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Vecchio 06-10-2012, 12:56   #1
Principiante
 

Chiedo a chi soffre di DOC/DOC di personalità se vi sia mai capitato di concentrare la vostra attenzione in modo ossessivo su qualcuno che non tollerate. A me è capitato di non sopportare una persona talmente tanto, per la sua insensibilità ed il suo opportunismo, da evitarla in maniera palese, ai limiti della buona educazione. Vivo ogni successo di questa persona come un'ingiustizia, un riconoscimento dato a qualcuno che non merita, che non è capace o, comunque, lo è molto meno di altri. Sensazioni ed emozioni che mi procurano i suoi successi rientrano nella definizione del sentimento dell'invidia. Ma l'invidia è un sentimento umano, il massimo sarebbe sfruttarla per dirsi "C'è riuscito/a lui/lei, perché non io?"... e mettersi alla prova. La verità è che, invece, spesso è un sentimento logorante per chi lo vive, ancora di più se vissuto in modo ossessivo. Tra i sintomi del DOC di personalità può rientrare anche questa: l'invidia nei confronti di persone che, pur non seguendo un metodo "corretto", ottengono risultati e riconoscimenti migliori. Più volte ho avuto conferme (da parte di altre persone, anche molto competenti) della superiorità delle mie capacità rispetto alle sue. Tuttavia, le mie continue paranoie, nonché il mio disturbo, mi hanno portato a rallentare tantissimo il mio lavoro... col risultato che, capace o non capace, questa persona adesso è più avanti di me. E non ho pace per questo! Io SO che è sbagliato, SO che questo mi fa solo male, ma non so come evitare, come superare. È come se si facesse strada nella mia mente l'idea che tutto ciò che oggi è concesso a questa persona e ad altri, non potrà più essere concesso a me. Io non voglio rassegnarmi a questo maledetto pensiero. Come fare? Voi come fate?
Vecchio 06-10-2012, 13:06   #2
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Originariamente inviata da DOCnauta Visualizza il messaggio
Chiedo a chi soffre di DOC/DOC di personalità se vi sia mai capitato di concentrare la vostra attenzione in modo ossessivo su qualcuno che non tollerate. A me è capitato di non sopportare una persona talmente tanto, per la sua insensibilità ed il suo opportunismo, da evitarla in maniera palese, ai limiti della buona educazione. Vivo ogni successo di questa persona come un'ingiustizia, un riconoscimento dato a qualcuno che non merita, che non è capace o, comunque, lo è molto meno di altri. Sensazioni ed emozioni che mi procurano i suoi successi rientrano nella definizione del sentimento dell'invidia. Ma l'invidia è un sentimento umano, il massimo sarebbe sfruttarla per dirsi "C'è riuscito/a lui/lei, perché non io?"... e mettersi alla prova. La verità è che, invece, spesso è un sentimento logorante per chi lo vive, ancora di più se vissuto in modo ossessivo. Tra i sintomi del DOC di personalità può rientrare anche questa: l'invidia nei confronti di persone che, pur non seguendo un metodo "corretto", ottengono risultati e riconoscimenti migliori. Più volte ho avuto conferme (da parte di altre persone, anche molto competenti) della superiorità delle mie capacità rispetto alle sue. Tuttavia, le mie continue paranoie, nonché il mio disturbo, mi hanno portato a rallentare tantissimo il mio lavoro... col risultato che, capace o non capace, questa persona adesso è più avanti di me. E non ho pace per questo! Io SO che è sbagliato, SO che questo mi fa solo male, ma non so come evitare, come superare. È come se si facesse strada nella mia mente l'idea che tutto ciò che oggi è concesso a questa persona e ad altri, non potrà più essere concesso a me. Io non voglio rassegnarmi a questo maledetto pensiero. Come fare? Voi come fate?
Penso che sia del tutto normale. Se lo invidiassi o lo odiassi al punto di prenderlo a botte o comunque fargli del male, sarebbe davvero problematico, ma stando a quello che dici mi sembra che non lo saluti nemmeno, una cosa normalissima.
Vecchio 06-10-2012, 13:34   #3
Banned
 

Si, l'ho provato molte volte a iniziare da parenti fino ai giorni recenti. E' una sensazione atroce di logoramento interiore, un rimuginio all'infinito, un pensare mentre si agisce, che non lascia spazio a sentimenti, idee, interpretazioni, rappresentazioni.

