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15-01-2021, 12:43
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,669
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Nell'articolo che ho trovato su internet si parla di una donna ma il problema riguarda entrambi i sessi,a volte la solitudine può essere come un macigno che rende la vita insopportabile e poi subentra anche l'indifferenza della società ecco il raccapricciante articolo:
https://www.radiounavocevicina.it/ma...inaccettabile/
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15-01-2021, 13:07
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2017
Ubicazione: Anchorhead
Messaggi: 672
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La situazione mi sembra più la norma di questi tempi.
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15-01-2021, 13:10
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Un sacco di gente soffre e muore di solitudine indifferenza e abbandono ogni giorno, ma nessuno pensa che lo riguardi, che può farci qualcosa.
Poi si constatano i decessi e tanti hanno la faccia tosta di chiedere "come mai? Perché?",anche se lo sapevano che quello era solo e stava male, anche se sanno che non alzeranno mai un dito perché non accada ad un altro.
Sì deresponsabilizzano dando la colpa alle cause esterne sparando cazzate" era malato di depressione " "è stato perché ha perso il lavoro" eccetera.
Tanto si può fare, non c'è condanna per il reato di indifferenza.
La colpa di queste cose è di tutti, tutti conoscono solitudini altrui e le ignorano, si negano, non ci sono.
Comodo parlare quando il morto è morto e non può più dire ma chi siete, chi vi ha mai visti quando si poteva farci qualcosa, che me ne faccio del vostro dispiacere ora che sono sotto terra e la sofferenza me la sono tolto da solo, mi avete ammazzato di indifferenza per tot anni e adesso vi dispiace, siate coerenti e ditelo che non vi dispiace abbastanza. Da vivo i tentativi di evitarvi sto dispiacere non li ho mai visti, non era un obbligo e non vi piaceva interessarvi e avete scelto di uccidermi di indifferenza, adesso mettetemi sto coperchio, tornate a quello che vi interessa davvero e state zitti, che tutto e tutti vi assolvono, e io non posso più condannarvi.
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Ultima modifica di claire; 15-01-2021 a 13:13.
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15-01-2021, 16:07
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Questa è la fine che farò io!!
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15-01-2021, 16:16
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2018
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,704
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Sinceramente questo articolo mi piace davvero poco...non dico che non sia autentico...magari lo sarà pure. Quello che mi convince poco e l'assoluta mancanza di dettagli riguardo sull'autrice del gesto. Voglio dire....non si sa l'età, la situazione economica, quella di salute intendo fisica...se fosse seguita da qualcuno o meno. Così è facile dire...si è tolta la vita per l'indifferenza della gente. Magari poi...si scopre che ci sono degli altri motivi che sono stati omessi.
Quindi, quando gli articoli sono generici e privi di dettagli, meglio andare con cautela e non fermarsi davanti alla prima interpretazione che ci viene fornita.
Poi, aggiungo...è facile notare che, il fatto che sia visto dal punto di vista delle persona che ha provato a soccorrerla....venga posta l'enfasi su una serie di dettagli che contribuiscono a creare una sensazione di oppressione e solitudine. Come stile mi pare di più una pagina di un racconto nero che un articolo di cronaca. Questo sembra a tutti gli effetti una parte di un racconto in prosa..dalla scrittura in prima persona...ai dialoghi...è lontanissimo dalla descrizione tecnica e asettica che di solito hanno gli articoli di questo genere.
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Ultima modifica di Saturnino; 15-01-2021 a 16:45.
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15-01-2021, 16:44
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#6
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Avanzato
Qui dal: Oct 2020
Messaggi: 394
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Un sacco di gente soffre e muore di solitudine indifferenza e abbandono ogni giorno, ma nessuno pensa che lo riguardi, che può farci qualcosa.
Poi si constatano i decessi e tanti hanno la faccia tosta di chiedere "come mai? Perché?",anche se lo sapevano che quello era solo e stava male, anche se sanno che non alzeranno mai un dito perché non accada ad un altro.
Sì deresponsabilizzano dando la colpa alle cause esterne sparando cazzate" era malato di depressione " "è stato perché ha perso il lavoro" eccetera.
Tanto si può fare, non c'è condanna per il reato di indifferenza.
La colpa di queste cose è di tutti, tutti conoscono solitudini altrui e le ignorano, si negano, non ci sono.
Comodo parlare quando il morto è morto e non può più dire ma chi siete, chi vi ha mai visti quando si poteva farci qualcosa, che me ne faccio del vostro dispiacere ora che sono sotto terra e la sofferenza me la sono tolto da solo, mi avete ammazzato di indifferenza per tot anni e adesso vi dispiace, siate coerenti e ditelo che non vi dispiace abbastanza. Da vivo i tentativi di evitarvi sto dispiacere non li ho mai visti, non era un obbligo e non vi piaceva interessarvi e avete scelto di uccidermi di indifferenza, adesso mettetemi sto coperchio, tornate a quello che vi interessa davvero e state zitti, che tutto e tutti vi assolvono, e io non posso più condannarvi.
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Un po' forte ma concordo con la sostanza.
