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Vecchio 03-04-2016, 20:38   #1
Esperto
L'avatar di Keith
 

E se fosse distimia ?

Come curarla: E’ in genere la difficoltà nei rapporti sociali che porta questi soggetti a cercare aiuto.
A questo punto la fobia sociale è secondaria ad un disturbo ben preciso.

Il tasso di guarigione del disturbo distimico, grazie alle attuali conoscenze e terapie, può raggiungere l’80%.
Almeno questa cosa è incoraggiante, visto che mi ci ritrovo in toto potrei prendere in considerazione l'ipotesi di affrontare una cura.
Ringraziamenti da
Black101 (04-04-2016)
Vecchio 03-04-2016, 20:50   #2
Esperto
L'avatar di Mushroom
 

Nel mio caso è molto probabilmente così. O è una forma di distimia o un qualche disturbo di personalità, non nascondo che non sono sociofobico, anche se in passato ero molto timido, e non avevo idea di come comportarmi in molti contesti sociali.
Vecchio 03-04-2016, 21:18   #3
Esperto
L'avatar di Keith
 

prima ero parecchio timido ma non sociofobico*.. ecco perché mi è venuto il sospetto

*non sociofobico è una parola grossa, diciamo che lo ero ma in misura molto minore
Vecchio 03-04-2016, 21:20   #4
Banned
 

Credo che sia una cosa che riguarda molti, e io rincaro la dose: non è che la distimia nasce "semplicemente", dal non avere un proprio posto al mondo, uno scopo riconosciuto come proprio, un nostro binario.
Porto il mio esempio. La mia dose di distimia(un po' in calo ultimamente)e data dall'insoddisfazione del mio stare al mondo. Non da me in quanto tale, nel senso che ho delle qualità che io riconosco e che gli altri riconoscono,ma che non hanno una loro consona espressione. Da ciò la tristezza,lo sconforto, e quindi i periodi depressivi e la distimia(e l'isolamento e la fs).
Quindi io riduco ultimamente la cosa ad una questione sostanzialmente esistenziale. Ma è la mia situazione personale, però mi chiedo quanti in realtà non abbiano una dinamica simile.
Vecchio 03-04-2016, 21:25   #5
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Credo che sia una cosa che riguarda molti, e io rincaro la dose: non è che la distimia nasce "semplicemente", dal non avere un proprio posto al mondo, uno scopo riconosciuto come proprio, un nostro binario.
Porto il mio esempio. La mia dose di distimia(un po' in calo ultimamente)e data dall'insoddisfazione del mio stare al mondo. Non da me in quanto tale, nel senso che ho delle qualità che io riconosco e che gli altri riconoscono,ma che non hanno una loro consona espressione. Da ciò la tristezza,lo sconforto, e quindi i periodi depressivi e la distimia(e l'isolamento e la fs).
Quindi io riduco ultimamente la cosa ad una questione sostanzialmente esistenziale. Ma è la mia situazione personale, però mi chiedo quanti in realtà non abbiano una dinamica simile.
anche nel mio caso c'è molto di esistenziale, anche se il non aver trovato una direzione esistenziale dipende anche dal tono dell'umore non sufficientemente alto. Sono fattori che si influenzano a vicenda.
Vecchio 03-04-2016, 21:37   #6
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
anche nel mio caso c'è molto di esistenziale, anche se il non aver trovato una direzione esistenziale dipende anche dal tono dell'umore non sufficientemente alto. Sono fattori che si influenzano a vicenda.
Si,sicuramente, soprattutto ad una certa età si fatica a distinguere da cosa nasce cosa.
Vecchio 03-04-2016, 21:51   #7
Banned
 

“La nevrosi è un tentativo, talvolta pagato a caro prezzo, di sfuggire alla voce interiore e quindi alla
 propria vocazione […]. Dietro la perversione nevrotica si cela la vocazione dell’individuo, il suo destino, che è crescita della personalità, piena restaurazione della volontà di vivere, che è nata con l’individuo. Nevrotico è l’uomo che ha perso l’amor fati; colui, invero, che ha fallito la sua vocazione […] ha mancato di realizzare il significato della sua vita”, (C. G. Jung, Lo sviluppo della personalità,1932, XVII, pp. 183-184).
Ringraziamenti da
Keith (03-04-2016)
Vecchio 04-04-2016, 14:45   #8
Intermedio
 

Mi ritrovo in tutti i sintomi della distimia

Ultima modifica di Black101; 04-04-2016 a 15:49.
Vecchio 04-04-2016, 15:50   #9
Esperto
L'avatar di dotrue
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
E se fosse distimia ?

Come curarla: E’ in genere la difficoltà nei rapporti sociali che porta questi soggetti a cercare aiuto.
A questo punto la fobia sociale è secondaria ad un disturbo ben preciso.

Il tasso di guarigione del disturbo distimico, grazie alle attuali conoscenze e terapie, può raggiungere l’80%.
Almeno questa cosa è incoraggiante, visto che mi ci ritrovo in toto potrei prendere in considerazione l'ipotesi di affrontare una cura.
Credo che per distimia si intenda una specie di depressione ricorrente ma che nn raggiunge mai il grado di "maggiore", e come tale può accompagnarsi ad altre problematiche...nn penso di riferisca semplicemente a "scarsa stima di sè". Inoltre sapevo che la distimia era cronica per definizione. Cmq dovresti prendere in considerazione una cura in ogni caso, indipendentemente dalla diagnosi in cui ti ritrovi
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