di sapere ascoltare gli altri ed una forma di egocentrismo per la quale mi piace raccontare le cose mie agli amici. Essendo relativamente silenzioso, ne consegue che ascolto abbastanza gli altri, ma se l'altro non è un ottimo raccontatore tendo a distrarmi lievemente ed a pensare alle cose mie da dire.
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05-09-2008, 21:55
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: My HoMe
Messaggi: 2,194
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Tuttavia ho un problema: non sono in grado di trasmettere un'immagine di ''affidabilità empatica''; voglio dire che in qualche caso, pur avendo sinceramente desiderio di rassicurare e di essere vicino ad una persona, non riesco a comunicare quest'idea,
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Si, questo è anche un mio problema...
Quote:
Originariamente inviata da AlfonsoNitti
al liceo non parlavo quasi mai e stavo sempre zitto, ma il mio compagno di banco stava ore e ore a parlare raccontandomi i suoi problemi, nonché i suoi pensieri riguardanti la vita in generale. Questo ragazzo agli occhi di tutti poteva essere il classico fighetto senza cervello (e all'inizio la pensavo così anch'io, anche se lo penso tutt'ora, ma solo a tratti), ma poi conoscendolo meglio (quelle sei ore di scuola tutti i giorni) ho capito che in realtà era una persona più profonda di quanto si potesse pensare rispetto alle apparenze.
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Si, anche a me è successo di conoscere persone così....sono estroversi, ma dentro sono davvero profonde, nascondono un vero tesoro
Con la gente si comportano in modo normale, giocano a pallone, fanno battute, parlano delle solite cose da ragazzi..... e intanto dentro nascondono qualcosa di prezioso, sentono anche loro la vanità della vita e ci scherzano su, sono capacissime di conviverci!!!
Si fanno anche loro mille problemi e domande che, quando è il momento giusto, manifestano con parole all'apparenza insignificanti, ma se ci si riflette su, emanono un grande ragionamento e sensibilità di fondo.....
Parlo in particolare di una persona che ho incontrato lungo il cammino della mia inutile vita, noi due ci capivamo e anche se lui era un ragazzone portava un grandissimo peso, il peso della consapevolezza....
Ogni volta che lo incontravo ci scambiavamo parole di intesa e alla fine, quando è stato il momento degli addii, mi ha anche abbracciato, come se si sentisse vicino al mio mondo e comprendesse la mia sofferenza....
E' vero che le persone sensibili non sono solo introverse, e questa persone ne è la prova vivente, peccato che siano rare :?
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06-09-2008, 23:57
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 827
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Penso di essere un buon ascoltatore.
Spesso quando sono al telefono e l'altra persona prla da un pò di tempo, spesso arriva la tipica domanda:
"Ehi, ma ci sei ancora?"
"Sì certo"
Evidentemente per un normale è inconcepibile che un tizio sia capace di ascoltare per tanto tempo, sicchè arrivano altre tipiche domande:
"Ma mi stavi ascoltando?"
"Sì"
"Non è vero, cosa stavo dicendo?"
E io puntualmente faccio un piccolo riassunto di quanto riferitomi.
Il problema è che io per farmi ascoltare devo pagare una persona, mentre io lo faccio gratis, non mi pare un buon affare.....
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16-09-2008, 21:58
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#12
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 43
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Sì sì, a me piace molto ascoltare gli altri, mettersi nei loro panni e cercare di aiutarli-dare consigli.
Sinceramente non so proprio cosa scrivere, avete detto voi tutto quello che volevo dire io
Credo che ascoltare gli altri sia una delle cose che so fare meglio.
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17-09-2008, 10:24
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Io invece di mia natura non sono mai stato ascoltatore nè ho mai avuto una grande empatia, ma lo sono diventato...il "bagno di umiltà" che mi ha fatto fare l'essere molto timido mi ha "donato" una discreta empatia e sensibilità e una buona capacità di mettersi nei panni degli altri...sono sempre quello più "comprensivo" rispetto agli altri quando si parla di qualcosa, non perchè mi senta particolarmente buono ma mi viene naturale cercare di vedere le cose dal punto di vista degli altri.
Non so voi ma io sono il bersaglio prediletto dei "logorroici": avete presente quel tipo d'individuo che non può smettere di parlare, spesso parlando sempre delle solite cose, che nei gruppi viene scansato? ecco io di solito sono quello che lo affibbia poichè tendo ad essere silenzioso quindi questi individui vedono in me il bersaglio ideale della loro terribile parlantina :-)
Però di fondo non mi piace troppo ascoltare gli altri, è un gioco-forza nel senso che spesso non ho nulla da dire e quindi mi tocca ascoltare..
Anzi abbastanza spesso mi capita di far finta di ascoltare la gente perchè anche se non me ne frega nulla non so che dire e non ho la capacità di cambiare discorso o di "staccarmi". :roll:
Concordo sul fatto che la correlazione fobico-sensibilone non è valida, lo è solo per alcuni, anche se penso che tra i fobici ci siano più sensibili che nelle altre tipologie di persone.
PS: secondo me il berlusca era fobico , e quando è guarito è diventato lo stronzo che è ora. :P
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17-09-2008, 14:12
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Non so voi ma io sono il bersaglio prediletto dei "logorroici": avete presente quel tipo d'individuo che non può smettere di parlare, spesso parlando sempre delle solite cose, che nei gruppi viene scansato? ecco io di solito sono quello che lo affibbia poichè tendo ad essere silenzioso quindi questi individui vedono in me il bersaglio ideale della loro terribile parlantina :-)
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Mm...qualche volta mi capita Una volta è stato un piccolo incubo.
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