E' normale, direi quasi quotidiano, che una persona che non agisce correttamente vada più avanti di te\di me, a partire da questo forum sino ad arrivare ad ambienti come le vette più alte lavorative, sociali, e\o sentimentali, perchè la società tollera anche questo tipo di comportamento, a patto che la persona riesca socialmente a soddisfare determinate necessità come lavorare, avere successo, spendere i soldi guadagnati, fare famiglia(seppur tiranneggiandola o creando un'infelicità latente spesso).

E' ovvio che anche io non sopporto le persone scorrette, prepotenti, stronze, che si travestono da buone samaritane dicendo ''io no'' ''io invece no'' ''io sono superiore'' ''io non mi sporco le mani con quello'' ''non vale la pena'' ''aiuto tutti'' ''non so fare del male''. E' ovvio che mentono, a volte solo a se stessi inconsciamente, altre volte consciamente alle persone intorno. Bisogna girare alla larga da queste persone, tenerle lontane, perchè ci fanno del male dentro e a volte anche fuori.

Quindi la risposta al tuo quesito, da sofferente storico da due decadi di DOC è sì, si può odiare e non sopportare ossessivamente qualcuno e sperare che gli vada tutto male, e mi sembra il minimo da augurare a persone che ci fanno soffrire.

Il resto è ipocrisia. Ho vissuto queste sensazioni a partire dalle persone più prossime da piccolo e con tante persone nella mia esistenza. Come fare? La più grande onta che queste persone spesso non tollerano è essere ignorati, perchè, a scapito della loro struttura sadomasochista del carattere, hanno bisogno di prendere contatto con le loro vittime con una qualsiasi scusa, per succhiare loro energia vitale in tutti i modi. MI riferisco ai prepotenti, leader, stronzi, falsi buon samaritani. Tutta gente che si traveste in vari modi, risplendendo di una luce falsa, e che traggono energia da coloro che sfruttano, è facile riconoscerli a discapito delle parole che pronunciano: se guardi dietro nelle persone intorno a loro, hanno creato sempre e solo tanta sofferenza, hanno costruito per loro e distrutto per gli altri.

Come dice una canzone, che riprende una frase di un qualche yogi indiano: se vuoi conoscere una persona, non ascoltare ciò che dice, ma guarda come muove le mani.
Vecchio 06-10-2012, 13:43   #4
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

La questione di non tollerare qualcuno a sti livelli prescinde il DOC, secondo me.
Anch'io a volte provo le sensazioni da te descritte eppure non soffro questo disturbo.
Potrebbe essere una cosa comune, soprattutto per chi è particolarmente insicuro e complessato
Vecchio 06-10-2012, 14:36   #5
Esperto
L'avatar di Novak
 

Beh io non ho sopportato la presenza di mia nonna per tanti anni nell'infanzia, non so perchè avevo una totale repulsione (poi passata), ma sicuramente non perchè abbia sofferto di doc.

Tra l'altro lo stesso era per il mio fratello superestroverso, magari a volte dipende semplicemente dalla persona in quanto tale e da come si comporta nel suo ruolo.
Vecchio 06-10-2012, 14:41   #6
Intermedio
L'avatar di MissAntropia
 

Mi succede spessissimo. Odio da un sacco di tempo una ragazza che fa la finta alternativa. E la prenderei a sberle quando condivide canzoni di gruppi poco conosciuti, non so perché.
E comunque non tollero alcuni miei familiari, ma perché odio il loro modo di essere e il loro modo di pensare, così poco aperto, col comportamento tipico dell'"italiano medio".
Ma in genere io quando odio lo faccio veramente, con tutte le mie forze.
Vecchio 06-10-2012, 17:47   #7
Principiante
 

Il vero problema è quando l'invidia/odio/intolleranza raggiunge livelli tali da paralizzarti il pensiero, fossilizzandolo in un cortocircuito dal quale non riesce facilmente a liberarsi...
Vecchio 06-10-2012, 18:13   #8
Esperto
 

