Heropas

Dipende tanto dal modo di concepire questa entità chiamata Dio.
Credo che molta gente tenda in qualche modo ad impersonificarla in un vecchio con la barba creatore dell'universo, non è difficile comprendere come l'ateismo/agnosticismo siano così diffusi.
Ormai la parola "Dio" è stata troppo utilizzata a tradimento, senza cercare di capire davvero di che si tratta.
Si sa che la fede e la speranza in un'entità superiore all'uomo, è un grande appoggio e da forza e motivazione, per cui tanto meglio per i credenti (sotto questo aspetto).
Così a petto, la cosa che per ora sento più vicina ad un Dio è semplicemente tutto ciò che esiste.
Un concetto "giusto" di Dio potrà mai essere raggiunto?

Quintuplo

Ma questo "tutto esistente" ha per te un qualche tipo di "capacità di ragionare", uno scopo (in parole semplici)? In questo caso potrebbe essere un dio...
Ma se il tutto è solo funzionante a random, ha senso ancora identificarlo con Dio?

st:3

Non credo che esista Dio, non credo che da qualche parte ci sia un essere onniscente che ha creato l'universo e tutti i suoi abitanti, che ci giudica in ogni secondo della nostra vita e ci manda all'inferno a bruciare se non abbiamo fatto delle buone azioni o in paradiso insieme agli angeli tra le nuvolette se l'abbiamo onorato durante la nostra esistenza. Ma potrei anche sbagliarmi, quindi concordo con Marco Aurelio che disse "Vivi una buona vita. Se esistono déi e sono giusti, allora non importerà loro quanto tu sia stato devoto, ma ti accoglieranno basandosi sulle virtù con le quali hai vissuto. Se esistessero déi, ma ingiusti, allora non dovresti adorarli. Se non ci sono déi, allora tu sarai morto, ma avrai vissuto una vita nobile che continuerà a esistere nella memoria di chi ti ha amato ()"

Quintuplo

Allora basta avere la fortuna che ciò che tu ritieni giusto, sia lo stesso che gli dei ritengono giusto... altrimenti resti fregato!

MAximum

Non ho amici immaginari, se devo fare affidamento su qualcuno, lo faccio su chi mi sta accanto e di cui mi posso fidare

st:3

Beh, se non faccio del male a nessuno e aiuto altre persone si può considerare una vita giusta. Se invece è un Dio che mi sbatte all'inferno perchè non sono andato in chiesa (si scrive così? ) la Domenica, allora ricadono nella categoria degli déi ingiusti.

lauretum

credo sia impossibile

st:3

Il male lo fanno tutti, dallo stupratore al Papa (non donando tutti i suoi beni ai Paesi del Terzo Mondo ad esempio, o non condannando i preti pedofili). Quindi dovremmo andare tutti all'inferno? Quello che non mi và giù delle persone di chiesa è che credono che dopo aver commesso peccato basta andare a confessarsi e dire 10 Ave Maria per sentirsi la coscienza a posto: troppo comodo... Io vivo secondo la mia moralità, che può essere giusta o sbagliata ma me la sono scelta io, se faccio del male ad una persona cerco di rimediare con le mie azioni e non con qualche preghiera, solo così mi sento in pace con me stesso. Detto questo, tra il dire e il fare del bene c'è di mezzo la forza di volontà che mi manca.

st:3

Pensare che certi genitori fanno educare i propri figli a queste persone mi fa venire i brividi: http://www.cristianesimo.it/pedopreti2.htm

"La mancanza di pudore da parte del signor Ratzinger giunse persino a fargli teorizzare che, poiché la percentuale di preti con esperienze di pedofilia (che in America viene stimata fra l’1 e il 6%) non sarebbe superiore a quella della popolazione generale (il che è tutto da dimostrare), ciò dovrebbe indurre i giornalisti a considerare del tutto “ovvio” che debbano esistere dei preti pedofili, quantomeno in quantità tollerabile e statisticamente “inevitabile”, al punto da non creare più “inutili” e inopportuni scandalismi di fronte a tali eventi che, sempre secondo Ratzinger, non dovrebbero nemmeno “fare notizia”, essendo in qualche modo già “scontati”."

