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Vecchio 30-03-2015, 14:23   #1
Esperto
L'avatar di Noriko
 

C'è voluto un po' per capire come aprire una discussione

Comunque, dopo l'ennesima visita medica e dopo aver parlato con una persona ho avuto la sensazione di essere un numero.

La gente ha fretta, non si sofferma più di cinque minuti , corrono tutti... e ti piantono lì.


Succede anche a voi così?

Come vi sentite se vi capita.
Vecchio 30-03-2015, 14:27   #2
Esperto
L'avatar di Vargtar90
 

no, siamo persone, anche chi si sente un numero o chi non si sente un numero ma lo è (quindi più o meno tutti visto che viviamo in una società di questo tipo) è una persona. L'importante è trattare se stessi e gli altri come persone, poi con l'apparenza si può essere qualsiasi cosa (anche se non è un aspetto vero) .
Ringraziamenti da
Noriko (30-03-2015)
Vecchio 30-03-2015, 14:32   #3
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Mi solleverebbe l'idea di essere un numero, vorrebbe dire che la gente non ha tempo da perdere a giudicarmi. Quindi la mia paura ossessiva del giudizio degli altri va ridimensionata.
Vecchio 30-03-2015, 14:36   #4
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Mi solleverebbe l'idea di essere un numero, vorrebbe dire che la gente non ha tempo da perdere a giudicarmi. Quindi la mia paura ossessiva del giudizio degli altri va ridimensionata.
Ma sai forse è un giudizio anche quello.. la poca considerazione, il poco valore.
Vecchio 30-03-2015, 14:56   #5
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Il fatto di essere trattati alla stregua di un numero secondo me dipende principalmente da due fattori: dalle condizioni in cui la persona che offre la prestazione si trova ad operare (ad esempio tempistiche ridotte come hai accennato) e dalla componente soggettiva della persona, il carattere, il suo modo di concepire i rapporti con gli altri e il proprio lavoro......

Nel caso da te citato, una visita medica, è abbastanza frequente se si tratta di strutture pubbliche, dove lavorano veramente in condizioni pessime e spesso devono garantire un numero di prestazioni che mal si concilia con il tempo a disposizione. A quel punto giocoforza per loro diventi un numero, un ostacolo nella corsa contro il tempo, con questo non voglio dire che tale comportamento sia giustificabile, ho conosciuto medici che avevano una marcia in più nel rapporto con il paziente pur essendo oberati di lavoro….

E' una sensazione abbastanza sgradevole, anche perché ci si trova in una situazione di bisogno e quindi si è particolarmente sensibili e vulnerabili. Ci starebbe una considerazione più generale sul modo di valutare la prestazione lavorativa al giorno d’oggi, la qualità tende ad essere sempre posta in secondo piano a fronte di risultati numerici e tempistiche e forse in parte questo spiega la sensazione di esser trattati come numeri…..
Vecchio 30-03-2015, 15:05   #6
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
Ma sai forse è un giudizio anche quello.. la poca considerazione, il poco valore.
Purtroppo credo che dobbiamo rassegnarci a vivere in un mondo in cui non siamo molto importanti per tutti coloro con cui interagiamo.
Io nel mio piccolo mi impegno ad essere una persona gentile, che non tratta male nessuno, e se per lavoro devo avere a che fare con una moltitudine di persone (es. clienti) cerco di dare a tutti le giuste attenzioni.
Però incontriamo una realtà in cui non è sempre così. Ci sono persone oggettivamente maleducate, persone molto egoiste che non riconoscono la dignità degli altri, e ci sono pure persone che semplicemente non hanno tempo da dedicarci.
Non potendo cambiare questo stato di cose, dobbiamo riuscire ad essere indipendenti emotivamente da tutto questo. Il mio vero problema è che sono troppo sensibile, non che gli altri mi considerano un numero. Mi aspetto che gli altri mi diano tanta importanza, ma questo non avviene quasi mai come vorrei. Allora devo imparare a tirare dritto, considerare il mio valore indipendentemente dalle attenzioni che ricevo dagli altri.
Poi, non so se centro alla perfezione quello di cui volevi parlare nel tuo post (spesso nelle mie supercazzole vago per conto mio ), però se andiamo più strettamente sul tema "educazione", io mi sono reso conto di avere degli standard di educazione maggiori della media. Quindi ho capito che non mi devo offendere se una data persona mi tratta peggio di come io tratterei lei... gli altri danno meno peso all'educazione di quanto ne do io.
Vecchio 30-03-2015, 15:40   #7
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
C'è voluto un po' per capire come aprire una discussione

Comunque, dopo l'ennesima visita medica e dopo aver parlato con una persona ho avuto la sensazione di essere un numero.