Si mi e'successo: mancanza di sensibilita' ed egoismo estremo. L'ossessione mi portava pero' a cercarla ancora, ad avere un minimo di contatto per comprendere le motivazioni del suo comportamento.
Ma ero talmente distante e fredda che qualsiasi tentativo di dialogo non ha fatto altro che peggiorare la situazione con accentuazione del risentimento e dell'ostilita'.
L'invidia in questi casi e'comprensibile e quasi automatica ma credo dipenda più dall'autostima e da un senso di rivalsa in generale per quello che non abbiamo ottenuto forse a causa degli altri, per quello che non siamo e invece vorremmo.
Come ho letto anche in molti thread, molte persone pensano solo a se', non si sforzano di capire, si ergono su un piano di superiorita'per schiacciare l'altro anche inconsciamente. Forse anche queste persone pero'sono state ferite dalla vita e si ritengono nel diritto di fare qualsiasi cosa agli altri. Io cerco spesso di mettermi a parti invertire per soffrire di meno.
Con il tempo l'ossessione tende ad attenuarsi. E'la legge del tempo che lenisce ogni cosa.
Vecchio 06-10-2012, 19:58   #9
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Originariamente inviata da MissAntropia Visualizza il messaggio
E comunque non tollero alcuni miei familiari, ma perché odio il loro modo di essere e il loro modo di pensare, così poco aperto, col comportamento tipico dell'"italiano medio".
Quoto, anche per me è così a volte
Vecchio 06-10-2012, 20:27   #10
Principiante
 

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Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
Si mi e'successo: mancanza di sensibilita' ed egoismo estremo.
L'invidia in questi casi e'comprensibile e quasi automatica ma credo dipenda più dall'autostima e da un senso di rivalsa in generale per quello che non abbiamo ottenuto forse a causa degli altri, per quello che non siamo e invece vorremmo.
Come ho letto anche in molti thread, molte persone pensano solo a se', non si sforzano di capire, si ergono su un piano di superiorita'per schiacciare l'altro anche inconsciamente. Forse anche queste persone pero'sono state ferite dalla vita e si ritengono nel diritto di fare qualsiasi cosa agli altri. Io cerco spesso di mettermi a parti invertire per soffrire di meno.
Con il tempo l'ossessione tende ad attenuarsi. E'la legge del tempo che lenisce ogni cosa.
Hai colto nel segno, Manuela.tr: è la mancanza di sensibilità, l'egoismo e l'arrivismo di questa persona che mi fanno venire la bestia e non mi fanno fare i fatti miei! Conosco altre persone capaci, che hanno molti pregi ed anche qualche difetto, ma che ritengo meritevoli dei risultati ottenuti. Guardo quelli con spirito di emulazione, più che con invidia. Ma la persona in questione è di un opportunismo tale da ingenerarmi rabbia e un senso di rivalsa per quello che ha ottenuto, mentre io no, anche a causa della mia eccessiva sensibilità e del mio senso del dovere.
Pensare di mettermi nei suoi panni non potrà farmi giustificare certi suoi comportamenti, perché sono troppo lontani dal mio modo di essere.
Spero invece che il tempo faccia giustizia e mi aiuti a dimenticare.
Vecchio 06-10-2012, 21:00   #11
Esperto
 

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Originariamente inviata da DOCnauta Visualizza il messaggio
Hai colto nel segno, Manuela.tr: è la mancanza di sensibilità, l'egoismo e l'arrivismo di questa persona che mi fanno venire la bestia e non mi fanno fare i fatti miei! Conosco altre persone capaci, che hanno molti pregi ed anche qualche difetto, ma che ritengo meritevoli dei risultati ottenuti. Guardo quelli con spirito di emulazione, più che con invidia. Ma la persona in questione è di un opportunismo tale da ingenerarmi rabbia e un senso di rivalsa per quello che ha ottenuto, mentre io no, anche a causa della mia eccessiva sensibilità e del mio senso del dovere.
Pensare di mettermi nei suoi panni non potrà farmi giustificare certi suoi comportamenti, perché sono troppo lontani dal mio modo di essere.
Spero invece che il tempo faccia giustizia e mi aiuti a dimenticare.
La penso come te...certi comportamenti sono ingiustificabili tanto più se lontani dal proprio modo di vedere e considerare le cose.
Checche'se ne dica, esistono persone altruiste, corrette e che riescono ad avere una visione imparziale delle cose e delle persone anche se nella vita ne hanno subite tante.
Anche io stimo molto le persone che raggiungono i propri obiettivi legittimamente (senza comportamenti ipocriti ad esempio) e soprattutto non a discapito del prossimo.
Ho una situazione simile al lavoro ma se ti va ne parleremo in altra occasione.
Vecchio 06-10-2012, 22:02   #12
Esperto
L'avatar di Josef K.
 