La solitudine, a maggior ragione quella sentimentale, può buttarti davvero giù.
Ultimamente anche io sento di raggiungere dei bassi incredibili, come se mi spegnessi di colpo di fronte alla durezza di una vita solitaria, non avendo nessuna donna accanto con cui confrontarmi/scontrarmi, condividere esperienze, volersi bene e starsi accanto; soprattutto con questo Covid maledetto che ha allontanato i legami di tante persone, facendoci sentire un po' più soli.
Oggi sono andato a trovare un amico, che ha un negozio, e ci siamo messi un po' a parlare del più e del meno.
Poi mi ha fatto una confidenza riguardo all'incontro con una ragazza che aveva iniziato a frequentare; per qualche motivo avevano deciso di prendersi una pausa, un po' di tempo per riflettere, e lui si è lasciato prendere dallo sconforto, piangendo un po', abbattuto.
Sono contento che mi abbia parlato in questi termini, perché mi rendo conto che aprirsi così alle persone non è un qualcosa che capita tutti i giorni, in particolare in questo periodo.
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15-01-2021, 18:07
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Grande coraggio. Da ammirare.
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16-01-2021, 03:53
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 712
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la solitudine fa soffrire molto sicuramente, soprattutto se e' prolungata nel tempo. Pero' secondo me si sentono piu' sole una determinata categoria di persone,cioe' le persone insicure e bisognose, secondo me e' fondamentale sviluppare delle abilita' nuove, cioe' imparare a farcela da soli cosi ci si sente meno inadeguati e bisognosi.
La solitudine cronica e' una brutta bestia, purtroppo l'ho assaggiata qualche anno fa e non lo auguro a nessuno, si tratta di sentirsi soli soprattutto in mezzo alle persone, di sentire un enorme vuoto e di sentire che tutti se ne fregano di noi, di sentirsi diversi, sbagliati, di guardare gli altri fare cio' che vorremmo fare noi ma sentiamo di non essere in grado, ci si sente piccoli e senza valore a volte.
Se affrontiamo le cose con positivita' la vertia' e' che possono accadere anche cose belle.
A distanza di anni ho imparato a fidarmi della vita e del tempo che passa e mi fa metabolizzare le cose...sono cambiata molto rispetto a qualche anno fa e ho imparato a vedere le cose da prospettive nuove, mi rendo conto che tempo fa avevo una visione un po miope delle cose....si puo' imparare a stare bene,con impegno e costanza
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16-01-2021, 09:40
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Un sacco di gente soffre e muore di solitudine indifferenza e abbandono ogni giorno, ma nessuno pensa che lo riguardi, che può farci qualcosa.
Poi si constatano i decessi e tanti hanno la faccia tosta di chiedere "come mai? Perché?",anche se lo sapevano che quello era solo e stava male, anche se sanno che non alzeranno mai un dito perché non accada ad un altro.
Sì deresponsabilizzano dando la colpa alle cause esterne sparando cazzate" era malato di depressione " "è stato perché ha perso il lavoro" eccetera.
Tanto si può fare, non c'è condanna per il reato di indifferenza.
La colpa di queste cose è di tutti, tutti conoscono solitudini altrui e le ignorano, si negano, non ci sono.
Comodo parlare quando il morto è morto e non può più dire ma chi siete, chi vi ha mai visti quando si poteva farci qualcosa, che me ne faccio del vostro dispiacere ora che sono sotto terra e la sofferenza me la sono tolto da solo, mi avete ammazzato di indifferenza per tot anni e adesso vi dispiace, siate coerenti e ditelo che non vi dispiace abbastanza. Da vivo i tentativi di evitarvi sto dispiacere non li ho mai visti, non era un obbligo e non vi piaceva interessarvi e avete scelto di uccidermi di indifferenza, adesso mettetemi sto coperchio, tornate a quello che vi interessa davvero e state zitti, che tutto e tutti vi assolvono, e io non posso più condannarvi.
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Come si fa a non essere d'accordo, é esattamente così.
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16-01-2021, 09:51
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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É un bel messaggio eely, ma deriva dalla tua esperienza.
Altri ne hanno altre.
Ci sono situazioni in cui l'atteggiamento positivo non basta, a te è andata così e la solitudine è stata una fase transitoria, ma non è così per tutti.
La mancanza di possibilità e prospettive può essere una sensazione data dalla depressione, ma può essere anche fattuale.
I decenni passati in solitudine e le "cose brutte" che continuano ad accadere nonostante il proprio impegno, possono creare situazioni così compromesse che non possono più migliorare.E nemmeno lo faranno perché ci sono circostanze che difficilmente si risolvono o migliorano.
Mi dispiace per la negatività ma credo sia giusto, accanto ai messaggi di speranza, sapere che esistono altre realtà, nelle quali con l'atteggiamento positivo ti metterebbero al manicomio, perché se uno è positivo in mezzo a quello che oggettivamente è il disastro, deve avere un qualche disturbo dissociativo dalla realtà.
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16-01-2021, 10:02
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Come si fa a non essere d'accordo, é esattamente così.
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I post su fb di questi giorni, in relazione a un suicidio del paese, sono più di quanto possa sopportare.
