Keith

orgoglio fobico? no,no
asociale è bello? mah, si forse, oppure no, non è questo il punto.. io più vado avanti e più mi accorgo che molti normalotti non mi piacciono, proprio non fanno per me.
Essendo quasi del tutto asociale e timido ho molti limiti e difetti, ma mi preferisco di molto agli impiccioni, ai logorroici, agli strilloni, insomma a molta gente, sembrerebbe il voler indurre una iniezione di autostima, ma non è così, in quello che penso ci credo veramente!

Mi capita spesso che di sentire normali che parlano con altri normali, magari appena conosciuti e gli spiattellano tutti i fatti loro e dei loro familiari
quelle pochissime volte che ho confidato qualcosa a qualcuno, a momenti mi ritrovo la notizia sul giornalino locale..

Certo, una persona socievole il giusto, riservata e rispettosa ma senza i limiti della timidezza estrema sarebbe un esempio da seguire, ma di tipi così non ce ne sono molti

La riservatezza è il bene assoluto, è una forma di rispetto e dignità

Neith

Io non sarei così sicura che siamo noi quelli sbagliati....Sono pochi quelli interessanti....sono banali,noiosi e pettegoli.

Franz86

Ma il punto non è "essere giusti" o "essere sbagliati" in termini assoluti ...
Il punto è: tu ti senti giusto?
E senza recriminazioni continue sulla società cattiva, sulle donne che non ci cagano, sugli ambienti lavorativi che puntano tutto sulla competizione, sulle amicizie che sono sempre fasulle, sul mondo che non è come ce lo aspettavamo, sull' universo che è così invece che cosà etc. ...

Ti senti giusto in barba a tutto ( il che non significa essere senza margini di maturazione e miglioramento ) ? E allora sei "giusto".
Altrimenti no.

SugarPhobic

Il "noi" purtroppo tende a raggruppare un numero troppo diverso di persone qui, con diversi disturbi, alcuni oggettivamente non naturali.

Oh, possiamo parlare sul perché siamo "diventati" così, chi ci ha fatto diventare così, quanto certe persone risultano grette, odiose, insensibili, arriviste, piccine, bottegaie... fondamentalmente disgustose e tuttavia vivano alla grande o quasi... possiamo consumarci la punta delle dita per stabilire il concetto di normale o anormale... ma trovo sbagliato non riuscire a uscire di casa senza paura, trovo sbagliato tendermi come una corda di violino mentre faccio la fila per la posta, trovo sbagliate oggettivamente diverse cose, in me... innaturali.

Quindi si, siamo sbagliati e si, il mondo e pieno di stron*i... ma davvero tanti! Tanté, a prendere ansiolitici e antidepressivi non sono loro... e no, non penso che se noi fossimo più di loro allora noi saremmo normali... questa è semantica.
Un disturbo purtroppo è un disturbo, ma senza togliere a uno stron*o di essere uno stron*o.
Semantica, si.

dintei166

Concordo con tutto, in particolare su questa frase.
Purtroppo sono sempre meno le persone riservate, ci sono momenti in cui mi sembra di assistere a gare a chi parla di più, a chi stupisce con l'argomento più interessante, sempre più velocemente, con toni di voce che salgono ad ogni parola, come se il tempo potesse sfuggirgli da un momento all'altro e non potessero più finire le loro storie...

muttley

Se uno è sicuro del suo temperamento, delle sue abitudini, che bisogno ha di fare le pulci alle abitudini altrui? In che modo quello che fanno gli altri dovrebbe in qualche modo danneggiarlo (non parliamo di danni materiali)? Forse vuol dire che tanto sicuro non è in fondo...

Stefania90

In realtà non convengo sul fatto che la riservatezza sia il bene assoluto, dipende. La capacità di sapersi aprire agli altri io la vedo come un dono. L'estrema facilità nell'empatizare e nell'entrare in intimità con gli altri secondo me è il pregio degli estroversi.
Il difetto invece è la contorta e continua necessità di "esteriorizzare" tutto, pensieri, sentimenti, ecc.
Ci sono persone che non riescono a stare due secondi senza esprimere un loro pensiero, qualsiasi esso sia, anche un'idiozia detta tanto per (da qui il successo di facebook).
La paura del silenzio, il terrore del "trattenere" i pensieri e i sentimenti dentro di se per magari rifletterci su, è una cosa che non sopporto degli estroversi, e forse, il piacere che invece io provo nel trattenere pensieri e sentimenti dentro di me per "ricamarci un pò su" è la cosa che gli estroversi odiano di me.

Franz86

E di fs.com

Warlordmaniac

E' la cosa più normale al mondo. L'introverso tende a considerare un valore il fatto che ciò che pensa sia illeggibile all'esterno, quindi spesso prova fastidio in presenza di impiccioni, iposensibili, iperestroversi e tipi troppo curiosi. La riservatezza è un loro (nostro) grande valore.