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Originariamente inviata da DOCnauta Visualizza il messaggio
Chiedo a chi soffre di DOC/DOC di personalità se vi sia mai capitato di concentrare la vostra attenzione in modo ossessivo su qualcuno che non tollerate. A me è capitato di non sopportare una persona talmente tanto, per la sua insensibilità ed il suo opportunismo, da evitarla in maniera palese, ai limiti della buona educazione. Vivo ogni successo di questa persona come un'ingiustizia, un riconoscimento dato a qualcuno che non merita, che non è capace o, comunque, lo è molto meno di altri. Sensazioni ed emozioni che mi procurano i suoi successi rientrano nella definizione del sentimento dell'invidia. Ma l'invidia è un sentimento umano, il massimo sarebbe sfruttarla per dirsi "C'è riuscito/a lui/lei, perché non io?"... e mettersi alla prova. La verità è che, invece, spesso è un sentimento logorante per chi lo vive, ancora di più se vissuto in modo ossessivo. Tra i sintomi del DOC di personalità può rientrare anche questa: l'invidia nei confronti di persone che, pur non seguendo un metodo "corretto", ottengono risultati e riconoscimenti migliori. Più volte ho avuto conferme (da parte di altre persone, anche molto competenti) della superiorità delle mie capacità rispetto alle sue. Tuttavia, le mie continue paranoie, nonché il mio disturbo, mi hanno portato a rallentare tantissimo il mio lavoro... col risultato che, capace o non capace, questa persona adesso è più avanti di me. E non ho pace per questo! Io SO che è sbagliato, SO che questo mi fa solo male, ma non so come evitare, come superare. È come se si facesse strada nella mia mente l'idea che tutto ciò che oggi è concesso a questa persona e ad altri, non potrà più essere concesso a me. Io non voglio rassegnarmi a questo maledetto pensiero. Come fare? Voi come fate?
Quello che hai descritto ora non saprei dire per quanto tempo l'ho vissuto. Soffro di DOC fin da bambino: credo si tratti di "semplice" DOC, e non di personalità, ma penso che molti tratti (rigore, precisione, e così via) siano comuni alle due realtà. E nel mio caso non credo si tratti di invidia, ma più che altro della pesante consapevolezza che, se non avessi questa palla al piede del mio disturbo, potrei essere molto più di quel che sono oggi. Ricordo i primi tempi in cui mi fu diagnosticato il DOC: praticamente questo pensiero era un chiodo fisso dal quale mi era impossibile allontanarmi. Di come può tormentarti un pensiero del genere ci sarebbe molto da dire, ma non è questo il punto, e ti troveresti a leggere un post infinito, per cui vado dritto alla conclusione. Non c'è nulla di male in quello che ti sta passando per la testa. è già durissimo dover accettare di avere un problema di questo tipo - piuttosto raro e per lo più genetico -, figuriamoci guardarci intorno e constatare come gente pessima possa percorrere al doppio della nostra velocità un sentiro che, DOC a parte, sarebbe tranquillamente alla nostra portata. Non fare l'errore di cercare di controllare i tuoi pensieri. La tua amarezza, frustrazione, i tuoi dubbi e domande, lasciateli scivolare addosso, oppure sfogati con chi può starti vicino; insomma smuovili, scaricali e scaricati il più possibile, senza fare di ogni singolo aspetto uno spartiacque tra quello che deve o non deve essere. Vedrai che pian piano imparerai ad accettare la tua situazione, a leggerla da punti di vista che ti permetteranno di trovarci anche del buono, della serenità, o comunque una dimensione nella quale riscoprire te stessa. E la vita degli altri non sarà più un metro di paragone dal peso ossessivo, perchè avrai trovato il modo di goderti la tua. In bocca al lupo!

Ultima modifica di Josef K.; 06-10-2012 a 22:06.
Vecchio 06-10-2012, 22:16   #13
Principiante
 

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Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
La penso come te...certi comportamenti sono ingiustificabili tanto più se lontani dal proprio modo di vedere e considerare le cose.
Checche'se ne dica, esistono persone altruiste, corrette e che riescono ad avere una visione imparziale delle cose e delle persone anche se nella vita ne hanno subite tante.
Anche io stimo molto le persone che raggiungono i propri obiettivi legittimamente (senza comportamenti ipocriti ad esempio) e soprattutto non a discapito del prossimo.
Ho una situazione simile al lavoro ma se ti va ne parleremo in altra occasione.
Quando vuoi, con piacere... quantomeno ci serve da sfogo!
Vecchio 06-10-2012, 22:18   #14
Esperto
 