Dov'erano sti postatori di epitaffi e faccine lacrimanti, quando il tizio soffriva? A farsi i cazzi loro emarginando.
Adesso che non soffre più non se ne fa più nulla della loro attenzione, si rendono protagonisti ancora loro, il loro "dolore" perché non capiscono, si dispiacciono, ma chi se ne frega del vostro cordoglio, la gente che soffre ed è sola e medita il suicidio c'è anche oggi, è ancora viva, ma non ci faranno niente, almeno tacere.
Si chiedono il perché, ma davvero? Cosa c'è di misterioso? Finché ha retto l'indifferenza é campato, già tanto, che doveva fare?
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Ultima modifica di claire; 16-01-2021 a 10:05.
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16-01-2021, 11:30
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,887
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Quote:
Originariamente inviata da eely
la solitudine fa soffrire molto sicuramente, soprattutto se e' prolungata nel tempo. Pero' secondo me si sentono piu' sole una determinata categoria di persone,cioe' le persone insicure e bisognose
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Secondo me non è proprio così, si sentono più soli quelli che non sono abituati ad esserlo. Questo periodo lo sta dimostrando, persone disperate che vanno in depressione perché non possono vedere gli amici e fare festa come facevano prima, eppure questo per loro è solo un periodo passeggero, dovrebbero saperlo. Io e molti altri qui dentro conviviamo con la solitudine e abbiamo buone probabilità di conviverci per il resto della vita, non è un periodo che dura solo uno/due anni. Cosa farebbero quelli che non resistono neanche per qualche mese se gli si dicesse che tutto il resto della loro vita potrebbe essere così?
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16-01-2021, 21:40
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
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Quando leggo queste cose a me viene rabbia e mi incazzo, sapete perché?
Perché immagino già come vengono trattate queste persone quando tentano di esprimere i loro disagi finché sono in vita, quando accenni problemi personali vari tutti girano alla larga.
Poi quando questa gente si uccide stanno tutti a dire poverino/a, o peggio ancora dicono che è stato per causa loro se si sono ritrovati in quella condizione.
Andassero a cagare, prima dov'era la gente?
Quando si poteva fare qualcosa?
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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17-01-2021, 02:19
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 712
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Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Secondo me non è proprio così, si sentono più soli quelli che non sono abituati ad esserlo. Questo periodo lo sta dimostrando, persone disperate che vanno in depressione perché non possono vedere gli amici e fare festa come facevano prima, eppure questo per loro è solo un periodo passeggero, dovrebbero saperlo. Io e molti altri qui dentro conviviamo con la solitudine e abbiamo buone probabilità di conviverci per il resto della vita, non è un periodo che dura solo uno/due anni. Cosa farebbero quelli che non resistono neanche per qualche mese se gli si dicesse che tutto il resto della loro vita potrebbe essere così?
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sono d'accordo con te, e infatti non ascolto molto coloro che si lamentano di questo periodo di solitudine, perche' appunto e' una cosa temporanea. Questo che stanno vivendo ora e' la punta dell'iceberg ma molti di loro non sapranno mai cosa significa la sensazione di solituidine, quella cronica..e' forse e' meglio che non la scoprino mai, se posso fare un paragone e' un po' come essere tristi ed essere depressi, due cose completamente diverse....
per qualche anno ho sperimentato questa orribile sensazione e non la auguro a nessuno...
stavo solo dicendo che le persone piu' insicure, con una bassa autostima e che si fidano poco della vita e delle persone sono predisposte a queste cose, si puo' uscire da questo ma non e' un percorso facile ne breve...
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17-01-2021, 14:59
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Sanremo (o meglio un paesino vicino)
Messaggi: 1,205
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Quote:
Originariamente inviata da claire
É un bel messaggio eely, ma deriva dalla tua esperienza.
Altri ne hanno altre.
Ci sono situazioni in cui l'atteggiamento positivo non basta, a te è andata così e la solitudine è stata una fase transitoria, ma non è così per tutti.
La mancanza di possibilità e prospettive può essere una sensazione data dalla depressione, ma può essere anche fattuale.
I decenni passati in solitudine e le "cose brutte" che continuano ad accadere nonostante il proprio impegno, possono creare situazioni così compromesse che non possono più migliorare.E nemmeno lo faranno perché ci sono circostanze che difficilmente si risolvono o migliorano.
Mi dispiace per la negatività ma credo sia giusto, accanto ai messaggi di speranza, sapere che esistono altre realtà, nelle quali con l'atteggiamento positivo ti metterebbero al manicomio, perché se uno è positivo in mezzo a quello che oggettivamente è il disastro, deve avere un qualche disturbo dissociativo dalla realtà.
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se devo dirla tutta, in questo momento sono in una situazione simile, ma vivendo da solo e affrontando tutto da solo, non dico di avere un atteggiamento positivo, ma non posso neanche permettermi di crollare, perchè altrimenti non ne uscirei mai più. Sto cercando di tenere duro almeno fino a febbraio, quando forse partirà quel dannato processo, nel quale spero che almeno ci sia un po' più di serenità dopo tre anni di incubo.
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