La gente ha fretta, non si sofferma più di cinque minuti , corrono tutti... e ti piantono lì.


Succede anche a voi così?

Come vi sentite se vi capita.
Certo, per alcuni lo siamo. E qualcuno lo è per noi. E' normale.

Ci fa soffrire quando lo siamo per tutti, oppure quando nessuno per noi è un numero.

Scarse interazioni sociali ci portano a dare un'importanza sproporzionata a un contatto, che magari è finalizzato a quella specifica contingenza.

Nello stesso tempo, se ci rendiamo noistessi conto delle nostre difficoltà a trovare connessione con gli altri, possiamo anche perdonare le difficoltà altrui allo stesso modo. Alcuni le risolvono così, semplicemente evitando il contatto umano, in vece di un rapporto più asettico.

Domanda: ti importava di questo medico? Della serie, se l'avessi incontrato fuori, ti ci saresti fermata a chiaccherare?


Soluzioni?

1) incrementare la qualità della propria vita sociale, così da non rimanerci male se una persona incontrata occasionalmente non ci riconosce nella nostra individualità;
2) (e questo è difficile) imparare a facilitare le connessioni con le altre persone che ci interessano davvero -non credo sia il caso del medico-, interessandoci a loro, mostrandoci meno distanti (spesso i disturbi di cui parliamo su FS ci fanno apparire freddi o snob), più partecipativi e inclini a condividere anche solo un frammento di emozione.

Ti saluto con un'immagine che fa riflettere


Ultima modifica di Da'at; 30-03-2015 a 22:12.
Vecchio 30-03-2015, 15:43   #8
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
La gente ha fretta, non si sofferma più di cinque minuti , corrono tutti... e ti piantono lì.
Beh, mi sembra un comportamento normale e dipendente dal contesto.
Perché una persona dovrebbe soffermarsi e non correre?
Vecchio 30-03-2015, 21:50   #9
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio

Ci starebbe una considerazione più generale sul modo di valutare la prestazione lavorativa al giorno d’oggi, la qualità tende ad essere sempre posta in secondo piano a fronte di risultati numerici e tempistiche e forse in parte questo spiega la sensazione di esser trattati come numeri…..
Proprio così è la qualità che oggi è venuta a meno, una visita sbrigativa
poco accurata, non solo a me ma anche agli altri pazienti... uscito uno avanti un altro sembravamo in una catena di montaggio.


Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Ci sono volte in cui mi sembra di vivere
in una realtà programmata in cui le persone sono delle specie di marionette e non si rendono conto che le loro emozioni, decisioni e scelte sono influenzate alla radice da uno schema prestabilito.
Mi piacerebbe se vuoi che approfondissi il discorso..


Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Non potendo cambiare questo stato di cose, dobbiamo riuscire ad essere indipendenti emotivamente da tutto questo. Il mio vero problema è che sono troppo sensibile, non che gli altri mi considerano un numero. Mi aspetto che gli altri mi diano tanta importanza, ma questo non avviene quasi mai come vorrei. Allora devo imparare a tirare dritto, considerare il mio valore indipendentemente dalle attenzioni che ricevo dagli altri.
Sì, lo penso anch'io che dobbiamo darci valore e essere emotivamente indipendenti. Ma sai dipendiamo anche dagli altri per i nostri bisogni, vedo in questo un conflitto.


Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio


Domanda: ti importava di questo medico? Della serie, se l'avessi incontrato fuori, ti ci saresti fermata a chiaccherare?


Ti saluto con un'immagine che fa riflettere

L'immagine purtroppo non riesco a vederla mi compare un quadrato piccolo con una x... Però ti ringrazio molto.

No non mi importava di lui.
Ma speravo che fosse più scrupoloso nel suo lavoro.


Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Beh, mi sembra un comportamento normale e dipendente dal contesto.
Perché una persona dovrebbe soffermarsi e non correre?
Forse perché desideriamo essere unici nella nostra individualità.
Vecchio 30-03-2015, 21:54   #10
Esperto
L'avatar di varykino
 

si da circo
Ringraziamenti da
SugarPhobic (31-03-2015), Wrong (30-03-2015)
Vecchio 30-03-2015, 22:09   #11
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Per sbaglio ho cancellato il commento. Niente, comunque dicevo che è proprio vero, anche io provo questa sensazione e capita che mi faccia male. E' un pensiero che mi è capitato di fare più volte, e che si palesa proprio in occasioni come quella scritta da te, ma anche in altri contesti in cui si rivela essere ancora più spiacevole.
Vecchio 30-03-2015, 22:11   #12
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
L'immagine purtroppo non riesco a vederla mi compare un quadrato piccolo con una x... Però ti ringrazio molto.
prova con questo link http://i.imgur.com/f0t2IBR.jpg
Vecchio 30-03-2015, 22:16   #13
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Davvero carina l'immagine...

In effetti fa riflettere.
Vecchio 30-03-2015, 22:22   #14
Esperto
L'avatar di Milo
 

Si,siamo solo dei numeri.
Vecchio 31-03-2015, 02:54   #15
Esperto
L'avatar di _Diana_
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
La gente ha fretta, non si sofferma più di cinque minuti , corrono tutti... e ti piantono lì.
Come ti capisco, Noriko.

Io vado di fretta per l'ansia, ma se vedo persone che hanno bisogno di essere ascoltate mi fermo; generalmente giustifico questa tendenza frenetica perché gli altri sono immersi totalmente nelle loro vite super impegnative ed io, invece, non ho nulla da fare di così importante. Sono sacrificabile.

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
Ma sai forse è un giudizio anche quello.. la poca considerazione, il poco valore.
Nel mio caso do per scontato di essere un numero di passaggio, quindi non provo delusione, anzi mi stupisco ed intimorisco, se al contrario si ricordano di me, sarà che non sono abituata.
Ringraziamenti da
Noriko (31-03-2015)
Vecchio 31-03-2015, 09:20   #16
Banned
 

Magari in città. Qui in paese tutti si ricordano di tutti e nessuno è un numero
Vecchio 31-03-2015, 09:49   #17
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Fluviale Visualizza il messaggio
Magari in città. Qui in paese tutti si ricordano di tutti e nessuno è un numero
Quindi in un paese non c'è indifferenza, c'è cooperazione, interessamento ..

Non so, ma in fondo mi sembra che ci sia lo stesso forse è un interessamento fatto di chiacchere
Vecchio 31-03-2015, 10:19   #18
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

In un contesto che ci vede conosciuti, in un ambiente ristretto che ci è familiare, no che non siamo numero. Siamo entità riconosciute (positivamente o negativamente è un altro discorso) e se come tali ci spostiamo all'interno di questi (contesto/ambiente) è facile per molti di noi arrivare a ragionamenti di questo tipo:

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Mi solleverebbe l'idea di essere un numero, vorrebbe dire che la gente non ha tempo da perdere a giudicarmi. Quindi la mia paura ossessiva del giudizio degli altri va ridimensionata.
Ecco, il concetto lo comprendo perfettamente. Ma è proprio in quel fiume di genti nei quali si diventa una goccia fra tante (numero è un esacerbazione che vede il suo riscontro proprio in determinati ambienti come ospedali od simila, cioè dove quel "fiume di genti" è considerato da chi vi opera come una stancante routine) che si può arrivare a una individualità tranquilla, scevra da ogni genere di giudizio.

Se si arriva a pensare a questo in modo maturo, si potrebbe capire che no, non è certamente bello accettare di essere un numero in determinati luoghi ma, fuori da questi, un intero oceano di persone potrebbe portarci finalmente a capire che non siamo così importanti, che non tutti gli occhi sono puntati su di noi, che tutto sommato non siamo ricoperti d'oro o fluorescenti, né altri 3 metri e 15, mh?

E allora possiamo far parte di un numero di altre entità imprecisato, ma nella consapevolezza di ciò, accettarlo di buon grado.
Ringraziamenti da
Blue Sky (31-03-2015), _Diana_ (31-03-2015)
Vecchio 31-03-2015, 10:53   #19
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

io sono il 7

Vecchio 31-03-2015, 12:12   #20
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Sto alla posta e mi è venuto in mente questo thread
Oggi sono il 268, è lunga ancora
Ringraziamenti da
Noriko (31-03-2015)
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