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Originariamente inviata da Josef K. Visualizza il messaggio
Quello che hai descritto ora non saprei dire per quanto tempo l'ho vissuto. Soffro di DOC fin da bambino: credo si tratti di "semplice" DOC, e non di personalità, ma penso che molti tratti (rigore, precisione, e così via) siano comuni alle due realtà. E nel mio caso non credo si tratti di invidia, ma più che altro della pesante consapevolezza che, se non avessi questa palla al piede del mio disturbo, potrei essere molto più di quel che sono oggi. Ricordo i primi tempi in cui mi fu diagnosticato il DOC: praticamente questo pensiero era un chiodo fisso dal quale mi era impossibile allontanarmi. Di come può tormentarti un pensiero del genere ci sarebbe molto da dire, ma non è questo il punto, e ti troveresti a leggere un post infinito, per cui vado dritto alla conclusione. Non c'è nulla di male in quello che ti sta passando per la testa. è già durissimo dover accettare di avere un problema di questo tipo - piuttosto raro e per lo più genetico -, figuriamoci guardarci intorno e constatare come gente pessima possa percorrere al doppio della nostra velocità un sentiro che, DOC a parte, sarebbe tranquillamente alla nostra portata. Non fare l'errore di cercare di controllare i tuoi pensieri. La tua amarezza, frustrazione, i tuoi dubbi e domande, lasciateli scivolare addosso, oppure sfogati con chi può starti vicino; insomma smuovili, scaricali e scaricati il più possibile, senza fare di ogni singolo aspetto uno spartiacque tra quello che deve o non deve essere. Vedrai che pian piano imparerai ad accettare la tua situazione, a leggerla da punti di vista che ti permetteranno di trovarci anche del buono, della serenità, o comunque una dimensione nella quale riscoprire te stessa. E la vita degli altri non sarà più un metro di paragone dal peso ossessivo, perchè avrai trovato il modo di goderti la tua. In bocca al lupo!
Le vite degli altri...
Vecchio 06-10-2012, 22:28   #15
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Originariamente inviata da Josef K. Visualizza il messaggio
E nel mio caso non credo si tratti di invidia, ma più che altro della pesante consapevolezza che, se non avessi questa palla al piede del mio disturbo, potrei essere molto più di quel che sono oggi.

Non c'è nulla di male in quello che ti sta passando per la testa. è già durissimo dover accettare di avere un problema di questo tipo - piuttosto raro e per lo più genetico -, figuriamoci guardarci intorno e constatare come gente pessima possa percorrere al doppio della nostra velocità un sentiro che, DOC a parte, sarebbe tranquillamente alla nostra portata. Non fare l'errore di cercare di controllare i tuoi pensieri. La tua amarezza, frustrazione, i tuoi dubbi e domande, lasciateli scivolare addosso, oppure sfogati con chi può starti vicino; insomma smuovili, scaricali e scaricati il più possibile, senza fare di ogni singolo aspetto uno spartiacque tra quello che deve o non deve essere. Vedrai che pian piano imparerai ad accettare la tua situazione, a leggerla da punti di vista che ti permetteranno di trovarci anche del buono, della serenità, o comunque una dimensione nella quale riscoprire te stessa. E la vita degli altri non sarà più un metro di paragone dal peso ossessivo, perchè avrai trovato il modo di goderti la tua. In bocca al lupo!
Hai ragione, forse quella che chiamo invidia è, al di là dell'intolleranza che ho nei confronti di quella persona, rabbia verso di me, insopportabile consapevolezza che se non fossi stata vittima del DOC, avrei potuto essere molto più avanti di dove sono oggi. È vero: sono amareggiata, frustrata, e spesso senza speranze per il futuro. Ma non voglio rassegnarmi, voglio conoscere il mio disturbo per trattarlo alla pari, senza farmi più totalmente sopraffare. Chi non lo ha, non può capire. È per questo che sto cercando di ridurre sempre più gli sfoghi con le presone a me più care: faccio loro solo del male, cercando rassicurazioni che alla fine non fanno altro che peggiorare la situazione.
Spero possiamo aiutarci tra noi. Spero ognuno dica se ha fatto miglioramenti e come c'è riuscito... Sembrerà poco, ma il solo fatto di essermi sentita compresa da voi mi ha dato coraggio, mi ha fatto già ridimensionare il pensiero ossessivo, mi ha consentito di osservarlo e con più distacco.
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