Heropas

Eh, per ora poni lo stesso mio interrogativo.
Prima o poi arriverò ad una posizione più salda, per ora è questa.
Cosa c'è di così ripugnante nel random? Vedi il tutto come premeditato?

bunker

storie personali?

very90

Ho unito con una discussione già esistente.

lauretum

nel discorso successivo preferisco non entrarci, volevo puntualizzare che pensare di vivere senza compiere il male è una illusione, è impossibile.
il male lo si compie sia attivamente che passivamente, di continuo. tutta la nostra vita è dedicata in modo spontaneo al male.

st:3

Dipende da cosa si intende per male, ciò che per me può essere un'azione cattiva per un altro può non esserlo. Io intendo il male come il far soffrire una persona (compreso me stesso). E non ho detto che il male non si può compiere in tutta la vita per andare in Paradiso (se esiste) dato che mai nessuno nella Storia dell'uomo ha fatto solo del bene, pure Madre Teresa di Calcutta avrà fatto qualche cazzata in vita sua. Il punto sta nel saper rimediare al male che ciascuno pensa di aver commesso, ed essere pentiti veramente, credo che solo così si possa essere felici sul letto di morte. Comunque non voglio addentrarmi su queste questioni perchè non sono letterato e ci farei una magra figura.

P.s. quando penso ai credenti mi viene in mente quest'immagine http://archiv.roumen.cz/archive/thank_you_jesus.jpg

Kavin Casey

BOM, la butto li, l'idea che ultimamente mi balla in testa e che mi sembra sempre più sensata.

L'inferno non esiste, ma c'è solo il paradiso.

Inosservato

fa impressione il contrasto tra i benestanti ed il povero......è vero che Dio può essere scomodato anche per un tuchdown se vogliamo ringraziarlo per un particolare momento felice, non c'è nulla di male, quando si riconosce la presenza nel nostro vivere quotidiano anche le piccole cose possono essere oggetto di preghiera, però bisogna sempre ricordarsi di quanto siamo fortunati, anche nelle sfortune e nelle difficoltà di certi momenti....bisogna saper riconoscere ciò che abbiamo piuttosto che arrabbiarsi e pretendere ciò che non abbiamo....

Inosservato

barzelletta sugli atei presa da yahoo answers, tanto per andar contro la satira a senso unico che serpeggia in rete....


Un ateo sta tranquillamente pescando su un lago della Scozia quando all'improvviso la sua barca e' attaccata dal mostro di Loch Ness.
In un attimo la barca va a pezzi e lui vola in alto. Mentre sta cadendo verso il basso, cioe' verso le fauci spalancate del mostro, ha la forza di gridare: "Oh, mio Dio, aiutami!".
Cosi' in un attimo la scena viene bloccata e l'ateo rimane a mezz'aria, mente una voce tonante viene giu' dalle nuvole: "Io pensavo che tu non credessi in Me!". E l'uomo: "Ti prego, aiutami. Del resto due minuti fa non credevo neppure che esistesse il mostro di Loch Ness!"

Inosservato

non son convinto, senza inferno non esisterebbe neppure il paradiso in teoria

a meno che questa vita non sia già una sorta di inferno, nel senso che il nostro essere mortali, soggetti al male ed alla morte che alla fine arriva per tutti è già di per sè una esperienza di espiazione prima di accedere al paradiso...

e calcola che non mi sono neanche drogato per tirar fuori questa ipotesi geniale

st:3

Per me esiste solo la terra con cui ci coprono la bara... Cioè ti immagini il paradiso in mezzo alle nuvole con gli angioletti che suonano l'arpa e S. Pietro che ti apre il cancello?

Quintuplo

Non intendevo dire che ci fosse qualcosa di ripugnante... chiedevo solo per curiosità di capire come la vedevi tu
Per me se si crede ad un Dio, in qualsiasi modo, comunque dovrebbe essere un qualche tipo di entità con un qualche tipo di scopo, di qualsiasi estensione. Mentre il puro random (pur governato da "leggi fisiche") dovrebbe essere la cosa in cui dovrebbe credere un ateo, mi pare.

Per me personalmente non è tutto premeditato, ma abbiamo libertà di azione.